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QUALI ABBINAMENTI PER UN MENU EQUILIBRATO?

Posted by carlab on 6 Marzo 2023 | Leave a response
arlimentazione equilibrata

Quali sono gli abbinamenti migliori per il menu? Meglio carboidrati e verdure a pranzo e proteine con verdure a cena, oppure a ogni pasto carboidrati, verdure e proteine? Per orientarci aiuta seguire la filosofia della dieta mediterranea, che ispira i nostri suggerimenti.

di Carla Barzanò

Mode e raccomandazioni

Cibi ricchi di carboidrati, come la pasta, a pranzo; ingredienti prevalentemente proteici, per esempio carne e pesce, a cena. È una delle tendenze più diffuse in merito ai menu raccomandati per restare in forma.
Effettivamente questo modello può aiutare a ridurre la quantità complessiva di cibo che si consuma.
Osservando le tradizioni, la visione di un menu che separa carboidrati e proteine rischia però di risultare astratta. Nella dieta Mediterranea, per esempio, punto di riferimento per un’alimentazione sostenibile, cereali e legumi, o cerali integrati con cibi animali, sono in primo piano insieme, e il punto di forza è proprio il loro connubio, che apporta, nello stesso tempo, proteine e carboidrati.
Una tradizione antica, che trova riscontri nella ricerca scientifica moderna. Alcuni studi (1-2) mettono in luce che distribuire le proteine nei tre pasti principali, abbinandole ad adeguate quantità di carboidrati complessi, in forma di cereali poco raffinati, ortaggi e frutta, garantisce la migliore utilizzazione di questi principi nutritivi. Migliora, così, l’efficienza del metabolismo. Questo favorisce la rigenerazione delle cellule e dei tessuti, senza sovraccaricare fegato e reni, che possono risentire, invece, di quote proteiche isolate e molto elevate. Senza contare che la presenza delle proteine modula l’assorbimento dei carboidrati e previene, così, picchi di glicemia troppo elevati, causa di diversi disturbi.

L’armonia nel piatto

Ma come regolarsi serenamente con la scelta e gli abbinamenti dei cibi, senza privazioni e rigidità?
 Lo sappiamo, ma tendiamo a dimenticarlo: la qualità merita il posto d’onore. Ingredienti freschi, di stagione, poco raffinati, lavorati con procedimenti naturali (come lievitazione a pasta madre e fermentazione) senza additivi, assicurano l’equilibrio del metabolismo, riducono eventuali interferenze indesiderabili e garantiscono, nel contempo, il massimo apporto di principi attivi protettivi, fra cui vitamine, minerali e enzimi.
Un’altra priorità è la varietà, fondamentale per prevenire carenze, intolleranze e ridurre al minimo l’apporto di eventuali sostanze estranee proteggendo, contemporaneamente, la biodiversità.
Questi accorgimenti favoriscono anche il benessere della flora batterica intestinale, indispensabile per la salute.
Realizzate queste premesse, ogni pasto dovrebbe contenere in misura equilibrata carboidrati non raffinati, proteine e grassi. Meglio quindi abbinare cereali e ortaggi con ingredienti proteici vegetali (legumi, semi oleosi, come noci o nocciole) e/o animali (latticini, uova e altro…).

verdure, carboidrati e proteine

Il piatto unico è consigliabile?


Il classico piatto unico è certamente pratico, soprattutto quando non si ha molto tempo per cucinare, o si mangia fuori casa.
Da favorire sono i cereali integrali (in forma di pasta o a chicco intero, come riso, avena, farro…), con l’aggiunta di cibi proteici, per esempio legumi (fra cui tofu e altri derivati), o formaggio, oppure piccole quantità di pesce, magari in forma di ragù. Anche la classica pasta al pomodoro andrebbe integrata con fonti proteiche, per esempio grana. Una valida alternativa è la pasta di legumi, arricchita con formaggio, o pesto di semi oleosi, come mandorle e noci.
Paste ripiene, pizza o altre ricette realizzate con farine raffinate, sono piatti unici da utilizzare con maggiore parsimonia.
Una porzione abbondante di verdura, cruda e/o cotta, condita con olio extra vergine e succo di limone, non dovrebbe mancare. L’ideale, a pranzo, è servirla come antipasto, per mitigare l’appetito e regolare l’assorbimento dei principi nutritivi, carboidrati in testa.
La frutta a fine pasto non ha controindicazioni particolari, ma chi ha problemi di gonfiore può consumarla fuori pasto.

Cena leggera con tanti ortaggi


Un pranzo equilibrato aiuta, fra le altre cose, ad arrivare a cena con un appetito equilibrato, riducendo l’impulso a mangiare in modo sovrabbondante, usuale quando si è in carenza di calorie e principi nutritivi. Una buona zuppa di legumi, cereali e verdure, o una minestra a base di crema di verdure, seguita da un secondo, con ortaggi e pane integrale, sono un’ottima opportunità per il pasto serale e aiutano a variare gli ingredienti del pranzo con gusto. Dolci e carboidrati raffinati, invece, andrebbero utilizzati con moderazione nelle ore serali.

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Alcuni passi per una dieta sostenibile

Prima colazione: un pasto completo


La prima colazione merita il ruolo di un vero e proprio pasto. Se ben equilibrata, infatti, favorisce l’efficienza del metabolismo nella giornata.
Brioche e cappuccino non bastano a raggiungere un rapporto equilibrato fra carboidrati e proteine. Nel menu di ogni giorno meglio privilegiare cereali integrali (per esempio in forma di pane, o fiocchi) abbinati a frutta fresca, eventualmente a verdura e a ingredienti proteici, come latticini, uova, semi oleosi, derivati dei legumi (latte o yogurt di soia, humus). Il latte di cereali non è un’alternativa ai cibi proteici ma una fonte aggiuntiva di carboidrati.

yogurt e cereali

Come regolarsi con gli spuntini?


Alcune ricerche suggeriscono che è preferibile focalizzare l’attenzione sui pasti principali, perché mangiare spesso può squilibrare il metabolismo, favorendo l’aumento del peso. Yogurt, verdura, mandorle, noci o altra frutta oleosa sono da favorire rispetto agli snack dolci.

BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
  • http://www.thenutritionsource.org
                                                                              The Nutrition Source, Department of Nutrition, Harvard T.H. Chan School of Public Health, e Harvard Health Publications, health.harvard.edu.”
  • 
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30213062/
                                                  Giuseppe Della Pepa, Claudia Vetrani, Marilena Vitale, Gabriele Riccardi “Wholegrain Intake and Risk of Type 2 Diabetes: Evidence from Epidemiological and Intervention Studies”
  • 
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24477298/
                                                  Madonna M Mamerow, Joni A Mettler, Kirk L English, Shanon L Casperson, Emily Arentson-Lantz, Melinda Sheffield-Moore,  Donald K Layman, Douglas Paddon-Jones “Dietary protein distribution positively influences 24-h muscle protein synthesis in healthy adults”

     

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: cereali, gusto, menu, menu equilibrato, natura, proteine, qualità, stare bene, verdure, yogurt

PILLOLE DI CORAGGIO: SENZA GLUTINE, PERCÉ NON SEMPRE SI LEGGE IN ETICHETTA

Posted by carlab on 15 Luglio 2022 | Leave a response
bicchiere di semi

Sono sempre più numerose le persone che per differenti motivi seguono una dieta “senza glutine”, o ne riducono il contenuto nel loro menu. Le offerte, in questo campo, si moltiplicano e la legge prevede regole per tutelarci. Ma non sempre è facile interpretarle. Ecco alcune osservazioni che possono aiutare.

di Carla Barzanò

Senza glutine: perché?

Presente in frumento, orzo, segale, kamut, farro, spelta e tricale il glutine è una sostanza di origine proteica che in caso di celiachia va esclusa rigorosamente dalla dieta. Ne bastano, infatti, piccole tracce per suscitare reazioni infiammatorie di grave entità nell’intestino, origine di numerosi disturbi e malattie degenerative. Si è verificato che talvolta, anche se questa grave intolleranza legata al sistema immunitario non è dimostrata da esami di laboratorio, il glutine suscita reazioni indesiderate ed è preferibile ridurlo o eliminarlo del tutto.

Cosa dice la legge

Escluderlo con certezza è per qualcuno di importanza vitale e la legge regolamenta alcune indicazioni a proposito, da apporre liberamente sugli ingredienti trasformati, come biscotti, pasta e pane. Tutti questi prodotti sono preparati con attenzione alle contaminazioni crociate. Quando, invece, la catena produttiva non riesce a rispettare rigorosamente le norme per evitarle, la dicitura “può contenere tracce di glutine” è indispensabile per proteggere i celiaci. Allo stesso scopo ci sono poi i loghi, fra cui quello con la spiga sbarrata, garanzia di rigore nella filiera da cui provengono.

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Insieme per educare il gusto sostenibile.

Yogurt, latticini e altri ingredienti naturalmente senza glutine

Occorre però ricordare che numerosi ingredienti come ortaggi, frutta, legumi e latticini sono naturalmente senza glutine. Latte yogurt e formaggio, per esempio, non presentano criticità per celiachia e altre intolleranze al glutine. Nonostante, questo sulla loro etichettatura non è possibile indicare “senza glutine”. Per quale motivo?
Le indicazioni sulle pratiche leali di informazione dettate dall’Unione Europea (UE n. 1169/2011) stabiliscono che “le informazioni non dovrebbero indurre in errore suggerendo che un alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche.” Di conseguenza, nei prodotti realizzati con un solo ingrediente naturalmente senza glutine non vanno messe precisazioni.
Questo vale per yogurt, latte ma anche per diversi cereali e pseudo cereali che per natura non contengono glutine, fra cui riso, mais e grano saraceno. Un discorso a parte merita l’avena, da pochi anni ammessa fra gli ingredienti per celiaci ma a rischio di contaminazioni per via delle modalità di coltivazione e produzione. Il suo inserimento nella lista dei cibi per celiaci è assoggettato a particolari controlli, che consentono di contraddistinguerla con la dicitura “senza glutine”.
Nel caso di pasta, pane, biscotti ed altri numerosi prodotti lavorati destinati alla dieta senza glutine, il logo di identificazione è sempre indispensabile.

pane con formaggio

Alternanza, varietà e qualità proteggono dalle intolleranze

La dieta senza glutine non dovrebbe comunque trasformarsi in una moda. Quello che certamente aiuta a raggiungere il migliore equilibrio possibile e a prevenire le intolleranze, compresa quella al glutine, è seguire una dieta varia, con cibi di buona qualità.
È raccomandabile, fra le altre cose, alternare frumento e altri cereali che contengono glutine con prodotti senza glutine, senza focalizzarsi sempre sulla classica pasta di grano duro. Polenta, riso, grano saraceno, per esempio in forma di crespelle, sono deliziose varianti da inserire nel menu settimanale. Anche le nuove paste di cereali alternativi, come quella di avena e teff, o la pasta di legumi, rappresentano una appetitosa variante al frumento. Rispetto a quest’ultimo, recenti ricerche mostrano che le varietà più antiche sono tollerate con più facilità. Vale la pena di provarle.

Posted in: Benessere | Tagged: alimentazione, cibo, formaggio, frutta, GLUTINE, grano, gusto, intolleranze alimentari, salute, sapori, stare bene

BUONI PROPOSITI PER IL RIENTRO: INIZIAMO DAL CIBO

Posted by carlab on 20 Settembre 2021 | Leave a response
autunno soft

di Carla Barzanò

Movimento, vita all’aria aperta, cibo selezionato con cura, pratiche che attenuano lo stress, buone letture e altre attività culturali sono un balsamo vitale.
Trascorse le vacanze è il momento dei buoni propositi per mantenere questo stato di grazia. Per cominciare ecco tre ricette facilissime per preparare la deliziosa farinata, ottimo secondo vegetale, con alcuni suggerimenti per integrarla con contorni di ortaggi che la arricchiscono di principi attivi protettivi.
Se utilizzate la farinata come antipasto riducete le porzioni.

4 accorgimenti per prepararla
4 accorgimenti per prepararla

 

  1. Versate la farina di ceci in una ciotola, unite l’acqua, mescolate, coprite e fate Riposare la pastella almeno 4 ore, mescolando un paio di volte.

  2. Togliete con il ramaiolo l’eventuale schiuma che si forma in superficie.

  3. Aggiungete l’olio, le spezie, il sale e mescolate bene. Incorporate gli altri ingredienti. Cuocete.

  4.  Fate riposare 10 minuti prima di servire. È buona anche riscaldata.

 

farinata

Vegetariana, classica, in padella, con un tocco di aglio e curcuma

  • Senza glutine, senza uova
  • Preparazione 25'
  • Cottura 25'
  • Facile
  • Va preparata con aticipo

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di farina di ceci
  • 6 dl di acqua
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 prese di sale
  • 1 presa di coriandolo
  • ½ cucchiaino di curcuma
  • PER LA SALSINA
  • 2 dl di yogurt liquido a temperatura ambiente (eventualmente di soia)
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaio di origano
  • 1 presa di sale

Preparazione:

1. Preparare

Preparate la pastella come descritto nel box. Trascorso il tempo necessario aggiungete 2 cucchiai di olio, sale, curcuma e coriandolo. Mescolate. Unite rosmarino, aglio e timo tritati. Mescolate di nuovo.

2. Mischiare

Mischiate lo yogurt con l’origano, l’olio e il sale.

3. Scaldare

Scaldate due padelle capienti (almeno 25 centimetri di diametro), spennellate il fondo con olio e versate in ciascuna metà della pastella.Coprite. Fate cuocere circa 12-13 minuti per parte. Tenete al caldo.

4. Tagliare

Tagliate a spicchi la farinata e servitela ben calda, con la salsina di yogurt.

ceci

Ceci

Ricchi di proteine, i ceci sono una buona fonte di minerali e di fibre, che aiutano a regolare colesterolo e glicemia. Come contorno: insalata di pomodorini (in autunno-inverno finocchi) e carote tagliate finissime, arricchita con semi di zucca.

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Melanzane e pomodori: è il momento di gustarli

la zucca

Vegetariana, con zucca e grana

  • Vegetariana, senza uova, senza glutine
  • Preparazione 30'
  • Cottura 45'
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di farina di ceci
  • 5.5 dl di acqua
  • 400 g di zucca
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 60 g di grana grattugiato
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1 presa di noce moscata
  • 1 presa di sale
  • 1 presa di coriandolo
  • 1 presa di cannella

Preparazione:

1. Preparare

Preparate la pastella e fate riposare come descritto nel box.

2. Tagliare

Tagliate a dadini la zucca, conditela con poco olio, 1 pizzico di sale, 1 di noce moscata. Copritela e stufatela, per 10-15 minuti, senza che si disfi.

3.Unire

Unite alla pastella 2 cucchiai di olio, sale, cannella e noce moscata. Mescolate. Aggiungete il rosmarino e il timo tritati, il grana. Amalgamate bene.

4.Coprire

Coprite con carta da forno una teglia da 30×25 centimetri, ungetela bene e disponetevi la zucca. Versatevi la pastella preparata.

5.Infornare

Infornate, a 200 gradi, per 25 minuti. Servite la farinata tagliata a losanghe.

zucche

Zucca

La zucca è ricca di caroteni, antiossidanti che proteggono dall’inquinamento. Come contorno: insalata di indivia con gherigli di noci

Vegana, light, con broccoli

  • Senza uova e latticini, senza glutine
  • Senza glutine
  • Preparazione 20'
  • Cottura 40'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di farina di ceci
  • 5.5 dl di acqua
  • 400 g di broccoli
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 pomodori secchi ammorbiditi in acqua e ridotti a pezzettini
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 2 prese di sale
  • 1 presa di peperoncino

Preparazione:

1. Preparare

Preparate la pastella e fatela riposare come descritto nel box.

2. Pulire i broccoli

Pulite i broccoli, divideteli a cimette, togliete la parte più fibrosa del gambo e tagliatelo a fettine. Metteteli in una padella insieme all’aglio tritato, i pomodori, poco sale, un goccio d’olio, 2-3 cucchiai di acqua. Mescolate, coprite e fate stufare finché i broccoli sono morbidi.

3.Unire

Unite alla pastella peperoncino, sale e 2 cucchiai di olio. Mescolate. Aggiungete i broccoli sminuzzati in piccoli pezzi e mescolate ancora.

4.Versare

Versate il composto in una teglia rettangolare da circa 25X30 centimetri, coperta di carta da forno, ben unta.

5.Infornare

Infornate, a 200 gradi, per circa 25 minuti. Servite a quadretti.

broccoli

Broccoli

Ricchi di sostanze protettive i broccoli aiutano a contrastare i danni dell’inquinamento; i ceci li arricchiscono di proteine, fibre e minerali. Come contorno: insalata di radicchio rosso tagliato finemente.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: balsamo, benessere, broccoli, buone abitusini, croccantezza, farinata, formaggio, gusto, movimento, natura, ricette, zucca

BEVANDE DOLCI: QUALI SCEGLIERE?

Posted by carlab on 13 Agosto 2021 | Leave a response
bibita naturale

Di Elena Folli

Caldo e vita all’aria aperta aumentano la necessità di dissetarsi; spesso si ha il desiderio di bevande dolci e stuzzicanti. Senza rinunciare al piacere di bere, accanto alla semplice acqua, che merita sempre il posto d’onore, meglio privilegiare infusi, succhi e centrifugati di ortaggi e frutta, senza aggiunta di dolcificanti. Condividiamo qualche riflessione.

Un gusto che attira…

Fresche, stuzzicanti, le bevande dolci attirano, soprattutto durante l’estate,quando la necessità di liquidi è più elevata e bere aiuta a mitigare gli effetti del caldo.
Si utilizzano fra un pasto e l’altro, come aperitivo, al posto degli alcolici, per accompagnare prima colazione e merenda, o addirittura durante i pasti principali, anche se il loro gusto, in realtà, può interferire con quello delle pietanze.
Talvolta paiono più accattivanti dell’acqua, sembrano leggere e difficilmente ci rendiamo conto che il loro contenuto calorico può essere più elevato di quello del cibo. Il gusto dolce stimola a berne in abbondanza.

…troppo dolce squilibra

Questa consuetudine può alterare la regolazione della fame. Nonostante il loro contenuto energetico, infatti, le bevande dolci vengono assunte molto più rapidamente del cibo, senza attivare i recettori responsabili della sazietà. Inoltre, hanno un indice glicemico molto elevato, perché in assenza di fibre e di altri principi nutritivi, lo zucchero che contengono è assorbito immediatamente.
Le bevande dolci, poi, non sono vissute come cibo, e si accompagnano frequentemente con cibi ipercalorici, nella maggioranza dei casi anch’essi ricchi di zuccheri semplici, sbilanciando ulteriormente l’equilibrio e rischiando, fra le altre cose, di compromette la salute dei denti e della flora intestinale.
Meglio allora ricorrere alle cosiddette bevande “light”, addolcite artificialmente? Questa soluzione può aiutare a superare il problema delle carie e a ridurre l’apporto di zuccheri semplici e di calorie. Tuttavia, l’impiego usuale di dolcificanti artificiali, non è privo di controindicazioni. Diverse ricerche lo collegano, infatti, a un’alterazione della flora batterica intestinale, della tolleranza al glucosio e della regolazione dell’appetito. Problemi, questi, che potrebbero derivare anche dall’impiego di stevia, addolcente concentrato di origine tutto naturale, meglio certamente dei prodotti artificiali, ma secondo alcune ricerche non del tutto esente da controindicazioni. Il consiglio, quindi, è di circoscrivere le bevande edulcorate, con o senza zucchero, a occasioni sporadiche.

Meglio cercare alternative naturali

Premesso che l’acqua resta la base migliore e insostituibile per dissetarsi, specie se accompagnata da frutta e verdura freschi, al naturale, chi desidera un tocco di gusto in più può arricchirla con bevande casalinghe, a base frutta e /o verdura. Spremute o centrifugati, preparati con gli apparecchi che consentono di “salvare” anche parte delle fibre dei vegetali, preziose per il loro effetto regolatore, riducendo fra le altre cose, gli sprechi. Ne bastano due o tre dita per integrare e insaporire l’acqua. In alternativa si possono preparare delicate tisane, per esempio con salvia, rosmarino, timo, menta e altre erbe aromatiche di stagione.
È una scelta che fa bene alla salute, ma anche all’ambiente, perché aiuta a diminuire il consumo di risorse, riducendo l’impatto di produzione, trasporti e imballaggi.

tisane

Quali succhi già pronti?

Se per motivi di praticità preferite comunque i succhi di frutta già pronti, usateli sempre in aggiunta, non sostituzione, dell’acqua, in piccole quantità.
Per prima cosa occhio agli imballaggi. Favorite quelli di vetro. Leggere l’etichetta, poi, vi aiuta a scegliere.
La dicitura “succhi di frutta” , attribuita ai prodotti composti al 100% da frutta, assicura bevande realizzate esclusivamente con frutta, senza additivi e zucchero aggiunto. Restano, però, gli zuccheri provenienti dalla frutta: in una percentuale fra il 10 e il 20% .
Per assicurare la conservazione i succhi di frutta possono essere concentrati, semplicemente facendo evaporare l’acqua. Se poi i succhi concentrati sono reintegrati con acqua si ottengono “succhi di frutta da concentrato”. Gli unici additivi ammessi, da indicare obbligatoriamente in etichetta, sono pectina, nel succo di ananas, acido citrico (E330) e acido ascorbico (E330), quando necessario.
La denominazione “nettare di frutta”, corrisponde, invece, a prodotti realizzati con purea e succhi di frutta, diluiti con acqua (la frutta rappresenta fra il 40 e il 50% del prodotto), eventualmente addizionati con zucchero, miele o altri dolcificanti e additivi simili a quelli dei succhi di frutta.
Le “bevande a base di frutta”, infine, sono composte da una percentuale minima di frutta fra il 12 e il 20% (può essere anche superiore) a cui è possibile aggiungere vari ingredienti, dallo zucchero, alle vitamine, ai frementi lattici

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Estate

I succhi biologici offrono vantaggi?

La gamma del “bio” propone succhi di frutta senza zucchero preparati con frutta biologica, preferibilmente di produzione locale, talvolta selvatica, come i mirtilli , o il sambuco. La loro preparazione evita sprechi nella filiera alimentare perché consente di recuperare la frutta troppo piccola, o con piccoli difetti, senza compromettere la qualità. La mancanza di residui di pesticidi permette di usare anche la buccia, estraendo alcuni dei suoi principi attivi protettivi (spesso particolarmente concentrati in questa parte della frutta), comunemente persi con la preparazione domestica. Le modalità di conservazione assicurano l’esclusione di aria, e consentono di prevenire l’ossidazione senza utilizzare conservanti.

I nuovi “frullati” di frutta confezionati presenti sul mercato, possono sostituire i succhi di frutta?

I cosiddetti “smoothies” preparati con frullati e/o concentrati di frutta di diverse varietà, conservati al fresco o pastorizzati (quindi a più lunga conservazione), variano secondo la ricetta , di conseguenza vanno valutati etichetta alla mano. In linea di massima hanno un contenuto di calorie circa doppio rispetto alla frutta fresca, mentre sono meno energetici di gelati e merendine. Possono quindi sostituire vantaggiosamente uno snack dolce, ma non la frutta fresca, impareggiabile per la leggerezza, le proprietà rinfrescanti e il benefico effetto stimolante sulla masticazione.

centrifugati
Per i bambini solo il dolce naturale
Per i bambini solo il dolce naturale

Venticinque grammi al giorno è la dose di zucchero che si raccomanda di non superare nel menu dei bambini. Secondo i dati divulgati dal consorzio europeo IDEFICIS i bambini italiani consumano fino a 87 g quelli europei 97 g.
Un abuso inquietante che può innalzare il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari già nell’infanzia e favorisce, fra le altre cose, un’ alterazione dell’assorbimento del calcio compromettendo il consolidamento della massa ossea in una età in cui il suo sviluppo è decisivo per la prevenzione dell’osteoporosi.
Sotto osservazione, in particolare, sono le bevande dolci. La ricerca Okkio alla salute, condotta sul territorio nazionale, evidenzia che 41% dei bambini le assume abitualmente. Spesso, i genitori, non sono consapevoli del loro apporto eccessivo di zuccheri semplici e calorie vuote e le offrono in abbinamento a altri ingredienti dolci, come snack e merendine, sbilanciando ulteriormente menu e glicemia. Va fra l’altro registrato che anche bevande confezionate con un’immagine salutista, come quelle integrate con sali minerali suggerite per idratare dopo lo sport, possono essere una miniera di zuccheri semplici.
Inutile, però, ricorrere ai divieti creando tabù. Meglio, piuttosto, fornire modelli alternativi gradevoli e salutari rendendo i bambini protagonisti. Le ricerche condotte sul campo dell’educazione alimentare mostrano che partecipano con entusiasmo alla preparazione di succhi, sorbetti e centrifugati di frutta e verdura fresche e li consumano volentieri. Inutile dire che il valore nutritivo di queste bevande completamente naturali non ha confronto con quello della maggior parte delle bevande confezionate, tanto più se preparate solo con acqua, zucchero e additivi. Il loro potere idratante e protettivo è legato alla presenza di elevate concentrazioni di principi attivi protettivi, fra cui minerali e vitamine. Per prepararli meglio usare gli estrattori di nuova generazione, a bassissima velocità, per preservare le sostanze nutritive e il gusto, e dotati di filtri che permettono di mantenere parte delle fibre di ortaggi e frutta e consentono, addirittura, di realizzare dissetanti sorbetti senza zucchero. Il loro uso è estremamente semplice, per provarli basta superare la pigrizia. I succhi, una volta pronti, si mantengono diverse ore in frigorifero, e trasferiti in un termos possono vitalizzare i pomeriggi all’aria aperta dando un piacevole refrigerio.

Tratto da C.Barzanò, Naturalmente dolci, Slow Food ed.

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AUGURI!

Posted by carlab on 22 Dicembre 2020 | 2 Responses

Tre ricette per arricchire il vostro repertorio dei prossimi giorni

natale

di Carla Barzanò

Sono in arrivo le feste. I preparativi fervono. Vi proponiamo tre ricette ricche di sostanze protettive. Provatele nei menu festivi, in quelli di ogni giorno, o utilizzatele per un Brunch domenicale.

Se a tavola non siete numerosi, come raccomandato in questo periodo particolare, riducete le dosi, oppure offrite un assaggio a qualche vicina/o solitario…

Vi auguriamo dei giorni sereni

Insalata di radicchio trevigiano, carote, sedano e noci alla salsa di sesamo

Radicchio

Antipasto, vegano, senza uova e latticini, senza glutine

Ingredienti per 6 persone:

  • 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, per il lungo, 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, 250 g di radicchio rosso trevigiano, compresa la parte della radice
  • 250 g carote grattugiate grossolanamente
  • 200 g di sedano affettato finemente (tritate finemente le foglie)
  • 1 cucchiaio di tahin
  • 3-4 cucchiai di olio di extra vergine d’oliva
  • 6 gherigli di noce spezzettati
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 di cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
  • 1 arancia intera a fettine sottili
  • 1 arancia
  • sale q.b.

Preparazione:

1. Mescolare

Mescolate la verdura in un’ insalatiera,. Appena prima di servire conditela con una salsina preparata con il prezzemolo, la scorza d’arancia, il succo di arancia e limone, il tahin e l’olio. Decorate con le fette d’àrancia.

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Zuppa prebiotica depurativa

insalata riccia

Cannelloni con insalata riccia

Piatto principale, vegetariano

Ingredienti per 6 persone:

  • Per la pasta:
  • 240 g di farina integrale biologica
  • 240 g di farina
  • 1, 2 uova
  • se necessaria acqua
  • 1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine d’oliva
  • in alternativa potete usare anche 500 g di pasta integrale già pronta
  • Per il ripieno e la copertura:
  • 700 g di insalata riccia
  • 250 g di formaggio morbido di capra
  • 150 g di ricotta di capra
  • 60 g di pecorino grattugiato
  • 1,5 dl di latte di mandorle senza zucchero aggiunto (o latte vaccino)
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Timo
  • Rosmarino
  • Sale
  • Noce moscata q.b.

Preparazione:

1. Versare

Versate le farine in una ciotola, mescolate bene, unite le uova, l’olio, se necessario un goccio d’acqua tiepida e impastare circa 15 minuti, fino a ottenere un impasto liscio e elastico. Lasciatelo nella ciotola. Coprite e fate riposare mezz’ora.

2. Pulire

Pulite l’insalata, lavatela, tagliatela a striscioline e stufatela, coperta, in una pentola con il fondo pesante, insieme con l’aglio tritato, le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e poco sale.
Mescolate il formaggio con ¾ del latte e la noce moscata. Mettete metà del composto nella padella con l’insalata e mescolate.
Su un piano di lavoro infarinato, tirate una sfoglia sottile con l’impasto precedentemente preparato.

3. Dividere

Dividetela in 12 rettangoli. Scottate la pasta in acqua bollente salata per 1 minuto, facendo attenzione che non attacchi. Prelevatela, con il ramaiolo, e adagiatela su uno strofinaccio pulito.

4. Distribuire

Distribuite sul bordo più corto di ogni rettangolo di pasta un po’ del ripieno con l’insalata. Formate i cannelloni, arrotolando la pasta dal lato più corto, adagiateli sul fondo di una pirofila ben unta di olio. Copriteli con la crema di formaggio rimasta. Unite un goccio di latte, cospargete con il pecorino.

5. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 20’. Lasciate riposare 10 minuti prima di servire.

carote

Torta di carote

Vegana, senza uova e latticini Va preparata con anticipo

Ingredienti per 6-8 persone:

  • 240g di carote
  • 100 g di farina integrale
  • 100 g di farina 0
  • 80 g di malto di mais
  • 60 g di olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 10 g di lievito di birra fresco,
  • 60 g di mandorle sgusciate
  • 60 g di noci sgusciate e spezzettate,
  • 40 g di uvette ammorbidite e scolate
  • 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata (non trattata)
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 stampo da torta da 24 centiment
  • zucchero a velo q.b.
  • Per salsa di accompagnamento:
  • 300 g di yogurt di soia (vaccino, se preferite la versione vegetariana)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 presa di cannella
  • scorze d’arancia per decorare

Preparazione:

1. Grattuggiare

Grattugiate finemente le carote, tritate fini le mandorle e mettetele nel bicchiere del frullatore a immersione. Aggiungete olio, malto, scorza di limone, cannella e il lievito di birra sciolto in 2 cucchiaini di acqua tiepida. Frullate.

2. Setacciare

Setacciate le farine in una terrina, unite un pizzico di sale, il miscuglio con le carote e mescolate con cura. Dovete ottenere un composto morbido, che ricade con lentezza dal cucchiaio. Incorporare le noci e le uvette. Coprire e fate riposare circa 30 minuti.

3. Trasferire

Trasferite il composto nello stampo coperto con carta da forno leggermente unta. Lasciate riposare altri 30 minuti.

4. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 50 minuti.

5. Preparare

Preparate la salsa mescolando lo yogurt con miele, cannella e scorza d’arancia. Lasciatela a temperatura ambiente.

6. Intiepidire

Fate intiepidire la torta, cospargetela con zucchero a velo, decoratela con la scorza d’ arancia e servitela con la salsa di yogurt da aggiungere a piacere.

Posted in: Benessere | Tagged: auguri, cannelloni, carota, cibo, dieta, giorni sereni, gusto, mangiare, mangiare bene, radicchio, riccia, ricette, salute, torta
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