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acqua

BUON GIORNO A TAVOLA

Posted by carlab on 20 Marzo 2023 | Leave a response

PRIMA COLAZIONE, CHI BEN COMINCIA…

colazione equilibrata

È un pasto importante e dovrebbe essere completo, equilibrato, come gli altri. Ma frequentemente si trascura. Fretta e abitudini spingono, infatti, a favorire ingredienti ricchi di grassi, zuccheri, calorie “vuote”, con il rischio di squilibrare il metabolismo e di ridurre le capacità fisiche e mentali. Alcuni accorgimenti aiutano a migliorare.

di Carla Barzanò

Colazione abbondante: una usanza antica


“La mattina da re, a pranzo da principe, la sera da povero”, sono le parole chiave di un vecchio proverbio, che esprime una sapienza popolare condivisa in tutto il mondo. Fino all’avvento dell’industrializzazione, infatti, soprattutto in campagna, il pasto mattutino era copioso e ricco di ingredienti protettivi: ortaggi, frutta, cereali, comparivano a tavola, per esempio sotto forma di 
minestre, regalando l’energia per affrontare un lavoro faticoso. Oggi la prima colazione è spesso modesta, frettolosa, molto ripetitiva, basata su pochi ingredienti, non sempre equilibrati. C’è, poi, chi la “salta” del tutto.

Il “vizio” di non fare colazione

Alcune indagini mettono in luce che oltre la metà degli italiani dedica alla colazione meno di 10 minuti, mentre il 30%, in particolare bambini e adolescenti, non fa colazione al mattino o utilizza ingredienti inadeguati dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Un errore che come ormai risaputo può favorire lo scadimento delle capacità psicofisiche, con difficoltà di concentrazione e affaticamento durante la mattina. Non solo. Si è riscontrato che una prima colazione adeguata può ridurre i rischi cardiovascolari migliorando quei parametri metabolici responsabili della salute nel suo complesso. Chi fa colazione abitualmente, ha livelli di colesterolo e LDL più bassi, migliore sensibilità all’insulina, maggiore tolleranza al glucosio e una più elevata regolazione della fame. La conseguenza è una riduzione della vulnerabilità a stress ossidativi, diabete e sovrappeso. In caso di diete, poi, a parità di calorie, mangiare la mattina fa dimagrire più rapidamente.
Circa il 15%, meglio il 20%, delle calorie quotidiane dovrebbero essere fornite dalla colazione attraverso una combinazione di cibi che contengono grassi di qualità, carboidrati, proteine nonché vitamine, minerali e altre sostanze protettive, comprese le fibre. Il classico cappuccino con brioches non basta. Occorre una colazione più varia e protettiva.

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Quali abbinamenti per un menu equilibrato?

Gli ingredienti in primo piano

acqua

1. ACQUA

un bicchiere, al naturale, al risveglio, aiuta a depurarsi. Per arricchirlo. unite liquidi in forma di succhi di frutta, preferibilmente freschi e senza zucchero, tisane, infusi e tè, in particolare verde.

cereali

2. CEREALI

influenzano positivamente la produzione di incretine, ormoni fondamentali per regolare glicemia e sazietà. Favorite i prodotti integrali, biologici, per esempio fiocchi, o pane a lievitazione naturale, che non causano picchi della glicemia e aiutano a equilibrare l’assorbimento degli zuccheri semplici aggiunti. Addolciteli con piccole quantità di frutta secca, miele, creme spalmabili senza emulsionanti (per esempio al cacao “bio”), marmellate casalinghe. Serve, poi, una piccola porzione di grassi, che favoriscono la sazietà e abbassano l’indice glicemico: olio evo, frutta oleosa, come mandorle e noci in forma di crema, piccole dosi di burro (se poi non si abusa di altri grassi animali durante il giorno), sono fra i migliori. Se optate per prodotti già pronti, come biscotti, fette biscottate o mix di fiocchi, preferite quelli realizzati con pochi zuccheri e grassi naturali, non raffinati.

 

frutti di bosco

3. FRUTTA

fresca, di stagione, ben matura, e/o essiccata (in piccole dosi) è una sorgente di fibre solubili e insolubili, vitamine, minerali e altre sostanze protettive. Favoritela al naturale, in macedonia, oppure frullata (base ideale per zuppe con fiocchi di cereali al posto del latte) o, ancora, in forma di succo casalingo, aggiungendo ai cereali una parte della fibra che resta nell’estrattore. Aggiungete eventualmente verdura.

semi oleosi

4. SEMI OLEOSI

noci, nocciole, mandorle, semi di zucca e girasole, da alternare, secondo la stagione, contengono molteplici principi nutritivi, fra cui grassi polinsaturi, vitamina E, zinco e proteine, queste ultime preziose soprattutto nelle diete che escludono i latticini. Sono ottimi, per esempio, in aggiunta al mix di cereali, oppure su pane e miele, o nella macedonia.

yogurt

5. LATTICINI O SURROGATI

latte, e yogurt freschi, sono un “classico” per la prima colazione. L’impego dei prodotti “magri” è consigliabile solo in casi particolari, normalmente scegliete i prodotti interi, più sazianti e appetitosi. In alternativa provate i latticini freschi, come la ricotta, che analogamente a latte e yogurt sono una fonte di proteine, grassi, diverse vitamine e minerali. I succedanei del latte vegetali, ad eccezione della soia, sono più poveri di proteine. Per integrarli, abbinateli a semi oleosi e derivati dei legumi, per esempio creme a base di tofu, ceci, fagioli, come humus e paté vegetale da spalmare sul pane. 

Posted in: Benessere, Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: acqua, alimentazione, cereali, colazione, latticini, pasto più importante, prima colazione, salute

ACQUA: ALLEATA PER PREVENIRE LA STANCHEZZA.

Posted by carlab on 7 Aprile 2022 | Leave a response
cascata acqua

La giornata mondiale dell’acqua si celebra in marzo, ma in realtà ogni giorno dell’anno è importante per rispettare e proteggere questo liquido vitale, penalizzato dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento.
Nel nostro organismo il suo ruolo è fondamentale per tutti i processi di crescita, rinnovamento e depurazione. Prevenire la disidratazione aiuta anche a contrastare la stanchezza fisica migliora le capacità di concentrazione.

di Elena Folli

Bere con regolarità per prevenire la stanchezza

È la sostanza più rappresentata nel nostro corpo e presiede a tutte le sue funzioni primarie, assicurando il trasporto e l’assorbimento dei principi nutritivi, la sintesi e la rigenerazione dei tessuti, l’eliminazione delle sostanze indesiderabili. Stanchezza, nervosismo, difficoltà di concentrazione sono uno dei primi segnali della sua mancanza. Per prevenirla, soprattutto in questa stagione, che vede l’organismo impegnato in delicati processi di rinnovamento e di

depurazione, è consigliabile assicurarsi un costante approvvigionamento di acqua attraverso cibo e bevande che ne sono ricchi.

bicchiere acqua

Cosa bere?

La semplice acqua è la base migliore per ogni bevanda, non fornisce calorie e può essere utilizzata sia ai pasti, sia fuori pasto: al naturale, in forma di tisane, arricchita con diverse piante aromatiche e officinali, oppure con succhi di agrumi, ortaggi e frutta, preferibilmente freschi. Meglio preparare in casa le diverse bevande utilizzando ingredienti naturali, ben selezionati.

Se favorite i succhi di frutta conservati scegliete quelli “bio”, senza aggiunta di zuccheri (per esempio frutti di bosco o melagrana), e impiegateli in piccole dosi, ben diluiti con l’acqua.

Tralasciate le bevande addolcite con zucchero, o altri dolcificanti, anche se definiti “naturali”.

Evitate rigorosamente le bottiglie di plastica, riciclata e non, a favore di termos, borracce e bottiglie di vetro riusabili.

rubinetto acqua

Quale acqua?

La scelta dispende dalle condizioni dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto della zona in cui vivete; i dati sono normalmente reperibili sui siti del Comune. In diverse città si trovano fontane dove rifornirsi di acqua potabile evitando alcuni dei circuiti tortuosi nelle tubature e assicurando quindi una qualità migliore. Per la raccolta usate sempre bottiglie di vetro, non di plastica. Escludete questo materiale anche se scegliete l’acqua minerale in bottiglia. I servizi di recapito a domicilio garantiscono il riuso delle bottiglie e sono pratici. Comunque sia, tutte le operazioni che conducono dalle sorgenti a casa, dall’imbottigliamento al trasporto, hanno un impatto ambientale maggiore rispetto all’impiego dell’acqua dell’acquedotto, che eventualmente può essere migliorata attraverso appositi filtri domestici.

Quando è possibile favorite quest’ultima e optate per la minerale in bottiglie di vetro come integrazione mirata, per esempio quando è necessario bere un’acqua con un elevato contenuto di calcio.

Quanto bere?

Clima, attività fisica, età, influenzano il fabbisogno di acqua che in media varia fra 1,5 e 2 litri al giorno. Parte di questo fabbisogno può essere soddisfatto con frutta e verdura, che oltre ad essere ricchissimi di acqua, forniscono anche minerali che favoriscono il mantenimento dell’equilibrio idrico.

Quando bere?

L’apporto di liquidi andrebbe distribuito con regolarità durante tutta la giornata, sia ai pasti, sia fuori pasto. Aiuta tenere a portata di mano anche nelle ore lavorative una borraccia contenente, per esempio, una tisana da sorseggiare di tanto in tanto.

acqua

Il risparmio in primo piano

Troppo spesso scordiamo che l’acqua non è una risorsa illimitata, come sembra quando sgorga, apparentemente senza limiti, dal rubinetto. Al contrario, la sua disponibilità sul nostro pianeta sta progressivamente riducendosi.  È importante quindi imparare a risparmiarla il più possibile. Meglio ricordare, fra le altre cose, che qualsiasi oggetto e cibo di uso comune contiene la cosiddetta “acqua nascosta”, necessaria per produrlo. Il cibo è un esempio emblematico. Il ciclo di produzione di ogni ingrediente che utilizziamo racchiude in sé un elevato consumo di acqua, maggiore nei cibi di origine animale. Lo preco alimentare che caratterizza le nostre consuetudini occidentali è anche uno spreco di acqua.

La voce dei giovani a proposito dello spreco

Ma come risparmiare    fra le mura domestiche? Ecco i saggi consigli di ragazzi e ragazze della Scuola Primaria “C. Lorenzini” di San Pietro a Vico (LC) raccolti in questo filmato realizzato lo scorso anno in occasione della giornata internazionale della terra.     

Nella tabella realizzata dalla scuola professionale Aldo Moro di Valmadrera (LC), trovate invece l’acqua nascosta nel cibo.

Per approfondimenti

Il libro
Il libro

Libro acqua e benessere

  • Titolo: Acqua e Benessere

  • Autrice: Carla Barzanò

  • Prezzo: 9,90

 
 

 

L’importanza dell’equilibrio idrico per le capacità mentali
L’importanza dell’equilibrio idrico per le capacità mentali

Una recente ricerca ha dimostrato che la distribuzione equilibrata dell’acqua all’interno e all’esterno delle cellule contribuisce a mantenere le funzioni cognitive e contrasta la stanchezza. Si è verificato, infatti, che il rapporto fra acqua intracellulare e extra cellulare influenza l’infiammazione sistemica che a sua volta può incidere sulle funzioni cognitive.
È stato poi riscontrato che con l’avanzare degli anni il rischio di disidratazione è più frequente e l’acqua tende a scarseggiare soprattutto all’interno delle cellule. Questo fenomeno sembra favorire l’affaticamento mentale, mentre riduce la funzione cognitiva, incluse le capacità esecutive, l’attenzione, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione delle informazioni. 

Assicurare un approvvigionamento costate di acqua durante tutta la giornata aiuta a prevenirlo.

 Lee Jinhyun,  Shields Richard K, J Funct Morphol Kinesiol. 2022 Feb 5;7(1):18. doi: 10.3390/jfmk7010018.
Link della fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8883954/
Posted in: Benessere | Tagged: acqua, no plastica, rubinetto, stanchezza, stare bene

BEVANDE DOLCI: QUALI SCEGLIERE?

Posted by carlab on 13 Agosto 2021 | Leave a response
bibita naturale

Di Elena Folli

Caldo e vita all’aria aperta aumentano la necessità di dissetarsi; spesso si ha il desiderio di bevande dolci e stuzzicanti. Senza rinunciare al piacere di bere, accanto alla semplice acqua, che merita sempre il posto d’onore, meglio privilegiare infusi, succhi e centrifugati di ortaggi e frutta, senza aggiunta di dolcificanti. Condividiamo qualche riflessione.

Un gusto che attira…

Fresche, stuzzicanti, le bevande dolci attirano, soprattutto durante l’estate,quando la necessità di liquidi è più elevata e bere aiuta a mitigare gli effetti del caldo.
Si utilizzano fra un pasto e l’altro, come aperitivo, al posto degli alcolici, per accompagnare prima colazione e merenda, o addirittura durante i pasti principali, anche se il loro gusto, in realtà, può interferire con quello delle pietanze.
Talvolta paiono più accattivanti dell’acqua, sembrano leggere e difficilmente ci rendiamo conto che il loro contenuto calorico può essere più elevato di quello del cibo. Il gusto dolce stimola a berne in abbondanza.

…troppo dolce squilibra

Questa consuetudine può alterare la regolazione della fame. Nonostante il loro contenuto energetico, infatti, le bevande dolci vengono assunte molto più rapidamente del cibo, senza attivare i recettori responsabili della sazietà. Inoltre, hanno un indice glicemico molto elevato, perché in assenza di fibre e di altri principi nutritivi, lo zucchero che contengono è assorbito immediatamente.
Le bevande dolci, poi, non sono vissute come cibo, e si accompagnano frequentemente con cibi ipercalorici, nella maggioranza dei casi anch’essi ricchi di zuccheri semplici, sbilanciando ulteriormente l’equilibrio e rischiando, fra le altre cose, di compromette la salute dei denti e della flora intestinale.
Meglio allora ricorrere alle cosiddette bevande “light”, addolcite artificialmente? Questa soluzione può aiutare a superare il problema delle carie e a ridurre l’apporto di zuccheri semplici e di calorie. Tuttavia, l’impiego usuale di dolcificanti artificiali, non è privo di controindicazioni. Diverse ricerche lo collegano, infatti, a un’alterazione della flora batterica intestinale, della tolleranza al glucosio e della regolazione dell’appetito. Problemi, questi, che potrebbero derivare anche dall’impiego di stevia, addolcente concentrato di origine tutto naturale, meglio certamente dei prodotti artificiali, ma secondo alcune ricerche non del tutto esente da controindicazioni. Il consiglio, quindi, è di circoscrivere le bevande edulcorate, con o senza zucchero, a occasioni sporadiche.

Meglio cercare alternative naturali

Premesso che l’acqua resta la base migliore e insostituibile per dissetarsi, specie se accompagnata da frutta e verdura freschi, al naturale, chi desidera un tocco di gusto in più può arricchirla con bevande casalinghe, a base frutta e /o verdura. Spremute o centrifugati, preparati con gli apparecchi che consentono di “salvare” anche parte delle fibre dei vegetali, preziose per il loro effetto regolatore, riducendo fra le altre cose, gli sprechi. Ne bastano due o tre dita per integrare e insaporire l’acqua. In alternativa si possono preparare delicate tisane, per esempio con salvia, rosmarino, timo, menta e altre erbe aromatiche di stagione.
È una scelta che fa bene alla salute, ma anche all’ambiente, perché aiuta a diminuire il consumo di risorse, riducendo l’impatto di produzione, trasporti e imballaggi.

tisane

Quali succhi già pronti?

Se per motivi di praticità preferite comunque i succhi di frutta già pronti, usateli sempre in aggiunta, non sostituzione, dell’acqua, in piccole quantità.
Per prima cosa occhio agli imballaggi. Favorite quelli di vetro. Leggere l’etichetta, poi, vi aiuta a scegliere.
La dicitura “succhi di frutta” , attribuita ai prodotti composti al 100% da frutta, assicura bevande realizzate esclusivamente con frutta, senza additivi e zucchero aggiunto. Restano, però, gli zuccheri provenienti dalla frutta: in una percentuale fra il 10 e il 20% .
Per assicurare la conservazione i succhi di frutta possono essere concentrati, semplicemente facendo evaporare l’acqua. Se poi i succhi concentrati sono reintegrati con acqua si ottengono “succhi di frutta da concentrato”. Gli unici additivi ammessi, da indicare obbligatoriamente in etichetta, sono pectina, nel succo di ananas, acido citrico (E330) e acido ascorbico (E330), quando necessario.
La denominazione “nettare di frutta”, corrisponde, invece, a prodotti realizzati con purea e succhi di frutta, diluiti con acqua (la frutta rappresenta fra il 40 e il 50% del prodotto), eventualmente addizionati con zucchero, miele o altri dolcificanti e additivi simili a quelli dei succhi di frutta.
Le “bevande a base di frutta”, infine, sono composte da una percentuale minima di frutta fra il 12 e il 20% (può essere anche superiore) a cui è possibile aggiungere vari ingredienti, dallo zucchero, alle vitamine, ai frementi lattici

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I succhi biologici offrono vantaggi?

La gamma del “bio” propone succhi di frutta senza zucchero preparati con frutta biologica, preferibilmente di produzione locale, talvolta selvatica, come i mirtilli , o il sambuco. La loro preparazione evita sprechi nella filiera alimentare perché consente di recuperare la frutta troppo piccola, o con piccoli difetti, senza compromettere la qualità. La mancanza di residui di pesticidi permette di usare anche la buccia, estraendo alcuni dei suoi principi attivi protettivi (spesso particolarmente concentrati in questa parte della frutta), comunemente persi con la preparazione domestica. Le modalità di conservazione assicurano l’esclusione di aria, e consentono di prevenire l’ossidazione senza utilizzare conservanti.

I nuovi “frullati” di frutta confezionati presenti sul mercato, possono sostituire i succhi di frutta?

I cosiddetti “smoothies” preparati con frullati e/o concentrati di frutta di diverse varietà, conservati al fresco o pastorizzati (quindi a più lunga conservazione), variano secondo la ricetta , di conseguenza vanno valutati etichetta alla mano. In linea di massima hanno un contenuto di calorie circa doppio rispetto alla frutta fresca, mentre sono meno energetici di gelati e merendine. Possono quindi sostituire vantaggiosamente uno snack dolce, ma non la frutta fresca, impareggiabile per la leggerezza, le proprietà rinfrescanti e il benefico effetto stimolante sulla masticazione.

centrifugati
Per i bambini solo il dolce naturale
Per i bambini solo il dolce naturale

Venticinque grammi al giorno è la dose di zucchero che si raccomanda di non superare nel menu dei bambini. Secondo i dati divulgati dal consorzio europeo IDEFICIS i bambini italiani consumano fino a 87 g quelli europei 97 g.
Un abuso inquietante che può innalzare il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari già nell’infanzia e favorisce, fra le altre cose, un’ alterazione dell’assorbimento del calcio compromettendo il consolidamento della massa ossea in una età in cui il suo sviluppo è decisivo per la prevenzione dell’osteoporosi.
Sotto osservazione, in particolare, sono le bevande dolci. La ricerca Okkio alla salute, condotta sul territorio nazionale, evidenzia che 41% dei bambini le assume abitualmente. Spesso, i genitori, non sono consapevoli del loro apporto eccessivo di zuccheri semplici e calorie vuote e le offrono in abbinamento a altri ingredienti dolci, come snack e merendine, sbilanciando ulteriormente menu e glicemia. Va fra l’altro registrato che anche bevande confezionate con un’immagine salutista, come quelle integrate con sali minerali suggerite per idratare dopo lo sport, possono essere una miniera di zuccheri semplici.
Inutile, però, ricorrere ai divieti creando tabù. Meglio, piuttosto, fornire modelli alternativi gradevoli e salutari rendendo i bambini protagonisti. Le ricerche condotte sul campo dell’educazione alimentare mostrano che partecipano con entusiasmo alla preparazione di succhi, sorbetti e centrifugati di frutta e verdura fresche e li consumano volentieri. Inutile dire che il valore nutritivo di queste bevande completamente naturali non ha confronto con quello della maggior parte delle bevande confezionate, tanto più se preparate solo con acqua, zucchero e additivi. Il loro potere idratante e protettivo è legato alla presenza di elevate concentrazioni di principi attivi protettivi, fra cui minerali e vitamine. Per prepararli meglio usare gli estrattori di nuova generazione, a bassissima velocità, per preservare le sostanze nutritive e il gusto, e dotati di filtri che permettono di mantenere parte delle fibre di ortaggi e frutta e consentono, addirittura, di realizzare dissetanti sorbetti senza zucchero. Il loro uso è estremamente semplice, per provarli basta superare la pigrizia. I succhi, una volta pronti, si mantengono diverse ore in frigorifero, e trasferiti in un termos possono vitalizzare i pomeriggi all’aria aperta dando un piacevole refrigerio.

Tratto da C.Barzanò, Naturalmente dolci, Slow Food ed.

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: acqua, bere, bibite, centrifugato, concentrato, disidratarsi, dissetarsi, estate, fibre, freschezza, frullati, gusto, smoothie, succo, succo di frutta, zucchero

ESTATE

Posted by carlab on 28 Luglio 2021 | Leave a response
girasole

Vacanze, vita all’aria aperta, movimento e una dieta ricca di ortaggi e frutta di stagione, al momento vari e appetitosi, aiutano a seguire uno stile di vita salutare.
Talvolta, tuttavia, si fatica a superare la stanchezza accumulata durante l’anno a causa di consuetudini che causano stress, affaticamento e scelte alimentari poco equilibrate. È un periodo favorevole per rinnovarsi e recuperare.
Un aspetto importante da salvaguardare è il fisiologico equilibrio acido base. Praticare intensa attività fisica senza allenamento, fare, come si dice, “le ore piccole”, abbondare con i dolci, come può capitare durante le ferie, rischia di comprometterlo.
Ecco alcuni suggerimenti della dottoressa Barbara Aghina, responsabile scientifica della Nutraceutica Guna.

Di Barbara Aghina

Qual’ è l’influenza dell’equilibrio acido base sul benessere dell’organismo ?

Vitalità e equilibrio hanno una stretta relazione anche con l’equilibrio acido- base dell’organismo (in termini scientifici definito anche “pH “, un parametro chimico). I complessi processi metabolici fisiologici, dipendono, infatti, anche dalla sua regolazione, che coinvolge il bilanciamento fisiologico dei sali minerali e delle funzioni depurative dell’organismo.
Il valore del pH del sangue è leggermente alcalino, compreso in un intervallo fisiologico tra fra 7,32 e 7,42, intervallo che i sistemi fisiologici stessi, tendono a mantenere stabile.

Come avviene la regolazione fisiologica dell’equilibrio acido-base?

Normalmente l’organismo bilancia, anche attraverso l’eliminazione dell’eccesso, da polmoni, intestino e reni, la produzione di sostanze acide che derivano dai processi fisiologici del metabolismo. Inoltre, diverse sostanze organiche, fra cui carbonati e citrati, sostenute dalla presenza di alcuni minerali. contribuiscono mantenere in fisiologico equilibrio il pH, che segue anche il ritmo circadiano dell’organismo.

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Stile di vita

Quali fattori possono favorire delle condizioni di disequilibrio ?

Sedentarietà, inquinamento atmosferico, permanenza eccessiva in ambienti chiusi, respirazione disarmonica, sono fattori predisponenti, accanto a una dieta squilibrata. Ma anche un eccessivo allenamento fisico, se non è bilanciato da una graduale attività e dai tempi corretti di recupero e di riposo, l’idratazione insufficiente , posso disequilibrare il fisiologico equilibrio acido-base.

yoga estate

Come sostenere il fisiologico equilibrio acido-base ?

Certamente, soprattutto in questa stagione, aiuta potenziare l’attività fisica equilibrata all’aperto, possibilmente in zone verdeggianti, lontane dal traffico. Le vacanze offrono spesso molte opportunità per creare un nuovo ritmo, e imparare a muoversi con attenzione al respiro, fondamentale per aiutare a bilanciare l’equilibrio- acido base.
Rilassamento e meditazione sono un supporto per attenuare la tensione nervosa.
Inoltre, influisce positivamente sul metabolismo, la scelta di un menu ricco di ortaggi e frutta di stagione, che in questo momento dell’anno sono particolarmente ricchi di vitamine, minerali e di sostanze antiossidanti.
Di grande importanza, poi, è bere regolarmente, specialmente quando fa caldo e si suda, alternando l’acqua oligominerale, con un contenuto di minerali inferiore a 500 mg per litro, con quella minerale o medio minerale, più ricca di minerali alcalinizzati.
Nel contempo è preferibile limitare la carne e altri cibi di origine animale (ad esclusione del latte) zucchero, cereali raffinati.
Anche pizza, panini, bevande alcoliche e zuccherine, dolci, soprattutto se inseriti frequentemente nel menu, senza essere accompagnati da frutta e verdura, influenzano negativamente il fisiologico equilibrio acido-base dell’organismo.

frutti di bosco

Quali integratori alimentari possono essere consigliati?

Premesso che stile di vita e dieta equilibrata sono insostituibili, Guna ha formulato un integratore alimentare che contribuisce alla fisiologica regolazione dell’equilibrio acido-base.
Si tratta di Gunabasic, prodotto a base di estratti vegetali e sali minerali, senza glutine, dolcificato con Stevia.
Al suo gusto gradevole fa riscontro una composizione calibrata secondo il VNR ( Valore Nutritivo di riferimento),di minerali, oligoelementi ed estratti vegetali, utili per il naturale benessere dell’organismo
fra cui:

  • zinco, contribuisce al fisiologico metabolismo acido-base

  • magnesio contribuisce all’equilibrio elettrolitico

  • estratti vegetali di Carota, Finocchio e Ortica utili per il drenaggio dei liquidi corporei

  • estratto vegetale di Tarassaco e di Ortica , contribuiscono alle funzioni depurative dell’organismo

Quale è la dose consigliata?

Si suggerisce 1 bustina al giorno, da sciogliere in un bicchiere d’acqua (200 ml) la sera, prima di coricarsi, lontano dai pasti.
Prima di utilizzarlo è necessario leggere e le raccomandazioni indicate sulla confezione, e consultare il medico, o al farmacista.

Posted in: Benessere, Integratori e lifestyle | Tagged: acidità, acqua, alcalino, attività, benessere, Dott.ssa Aghina, equilibrio, estate, frutta e verdura, Guna, guna basic, mare, minerale, montagna, movimento, oligominerale, PH, salute, stare bene, starebene

CAPELLI: IN CHE “STAGIONE” SIAMO?

Posted by carlab on 1 Dicembre 2020 | Leave a response
CAPELLI AL TRAMONTO

di Fiorenza Zanchi

I capelli, così come tutti i peli e anche le unghie, subiscono l’azione dell’equilibro endocrino, in cui giocano un ruolo particolarmente positivo gli Estrogeni, i principali ormoni femminili.
Non è dunque strano vederli cambiare in relazione al periodo che stiamo vivendo, alla dieta che stiamo facendo, allo stile di vita che adottiamo, all’età e alle fasi del ciclo che attraversiamo.

In gravidanza l’Estate “fiorisce”

Molte di voi avranno sperimentato, ad es., come durante la gravidanza i capelli appaiano più belli e folti, si possa verificare un leggero aumento di peli e crescano di più le unghie.
Questo accade perché gli elevati livelli di Estrogeni, caratteristici della gestazione, modificano il normale equilibrio che regola la loro periodica crescita e caduta: la prima aumenta mentre diminuisce la seconda.

BOSCO D'AUTUNNO
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Dopo il parto è “Autunno”

Questa vera e propria “fioritura” cessa una volta avvenuta la nascita. Dopo il parto infatti si ripristina, a poco a poco, il precedente clima ormonale e con esso il ritmo di crescita e di caduta dei capelli torna alla normalità.
In alcuni casi, durante la fase di transizione tra gli equilibri della gestazione e la ripresa del consueto ritmo mestruale, può verificarsi anche una vera e propria stagione “autunnale” con caduta rilevante dei capelli. Un evento del tutto fisiologico e “compensatore” del precedente rigoglioso periodo.

Inizia solitamente verso alla fine del puerperio, ma anche più tardi, da 4 a 2O settimane dopo il parto e può durare 3-4 mesi.

Per qualche mese viene “l’Inverno”

Può addirittura comparire una Alopecia, ovvero una perdita di capelli, fino alla scomparsa, in aree del cuoio capelluto distribuite a “chiazze”. E’ generalmente moderata e, a sua volta, assolutamente transitoria. Una sorta di stagione “invernale” in cui il germogliare di nuovi bulbi è decisamente rallentato.
La causa è un temporaneo prevalere degli Androgeni, gli ormoni maschili che si trovano a loro volta nel corpo femminile in piccole quantità e che, in questa fase di passaggio, possono non essere ancora ben compensati da una sufficiente ripresa degli Estrogeni. (leggi anche: cisti ovariche: quale realtà?)

Niente paura, in ogni caso nel giro di 6-15 mesi tutto si normalizzerà.

PRIMAVERE

Poi ritorna la Primavera

Con la ripresa dell’ovulazione e la normalizzazione della mestruazione la produzione di ormoni femminili aumenta e si stabilizza il rapporto con gli Androgeni. In particolare gli Estrogeni hanno anche un ruolo importante nel deprimere la secrezione sebacea e nel provocare l’aumento della irrorazione sanguigna della cute. Ciò la rende più ossigenata dal sangue che, oltre a donarle più tono e luminosità, può meglio nutrire i bulbi piliferi.

L’intero equilibrio ormonale si ristabilisce, ripristinando i cicli di periodica crescita e caduta dei capelli: è Primavera e nuovi bulbi iniziano a “sbocciare”.

Da non dimenticare che...

Lo stress, così come un sovvertimento dei ritmi sonno veglia, un eccessivo aumento o diminuzione di peso, diverse alterazioni endocrine o una dieta inadeguata, possono influire negativamente sulla salute e la bellezza dei capelli poiché incidono significativamente sugli equilibri ormonali, alterandoli.

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Capelli: qualche consiglio per proteggerli

Posted in: Benessere | Tagged: acqua, androgeni, capelli. Dott.ssa Fiorenza Zanchi, endocrino, peli, sole, unghie, vento
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