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Eros e bellezza

Donne, sessualità e età della vita: giovinezza, di Fiorenza Zanchi

Posted by donnetra on 27 Gennaio 2016 | Leave a response


aria

Ogni cosa ha il suo tempo: anche il sesso

Nelle domande delle donne, specie giovani e giovanissime, emerge spesso la difficoltà di comprendere l’instabilità e/o l’ imprevedibilità del desiderio sessuale femminile, motivo di dubbi e disorientamento se non addirittura di timori riguardo alla propria “normalità”:

“Dottoressa in certi momenti non ho proprio voglia, il mio ragazzo vorrebbe ma io non ce la faccio, lui mi piace e ci vogliamo bene, cosa c’è in me che non va? Perché non sono sempre pronta come lui?”

oppure

“Dottoressa come mai il mio desiderio spesso aumenta proprio durante il periodo mestruale: sono normale?”

Ma è davvero così anomalo non essere sempre disponibili a un rapporto sessuale o magari esserlo in momenti spesso considerati “tabu”, come il flusso mestruale?

In realtà, sebbene la sessualità sia la risultante di infinite sfaccettature che uniscono corpo e psiche, vissuti personali e contesto culturale, ambiente, educazione, stress, stili di vita..,

le fluttuazioni del desiderio femminile sono naturalissime, un elemento di “base”,  perché intimamente legate alla relazione tra Eros e ciclo mestruale.

L’attuale ricerca scientifica in campo sessuologico conferma che, accanto ai fattori psicologici e relazionali:  “Nella donna il desiderio è fisiologicamente discontinuo in relazione anzitutto alla variazioni endocrine correlate ai diversi stati fisiologici e psicoemotivi del ciclo mestruale”(1) .
Desiderio e piacere sessuale sono quindi legati, tra l’altro, proprio agli ormoni sessuali, in particolare i “femminili” estrogeni ma anche i più “maschili” androgeni, che variando periodicamente modificano di conseguenza la ricettività e sensitività della donna.

Ogni tempo una diversa opportunità

Infatti i particolari equilibri ormonali che di volta in volta caratterizzano le diverse fasi del ciclo, anche se misconosciuti e sottovalutati, sono capaci di influenzare e rendere estremamente “diversificata” la percezione del desiderio e del piacere sessuale.

Il ciclo mestruale è caratterizzato, a grandi linee, da 4 fasi che si alternano regolarmente, modificando di volta in volta l’equilibro ormonale:
 1-mestruazione: equilibrio ormonale con dominanza di androgeni
2-fase proliferativa/post mestruale: equilibrio ormonale con iniziale dominanza di estrogeni
3-ovulazione: equilibrio ormonale con picco di estrogeni
4-fase secretiva/premestruale: equilibrio ormonale con dominanza di progesterone

In particolare, i vertici del piacere femminile si collocherebbero, secondo molta ricerca, in due momenti fondamentali del ciclo mestruale:

1- nel momento dell’ovulazione

2– nella fase mestruale

Ovvero una sorta di

primo “fuoco” erotico, mediato dagli ormoni estrogeni, il cui picco è proprio la fase ovulatoria circa a metà ciclo: è il periodo in cui più facilmente si rimane incinta, in questo senso più legato alla accoglienza della riproduzione  

ed un

secondo “fuoco” erotico, caratterizzato dagli ormoni androgeni,  fortemente dominanti nel corso della fase mestruale, dunque non legato strettamente alla riproduzione (attenzione però: il concepimento è sempre possibile, anche durante il mestruo!) e,  secondo molte donne,  meno recettivo, più assertivo, più favorevole al contatto con parti profonde di sé stesse (2)

Siamo 9 a 1!

Due vertici, ovulazione e mestruazione e, naturalmente tra i due, tutta una gamma di “tonalità” intermedie… forse per ciò Tiresia, celebre indovino della mitologia greca, che per alterne vicende di vita era stato sia uomo che donna, affermava, per esperienza personale diretta che, se il piacere sessuale si compone di 10 parti, la donna ne sperimenta 9, l’uomo 1!

In questo senso la discontinuità ormonale del ciclo sarebbe una vera fonte di opportunità!

Naturalmente, al di là delle indicazioni statistiche, ogni donna avrà le sue personali e specifiche sfumature: è necessario imparare a conoscerle, “sintonizzarsi” sui segnali che il corpo invia per scoprire il ruolo che la propria ciclicità  ha  nel modulare differenti aspetti del desiderio sessuale.

Essenziale: riappropriarsi dei propri tempi.
Ascoltare, percepire, sperimentare.
Concedersi le pause necessarie e il diritto di lasciare che i messaggi del corpo si esprimano quando è il loro momento e con la maggiore libertà possibile.

La medicina ayurvedica dava precise indicazioni allo sposo sui periodi migliori “per far visita alla sposa”(3), ben sapendo che “se qualcosa è forzato fuor di tempo non si ottiene nulla”!(4)

Imparare a conoscersi e..

Ricapitolando: se vi capita di sfuggire a un rapporto pur desiderato con la testa, senza capire perché, magari colpevolizzandovi o sentendovi fredde,  incapaci di rispondere, inadeguate, provate a far mente locale alla fase del ciclo, ad esempio:

– siete nella fase premestruale?  il progesterone è ai suoi massimi livelli e “spegne” il desiderio.

Non a caso è l’ormone detto del “nido”, perché favorisce la gravidanza.
E’ normale dunque che vi sentiate più refrattarie: il vostro corpo, in questo momento, sta “pensando ad altro”, si prepara ad accogliere adeguatamente un eventuale ospite!

– avete appena finito di scrivere una relazione o una tesi “impossibile”?
– annaspate sommerse da problemi di lavoro e siete tutte “ nella testa”, in ansia e molto stressate?
L’adrenalina vi inonda ed è possibile che sia più alta la prolattina, un ormone che può aumentare in seguito a stress prolungati.
Entrambi questi ormoni inibiscono il desiderio che ha bisogno di calma, rilassamento e senso di benessere per potersi manifestare, specie nella donna.

– state prendendo la pillola e notate una diminuzione del desiderio e/o della vostra sensibilità?
può darsi che l’equilibrio ormonale del farmaco che assumete non sia il più adatto a voi: meglio parlarne con il vostro medico che provvederà a rivalutare con voi la terapia.

Imparare a conoscersi e a fidarsi dei messaggi del corpo è una tappa fondamentale, tanto più quanto più si è giovani e gli ormoni, ai loro massimi livelli, gridano a gran voce le loro ragioni…

… dar tempo al tempo

Da ultimo mai dimenticare che, posto che il momento sia quello giusto, tutto ciò che circonda, prepara, stimola il desiderio e il piacere non deve essere trascurato.
In particolare, ancora una volta, è tassativo avere a disposizione tempo, sufficiente per potersi “lasciare andare”:

gli ormoni della paura, dell’ansia e dello “stress”,  come l’ adrenalina e il cortisolo, ostacolano non solo il desiderio ma anche la percezione del piacere e l’orgasmo!

Dunque parola d’ordine: non avere fretta, dar tempo al tempo…

Qualche aiuto a Eros dall’omeopatia

Per le ragazze riservate, un po’ solitarie, che non amano essere consolate, hanno tendenza ai brufoli e a un po’ di grasso sulla parte laterale delle cosce: si guardano alla specchio e si trovano sempre troppo grasse!
Fanno molta fatica a “lasciarsi andare”, a “fidarsi”; hanno il flusso mestruale irregolare, distanziato e scarso e magari una tendenza alla secchezza vaginale, può aiutare:

– Natrum Muriaticum 15Ch   5 gr. al giorno, dal lunedì al venerdì

Se siete di umore decisamente instabile, timide, emotive, bisognose di “coccole”, magari con un po’ di stasi venosa alle gambe e un ciclo sempre in ritardo e tendenzialmente scarso, che inizia, si interrompe e poi riprende, potete provare:

– Pulsatilla 15Ch  5gr. al giorno, dal lunedì al venerdì

Se la vostra libido è ai minimi perché siete stanche e stressate da morire, esaurite di “testa” per il troppo studio o lavoro, può aiutare:

– Phosphoricum acidum  15Ch una mono dose a giorni alterni

1)Sandra R.Leiblum, Raymond C. Rosen, “Principi e pratica di terapia sessuale”, ed. Italiana a cura di A.Graziottin, CIC Edizioni Internazionali,’04
2) James Hillmann, “Il Mito dell’Analisi”,  ed. Adhelpi, ‘91
3)Chandra Shekkar, G. Thakkur, “Introduzione all’Ayurveda, ed. Ubaldini, ‘79
4)Ippocrate,  “Regime”, libro I
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Donne, sessualità ed età della vita: una ricetta per stimolare i sensi Minestra di zucca e barbabietola

Posted by donnetra on 17 Dicembre 2015 | Leave a response

minestra

Ecco una ricetta che abbina i colori e i principi attivi di diversi vegetali.
Risveglia i sensi, soddisfa l’appetito, riscalda ed ha un benefico effetto antistress.
Provatela a cena, come piatto unico, vi aiuterà anche a lenire gli effetti indesiderati di pasti troppo abbondanti.

Minestra di zucca e barbabietola

Ingredienti per 2 persone:
250 g di zucca a dadini, 1 piccola radice di curcuma, 1 piccola cipolla rossa, 150 g di barbabietola rossa grattugiata grossolanamente, 100 g di verde di sedano, 1/2 mela, 1 presa di coriandolo appena macinato, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 80 g di yogurt greco o di yogurt di soia denso (facoltativi), sale marino integrale q.b.; per accompagnare la zucca, 2 fette di pane integrale biologico a pasta madre, leggermente tostate, strofinate di aglio e ridotte a dadini (facoltativo).

Preparazione
Tritate la cipolla e rosolatela delicatamente con poco olio e la curcuma sbucciata e grattugiata.
Unite la zucca e la mela a dadini, circa 3/4 delle foglie di sedano spezzettate e stufate, a pentola coperta, con un pizzico di sale, per 5 minuti.
Aggiungete circa 4 dl di brodo vegetale fatto in casa.
Coprite e cuocete 10 minuti.
Unite quindi la barbabietola grattugiata, controllate il sale e proseguite la cottura, sempre a pentola coperta, altri 10 minuti.
Intanto, mescolate lo yogurt con il coriandolo, poco sale ed un goccio d’olio.
Aggiungete alla zuppa le foglie di sedano rimaste, dopo averle tritate, ed un goccio di olio crudo.
Distribuite la zuppa in due ciotole, preferibilmente bianche o di vetro trasparente e mettete al centro di ogni porzione due cucchiai di yogurt.
Servite con i dadini di pane ancora caldi.

Per depurare

Nota: se usate la minestra come riequilibrante dopo pasti e libagioni troppo abbondanti, eliminate yogurt e pane e abbondate con  il brodo di verdure.
Non aggiungete altro al pasto.

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Donne, sessualità e età della vita – Perineo: sede dell’energia sessuale, di Pierluisa Robecchi

Posted by donnetra on 27 Novembre 2015 | Leave a response

perinoNella cultura yogica il perineo è la sede del Muladhara Chakra, governato dall’elemento terra.
E’ la radice della nostra vita.
Le scritture dicono che all’interno del Muladhara Chakra risiede la Kundalini Shakti, l’energia suprema che i saggi dell’India venerano come madre dell’universo, la forza motrice di ogni nostra attività: è lei che si libera durante l’orgasmo.
Questo insegnamento spiega perché la sessualità non può essere considerata solo un atto meccanico (soprattutto per le donne) che dà piacere.
Essa è il risultato di un cammino di armonizzazione del nostro essere in tutte le sue parti, fisica, emozionale, mentale, spirituale.

In questo contesto ci occuperemo solo dell’aspetto fisico della Kundalini Shakti, alla base del nostro Eros.
Sono comunque convinta che le pratiche descritte di seguito, se fatte con consapevolezza, attenzione e gioia, possono migliorare l’esperienza fisica della sessualità e contemporaneamente nutrire ed equilibrare l’aspetto emotivo, attivando, lentamente, anche quello mentale e spirituale di questa grande energia.

Sostegno, controllo e emozioni

Il nostro perineo chiude come un diaframma in basso il bacino.
E’ una struttura dinamica organizzata da un complesso di fasce, legamenti e muscoli che lavorano in sinergia per mantenere alcune funzioni fondamentali per la nostra vita:

  • Sostiene e mantiene i corretti rapporti anatomici degli organi e visceri del bacino.
  • Controlla minzione, defecazione e contenzione delle feci
  • Ha un’importante funzione nella sessualità, e nella riproduzione (gestazione, parto ecc…)

La sua struttura e tonicità possono essere modificate dalle nostre abitudini di vita, dalla postura che manteniamo, da una respirazione scorretta, dagli anni che passano, ma soprattutto: dallo stato emotivo che viviamo, in particolare riguardo alla nostra sessualità.

Conoscere il perineo

Il primo passo è quello di imparare a conoscerlo.
Se volete potete aiutarvi guardando qualche figura di un atlante di anatomia.

Ora sedetevi in posizione comoda a terra o su di una sedia, sentite gli ischi che poggiano e la colonna vertebrale ben eretta, mantenete le curve fisiologiche senza irrigidirvi.
Chiudete gli occhi.
Portate l’attenzione al vostro perineo.

Appena sotto gli organi genitali esterni e in prossimità dell’orifizio anale, incontrate il suo piano superficiale.
E’ formato dal muscolo sfintere esterno dell’ano che lo circonda come un anello aprendolo e chiudendo, da alcuni muscoli e dalla fascia superficiale.
Procedendo verso l’interno, incontrate il piano intermedio, o diaframma urogenitale, con la fascia intermedia.
Infine, nel piano profondo, trovate il muscolo elevatore dell’ano, che circonda il retto, e la fascia profonda.

Potete anche con uno specchio guardare le parti che esternamente si affacciano a livello del vostro perineo.
Se volete provate a saggiare con un tocco leggero la  consistenza e il grado di tonicità dei tessuti che circondano l’ano e la vagina.

CONCENTRAZIONE ED ESERCIZI

Percepire perineo e genitali

  • Rimanete con l’attenzione all’interno del vostro perineo e immaginate ora che l’onda dell’inspirazione entri nella vostra vagina e la percorra sino alla sua sommità, a livello della cervice uterina, espirando fate il percorso contrario.
    La mia esperienza e quella di molte altre donne è stata quella di accorgerci dell’insorgere spontaneo di leggere contrazioni vaginali accompagnate dalla presenza di un certo piacere in un’area più o meno profonda della vagina stessa.
    Quando l’avete individuata (se non sentite nulla, non importa, restate con l’attenzione verso la sommità della vagina) mantenete l’attenzione in quella zona, con la consapevolezza che KundaliniShakti è presente in voi e la sua energia (che è anche la vostra) si sta accumulando in quella zona.
  • Per individuare con precisione la zona di Muladhara Chakra, potete assumere una comoda posizione sdraiata o seduta, con gentilezza inserite un dito nella vagina per quanto vi è possibile, quindi contraete i muscoli in modo che le pareti della vagina si stringano intorno al vostro dito.
    La contrazione è corretta se la eseguite senza contrarre l’ano e la parte frontale del perineo (clitoride ed orifizio urinario).
    Una volta individuata la zona potete stimolarla con piccole contrazioni selettive seguite da rispettivi rilassamenti.
    Alla fine restate con l’attenzione focalizzata e registrate tutti i sottili cambiamenti avvenuti.

Rilassare e riequilibrare il pavimento pelvico

  • Per rilassare e equilibrare il tono muscolare del perineo, sedetevi a terra o su di una sedia, ischi a contatto con il piano di appoggio, schiena eretta.
    Chiudete gli occhi ed immaginate un fiore chiuso a bocciolo nella zona del perineo.
    Il pericarpo del fiore è situato nella zona che avete individuato con gli esercizi precedenti.
    Mentre espirate immaginate che i petali del vostro fiore-perineo si dischiudano sino al completo sbocciare, mentre inspirate immaginate i petali richiudersi con dolcezza a bocciolo.
    Continuate a lungo, alla fine ascoltate i mutamenti sottili e le sensazioni del vostro perineo.

Questo gruppo di esercizi può essere praticato in tutte le posizioni: in piedi, sdraiate, sedute, sul fianco sia sinistro che destro

  • Focalizzatevi su tutto il perineo, contraetelo nel suo insieme per un secondo quindi rilassate per lo stesso tempo.
    Un minuto è sufficiente, potete ripeterlo tre volte al giorno.
  • Sempre focalizzate su tutto il perineo, contraete lentamente e completamente, mantenete per 5’ quindi rilassate lentamente, contate uno o due respiri prima di ricominciare.
    Anche in questo caso, ripetete l’esercizio per due o tre minuti, più volte al giorno.
  • Prendete consapevolezza della vostra vagina.
    Contraete, con le due modalità descritte nei due esercizi precedenti, la parte iniziale, quindi rilassate.
    Ripetete per alcune volte.
    Quindi focalizzate l’attenzione sulla parte media del canale vaginale, dove si trova il diaframma urogenitale, e contraete come per interrompere il flusso dell’urina( se vi riesce difficile provate durante la minzione a bloccarlo per qualche secondo, sentendo dove avviene la contrazione).
    L’ultima contrazione avviene nella parte alta della vagina vicino alla cervice uterina.
    Contraete cercando di non coinvolgere l’ano e le prime due parti della vagina.
    Quando terminate sentite le sensazioni della zona, molto spesso si può percepire un certo piacere che s’irradia
  • Sedetevi e ora focalizzate l’attenzione sull’ano, contraete i muscoli dello sfintere per un secondo e rilassate per la stessa durata.
    Anche in questo caso un minuto di pratica è sufficiente.
    Quindi iniziate a contrarre l’ano dall’orifizio esterno, che si chiude, continuate a propagare la contrazione sino all’interno con la sensazione di tirare tutta la zona verso l’alto.
    Mantenete la contrazione per 5 secondi, quindi rilassate lentamente dall’alto verso l’orifizio.
    Fermatevi per alcuni respiri sentendo il rilassamento della zona.
    Ripetete per alcune volte.
    Anche in questo caso cercate di mantenere rilassata la vagina.

Tonificare e distendere

Questo gruppo di esercizi coinvolge altri settori muscolari oltre al perineo ed è molto utile per favorire lo scorrimento armonico dell’energia nel bacino.
I primi hanno una funzione tonicizzante, i secondi hanno un’azione distensiva dei muscoli perineali e possono essere usati nei casi di forti contrazioni che rendono i rapporti sessuali dolorosi o sono alla base di molte vaginiti.

ESERCIZI PER MUOVERE E RENDERE TONICI I MUSCOLI PERINEALI

Sdraiatevi, piegate le gambe e poggiate i piedi a terra paralleli fra loro ed aperti dell’ampiezza del vostro bacino.
Ora rilassatevi e immaginate il bacino come se fosse una barca che cavalca le onde del respiro.
La prua è il vostro coccige, la poppa la parte alta del sacro, vicino alla parte lombare della colonna.
Quando espirate la prua/coccige sale verso l’alto allontanandosi dal pavimento, mentre la poppa/parte alta sacro scende verso il pavimento insieme alla colonna lombare.
Questo movimento si chiama retroversione del bacino.
Facendolo vi accorgerete che i muscoli perineali si contraggono leggermente insieme ai muscoli addominali.
Eseguite quindi l’antiversione del bacino: inspirando la prua (coccige)  scende verso il pavimento, mentre la poppa ( parte alta sacro) sale verso l’alto, a livello lombare, aumenta la curva lordotica, il coccige poggia a terra.
Vi accorgerete del rilassamento dei muscoli perineali e di quelli addominali, che favoriscono il discendere del diaframma respiratorio. Lasciate che questo movimento diventi armonico, senza sussulti, e osservatelo propagarsi lungo tutta la colonna vertebrale. Ripetete più volte.

Rilassatevi, quindi espirando muovete il bacino in retroversione ( la zona lombare si appoggia a terra e il vostro coccige si solleva leggermente verso l’alto).
Mentre fate questo movimento percepite la progressiva contrazione dei muscoli perineali, accompagnata da quelli addominali che aiutano l’azione risalente del diaframma respiratorio.

  1. Mantenete la stessa posizione di partenza ed espirando sollevate il bacino in modo che sia il pube ad avanzare verso l’alto e non l’ombelico.
    Tenete per alcuni respiri, poi ritornate a terra e rilassate. Anche in questo caso osservate la contrazione dei muscoli del perineo in modo particolare dell’elevatore dell’ano.
    Ripetete alcune volte, quindi distendete le gambe e ascoltate le sensazioni.
  2. Ponetevi a carponi e distribuite equamente il peso del corpo sui quattro arti, in modo che la vostra colonna lombare possa essere libera di muoversi insieme al vostro bacino.
    Espirando contraete i muscoli perineali, i glutei e iniziate, con una retroversione che parte dal bacino, portando la colonna vertebrale in arco convesso sino a che il mento si poggi nella fossetta della gola.
    Quindi inspirando iniziate rilassando i muscoli perineali e i glutei e permettete al bacino di andare in antiversione lentamente; il movimento si propaga a tutta la colonna vertebrale che assume un arco concavo, il capo si protende in avanti estendendosi.
  3. Sempre a carponi, mentre inspirate estendete indietro la gamba destra, piegate il ginocchio a 90°, quindi riportare l’arto a terra incrociandolo con l’altro arto a terra mentre espirate. Ripetete più volte.
    Quindi fate l’esercizio con l’altro arto.

ESERCIZI PER DISTENDERE E RILASSARE I MUSCOLI PERINEALI:

  1. La posizione accovacciata può essere eseguita da chi soffre di contrazione della muscolatura perineale. In piedi divaricate gli arti dell’ampiezza del vostro bacino, mantenendo i piedi paralleli.
    Espirando accovacciatevi.
    Quindi , conservando la posizione, inspirate ed espirate naturalmente portando l’attenzione sulla zona perineale ed ascoltando il movimento di discesa durante l’espirazione, e quello di risalita durante l’inspirazione.
    Se avete difficoltà a mantenere la posizione, a causa di rigidità delle articolazioni della gamba, ponete sotto i talloni una coperta arrotolata.
    Evitate di accovacciarvi se vi sono limitazioni e patologie delle ginocchia.
  2. In piedi, davanti a una sedia, sollevate l’arto e ponete il tallone sullo schienale.
    Se non avete sufficiente elasticità della gamba, ponete il tallone sulla seduta della sedia.
    Mantenendo la colonna vertebrale eretta, respirate con naturalezza sino a sentire, che i muscoli glutei, quelli perineali e quelli della gamba sollevata, si sono completamente rilassati. Ritornate in posizione di partenza, soffermatevi ad ascoltare i mutamenti avvenuti. Quindi ripetete con l’altro lato.

Suggerimenti generali

Il perineo ha bisogno di un buon respiro, di una corretta stazione eretta, e di addominali tonici.

Respirazione : durante la respirazione, ponete l’attenzione sulla fase espiratoria sentendo che la muscolatura addominale aiuta la risalita del vostro diaframma con una leggera contrazione.
L’addome rientrerà un poco, sentirete anche il diaframma perineale risalire accompagnando naturalmente il movimento del respiro. Inspirando lasciate che il diaframma respiratorio scenda spontaneamente, l’addome si gonfierà un poco (non esagerate questa fase), vi accorgerete che anche il perineo discenderà naturalmente.

Postura eretta: quando siete in piedi o sedute, controllate di avere la colonna vertebrale ben eretta, senza creare contrazioni o modificare le curve.
Cercate di mantenere il vostro asse perpendicolare alla forza di gravità.
Controllate di avere una certa tonicità dei muscoli addominali che vi aiutino a mantenere il bacino e l’addome sull’asse.

Muscoli addominali: non è necessario sfiancarsi con esercizi pesanti, a volte nocivi se non vengono praticati correttamente.
Per tonificare gli addominali basta che vi mettiate a terra, con le gambe flesse.
Sollevate una gamba distesa ad un’ altezza di 45 cm dal suolo, mantenere per qualche respiro, quindi ripetere sull’altro lato.

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Donne, sessualità ed età della vita: una ricetta per stimolare i sensi, di Carla Barzanò

Posted by donnetra on 17 Novembre 2015 | Leave a response

ricSucco di melograno con cannella, zenzero e limone

Migliora la circolazione, protegge i vasi sanguigni e ha un effetto antiossidante che previene l’invecchiamento.
Favorisce, quindi, il mantenimento della tonicità e dell’ elasticità dei tessuti.
Inoltre il suo aroma intenso sollecita i sensi e migliora il buon umore.

Preparatene un bicchiere ogni mattina e bevetelo durante la prima colazione, in aggiunta ai vostri abituali ingredienti.

Per 1 bicchiere:

1/2 melograno, ½ limone, 1 mandarino, 1 cucchiaino di zenzero grattugiato, 1 presa di cannella, 1 cucchiaino di miele, acqua quanto basta, tutto a temperatura ambiente, non freddo di frigorifero

Spremete limone, melograno e mandarino, unite lo zenzero, la cannella, il miele, acqua quanto basta a riempire il bicchiere. Mescolate e bevete subito.

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Donne, sessualità, età della vita: la menopausa, di Fiorenza Zanchi

Posted by donnetra on 4 Novembre 2015 | Leave a response

la-mia-vita-con-la-menopausaLa menopausa cambia gli equilibri ormonali femminili toccando da vicino anche Eros che risente sempre, tra l’altro, proprio degli ormoni e della loro azione sul corpo e sulle sue funzioni; la trasformazione è progressiva, a partire dalla forma che inizia a cambiare.

Mi è venuta la pancia!

E’ il primo scoglio da affrontare.
Una delle spie più precoci dei mutamenti che si delineano, nonché fonte di allarme e insicurezza, alle soglie dei 45/50 anni:

“Dottoressa non riesco a dimagrire! Io non ho mai avuto pancia e non la sopporto, non mi riconosco più, non mi piaccio, mi crea disagio, ..”

Il timore di non piacere, di avere qualcosa che non va, di non essere più accettate, può lievitare sino a un vero e proprio blocco della relazione e del desiderio.

L’addome più tondo e la vita meno sottile diventano veri e propri tabù particolarmente difficili da accettare in una cultura dove il “corpo seduttivo” è sempre pressoché adolescente: pancia piatta, fianchi stretti…

In questa prima fase, il legame tra cambiamento in atto e modificazione o perdita di desiderio sessuale, appare quindi più culturale che ormonale ma getta le basi e amplifica i cambiamenti successivi.

Guardarsi con “occhi nuovi”

In realtà, proprio questo grasso che si deposita su pancia e punto vita, questo tessuto adiposo che tende ad aumentare e modificare la sua disposizione è una sorta di “espediente”, uno stratagemma, un aiuto della Natura per diluire e mitigare la trasformazione ormonale che sta iniziando. Ha un suo ruolo infatti,  tutt’altro che trascurabile, nel rendere più graduale:

  • la progressiva diminuzione degli estrogeni, gli ormoni femminili prodotti, sino a questa età, principalmente dalle ovaie nonché il
  • il rapporto estrogeni/androgeni.

Un pò di grasso aiuta

Il tessuto adiposo non è solo una zavorra ma un organo coinvolto in un’ampia gamma di processi biologici e metabolici.
In particolare è un organo endocrino, cioè con una vera e propria funzione di produzione e trasformazione ormonale;
ad esempio, tramite un enzima caratteristico di questo tessuto, chiamato aromatasi, può convertire gli androgeni, ormoni prevalentemente maschili, nei più femminili estrogeni  (l’estrogeno tipico della menopausa si chiama: estrone).

Dato che l’aromatasi è localizzata in particolare nelle cellule adipose addominali, aumentando il grasso si avrà anche un aumento dell’ attività dell’aromatasi e una maggiore produzione di estrogeni.

Attenzione però: se il peso lievita troppo, così come se si riduce in modo eccessivo, si possono instaurare eccesso o difetto di produzione ormonale, con possibili conseguenze negative sia sull’apparato genitale che sul metabolismo generale.

Dare “senso” al cambiamento

La “forma” che cambia, dunque, con il modulare le variazioni ormonali, concorre a mitigare l’insorgenza di disturbi e disagi:

  • diluisce vampate di calore, nervosismo, insonnia;
  • mantiene più luminosa la pelle e più tonici ed elastici i tessuti;
  • allontana l’osteoporosi e diminuisce anche la caduta dei capelli e la crescita di peli, legate ad un aumento relativo di androgeni che facilmente si instaura.

E soprattutto:

favorisce la sessualità mantenendo una buona idratazione, lubrificazione, sensibilità e tono degli organi genitali.

Ogni parte ha un suo ruolo

Anche la presenza delle ovaie, nonostante il loro lento evolversi verso il riposo, ha ancora un suo ruolo perché persistono a lungo sia una  residua produzione di ormoni estrogeni, seppure molto ridotta, sia una produzione di ormoni androgeni, discretamente conservata e importante per l’equilibrio sessuale in menopausa.

Proprio gli androgeni, infatti, contribuiscono al desiderio sessuale e favoriscono una migliore sensibilità genitale (in particolare clitoridea) inoltre, insieme agli estrogeni, migliorano la lubrificazione vaginale riducendo difficoltà o dolore sessuale.

Anzi in menopausa gli androgeni tendono a diventare predominanti, proprio a causa della diminuzione più massiccia degli estrogeni; ciò spesso influisce positivamente sulla vitalità sessuale.

Tanto è vero che, anche secondo la mia esperienza, in molte donne il piacere sessuale aumenta con l’età e alcune, addirittura, conoscono l’orgasmo solo in menopausa.

Un sintomo superabile

Uno dei sintomi che incontro più di frequente, legato alla diminuzione degli estrogeni, è la secchezza vaginale che può creare difficoltà alla penetrazione e/o dolore durante i rapporti

Cosa fare?

Primo passo: parlarne! Nella coppia e con il terapeuta: è’ una normale espressione di questa fase di transizione e può e deve essere affrontata.

Secondo passo: “ri-modulare” il rapporto sessuale.
Preparazione e “tempi” devono tenere conto della mutata realtà: eccitazione e conseguente lubrificazione, possono richiedere più tempo e un immaginario nuovo.

Terzo passo: esistono una notevole quantità di ovuli, creme o gel locali, che possono essere facilmente utilizzati.

Per esempio:

  •  piccole dosi di estrogeni deboli, o per chi preferisce o non può usare ormoni,
  • acido ialuronico, vitamina E, gel al colostro, creme fitoterapiche…

Anche l’omeopatia può essere di aiuto, provate:

lycopodium 4ch 3grani x 2volte al dì, mattina e sera, lontano dai pasti, per cicli di 20 dì

Aumentare la cura di sé

E’ il momento del “tempo per sé”, dovete concedervi più spazi e avere più che mai cura di voi stesse .
Ecco alcuni accorgimenti.

  • Fate attenzione all’alimentazione, per mantenere l’aumento di tessuto adiposo nei giusti limiti, con qualche “tocco” per favorire EROS.
  • Praticate attività fisica, per favorire tono e compattezza di tessuti e muscoli, ma soprattutto per il “piacere” di muovervi: dovete divertirvi e rilassarvi. Una particolare attenzione va posta al piano perineale .
  • Alcuni fiori i di Bach possono aiutarvi a “guardarvi con occhi nuovi”. Procuratevi un vasetto di vetro scuro da 30 ml circa in cui metterete: 20 ml di acqua minerale naturale + 5 ml di brandy + 3 gocce di Crab Apple + 3 gocce di Walnut + 3 gocce di Chicory. Assumetene 4 gocce x 4 o più volte al giorno.

Cos´è il piano perineale?

Il piano perineale è chiamato in oriente muscolo CHI e considerato fondamentale per aumentare la forza vitale e sessuale.
Secondo le donne che si dedicano a discipline taoiste, per esempio,  la condizione del perineo è determinante per lo sviluppo e la concentrazione dell’energia femminile:se questa regione non è sufficientemente tonica ed elastica, si può facilmente”disperdere”o non riuscire a “concentrare”, energia.

In effetti, oggi sappiamo che un eccessivo rilassamento del piano perineale( ovvero dei muscoli del pavimento pelvico: elevatore dell’ano, bulbo-cavernosi e ischio-cavernosi) può essere alla base di una maggiore difficoltà a percepire il piacere sessuale, mentre una sua eccessiva contrazione, spesso coadiuvata in questa fase della vita, da una minore lubrificazione, può suscitare dolore e/o impedire la penetrazione.
È fondamentale dunque porre attenzione al piano perineale e imparare ad utilizzarlo!

Rimettere Eros al” centro”

Da ultimo, ma non ultimo, iniziare a ripensare sé stesse e la relazione con il compagno sotto nuove coordinate.

Elaborare nuove strategie, rimettere in discussione i reciproci ruoli.

Prima tappa: non solo non tentare di arrestare il cambiamento ma andare fino in fondo al proprio, cambiare davvero.

Le donne, nella maggior parte dei casi, mi raccontano di un lavoro che oltre ad essere duplice, triplice e più(lavoro dentro e fuori casa, famiglia, anziani, nipoti.. ) è diventato ormai troppo spesso piatto, continuo e ripetitivo, senza picchi e depressioni, senza sufficienti spazi per la relazione e la comunicazione interpersonale, senza  parentesi di rilassamento, ma soprattutto senza spazio per  passioni e creatività individuale.
Molte di loro si sentono compresse in una routine produttiva noiosa (se non sfibrante), che lascia stanche e svuotate, perché priva di spazi emotivi di ricarica.
Nelle giornate delle donne non c’è più EROS*.

Rimettere Eros al ”centro” vuol dire, allora, scoprire o riscoprire e coltivare le proprie passioni, alimentare la propria creatività, sfruttare l’opportunità di una fase della vita che obbliga a sostare e guardare in sé stesse: anche il sesso avrà tutto da guadagnare.

Qualche aiuto a Eros dall’omeopatia

Per le donne sfinite: dalla cura di figli, casa e lavoro, che vivono il sesso come una richiesta di energia, che effettivamente non hanno più, dunque, una fatica ulteriore da affrontare; si sentono giù e, magari, hanno tendenza ad un ipotonia del piano perineale e al prolasso:

Sepia 9ch , 5 granuli sera e mattino, lontano dai pasti.

Per le donne eccessivamente riflessive che tendono a essere molto “nella testa” e hanno difficoltà a “calarsi” nel corpo, contattare i sensi, a trovare il “momento giusto”:

Phosphorus15 ch, 10 granuli,  2 volte alla settimana, lontano dai pasti.

Se state attraversando periodi di impegno intellettuale particolarmente stressante potete utilizzare anche:

Phosphoricum Acidum, 15ch, 10 granuli a giorni alterni, lontano dai pasti.

*Ispirato da “Il femminile dell’essere” Annick de Souzenelle ed. Servitium

meryl

 

Posted in: Eros, Eros e bellezza | Tagged: cambiamento, cura, desiderio, eros, estrogeni, Fiorenza Zanchi, fiori di bach, grasso, menopausa, omeopatia, ormoni, pancia, piano perineale, sessualità, tessuto adiposo
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