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stanchezza

ACQUA: ALLEATA PER PREVENIRE LA STANCHEZZA.

Posted by carlab on 7 Aprile 2022 | Leave a response
cascata acqua

La giornata mondiale dell’acqua si celebra in marzo, ma in realtà ogni giorno dell’anno è importante per rispettare e proteggere questo liquido vitale, penalizzato dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento.
Nel nostro organismo il suo ruolo è fondamentale per tutti i processi di crescita, rinnovamento e depurazione. Prevenire la disidratazione aiuta anche a contrastare la stanchezza fisica migliora le capacità di concentrazione.

di Elena Folli

Bere con regolarità per prevenire la stanchezza

È la sostanza più rappresentata nel nostro corpo e presiede a tutte le sue funzioni primarie, assicurando il trasporto e l’assorbimento dei principi nutritivi, la sintesi e la rigenerazione dei tessuti, l’eliminazione delle sostanze indesiderabili. Stanchezza, nervosismo, difficoltà di concentrazione sono uno dei primi segnali della sua mancanza. Per prevenirla, soprattutto in questa stagione, che vede l’organismo impegnato in delicati processi di rinnovamento e di

depurazione, è consigliabile assicurarsi un costante approvvigionamento di acqua attraverso cibo e bevande che ne sono ricchi.

bicchiere acqua

Cosa bere?

La semplice acqua è la base migliore per ogni bevanda, non fornisce calorie e può essere utilizzata sia ai pasti, sia fuori pasto: al naturale, in forma di tisane, arricchita con diverse piante aromatiche e officinali, oppure con succhi di agrumi, ortaggi e frutta, preferibilmente freschi. Meglio preparare in casa le diverse bevande utilizzando ingredienti naturali, ben selezionati.

Se favorite i succhi di frutta conservati scegliete quelli “bio”, senza aggiunta di zuccheri (per esempio frutti di bosco o melagrana), e impiegateli in piccole dosi, ben diluiti con l’acqua.

Tralasciate le bevande addolcite con zucchero, o altri dolcificanti, anche se definiti “naturali”.

Evitate rigorosamente le bottiglie di plastica, riciclata e non, a favore di termos, borracce e bottiglie di vetro riusabili.

rubinetto acqua

Quale acqua?

La scelta dispende dalle condizioni dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto della zona in cui vivete; i dati sono normalmente reperibili sui siti del Comune. In diverse città si trovano fontane dove rifornirsi di acqua potabile evitando alcuni dei circuiti tortuosi nelle tubature e assicurando quindi una qualità migliore. Per la raccolta usate sempre bottiglie di vetro, non di plastica. Escludete questo materiale anche se scegliete l’acqua minerale in bottiglia. I servizi di recapito a domicilio garantiscono il riuso delle bottiglie e sono pratici. Comunque sia, tutte le operazioni che conducono dalle sorgenti a casa, dall’imbottigliamento al trasporto, hanno un impatto ambientale maggiore rispetto all’impiego dell’acqua dell’acquedotto, che eventualmente può essere migliorata attraverso appositi filtri domestici.

Quando è possibile favorite quest’ultima e optate per la minerale in bottiglie di vetro come integrazione mirata, per esempio quando è necessario bere un’acqua con un elevato contenuto di calcio.

Quanto bere?

Clima, attività fisica, età, influenzano il fabbisogno di acqua che in media varia fra 1,5 e 2 litri al giorno. Parte di questo fabbisogno può essere soddisfatto con frutta e verdura, che oltre ad essere ricchissimi di acqua, forniscono anche minerali che favoriscono il mantenimento dell’equilibrio idrico.

Quando bere?

L’apporto di liquidi andrebbe distribuito con regolarità durante tutta la giornata, sia ai pasti, sia fuori pasto. Aiuta tenere a portata di mano anche nelle ore lavorative una borraccia contenente, per esempio, una tisana da sorseggiare di tanto in tanto.

acqua

Il risparmio in primo piano

Troppo spesso scordiamo che l’acqua non è una risorsa illimitata, come sembra quando sgorga, apparentemente senza limiti, dal rubinetto. Al contrario, la sua disponibilità sul nostro pianeta sta progressivamente riducendosi.  È importante quindi imparare a risparmiarla il più possibile. Meglio ricordare, fra le altre cose, che qualsiasi oggetto e cibo di uso comune contiene la cosiddetta “acqua nascosta”, necessaria per produrlo. Il cibo è un esempio emblematico. Il ciclo di produzione di ogni ingrediente che utilizziamo racchiude in sé un elevato consumo di acqua, maggiore nei cibi di origine animale. Lo preco alimentare che caratterizza le nostre consuetudini occidentali è anche uno spreco di acqua.

La voce dei giovani a proposito dello spreco

Ma come risparmiare    fra le mura domestiche? Ecco i saggi consigli di ragazzi e ragazze della Scuola Primaria “C. Lorenzini” di San Pietro a Vico (LC) raccolti in questo filmato realizzato lo scorso anno in occasione della giornata internazionale della terra.     

Nella tabella realizzata dalla scuola professionale Aldo Moro di Valmadrera (LC), trovate invece l’acqua nascosta nel cibo.

Per approfondimenti

Il libro
Il libro

Libro acqua e benessere

  • Titolo: Acqua e Benessere

  • Autrice: Carla Barzanò

  • Prezzo: 9,90

 
 

 

L’importanza dell’equilibrio idrico per le capacità mentali
L’importanza dell’equilibrio idrico per le capacità mentali

Una recente ricerca ha dimostrato che la distribuzione equilibrata dell’acqua all’interno e all’esterno delle cellule contribuisce a mantenere le funzioni cognitive e contrasta la stanchezza. Si è verificato, infatti, che il rapporto fra acqua intracellulare e extra cellulare influenza l’infiammazione sistemica che a sua volta può incidere sulle funzioni cognitive.
È stato poi riscontrato che con l’avanzare degli anni il rischio di disidratazione è più frequente e l’acqua tende a scarseggiare soprattutto all’interno delle cellule. Questo fenomeno sembra favorire l’affaticamento mentale, mentre riduce la funzione cognitiva, incluse le capacità esecutive, l’attenzione, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione delle informazioni. 

Assicurare un approvvigionamento costate di acqua durante tutta la giornata aiuta a prevenirlo.

 Lee Jinhyun,  Shields Richard K, J Funct Morphol Kinesiol. 2022 Feb 5;7(1):18. doi: 10.3390/jfmk7010018.
Link della fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8883954/
Posted in: Benessere | Tagged: acqua, no plastica, rubinetto, stanchezza, stare bene

STILE DI VITA

Posted by carlab on 3 Giugno 2021 | Leave a response

LE SOLUZIONI INTEGRATIVE PER LE FISIOLOGICHE FUNZIONI CEREBRALI.

donne nei fiori

A cura della Dott.ssa Barbara Aghina

Più attenzione e più cura di se stessi : quale aiuto per superare la stanchezza?

Curare noi stesse e ciò che ci sta attorno. Prestare attenzione ai semplici eventi della vita di ogni giorno necessari per condurre la quotidianità, dalla scelta del cibo, alla sua preparazione, alla attività fisica, alla cura del corpo. Sono competenze importanti, ma non scontate. Fretta, stress, affaticamento legato a troppe incombenze, provocano spesso stanchezza e disattenzione che conducono alla trascuratezza, causa, a sua volta, di altri diversi disagi.
Accanto alle pratiche che possono aiutarci a recuperare energie e a riprendere in mano il corso delle cose, di cui parleremo nei prossimi mesi, all’interno di uno stile di vita e alimentare equilibrato, quali integratori alimentari possono essere utili in caso di stanchezza mentale?
Ne parliamo con la dottoressa Barbara Aghina, responsabile scientifica della Nutraceutica Guna

L’attenzione è una premessa importate per avere cura di noi e di ciò che ci circonda, da quali processi dipende?

Dal punto di vista dell’evoluzione è un meccanismo fondamentale per la sopravvivenza. Ci aiuta, infatti, a selezionare e a organizzare le informazioni che vengono dall’esterno, che cambiano incessantemente, e a regolare le risposte necessarie a comprenderle ed elaborarle. È una sorta di filtro, che ci rende capaci di scegliere gli stimoli più importanti per il nostro sviluppo e adattamento.

Si dice che noi donne siamo capaci di prestare attenzione a più cose contemporaneamente, c’è qualcosa di vero?

In realtà le ricerche mostrano che nonostante uomini e donne presentino aspetti diversi, incluso quello cerebrale, entrambi siamo in grado attivare i meccanismi che conducono all’attenzione. La differenza delle prestazioni è molto legata ai contesti culturali. Il nostro ruolo sociale, prevede contemporaneamente, la cura della prole, della casa, delle relazioni ed altri di compiti connessi alla quotidianità, portandoci a esercitare maggiormente l’attitudine a seguire più attività contemporaneamente. Sviluppare questa abilità rappresenta un vantaggio. Ma nello stesso tempo può causare un eccesso di carico mentale, che ci porta a sentirci esaurite, prive di energie, facendoci perdere attenzione e interesse verso la cura di noi e di ciò che ci sta attorno, con il rischio di affrontare le cose con disinteresse e superficialità.

superare le difficoltà

Quali strategie adottare per superare queste difficoltà?

Anche se nei momenti di stanchezza e difficoltà di concentrazione la disciplina può sembrare irraggiungibile e coercitiva, in realtà è di grande aiuto. Occorre vederla con occhi nuovi, innamorarsi dei propri momenti di benessere, degli spazi dedicati alla cura di noi e di ciò che ci sta attorno, cercare di ritagliarli e di farli nostri con continuità. È un percorso da condurre a piccoli passi, con fermezza e benevolenza, senza auto-imposizioni.
Se abbiamo trascurato l’attività fisica, per esempio, troviamo i momenti di riprenderla. Accontentiamoci di tempi contenuti, ma pratichiamola ogni giorno. Vista la nostra attitudine a fare troppo, l’esercizio fisico aiuta a esercitarsi a “staccare” da ogni altra attività, per concentrarsi completamente sul fluire dei movimenti e del respiro, sul loro ritmo. Distende e migliora le capacità cognitive restituendo il desiderio di ricreare questa opportunità.
Lo yoga con a altre discipline di antica tradizione, sono un riferimento valido per trarre insegnamento.
È un supporto, poi, concedersi alcune ore al giorno di “digiuno” da cellulare e collegamenti in rete. Soprattutto nelle ore serali e notturne. Siamo in troppe a restare collegate in rete fino alle ore piccole, sottraendo tempo prezioso al riposo.

lavoro intellettuale

Gli integratori alimentari possono fornire apporti nutrizionali specifici per l’organismo in situazioni di stress fisico e mentale?

L’apporto ideale di elementi nutrizionali utili alle funzioni cerebrali, deve essere sostenuto con la dieta giornaliera bilanciata , in particolare con una dieta che comprenda un apporto completo di vitamine, sali minerali, antiossidanti, acidi grassi polinsaturi come gli Omega 3 alla base della costituzione delle membrane delle cellule nervose, aminoacidi essenziali e bilanciate fonti energetiche.
In caso di aumentato fabbisogno o di aumentata perdita, vi sono alcuni elementi nutrizionali ed estratti vegetali mirati, che possono essere integrati nella dieta, utili per sostenere le fisiologiche funzioni cerebrali.
Dalla ricerca della Nutraceutica Fisiologica nasce Gunabrain  un integratore , privo di glutine, utile supporto alimentare in situazioni di:
Intenso studio o lavoro
Intensa attività intellettiva
Stanchezza mentale (difficoltà a concentrarsi)

Quali sono gli ingredienti di Gunabrain ?

In Gunabrain i componenti sono accuratamente selezionati e presenti in precise e bilanciate quantità per fornire un apporto equilibrato e un’elevata biodisponibilità; i componenti :
L’N-acetilcisteina (NAC) è l’aminoacido precursore del glutatione, uno dei più importanti antiossidanti presenti nel nostro corpo.
Selenio e del Manganese  contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
L’estratto di foglie di Tè verde (Camelia sinensis) è un tonico, utile nei casi di stanchezza fisica e mentale ed ha inoltre un’azione antiossidante.
La Withania somnifera (o Ashwaganda), pianta indiana appartenente alla Famiglia delle Solanacee, è un tonico-adattogeno, utile nei casi di stanchezza fisica e mentale.
Il Coenzima Q10, fisiologicamente presente all’interno delle nostre cellule.

Come è consigliabile assumerlo?

La dose consigliata è di 1 compressa al giorno, salvo diversa indicazione medica. Le compresse vanno assunte con un po’ di acqua preferibilmente a stomaco vuoto.

Posted in: Terapie naturali | Tagged: attenzione a più cose, attività, benessere, concentrazione, curarsi, Dott.ssa Aghina, fisiologiche funzioni cerebrali, funzioni cerebrali, Integratori, stanchezza, stare bene, stile di vita, superare la stanchezza, vita, volere bene

RINNOVARSI IN PRIMAVERA: L’EQUILIBRIO ACIDO BASE AIUTA

Posted by carlab on 24 Aprile 2019 | Leave a response

Di Barbara Aghina


Il desiderio di rinnovamento si fa strada, complice la natura che ci circonda, ma talvolta fatichiamo a entrare nel nuovo ritmo della stagione. Stanchezza, difficoltà di concentrazione, senso di pesantezza, sono disturbi frequenti dopo i mesi invernali e possono essere legati a una alterazione del fisiologico equilibrio acido- base dell’organismo, fondamentale per il nostro benessere. Rivedere le abitudini quotidiane, aiuta a superare il disagio e a ritrovare l’armonia, liberandosi dalle sostanze indesiderabili accumulate in inverno.

 

Un equilibrio delicato e importante

L’equilibrio acido- base dell’organismo (definito anche “del pH “), è fondamentale per la nostra vitalità ed il nostro benessere. La sua regolazione guida i complessi processi metabolici legati al mantenimento e al rinnovamento dei tessuti; inoltre sostiene l’equilibrio dei sali minerali e delle funzioni depurative dell’organismo.
Anche lievi alterazioni del pH, che nel sangue è pari al 7,41, quindi leggermente alcalino, possono provocare squilibri di questi sistemi.

La capacità dell’organismo di regolare l’equilibrio acido-base

Il ciclo fisiologico del metabolismo produce maggiormente sostanze acide, che in condizioni normali l’organismo stesso è in grado di riequilibrare, grazie a delicati processi di bilanciamento compiuti attraverso i polmoni , l’intestino e i reni. Per mantenere questo equilibrio entrano in gioco anche alcune sostanze organiche, fra cui sali minerali come i carbonati e i citrati, e i minerali calcio e sodio. Questi sali minerali hanno anche una funzione di “tampone” dell’acidità organica, e aiutano così a mantenere il fisiologico pH costante, contrastando quindi la tendenza ad un’eccessiva acidosi metabolica.
Anche la matrice extra- cellulare o connettivale dei tessuti, ha un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio acido-base, attraverso un ritmo circadiano ciclico di “carico” e di “purificazione” dell’acidosi, che si compie in parte in fase diurna e in parte in fase notturna.
In una condizione di eccessiva tendenza all’acidosi organica, quando i nostri sistemi tampone risultano insufficienti, può crearsi una condizione favorevole al deposito troppo elevato di acidi nella matrice extra cellulare, alla base di diversi squilibri generali.

Quando la tendenza all’acidosi è persistente

Stati di agitazione, nervosismo, difficoltà ad addormentarsi, alterazioni del tono dell’umore, sono alcune delle possibili conseguenze sul sistema nervoso di una tendenza persistente all’acidosi dell’organismo. A livello dell’apparato digerente si possono invece manifestare acidità e difficoltà digestive, sonnolenza postprandiale, mentre a carico dell’apparato locomotore possono evidenziarsi tensioni muscolari e depauperamento dei minerali ossei.

Superare i fattori di rischio dell’acidosi


La vita di ogni giorno presenta diverse situazioni che favoriscono questa condizione di squilibrio: stress, sedentarietà, inquinamento atmosferico, permanenza in ambienti chiusi, respirazione disarmonica, in particolare, sono fattori predisponenti, tanto più dopo i cinquant’anni, quando i meccanismi naturali di riequilibrio sono meno efficienti.
Per prima cosa quindi in questa stagione è importante incrementare l’attività fisica all’aria aperta in luoghi lontano da traffico e imparare nuovi esercizi di respirazione e rilassamento per attenuare la tensione nervosa.
Anche rinnovare la dieta può influire positivamente sull’equilibrio acido-base. La carne e altri cibi di origine animale, lo zucchero, i cereali raffinati, risultano essere i cibi più acidificanti. Frutta e verdura, anche se di gusto acidulo, hanno invece proprietà più verso la basificazione dell’organismo e andrebbero inseriti in ogni pasto per bilanciare gli altri alimenti. Menu frequenti a base di pizza, o panini, senza aggiunta di ortaggi e frutta, magari accompagnati da caffè, bevande alcoliche e zuccherine, soprattutto se ripetuti, possono influenzare negativamente l’equilibrio acido-base dell’organismo.

Gli integratori aiutano?

Stile di vita e dieta equilibrata sono sicuramente insostituibili per favorirlo.In alcuni casi, poi, anche gli integratori alimentari possono contribuire alla fisiologica regolazione dell’equilibrio acido-base. Una integrazione è utile, per esempio, durante i cambi di stagione, specialmente in primavera e in autunno, nei regimi alimentari squilibrati e in periodi di intensa attività sia fisica che mentale.

Quali integratori?

Gunabasic è un integratore alimentare a base di estratti vegetali e sali minerali. Senza glutine, viene dolcificato con Stevia ed ha un gusto gradevole.
Gunabasic apporta minerali, oligoelementi ed estratti vegetali, utili per il naturale benessere dell’organismo. Tra i suoi componenti spiccano:
Lo Zinco che contribuisce al fisiologico metabolismo acido-base.
Il Magnesio importante per l’equilibrio elettrolitico.
Gli estratti vegetali di Carota e Finocchio utili per il drenaggio dei liquidi corporei.
L’estratto vegetale di Tarassaco in grado di favorire le funzioni depurative dell’organismo.
Si consiglia di utilizzarne 1 bustina al giorno, da sciogliere in un bicchiere d’acqua (200 ml) la sera, prima di coricarsi, comunque lontano dai pasti.

Un accorgimento da non trascurare: prima di assumere integratori è importante leggere attentamente le avvertenze riportate sulla confezione, e chiedere sempre consiglio al medico, o al farmacista, se si stanno assumendo medicinali.

 

Posted in: Integratori e lifestyle | Tagged: abitudini, acido base, alterazione, Barbara Aghina, benessere, commplice, concentrazione, desiderio, difficoltà, disturbi, entrare, equilibrio, fisiologica, fondamenentale, frequenti, indesidirabili, inverno, natura, nuovo, organismo, pesantezza, rinnovamento, ritmo, senso, sostanze, stagione, stanchezza

BUON GIORNO A TAVOLA

Posted by carlab on 8 Aprile 2019 | Leave a response

Prima colazione primaverile per superare la stanchezza.

di Carla Barzanò

Al mattino da re, recita un proverbio della tradizione. Non a torto. Sono sempre più numerose le ricerche che mostrano l’importanza di una prima colazione generosa e equilibrata per regolare il metabolismo. Senza contare l’effetto positivo sulla capacità di concentrazione durante le ore mattutine.
Le ricette che vi suggeriamo mettono in primo piano semi, frutta, verdura e cereali integrali. Aiutano a mantenere l’equilibrio acido base e a superare la stanchezza . Provatele soprattutto nei momenti di stress e intensa attività lavorativa, in alternativa a cappuccio e brioches. Accompagnatele con un paio di tazze di tè bancha.

IMPORTANTE!

Usate prodotti provenienti da agricoltura biologica. Scegliete avocado Italiano (per esempio varietà Hass o Reed, reperibili fino a fine maggio, presso i gruppi di acquisto solidali, oppure Sicilia Avocado). Man mano che la stagione lo consente rinnovate i frullati con prodotti stagionali, per esempio susine, pesche, albicocche, frutti di bosco e fra la verdura tutti i tipi di insalate verdi, pomodori e cetrioli.   Ricordate: da giugno a ottobre l’ avocado italiano non è disponibile.

 

 

 

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acido base, alternativa, Carla barzanò, cereali, colazione, dieta, equilibrata, equilibrio, frullati, frutta, generosa, importanza, intensa attività lavorativa, mattino, ore mattutine, prima colazione, primavera, primo piano, re, ricerca, ricette, rigenerante, rimineralizzante, semi, stanchezza, stress, superare, superare stanchezza, verdura

RINNOVARSI IN PRIMAVERA: UN MENU DA PROVARE

Posted by carlab on 1 Aprile 2019 | Leave a response

di Carla Barzanò

La primavera è un momento propizio per rivedere alcune abitudini, anche a tavola. Meglio non lasciarsi sedurre dalle molteplici proposte dei media, che offrono a caro prezzo kit con pasti in busta e pseudo digiuni purificanti. I cibi freschi, accanto a ritmi di vita armoniosi e movimento, sono insostituibili per potenziare le straordinarie capacità di rigenerazione dell’organismo.
Per cominciare vi suggeriamo un menu di una settimana che vi aiuterà a raggiungere un migliore equilibrio acido-base, indispensabile per il benessere. È uno spunto per attivare un cambiamento. Proseguite concentrandovi sulla qualità e sulla continuità per ottenere un benessere stabile.

Quando la dieta rende acide

Al mattino brioche e cappuccio, a pranzo un panino, o un piatto di pasta, senza verdura, a cena carne e qualche dolcetto: una dieta di questo tipo può alterare il naturale equilibrio acido-base dell’organismo. Si diventa “troppo acidi”, quando si eccede  con alcol, carne, pesce, latticini, caffè e altri ingredienti dall’effetto acidificante, che superati certi limiti, liquidi e tessuti del corpo non riescono a contrastare. Stanchezza cronica, debolezza fisica, irritabilità, dolori articolari e allergie, sono alcune delle conseguenze di questo stato di acidosi latente.

 

Ritrovare l’equilibrio: acqua in primo piano

L’acqua è uno degli elementi fondamentali per mantenere l’equilibrio acido-base. Per prima cosa è raccomandabile bere regolarmente e in quantità adeguate: 5-6 bicchieri di acqua oligominerale, preferibilmente a pH superiore a 7,4 senza aggiunta di anidride carbonica, da integrare, se desiderato, con 1-2 bicchieri di acqua medio minerale o minerale, ricca di calcio (oltre 150 mg/l) e magnesio (oltre 50 mg/l) eventualmente arricchita con succhi di frutta o centrifugati naturali, senza zucchero.

Esercizi di rilassamento e passeggiate all’aria aperta

Stress e mancanza di movimento, accanto all’alimentazione poco equilibrata e all’insufficiente apporto di acqua, sono fattori che possono compromettere i delicati meccanismi di bilanciamento dell’equilibrio acido base.
Per ritrovare l’armonia insieme alla dieta, aiuta inserire nella quotidianità, esercizi di rilassamento e di respirazione, accompagnati da una moderata attività fisica all’aria aperta, lontano da luoghi inquinati, per assicurare un’ossigenazione ottimale e ridurre la produzione di ormoni dello stress.

Un menu riequilibrante

Quanto al menù, in primo piano sono ortaggi e frutta di stagione ben maturi, coltivati senza fitofarmaci. Hanno proprietà alcalinizzanti anche frutta secca (uvetta, datteri, albicocche,ecc…), erbe aromatiche, germogli di cereali e di legumi. Il kefir è neutro, analogamente all’olio extra vergine d’oliva e oli di semi spremuti a freddo.
Sono invece lievemente acidificanti i legumi secchi, più acidificanti, le noci, le arachidi, i cereali (riso, frumento, avena e in misura minore farro, grano saraceno e mais) 
Lievemente acidificanti sono inoltre latte fresco e di soia, tofu e yogurt.
In testa alla classifica  dei cibi acidificanti si trovano poi carne, pesce, formaggi, zucchero e dolci. Il miele è solo leggermente acidificante.
La varietà è indispensabile per garantire l’equilibrio del menu, è certo non è il caso di togliere del tutto gli alimenti acidificanti. Si tratta, piuttosto, di non abusarne, e soprattutto di bilanciarli sempre con ortaggi e frutta.

 

 

Una settimana per scoprire nuove abitudini

Il menu di una settimana che vi suggeriamo vi aiuterà a esercitarvi e a radicare nuove abitudini nella vita di ogni giorno. Adottatelo nei momenti di stress, stanchezza e irritabilità, oppure per depurarvi dopo un periodo di stravizi alimentari. Variate a piacere gli ingredienti secondo la stagione, scegliete porzioni che soddisfino il vostro appetito. Per una settimana provate a eliminare dolci, alcolici, caffè e fumo di sigaretta. Mangiate il più possibile a orari regolari e scegliete alimenti equilibrati anche nell’intervallo del lavoro. Preparate i germogli di legumi da aggiungere ai piatti unici della cena. Basta lasciare i legumi a bagno una notte, quindi, sciacquarli e sparpagliarli su un piatto mantenendoli umidi, attraverso due risciacqui al giorno, finché spunta il germoglio. Vanno scottati in poca acqua qualche minuto prima di usarli.
Trascorsa la settimana, mantenete l’abitudine di dare spazio nel menu a ortaggi, frutta e legumi.

 

Dal libro:

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acidità, acidosi latente, acqua, acqua e benessere, benessere, bere, Carla barzanò, carne, cibi freschi, debolezza, dieta acida, equilibrio acido base, esercizi rilassanti, formaggio, idratarsi, kit, menu di una settimana, migliore equilibrio, momento propizio, movimento, pasti in busta, pesce, primavera, proposte media, pseudo digiuni, purificanti, rigenerazione dell'organismo, rilassamento, ritmi armoniosi, rivedere abitudini, stabilità, stanchezza, tavola, yogurt
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