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yogurt

QUALI ABBINAMENTI PER UN MENU EQUILIBRATO?

Posted by carlab on 6 Marzo 2023 | Leave a response
arlimentazione equilibrata

Quali sono gli abbinamenti migliori per il menu? Meglio carboidrati e verdure a pranzo e proteine con verdure a cena, oppure a ogni pasto carboidrati, verdure e proteine? Per orientarci aiuta seguire la filosofia della dieta mediterranea, che ispira i nostri suggerimenti.

di Carla Barzanò

Mode e raccomandazioni

Cibi ricchi di carboidrati, come la pasta, a pranzo; ingredienti prevalentemente proteici, per esempio carne e pesce, a cena. È una delle tendenze più diffuse in merito ai menu raccomandati per restare in forma.
Effettivamente questo modello può aiutare a ridurre la quantità complessiva di cibo che si consuma.
Osservando le tradizioni, la visione di un menu che separa carboidrati e proteine rischia però di risultare astratta. Nella dieta Mediterranea, per esempio, punto di riferimento per un’alimentazione sostenibile, cereali e legumi, o cerali integrati con cibi animali, sono in primo piano insieme, e il punto di forza è proprio il loro connubio, che apporta, nello stesso tempo, proteine e carboidrati.
Una tradizione antica, che trova riscontri nella ricerca scientifica moderna. Alcuni studi (1-2) mettono in luce che distribuire le proteine nei tre pasti principali, abbinandole ad adeguate quantità di carboidrati complessi, in forma di cereali poco raffinati, ortaggi e frutta, garantisce la migliore utilizzazione di questi principi nutritivi. Migliora, così, l’efficienza del metabolismo. Questo favorisce la rigenerazione delle cellule e dei tessuti, senza sovraccaricare fegato e reni, che possono risentire, invece, di quote proteiche isolate e molto elevate. Senza contare che la presenza delle proteine modula l’assorbimento dei carboidrati e previene, così, picchi di glicemia troppo elevati, causa di diversi disturbi.

L’armonia nel piatto

Ma come regolarsi serenamente con la scelta e gli abbinamenti dei cibi, senza privazioni e rigidità?
 Lo sappiamo, ma tendiamo a dimenticarlo: la qualità merita il posto d’onore. Ingredienti freschi, di stagione, poco raffinati, lavorati con procedimenti naturali (come lievitazione a pasta madre e fermentazione) senza additivi, assicurano l’equilibrio del metabolismo, riducono eventuali interferenze indesiderabili e garantiscono, nel contempo, il massimo apporto di principi attivi protettivi, fra cui vitamine, minerali e enzimi.
Un’altra priorità è la varietà, fondamentale per prevenire carenze, intolleranze e ridurre al minimo l’apporto di eventuali sostanze estranee proteggendo, contemporaneamente, la biodiversità.
Questi accorgimenti favoriscono anche il benessere della flora batterica intestinale, indispensabile per la salute.
Realizzate queste premesse, ogni pasto dovrebbe contenere in misura equilibrata carboidrati non raffinati, proteine e grassi. Meglio quindi abbinare cereali e ortaggi con ingredienti proteici vegetali (legumi, semi oleosi, come noci o nocciole) e/o animali (latticini, uova e altro…).

verdure, carboidrati e proteine

Il piatto unico è consigliabile?


Il classico piatto unico è certamente pratico, soprattutto quando non si ha molto tempo per cucinare, o si mangia fuori casa.
Da favorire sono i cereali integrali (in forma di pasta o a chicco intero, come riso, avena, farro…), con l’aggiunta di cibi proteici, per esempio legumi (fra cui tofu e altri derivati), o formaggio, oppure piccole quantità di pesce, magari in forma di ragù. Anche la classica pasta al pomodoro andrebbe integrata con fonti proteiche, per esempio grana. Una valida alternativa è la pasta di legumi, arricchita con formaggio, o pesto di semi oleosi, come mandorle e noci.
Paste ripiene, pizza o altre ricette realizzate con farine raffinate, sono piatti unici da utilizzare con maggiore parsimonia.
Una porzione abbondante di verdura, cruda e/o cotta, condita con olio extra vergine e succo di limone, non dovrebbe mancare. L’ideale, a pranzo, è servirla come antipasto, per mitigare l’appetito e regolare l’assorbimento dei principi nutritivi, carboidrati in testa.
La frutta a fine pasto non ha controindicazioni particolari, ma chi ha problemi di gonfiore può consumarla fuori pasto.

Cena leggera con tanti ortaggi


Un pranzo equilibrato aiuta, fra le altre cose, ad arrivare a cena con un appetito equilibrato, riducendo l’impulso a mangiare in modo sovrabbondante, usuale quando si è in carenza di calorie e principi nutritivi. Una buona zuppa di legumi, cereali e verdure, o una minestra a base di crema di verdure, seguita da un secondo, con ortaggi e pane integrale, sono un’ottima opportunità per il pasto serale e aiutano a variare gli ingredienti del pranzo con gusto. Dolci e carboidrati raffinati, invece, andrebbero utilizzati con moderazione nelle ore serali.

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Alcuni passi per una dieta sostenibile

Prima colazione: un pasto completo


La prima colazione merita il ruolo di un vero e proprio pasto. Se ben equilibrata, infatti, favorisce l’efficienza del metabolismo nella giornata.
Brioche e cappuccino non bastano a raggiungere un rapporto equilibrato fra carboidrati e proteine. Nel menu di ogni giorno meglio privilegiare cereali integrali (per esempio in forma di pane, o fiocchi) abbinati a frutta fresca, eventualmente a verdura e a ingredienti proteici, come latticini, uova, semi oleosi, derivati dei legumi (latte o yogurt di soia, humus). Il latte di cereali non è un’alternativa ai cibi proteici ma una fonte aggiuntiva di carboidrati.

yogurt e cereali

Come regolarsi con gli spuntini?


Alcune ricerche suggeriscono che è preferibile focalizzare l’attenzione sui pasti principali, perché mangiare spesso può squilibrare il metabolismo, favorendo l’aumento del peso. Yogurt, verdura, mandorle, noci o altra frutta oleosa sono da favorire rispetto agli snack dolci.

BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
  • http://www.thenutritionsource.org
                                                                              The Nutrition Source, Department of Nutrition, Harvard T.H. Chan School of Public Health, e Harvard Health Publications, health.harvard.edu.”
  • 
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30213062/
                                                  Giuseppe Della Pepa, Claudia Vetrani, Marilena Vitale, Gabriele Riccardi “Wholegrain Intake and Risk of Type 2 Diabetes: Evidence from Epidemiological and Intervention Studies”
  • 
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24477298/
                                                  Madonna M Mamerow, Joni A Mettler, Kirk L English, Shanon L Casperson, Emily Arentson-Lantz, Melinda Sheffield-Moore,  Donald K Layman, Douglas Paddon-Jones “Dietary protein distribution positively influences 24-h muscle protein synthesis in healthy adults”

     

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: cereali, gusto, menu, menu equilibrato, natura, proteine, qualità, stare bene, verdure, yogurt

YOGURT, TRADIZIONE DA NON DIMENTICARE

Posted by carlab on 18 Agosto 2022 | Leave a response
yogurt con cereali e frutti di bosco

di Carla Barzanò

Ingrediente di antica tradizione, lo yogurt ha la fama di un cibo salutista. Nuove ricerche aiutano a scoprirne gli effetti benefici. Approfittiamo di questa stagione per godere del suo gusto rinfrescante, non solo nella classica combinazione con i fiocchi di cereali del mattino, ma anche in insolite ricette salate.

Le proprietà

Il suo consumo è associato a una diminuzione di diversi problemi di salute, fra cui obesità, diabete di tipo 2 e disturbi gastroenterici, ma alcuni meccanismi alla base dei suoi effetti sono ancora in parte poco conosciuti.

Certamente lo yogurt è una buona fonte di principi nutritivi preziosi: proteine e aminoacidi, fra cui il triptofano -precursore della serotonina, tonico dell’umore – calcio, fosforo e folati. Grazie alla fermentazione, è più facile da digerire del latte, anche in caso di intolleranza al lattosio, che i batteri dello yogurt trasformano in acido lattico. Quest’ultimo, raggiunto l’intestino, contrasta la crescita di batteri dannosi. 

Uno studio interessante riguarda l’effetto dello yogurt sulla funzionalità della barriera intestinale, un vero e proprio ecosistema fondamentale per la regolazione dell’assorbimento dei principi nutritivi e della risposta immunitaria, capace di difenderci dagli stati infiammatori. Esaminando un gruppo di persone che usano ogni giorno yogurt, alcuni ricercatori (1) hanno rilevato la riduzione di un bio- marcatore, che a livelli elevati indica una possibile alterazione di questa importante barriera protettiva.

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Latticini e osteoporosi, quale rapporto?

In cucina e a tavola

Uno dei modi migliori di gustare lo yogurt è inserirlo nella prima colazione del mattino insieme ai cereali integrali. A digiuno, infatti, i suoi preziosi batteri sembrano raggiungere più facilmente l’intestino. Senza contare che le fibre dei cereali hanno una funzione “prebiotica”, importante per la loro crescita.

La frutta di stagione regala un tocco di sapore in più. Un esempio è il classico porridge di fiocchi d’avena, abbinato a yogurt naturale e una macedonia estiva, ideale per la colazione delle giornate più calde. In autunno-inverno, meglio usare lo yogurt a temperatura ambiente, non freddo di frigorifero, con aggiunta di mele e pere, eventualmente grattugiate. 

Sempre in veste di dolce, lo yogurt arricchisce i dessert a base di frutta invece del gelato, con un significativo risparmio di zuccheri semplici, oppure può fare da base alle torte, al posto del latte, tenendo presente, però, che il calore distrugge i suoi batteri.

In molti paesi lo yogurt viene usato anche come condimento di patti salati, in forma di salsa, oppure, nella versione più densa, come alternativa al formaggio, per esempio con ortaggi a vapore o in insalata. 

È una variante saporita e leggera che sostituisce la solita maionese.

Note
Note

(1) Xiao Luo, Jing Sui, Brenda M. Birmann, Kerry L. Ivey, Fred K. Tabung, You Wu, Wanshui Yang, Kana Wu, Shuji Ogino, Hongbo Liu, Edward L. Giovannucci & Xuehong Zhang , Association between yogurt consumption and plasma soluble CD14 in two prospective cohorts of US adults,European Journal of Nutrition volume 60, pages 929–938 (2021) 

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: cereali, fiocchi d'avena, fragole, frutta, latteria chiuro, latticini, mirtilli, proprietà, salute, stare bene, yogurt

PILLOLE DI CORAGGIO: LATTICINI E OSTEOPOROSI, QUALE RAPPORTO?

Posted by carlab on 24 Giugno 2022 | Leave a response

Nella moltitudine di messaggi sull’alimentazione diffusi dai media, latte e latticini sono spesso messi sotto accusa per i loro potenziali effetti negativi sulla salute. È davvero necessario rinunciarvi?

Latticini e osteoporosi

bicchiere di latte

Negli ultimi anni, latte e derivati sono spesso finiti sotto i riflettori, attaccati come se si trattasse di pericolosi veleni, tanto che c’è chi ha deciso di eliminarli completamente dalla dieta. In realtà, diverse ricerche che riguardano questi ingredienti indicano che possono dare un contributo alla salute delle ossa dall’infanzia, all’adolescenza, fino all’età adulta.

Un recente studio, durato due anni, mostra che il consumo di latte, yogurt e formaggio, alimenti naturalmente ricchi di calcio e proteine, potrebbe ridurre il rischio di fratture e cadute nella popolazione più anziana. La ricerca si è svolta in Australia, all’interno di 60 strutture residenziali per anziani, dove si è verificato, prima di tutto, se la quota quotidiana di calcio e proteine raccomandata dalle linee guida per la nutrizione fosse coperta. Ì valori raggiunti con la dieta sono risultati più bassi delle raccomandazioni.

Un gruppo di anziani ha quindi ricevuto una quantità supplementare di latte e formaggio ogni giorno. Il gruppo di controllo ha invece proseguito la dieta di sempre, scarsa in calcio e proteine. Dopo 12,6 mesi il gruppo che ha consumato più latte e latticini ha presentato una riduzione del rischio di fratture del 33% e una diminuzione del rischio di cadute (1).

mucche al pascolo

Come prevenire l’osteoporosi

I pareri sul tema non sono però sono univoci. C’è chi sostiene che latte e latticini favoriscono l’osteoporosi. Le prove scientifiche a proposito scarseggiano. Una cosa è comunque certa: per mantenere la salute delle ossa aiuta una dieta ricca di vegetali, in particolare ortaggi e frutta, che con il loro effetto alcalinizzante salvaguardano il bilancio del calcio. Meglio invece ridurre sale, zucchero e i cibi conservati che li contengono, come salumi e insaccati.

Quanto alle proteine, se è vero che una carenza può favorire l’osteoporosi, anche l’eccesso non giova, soprattutto se derivato da proteine di origine animale. È quindi preferibile mescolare sapientemente fonti di origine animale, come uova, pesce e latticini, con le proteine vegetali derivate dai legumi e dai semi oleosi, per esempio noci e mandorle, ricche, fra le altre cose, di magnesio, un minerale che protegge le ossa.

Anche le diete vegane, se ben calibrate, riescono a garantire l’approvvigionamento di proteine. L’acqua con un contenuto di calcio superiore ai 300 mg litro può integrare l’apporto del minerale, soprattutto nei menu che ne scarseggiano (2).

Rispetto al latte e ai suoi derivati le “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana” consigliano un consumo di 2-3 porzioni (da 125 g) di latte/yogurt al giorno e 2-3 porzioni di formaggio la settimana (3).

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Insieme per educare il gusto sostenibile

Aumentare l’attività fisica quotidiana e ridurre lo stress sono altri due elementi importanti per mantenere in equilibrio l’apparato muscolare e scheletrico, perché se la sedentarietà è nemica delle ossa, anche stati d’ansia cronici, per esempio legati a un eccesso di attività lavorativa, rischiano di compromettere la rigenerazione dei tessuti. Camminare ogni giorno una mezz’ora all’aria aperta, e aggiungere alle proprie abitudini pratiche di yoga, meditazione, respirazione, è un supporto ottimale a cui non rinunciare.

Note
Note

(1) Iuliano, S., Poon, S., Robbins, J., Bui, M., Wang, X., De Groot, L., … & Seeman, E.
(2021). Effect of dietary sources of calcium and protein on hip fractures and falls in older
adults in residential care: cluster randomised controlled trial. bmj, 375.

(2) SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana (2014). LARN – Livelli di Assunzione di
Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana, IV Revisione. 2014.

(3) AA.VV. (2018). Linee guida per una sana alimentazione italiana, Crea (Consiglio per la
ricerca in agricoltura)

Posted in: Benessere | Tagged: c. barzanò, calcio, età, formaggio, fragilità, frutta, latte, latticcini, movimento, osteoporosi, salute, terza età, verdura, yogurt

COLORI E SAPORI STUZZICANTI

Posted by carlab on 19 Giugno 2020 | Leave a response

PER LE GIORNATE PIÙ LUNGHE DELL'ANNO

CUCINARE

di Carla Barzanò

Siamo nella fase dell’anno con le giornate più lunghe e spesso in questo periodo nasce il desiderio di cibi colorati e stuzzicanti, da condividere con amici e famigliari. La pizza si guadagna uno dei primi posti nella classifica dei piatti graditi all’unanimità.
Ecco una versione alleggerita, che si prepara in padella, senza bisogno di accendere il forno e surriscaldate la casa. È colorata, vivace, deliziosa. Aggiungeteci una insalata di frutti di bosco condita con cannella, succo di limone e yogurt greco.

Pizza con farina di farro e zucchini

olio evo

  • Vegana
  • Preparazione 15'
  • Cottura 20'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 2 persone:

  • 150 di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 200 g di zucchini
  • 150 g di pomodori ciliegini
  • 1 cucchiaio di capperi ben dissalati
  • 4 olive nere snocciolate
  • 1 cucchiaio di origano
  • 4 fiori di zucca
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • sale q.b

Preparazione:

1. Impastare

Impastate la farina con 1 cucchiaio di olio e circa 1 dl di acqua fino ad ottenere una consistenza elastica. Incorporate i semi di girasole. Formate una palla, coprite e lasciate riposare almeno un’ora.

2. Tirare

Tirate l’impasto formando un cerchio di 25 centimetri di diametro. Deponetelo in una padella dal fondo pesante ben unta di olio, coprite e cuocete, a fiamma bassa, 10 minuti per lato.

3. Lavare

Lavate la verdura. Affettate gli zucchini e stufateli, coperti, con olio, origano e poco sale, in un’altra padella. Metteteli da parte. Nella stessa pentola stufate leggermente i pomodori divisi in due, dopo averli conditi con olio, sale, origano e capperi.

4. Sciacquare

Sciacquate i fiori di zucca, eliminate i gambi, i pistilli e la parte dura alla base del calice. Apriteli, senza romperli, dando loro la forma di un festone.

5. Disporre

Disponete la verdura sulla pizza, alternandola con decorazioni di fiori di zucca, capperi e olive. Servite subito.

Provatela anche cosparsa di pecorino grattugiato

ZUCCHINI
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Zuppa prebiotica depurativa

FICHI

Insalata di frutti di bosco

  • Vegetariana, senza uova
  • Preparazione 10'
  • Molto Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • circa 400 g di frutti di bosco assortiti
  • 2 fichi, 400 g di yogurt denso
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di scorza grattugiata di limone
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • cannella q.b.
  • 1 fico e qualche frutto di bosco per decorare

Preparazione:

1. Lavare

Lavate i frutti di bosco e i fichi.

2. Raccogliere

Raccogliete i frutti di bosco in una ciotola e conditeli con il succo e la scorza del limone e una presa di cannella. Unite i fichi tagliati a cubetti. Mescolate delicatamente.

3. Distribuire

Distribuite 1 strato di yogurt in 4 coppette da dolce preferibilmente di vetro trasparente. Aggiungete uno strato di frutti di bosco, proseguite, creando tre strati. Terminate con lo yogurt.

4. Cospargere

Cospargete ogni porzione con qualche pinolo, decorate con frutti di bosco e fettine di fico e spolverizzate di cannella. Servite il dolce fresco ma non gelato.

Al posto dello yogurt vaccino provate quello di pecora, oppure, per una versione vegana, di soia.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: estate, fichi, frutti di bosca, giugno, mangiare, olio, pizza vegana, ricetta, salute, sapori, vegano, yogurt, zucchine

RINNOVARSI IN PRIMAVERA: UN MENU DA PROVARE

Posted by carlab on 1 Aprile 2019 | Leave a response

di Carla Barzanò

La primavera è un momento propizio per rivedere alcune abitudini, anche a tavola. Meglio non lasciarsi sedurre dalle molteplici proposte dei media, che offrono a caro prezzo kit con pasti in busta e pseudo digiuni purificanti. I cibi freschi, accanto a ritmi di vita armoniosi e movimento, sono insostituibili per potenziare le straordinarie capacità di rigenerazione dell’organismo.
Per cominciare vi suggeriamo un menu di una settimana che vi aiuterà a raggiungere un migliore equilibrio acido-base, indispensabile per il benessere. È uno spunto per attivare un cambiamento. Proseguite concentrandovi sulla qualità e sulla continuità per ottenere un benessere stabile.

Quando la dieta rende acide

Al mattino brioche e cappuccio, a pranzo un panino, o un piatto di pasta, senza verdura, a cena carne e qualche dolcetto: una dieta di questo tipo può alterare il naturale equilibrio acido-base dell’organismo. Si diventa “troppo acidi”, quando si eccede  con alcol, carne, pesce, latticini, caffè e altri ingredienti dall’effetto acidificante, che superati certi limiti, liquidi e tessuti del corpo non riescono a contrastare. Stanchezza cronica, debolezza fisica, irritabilità, dolori articolari e allergie, sono alcune delle conseguenze di questo stato di acidosi latente.

 

Ritrovare l’equilibrio: acqua in primo piano

L’acqua è uno degli elementi fondamentali per mantenere l’equilibrio acido-base. Per prima cosa è raccomandabile bere regolarmente e in quantità adeguate: 5-6 bicchieri di acqua oligominerale, preferibilmente a pH superiore a 7,4 senza aggiunta di anidride carbonica, da integrare, se desiderato, con 1-2 bicchieri di acqua medio minerale o minerale, ricca di calcio (oltre 150 mg/l) e magnesio (oltre 50 mg/l) eventualmente arricchita con succhi di frutta o centrifugati naturali, senza zucchero.

Esercizi di rilassamento e passeggiate all’aria aperta

Stress e mancanza di movimento, accanto all’alimentazione poco equilibrata e all’insufficiente apporto di acqua, sono fattori che possono compromettere i delicati meccanismi di bilanciamento dell’equilibrio acido base.
Per ritrovare l’armonia insieme alla dieta, aiuta inserire nella quotidianità, esercizi di rilassamento e di respirazione, accompagnati da una moderata attività fisica all’aria aperta, lontano da luoghi inquinati, per assicurare un’ossigenazione ottimale e ridurre la produzione di ormoni dello stress.

Un menu riequilibrante

Quanto al menù, in primo piano sono ortaggi e frutta di stagione ben maturi, coltivati senza fitofarmaci. Hanno proprietà alcalinizzanti anche frutta secca (uvetta, datteri, albicocche,ecc…), erbe aromatiche, germogli di cereali e di legumi. Il kefir è neutro, analogamente all’olio extra vergine d’oliva e oli di semi spremuti a freddo.
Sono invece lievemente acidificanti i legumi secchi, più acidificanti, le noci, le arachidi, i cereali (riso, frumento, avena e in misura minore farro, grano saraceno e mais) 
Lievemente acidificanti sono inoltre latte fresco e di soia, tofu e yogurt.
In testa alla classifica  dei cibi acidificanti si trovano poi carne, pesce, formaggi, zucchero e dolci. Il miele è solo leggermente acidificante.
La varietà è indispensabile per garantire l’equilibrio del menu, è certo non è il caso di togliere del tutto gli alimenti acidificanti. Si tratta, piuttosto, di non abusarne, e soprattutto di bilanciarli sempre con ortaggi e frutta.

 

 

Una settimana per scoprire nuove abitudini

Il menu di una settimana che vi suggeriamo vi aiuterà a esercitarvi e a radicare nuove abitudini nella vita di ogni giorno. Adottatelo nei momenti di stress, stanchezza e irritabilità, oppure per depurarvi dopo un periodo di stravizi alimentari. Variate a piacere gli ingredienti secondo la stagione, scegliete porzioni che soddisfino il vostro appetito. Per una settimana provate a eliminare dolci, alcolici, caffè e fumo di sigaretta. Mangiate il più possibile a orari regolari e scegliete alimenti equilibrati anche nell’intervallo del lavoro. Preparate i germogli di legumi da aggiungere ai piatti unici della cena. Basta lasciare i legumi a bagno una notte, quindi, sciacquarli e sparpagliarli su un piatto mantenendoli umidi, attraverso due risciacqui al giorno, finché spunta il germoglio. Vanno scottati in poca acqua qualche minuto prima di usarli.
Trascorsa la settimana, mantenete l’abitudine di dare spazio nel menu a ortaggi, frutta e legumi.

 

Dal libro:

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acidità, acidosi latente, acqua, acqua e benessere, benessere, bere, Carla barzanò, carne, cibi freschi, debolezza, dieta acida, equilibrio acido base, esercizi rilassanti, formaggio, idratarsi, kit, menu di una settimana, migliore equilibrio, momento propizio, movimento, pasti in busta, pesce, primavera, proposte media, pseudo digiuni, purificanti, rigenerazione dell'organismo, rilassamento, ritmi armoniosi, rivedere abitudini, stabilità, stanchezza, tavola, yogurt
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