Il percorso non si è fermato al rilevamento di pregi e difetti, ma ha approfondito anche le criticità legate ad abitudini e preferenze di ciascuno. A Montagna in Valtellina, bambine e bambini hanno così constatato che spesso in mensa si scartano i cibi senza neppure assaggiarli prendendo esempio dai compagni che non li mangiano, ma anche, e soprattutto, perché a casa la dieta è poco variata e si escludono ortaggi e frutta a favore dei cibi confezionati, spesso troppo dolci o salati. Per ampliare i gusti, e imparare a valorizzare alcuni degli ingredienti poco apprezzati riducendo gli scarti, a scuola si sono organizzati diversi eventi. Fra questi, una prima colazione personalizzata con l’obiettivo, oltre alla degustazione, di abolire ogni forma di avanzo.
Un’ occasione ricca di sorprese è stata poi la “festa delle mele”. “Abbiamo proposto un’ampia varietà di mele da assaggiare durante l’intervallo al posto delle solite merende, creando un ambiente molto stimolante attraverso decorazioni, storie ed altri accorgimenti. Bambine e bambini le hanno mangiate come grandi prelibatezze senza avanzarne una”, racconta Francesca Monti.” Il loro entusiasmo ci ha aiutato a comprendere che talvolta basta cambiare il contesto, rendendolo allegro e stimolando la fantasia, per indirizzare le scelte verso cibi sani e sostenibili”, spiega l’insegnante.