Fiorenza Zanchi, ginecologa, psicosomatista e omeopata

Fiore2p
Medico, ginecologa, psicosomatista, omeopata e fitoterapeuta. Studio il simbolismo del corpo in relazione all’equilibrio fisico ed emotivo nelle diverse  fasi di vita della donna dall’adolescenza alla menopausa e oltre.

Ho pubblicato alcuni libri fra cui “Yoga e maternità” (con G. Cella, Feltrinelli 2012), “Dopo il parto” (con G. Cella, Sonzogno 1990), “Avere un figlio” (con G. Cella, Fabbri 2003 1° ed.) e “I Chakra” (con M. Albanese, G.Cella, Xenia 2010).

Il metodo
Leggere il linguaggio dei simboli
Nel corso della mia vita professionale ho avuto la ventura di incontrare, accanto alla medicina delle evidenze scientifiche, altre “vie” per la cura, il benessere e l’equilibrio del corpo e della mente: yoga, medicina psicosomatica, omeopatia. Il loro mondo, ricco di simboli e di analogie, mi aiuta a  “vedere” i malesseri, le patologie, i disturbi come metafore della dimensione complessiva che ci abita. Ad esempio la puntualità con cui il simbolismo dei chakra (centri di energia dello yoga) rimanda alle funzioni del corpo dove ogni «chakra» trova la sua specifica collocazione, svela corrispondenze precise tra organi, funzioni, emozioni, stati psichici. Così un apparato, un muscolo, una ghiandola non sono mai eclusivamente un fatto “organico”, ma di volta in volta parlano di noi, dei nostri problemi, delle gioie, dei dolori e dei conflitti. Questo avviene  contemporaneamente sul piano fisico e su quello emotivo, psichico, spirituale, legando tra loro aspetti della nostra realtà solo apparentemente differenti e distanti.

Vedere cosa si nasconde dietro ad ogni  disturbo
In questo senso, le alterazioni del ciclo mestruale, il mal di stomaco, la distorsione a un piede, la disfunzione della tiroide e altri disturbi che possono coglierci, non rappresentano “solo” malattie dell’organo o della funzione in questione. Essi ci indicano un nostro specifico “modo di essere nel mondo in una fase della vita, che si “materializza” e si esprime in quell’organo o in quella funzione, e dunque la nostra peculiare dimensione fisica, emotiva, psichica, di quel momento.
In altre parole, è il corpo che ci insegna a conoscere meglio noi stessi attraverso il mutare dei suoi equilibri: non a caso uno degli aforismi centrali dello yoga è “se il corpo cambia, lo spirito cambia…il cosmo cambia”. Analogamente la medicina psicosomatica cerca sempre di cogliere una correlazione tra il linguaggio dell’organo e l’accadimento psichico e l’omeopatia riconduce l’intera dimensione psico-fisica ad un elemento unificante: il simile, sia esso minerale, vegetale o animale.
Tutto è legato e strettamente interconnesso, ogni parte non è che lo specchio dell’insieme.

Affrontare la complessità dei problemi
Impossibile? Eppure la “ dimensione” psicosomatica di un gran numero di patologie è ormai largamente accettata e lo stesso progresso scientifico conferma sempre più nettamente l’inscindibile unità della nostra dimensione psico-fisica. Oggi, si parla di “psico-neuro-endocrino-immunologia”, per sottolineare la relazione inseparabile tra le funzioni cardine che ci animano. Cresce, contemporaneamente, la necessità sempre più evidente e pressante di “fare rete” tra le diverse discipline specialistiche, per uscire da un “meccanicismo d’organo” ormai riconosciuto riduttivo e poter affrontare i problemi nella loro complessità, quindi curare meglio.

Ascoltare e osservare
Negli anni ho sempre più verificato come già il saper ascoltare una paziente, individuare e dare spazio ai temi che, accanto al sintomo fisico, emergono con il dialogo e l’osservazione, aiuta il più delle volte a decodificare il “centro” del problema e avviare un processo di guarigione.
Tenere conto delle relazioni, imparare a leggere noi stessi come una unità che si esprime contemporaneamente su più piani: fisico, psichico, emotivo, fornisce un aiuto impareggiabile per affrontare alla radice i malesseri che ci abitano, non solo sedarne i sintomi. Il corpo è davvero un maestro unico e incapace di mentire: obbliga a guardarsi dentro e, a chi ha il coraggio di leggere e ascoltare i suoi messaggi, consente di individuare le cause profonde che tolgono il piacere di vivere e il tempo per pensare e crescere.

Un approccio olistico alla salute
Alla luce di queste considerazioni le parole chiave del mio approccio alle problematiche femminili sono

  • Trasversalità: utilizzo sia la conoscenza scientifica che i saperi tradizionali decodificando il corpo e i sui messaggi anche attraverso una lettura simbolica.
  • Personalizzazione : interpreto la scelta di una via al benessere in relazione agli specifici bisogni di ogni donna.
  • Empatia : cerco canali di comunicazione empatici oltre che logico razionali.

Come trovarmi                                                                                               Telefono 351/0356867  lunedì/venerdì 13-14; 19-20.30;                                 Via Menocchio,47

Profilo completo
Ho conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia nel 1977. Da sempre attenta ai problemi femminili e coinvolta  nei gruppi di autogestione che cercano di restituire alle donne competenza sul proprio corpo completo la specializzazione in Ostetricia e Ginecologia presso la cl. Ostetrico Ginecologica dell’Università di Pavia (1981). Avendo già affrontato in prima persona i problemi legati alla gravidanza e al parto con la nascita della mia prima figlia (1974), inizio a cercare vie per migliorare questi  momenti così significativi della vita della donna. Partecipo presso l’ospedale Buzzi di Milano al corso di formazione sulla psicoprofilassi ostetrica e di addestramento sull’applicazione del metodo RAT secondo Piscicelli per operatori sanitari (1978).

Il contatto con lo yoga
Nello stesso anno, spinta da un sentimento di insoddisfazione per i nostri modelli di conoscenza scientifica e dal desiderio di incontrare realtà dove ancora rimanga traccia del sapere tradizionale, faccio un viaggio di meditazione e ricerca in oriente. Al ritorno, quasi “sincronicamente”, incontro il mondo dello yoga. Inizio ad approfondire le relazioni tra la simbologia dello yoga e il corpo umano e partecipo alla stesura del libro “Yoga e salute” (G.Cella-Sonzogno ‘82) di cui curo la prefazione “Yoga e medicina occidentale e la parte medica.
Proseguo intanto il percorso di riflessione sulla gravidanza e il parto e, in collaborazione con l’insegnante yoga, scrivo “Yoga e maternita” (F.Zanchi, G.Cella-Feltrinelli 1982) iniziando ad applicare questa disciplina al mondo femminile, con una progressiva elaborazione di tecniche di preparazione al parto e al puerperio e di tecniche per il disagio psicosomatico.
Il contatto con lo yoga, in particolare con i chakra (centri di energia) e i loro simboli, mi avvicina a un mondo nuovo, in cui la chiave simbolica costituisce uno sguardo completamente “altro” sulla realtà rispetto a quello legato al mondo scientifico da cui provengo. Da lì inizia un vero e proprio “viaggio di scoperta” dove il corpo, terreno di base della mia formazione, ricerca e lavoro, rimane il medesimo ma “l’occhio  simbolico” man mano svela legami che prima non ero in grado di vedere…

La ricerca di una visione unificante della medicina
Sempre più innamorata del mio lavoro, perché investe l’energia più profonda e peculiare della dimensione umana e in particolare di quella delle donne, mi convinco che il nostro metodo scientifico analitico e separatore, debba essere affiancato da una visione e da tecniche capaci di “riunire” e restituire senso a ciò che accade alla nostra dimensione umana. Continuo così il mio percorso di studio e riflessione personale, sociale e terapeutico cercando modelli di medicina più “unicisti”.

Fra il 1982 e il 1986 frequento il Corso di formazione in psicoterapia ad indirizzo psicosomatico (attualmente riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica) presso l’Istituto di Medicina Psicosomatica RIZA di  Milano, collaborando in seguito alla ricerca operata dall’istituto, pubblicando sulla rivista  RIZA psicosomatica e divenendo membro del comitato scientifico.

Nell’84 sono co-fondatrice del Centro Ricerche Terapie Integrate
“Il Pentagramma” di Pavia, in cui ho svolto la mia professione sino a metà del 2020.

I percorsi sulla nascita e il dopo parto
Nell’86 incontro Leboyer partecipando ai seminari sulla gravidanza e il parto che conduce.
Nell’89 incontro a Londra il pioniere russo della ricerca sul travaglio e parto nell’acqua Igor Charkosky e lo racconto in  « Dagli sciamani siberiani impariamo a partorire nell’acqua », in Dottor Sciamano, Riza Scienze,1991
Nell’89 nasce anche la mia seconda figlia e dopo questo parto più “maturo”, comprendo “dal di dentro” le difficoltà e i problemi che ogni donna affronta. Oltre alla gestazione e al parto, mi coinvolge profondamente il periodo “dopo parto”  momento di grande vulnerabilità, non a caso da sempre protetto dalla “quarantena” delle tradizioni, perché la donna affronta, oggi spesso sola,  le sue trasformazioni e contemporaneamente i problemi legati al bimbo. Su questo tema,  sempre affiancata dalla pratica yoga della maestra G.Cella, scrivo il libro “Dopo il parto” (ed. Sonzogno,1990).

La scuola per insegnanti di yoga
Nel ‘91, per iniziare a trasmettere quanto appreso su yoga simboli e corpo-mente, fondo insieme a G.Cella e a M.Albanese, la Scuola di formazione insegnanti Yoga Ratna (S.I.Y.R.).
Nel ’95, dall’esperienza della scuola nasce il libro “I Chakra – L’universo in noi –”  (con M. Albanese e G. Cella, ed. Xenia).

La formazione in omeopatia e medicina naturale
Sempre alla ricerca di soluzioni olistiche nella relazione terapeutica, mi dedico poi allo studio dell’ omeopatia con un – Corso di formazione in Fitoterapia e Omeopatia (1994 – 1997) presso il CISDO (CentroitalianoStudioeDocumentazioneOmeopatica), Milano.
Nel 99 coniugo l’omeopatia e la pratica yoga supportata dell’esperienza di G.Cella, con un nuovo libro dedicato alle coppie che desiderano un figlio e alla successiva gravidanza e parto scrivendo: “Avere un figlio” (con G. Cella), ed. Fabbri.
Dal 2001 al 2002, continuo la mia formazione in “medicina naturale” con un- Corso di formazione in floriterapia – Fiori di Bach e loro applicazioni terapeutiche presso SEDIBAC (Società per lo Studio e la Diffusione della Floriterapia di Barcellona).

L’attività nelle strutture pubbliche di prevenzione
Dagli anni ’80 fino a metà 2020, lavoro nell’ ambito della medicina preventiva presso le strutture pubbliche territoriali dell’Asl di Pavia.
Dal 2002 al 2003 svolgo in questo ambito anche la funzione di docente nei corsi di aggiornamento per la formazione continua degli operatori della sanità sviluppando temi riguardanti  la salute della donna con particolare riferimento alla menopausa e alla prevenzione del tumore del collo dell’utero.
Riporto questo tema nella pubblicazione: Le donne italiane nei confronti del trattamento farmacologico della menopausa”, ed. Erga – GE, 2002
Dal 2008 a metà 2020 lavoro anche come specialista poliambulatoriale nella branca di ostetricia e ginecologia per l’AO di Pavia.                                                                                                                                 Nel 2010 , completo gli anni dedicati alla ricerca sulla maternità con la nuova edizione riveduta di Yoga e Maternità (con G. Cella) ed. Manganelli.                                                                                                                       Nel 2014 sono relatore e responsabile scientifico del 1° convegno per l’AO di Pavia su “Le medicine complemetari, opportunità di cura”.

Tuttora la “ricerca-azione” continua e i progetti in cantiere e in procinto di nascere sono tanti .

Principali pubblicazioni

Libri

  • Yoga e Maternità (con G. Cella), ed. Feltrinelli,1982
  • Dopo il parto (con G. Cella), ed. Sonzogno,1990
  • « Dagli sciamani siberiani impariamo a partorire nell’acqua », in Dottor Sciamano, Riza Scienze,1991
  • « I disturbi del ciclo mestruale » a cura di F. Zanchi, in Yoga e Salute, di G. Cella, ed. Fabbri, 1992
  • I Chakra – L’universo in noi – (con M. Albanese e G. Cella), ed. Xenia,1995
  • Avere un figlio (con G. Cella), ed. Fabbri,1999
  • Yoga e Maternità( nuova edizione riveduta) (con G.Cella), ed. Manganelli 2010

Articoli – Saggi

  • “ Contraccezione dopo IVG : risultati statistici “ (con L. Montanari e Coll.) in “L’aborto in Italia “, ed. Cofese, 1979.
  • “ L’applicazione della legge 194 “ (con L. Montanari e Coll.), in “L’aborto in Italia”, ed Cofese, 1979.
  • “ La resistenza alla contraccezione nelle adolescenti : indagine statistica sull’utenza di un consultorio pavese “ (con L. Montanari e D. Piccaluga), in “Contraccezione-fertilità-sterilità”, ed. Arti Grafiche Siciliane,1983.
  • “Lo Yoga e il parto” (con G. Cella), Riza Psicosomatica, gennaio 1984.
  • “Lasciare i vecchi schemi” (con G. Cella), Riza Psicosomatica, dicembre 1984.
  • “ La contraccezione meccanica mediante applicazione di IUD dopo l’interruzione volontaria di gravidanza “ (con E.Beolchini, G. Pellissero, G. Bertorello), in “ Giornale Italiano di Ostetricia e Ginecologia “ CIC ed internaz., 1985.
  • “ Concepimenti Oltre Natura “ (con R. Morelli), Riza Psicosomatica n°55, 1985.
  • “ Inizia con il latte “ (con C. Barzano’), Riza Psicosomatica n°55, 1985.
  • “Ogni cibo ha un carattere” (con C. Barzano’ e G. Cella), Riza Psicosomatica, aprile 1985.
  • “ La dieta in gravidanza “ (con C. Barzano’), Riza Psicosomatica, aprile 1985.
  • “Le posizioni delle endorfine” (con G. Cella), Riza Psicosomatica, giugno 1985.
  • “Ogni mese ha le sue posizioni” (con G. Cella), Riza Psicosomatica, settembre 1985.
  • “L’evoluzione attraverso i Chakra” (con G. Cella), Riza Psicosomatica, gennaio  1986.
  • “ Femminile e maschile nella gravidanza e nel parto “ (con A. Setton), Riza Psicosomatica n° 65,1986.
  • “ Tra lo sviluppo embrionale e quello tumorale, un’analogia non soltanto simbolica “ (con A. Setton), Riza Psicosomatica n°68, 1986
  • “La patologia mestruale in un’ottica psicosomatica “, in “Atti del convegno internazionale di formazione e aggiornamento professionale – Mente e corpo”, Milano, ed. Riza 1987.
  • “Per l’igiene intima basta la natura”, Riza Psicosomatica, luglio 1988.
  • “Quando si ammala la “gola” dell’utero”, Riza Psicosomatica, dicembre 1988.
  • “Is it applicable a menstrual calendar for sexual activity?” (conR.E. Nappi, F. Polatti ed al.), in “EuropeanPsichosomaticObstetrics and Gynaecology”  ed. F. Facchinetti – P. Nijs – D. Richter, 1999.
  • “Progetto Artemide: una metodologia per lo screening del tumore del collo dell’utero” (con Tornese R., Fornaroli P., Coppola L., Arpesella M.), in “Atti 39° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica – La Promozione della Salute nel Terzo Millennio”   Ferrara, 2000.
  • “Le donne italiane nei confronti del trattamento farmacologico della menopausa”, in “Atti del congresso di antropologia – Living and curingoldage in the world”, Genova, 2002, ed. Erga – GE, 2002