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Carla barzanò

INSALATE: CUCINARLE CON CURA LE RENDE PIÙ DIGERIBILI.

Posted by carlab on 12 Novembre 2021 | Leave a response
Insalata

Cucinare è fondamentale per rendere il cibo più adatto alle nostre esigenze. I molteplici gesti legati alla sua trasformazione, a partire dagli acquisti, ripetono, all’esterno del nostro corpo, una sorta di digestione preliminare, decisiva per valorizzare le proprietà degli ingredienti, migliorandone la digeribilità senza compromettere il loro valore nutritivo. Va poi aggiunto che i cibi ben cucinati sono appetitosi, premessa importante per digerire.
Anche i cibi che si utilizzano crudi vanno cucinati con cura. A partire dalle insalate, raccomandate all’unanimità per le loro proprietà salutari ma talvolta trascurate da chi ha problemi digestivi. Ecco alcuni consigli per trasformarle in deliziose ricette

di Carla Barzanò

Insalate in primo piano

La scelta

 

  • Acquistate solo i prodotti sfusi, senza involucri di plastica, utilizzando, per trasportarli, gli appositi sacchetti riutilizzabili.

 

  • Favorite ingredienti di stagione. In autunno-inverno non focalizzatevi esclusivamente sulle insalate a foglia verde, che spesso crescono in serra, ma date spazio anche a radici, bulbi, foglie resistenti al freddo, come quelle dei multiformi tipi di cavolo.

 

  • Scegliete almeno due-tre verdure con colori diversi per ogni insalata, volendo potete aggiungere altri ingredienti, in particolare legumi germogliati, semi oleosi, erbe aromatiche.

 

  • Date la precedenza ai prodotti biologici o a quelli coltivati da produttori locali di vostra fiducia che non abusano di fitofarmaci.

 

insalata

La conservazione prima dell’uso

 

  • Eliminate i residui di terra e le eventuali parti deteriorate, ma conservate foglie integre e bucce fino al momento del consumo, aiutano a mantenere la freschezza.

 

  • Mantenete gli ortaggi, intatti, in sacchetti di carta o di tela cerata riciclabili comunque al riparo alla luce e dall’aria, in frigorifero, a 6-8 gradi.

 

insalata

Il lavaggio e la preparazione

 

  • Effettuateli solo poco prima del consumo. Il frigorifero può contaminare nuovamente gli ingredienti lavati.

 

  • Lavate, quando possibile, gli ortaggi ancora interi, prima di tagliarli e di sbucciarli, per evitare di perdere principi nutritivi. Nel caso di radici e tuberi, per togliere la terra spazzolateli delicatamente, senza graffiarli. Alcune foglie, come quelle di carote e ravanelli, possono essere tenute da parte per preparare minestre e condimenti.

 

  • Mettete a bagno le verdure, per 10 minuti, in una bacinella con acqua fredda, ma non gelata, e 2 cucchiai di bicarbonato ben sciolto. Non usate aceto e cloro. Prima di prelevare gli ortaggi dall’acqua strofinateli delicatamente con le mani, quindi risciacquateli con cura. Tenete presente che alcuni fitofarmaci non vengono completamente eliminati con lavaggio e sbucciatura, perché possono penetrare all’interno dei prodotti. Meno ce ne sono, meglio è.

 

  • Sbucciate solo quando è veramente necessario. La buccia contiene sostanze protettive ( a parte quella delle patate che va preferibilmente eliminata).

 

  • Procedete al taglio appena prima di andare a tavola. L’esposizione all’aria può ridurre il contenuto di vitamine. Tagli molto sottili favoriscono masticazione e digestione.

 

insalata

A tavola

 

  • Condite all’ultimo momento, con buon olio extra vergine d’oliva e erbe aromatiche, poco sale. Se amate il gusto acidulo, in sostituzione o in aggiunta al succo di limone, provate ad aggiungere 1 cucchiaio di cavolo fermentato (crauti). Aceto, succo di limone, erbe aromatiche e spezie delicate (fra cui cumino, semi di finocchio, curcuma, cannella) stimolano la digestione. In caso di acidità di stomaco non esagerate con i condimenti acidi.

 

  • Servite le insalate a temperatura ambiente, mai fredde di frigorifero.

 

  • Utilizzatele preferibilmente per il pranzo a cena favorite le verdure a vapore.

 

  • Gustatele con clama, masticando lentamente.

 

carote

Insalata di carote e sedano

  • Tutte le stagioni
  • Vegana, Senza glutine
  • Preparazione 15'
  • Cottura --
  • Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 g di carote
  • 150 g di sedano con le foglie
  • 3 cucchiai di olio evo
  • il succo di 1 limone
  • 1 cucchiaio di timo tritato fine
  • 2 cucchiai di semi di zucca
  • sale marino integrale q.b.
  • foglie di sedano per decorare

Preparazione:

1. Lavare

Lavate e pulite carote e sedano. Grattugiate grossolanamente le carote. Raccoglietele in un’ insalatiera. Unite i gambi di sedano tagliati molto sottili e le foglie sminuzzate o passate al tritatutto.

2. Aggiungere

Aggiungete il timo e i semi di zucca leggermente tostati in un padellino antiaderente.

3. Condire

Condite con un’emulsione di olio, succo di limone e sale. Mescolate e servite con decorazioni di foglie di sedano.

Suggerimenti

Suggerimenti: provatela con l’aggiunta di radicchio o altre insalate di stagione. È ottima come antipasto e/ o in abbinamento a cereali e latticini.

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Zuppa prebiotica depurativa

cavolo rama

Insalata di cavolo rapa 


  • Autunno inverno
  • Vegana, senza glutine
  • Preparazione 15'
  • Cottura --
  • Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • 2-3 cavoli rapa per un totale di circa 450 g
  • 1 cucchiaio di cumino dei prati
  • 1 limone
  • 2 cucchiai di semi di zucca
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • sale marino integrale q.b.
  • limone per decorare

Preparazione:

1. Lavare

Lavate i cavoli rapa e grattugiateli grossolanamente in un’ insalatiera. Unite il cumino e i semi di zucca leggermente tostati in un padellino senza condimenti quindi passati al tritatutto. 


2. Condire

Conditeli con un’emulsione di olio, sale e il succo di 1/2 limone. Decorate con limone ridotto a spicchi sottili e servite subito.



Suggerimenti

Al posto del limone assaggiate l’aceto d mele, o unite un cucchiaio di crauti. Provate a sostituire i semi di zucca con 30 g di gherigli di noce. È un ottimo antipasto.

Dal libro in cucina senza plastica, Slow Food ed. 2020

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: benessere, Carla barzanò, cavolo rapa, consigli, elena folli, insalata, ricetta, stagionalità, verdura

MELANZANE E POMODORI: È IL MOMENTO DI GUSTARLI

Posted by carlab on 23 Agosto 2021 | Leave a response
Melanzane

di Carla Barzanò

Solanacee, una famiglia speciale
Melanzane farcite con….
Solanacee, una famiglia speciale

Pomodori e melanzane, come patate e peperoni, appartengono alla famiglia delle solanacee che hanno in comune la presenza di alcuni alcaloidi potenzialmente tossici, chiamati solanine, prodotti dalla pianta per difendersi degli insetti e dalle muffe. Per questo motivo alcune scuole di pensiero nel campo dell’alimentazione raccomandano di non utilizzarli. Certo è preferibile non abusarne (accorgimento valido, del resto, per la maggior parte dei cibi!). Usateli in alternanza alle altre verdure, quando è la loro piena stagione, tanto più che inserirli nel menu in qualsiasi momento dell’anno, compreso l’inverno, con conseguente coltivazione nelle serre, ha ricadute negative sull’ambiente.
D’altra parte, si tratta di verdure molto ricche di sostanze attive protettive e antiossidanti, che sostengono la pelle in questo periodo di esposizione agli agenti atmosferici.
Le melanzane, in particolare, forniscono la Nasunina, principio attivo, raro in natura, che appartiene al gruppo dei flavonoidi, e si trova concentrato in alcuni ortaggi dai colori scuri. È presente in particolare nella pelle delle melanzane di colore viola intenso.
Diversi studi mostrano che la Nasunina ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: previene la perossidazione dei lipidi, responsabile dell’invecchiamento precoce delle cellule, aiuta a eliminare metalli pesanti e altre sostanze indesiderabili con un effetto detossificante.
I pomodori sono invece una buona fonte di licopeni, pigmenti antiossidanti della famiglia dei caroteni, che si trovano soprattutto nella buccia. La loro concentrazione è più elevata nei pomodori maturi e l’assorbimento migliora grazie alla cottura e alla presenza di grassi.

Melanzane farcite con….

Prima di farcirle preparatele così

  1. Lavate le melanzane, tagliatele a metà e infornatele, coperte di carta da forno, per circa 25 minuti. 


  2. Scavatele con un cucchiaio ricavando delle barchette. Ungetele, salatele leggermente all’interno e disponetele in una pirofila.


  3. Sminuzzate la polpa prelevata e tenetela da parte per mescolarla con gli altri ingredienti del ripieno.


     

Con i ceci

ceci
melanzana
pomodori
cipolle rosse

Con pane, uova e formaggio di capra

  • Senza uova e latticini

  • Preparazione 30'
  • Cottura 50'
  • Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane da circa 300 g ciascuna
  • 350 g di pomodorini
  • 300 g di ceci cotti (pari a  circa 130 g di ceci secchi)
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • 1 cucchiaio di origano
  • 3 cucchiai di olio evo
  • sale

Preparazione:

1. Preparare

Preparate le melanzane come descritto nel box. Intanto stufate delicatamente, in una padella coperta, con poco olio, la cipolla e l’aglio tritati, il timo, il rosmarino, i pomodorini a tocchetti e la polpa di melanzane. 


2. Frullare

Frullate metà dei ceci. Quando i pomodori sono appassiti unite i ceci rimasti interi e cuocete ancora 10 minuti. Aggiungete la purea di ceci. Fate insaporire altri 3-4 minuti. Controllate il sale.


3. Riempire

Riempite con il composto le melanzane e spolverizzatele con un miscuglio di pan grattato e origano.


4. Cospargere

Cospargete con poco olio e infornate, 180 gradi, per circa 25 minuti. Fate riposare 10 minuti prima di servire.



melanzane e ceci

Melanzane e Ceci

Melanzane e ceci aiutano a regolare la digestione e l'assorbimento, mentre le erbe aromatiche hanno un'azione tonificante. Assaggiatele abbinate a un'insalata di zucchini e fagiolini a vapore.


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Estate in cucina

Con ricotta e erbe aromatiche


  • Vegetariane
  • Preparazione 30'
  • Cottura 50'
  • Facile
ricotta

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane da circa 250 g ciascuna
  • 150 g di ricotta
  • 1 uovo
  • 40 g di grana grattugiato
  • 80 grammi di un mix composto da menta
  • prezzemolo e basilico in parti uguali
  • 1 spicchio d'aglio
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di noce moscata e 1 di coriandolo
  • sale

Preparazione:

1. Preparare

Preparate le melanzane come descritto nel box.


2. Stufare

Stufate la polpa a pezzi, con l’aglio tritato, poco olio e 1 presa di sale. Riducetela in purea.


3.Tritare

Tritate fini le erbe aromatiche e mescolatele alla ricotta, insieme all’uovo, al grana e alla purea preparata. Unite il coriandolo, la noce moscata, la polpa di melanzane. Controllate il sale.


4.Riempire

Riempite le melanzane, spolverizzatele di pan grattato e cuocetele, in forno,  180 gradi, per circa 25 minuti. Sono ottime anche tiepide.



ricotta

Ricotta

Grazie al suo contenuto di lattoglobuline la ricotta è particolarmente digeribile e fornisce un buon contento di proteine. Abbinate la ricetta a un'insalata di pomodori al basilico.


Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: Carla barzanò, ceci, erbe aromatiche, invecchiamento, licopeni, melanzane, nasunina, pomodori, profumi, radicali liberi, ricette, ricette di stagione, ricotta, sapore, sapori, solanacee, tossine

ACQUA IN PRIMO PIANO

Posted by carlab on 18 Luglio 2021 | Leave a response
acqua

Aggiungi qui il testo dell'intestazione

Rappresenta oltre la metà del corpo. Non fornisce calorie ma gioca un ruolo indispensabile in tutti i processi vitali: presiede agli gli scambi che avvengono nell’organismo, trasporta i principi nutritivi e le sostanze indesiderabili di cui garantisce l’eliminazione, contribuisce a regolare l’equilibrio acido base e regola la concentrazione di tutti i liquidi, dalla saliva al sangue.
Insostituibile nel menu quotidiano, in questa stagione, quando se ne perde di più attraverso il sudore, il suo approvvigionamento deve essere costante.
Oscillazioni, anche piccole, della concentrazione d’acqua nel corpo causano disidratazione, alterando il nostro equilibrio.

Attenzione a non farla mancare

Una borraccia di acciaio inossidabile assicura un approvvigionamento costante senza pesare sul bilancio gravoso della plastica. Non scordate di averla sempre con voi.
Acqua e sport
In seguito a sforzi intensi si possono perdere, in poco tempo, anche due litri e1/2 acqua. Se non viene prontamente reintegrata può causare una diminuzione drastica del rendimento fisico, stanchezza, mal di testa, problemi circolatori e altri disturbi. Per prevenire questi problemi è indispensabile consumare abitualmente abbondanti quantità di ortaggi e frutta, specialmente nei pasti che precedono il movimento. Prima e durante l’attività fisica è inoltre consigliabile bere con regolarità.
Bambini
Il loro corpo è più ricco del nostro di acqua e per questa peculiarità hanno particolarmente bisogno di un rifornimento continuo, soprattutto quando trascorrono molte ore all’aria aperta. Stimolateli a bere spesso, ma evitate di tenere in frigorifero scorte di bevande zuccherate. Forniscono “calorie vuote” e rappresentano uno dei fattori di rischio del soprappeso infantile.
Scegliete per loro acqua naturale insaporita con qualche cucchiaio di succo di frutta senza zucchero, infusi poco addolciti, spremute e centrifugati, anche di verdura, o acqua al naturale. Quando sudano molto preferite quella ricca di minerali.
Anziani
Nella terza età il centro della sete, situato nell’ ipotalamo, può perdere parte della sua capacità di regolazione. Di conseguenza, può diminuire il desiderio di bere. Occorre tuttavia “educarsi” a bere di frequente. Un apporto insufficiente d’acqua rende difficile l’eliminazione delle tossine e può aggravare la stipsi.

water
Come e quando bere
Come e quando bere
  • Al mattino a digiuno: un bicchiere per favorire la diuresi e combattere la stitichezza.

  • Durante il pomeriggio: una tazza, sotto forma d’infuso di menta o verbena, vince caldo e stanchezza.

  • Ai pasti: in piccole quantità, fresca, al naturale, favorisce la sazietà.

  • A fine pasto: al posto del caffè, infuso di semi di finocchio, anice scorza di limone, per digerire meglio. 

  • Prima, dopo e durante lo sport: spesso, a piccoli sorsi, acqua minerale arricchita con succhi di frutta e verdura senza zucchero eventualmente con un pizzico di sale o una punta di miele.

ATTENZIONE

In caso di alcune malattie di cuore, fegato e reni è sconsigliabile bere molto. Consultatevi con il vostro medico.

bicchier d'acqua
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Estate in cucina

Quale acqua scegliere?

L’acqua dell’acquedotto proviene da diverse fonti, spesso di primaria qualità
Il suo effetto fisiologico idratante e depurativo è simile a quello dell’acqua in bottiglia.
Per garantirne la sicurezza, viene esaminata e quando necessario trattata per avvicinarsi il più possibile a valori stabiliti dalla legge.
Oltre all’eventuale presenza di batteri nocivi, gli accertamenti riguardano più di 50 sostanze, prime fra tutte minerali ed eventuali inquinanti chimici. Si intende così assicurare che l’acqua potabile non abbia conseguenze negative per la salute, anche se bevuta in grandi quantità nell’arco di tutta la vita.
La depurazione attraverso filtri piuttosto complessi consente, almeno parzialmente, di eliminare eccesso di minerali ed altre sostanze indesiderabili, ma in alcune zone i problemi non mancano. I limiti definiti per diverse sostanze chimiche legate all’inquinamento ambientale, per esempio i fitofarmaci, sono oggetto di continue discussioni fra gli esperti. Sotto accusa è anche il cloro usato per la disinfezione, che oltre ad alterare il gusto è sospettato di favorire, sui lunghi tempi, l’insorgere di malattie degenerative all’apparato digerente. Talvolta, poi, la particolare composizione dell’acqua, pur non essendo nociva, risulta poco gradevole al palato.
Le fontane comunali, sempre più diffuse, forniscono acqua proveniente direttamente dall’acquedotto, senza fare lunghi tragitti nelle tubature, che possono rappresentare un rischio aggiuntivo di contaminazione. Ha quindi spesso un contenuto più ridotto di cloro e origina da sorgenti di buona qualità. Di conseguenza è vantaggiosa rispetto all’acqua minerale in bottiglia, che per raggiungerci deve percorrere talvolta molti chilometri comportando l’impiego di ingenti risorse per trasporti e imballaggi. Questi ultimo, anche quando è possibile riciclarli, appesantiscono comunque l’impronta ambientale perché devono essere sottoposti a lavaggio ed eventuale nuova trasformazione.
I filtri domestici, se di buona qualità, aiutano a ridurre o eliminare sostanze indesiderabili, migliorano il gusto dell’acqua e prevengono sprechi di risorse. La loro scelta va fatta con molta attenzione, valutando, di caso in caso, costi e benefici.
La minerale in bottiglia può essere una alternativa, almeno come bevanda, in alternanza all’acqua del rubinetto, che tranne particolari emergenze si utilizza comunque in ogni giorno per cucinare.
Per sceglierla leggete attentamente l’etichetta: le sue proprietà variano in modo considerevole secondo la composizione.
Favorite le bottiglie di vetro. La plastica, rischia di rilasciare sostanze indesiderate e anche quella cosiddetta “ecologica” è meno facile da riusare.

rubinetto

Acqua: risparmiare è d’obbligo

Sempre meno acqua disponibile
Se i 1,4 miliardi di metri cubi d’acqua presenti sulla terra fossero tutti potabili non ci sarebbero problemi. Ma il 97,5 % di questo gigantesco quantitativo è acqua marina, inutilizzabile, a meno di non ricorrere a complicati processi di desalificazione. Del 2,5% d’acqua dolce che resta 2/3 fanno parte dei ghiacciai, e solo 1/3, cioè l’0,8% di tutta l’acqua terrestre, è a nostra disposizione.
Un quantitativo che diventa sempre più scarso, nonostante il progressivo aumento delle precipitazioni, che negli ultimi anni sono una delle maggiori cause di catastrofi naturali in tutto il mondo.
I motivi sono molteplici. L’innalzamento progressivo della temperatura favorisce un’evaporazione più rapida, mentre i consumi crescono per via dell’aumento della popolazione, che comporta, fra l’altro, una maggiore richiesta d’ acqua per l’industria e l’agricoltura. D’altra parte questi fenomeni producono inquinamento (per esempio quello legato all’abuso di pesticidi) e salificazione (dovuta ad alcune pratiche agricole) dell’acqua potabile riducendone progressivamente la quantità disponibile.
La distribuzione dell’acqua sul pianeta non è equa
Le risorse idriche del nostro pianeta non sono distribuite equamente, quindi anche i consumi variano molto. Gli americani, per esempio, utilizzano oltre 900 litri d’acqua pro capite il giorno, gli europei 200, gli africani 30, mentre 1000 litri è la quantità d’acqua che consuma mediamente ogni giorno un turista in vacanza nell’area mediterranea. Un vero lusso considerando che almeno un terzo dell’umanità non ha accesso alle fonti idriche e la mancanza cronica d’acqua è una delle cause maggiori di carestie. Senza contare i problemi igienici che ne derivano, responsabili dell’80% delle morti nei primi cinque anni di vita.
In alcune aree geografiche toccate dalla siccità, come il Medio Oriente, l’approvvigionamento dell’acqua scatena da anni profondi conflitti. Da noi non siamo ancora a questo punto ma sulla disponibilità d’acqua potabile incombono inquinamento, aridità e gravi carenze strutturali delle reti idriche, soprattutto al sud, dove spesso l’acqua è drasticamente razionata.
Ogni goccia è preziosa
Meglio risparmiare, e imparare a considerare questo liquido vitale come un patrimonio collettivo allenandosi ad evitare sprechi inutili.

Per approfondimenti

acqua e benessere
Posted in: Libri, Suggerimenti | Tagged: acquedotto, benessere, buono, Carla barzanò, dissetare, fiumi, idratazione, innalzamento delle termperature, pasto, plastica, riciclo, risorse, risprmio, rubinetto, sostenibilità, sport, stare bene, tanto, vetro

PASQUA: UOVA IN PRIMO PIANO

Posted by carlab on 2 Aprile 2021 | Leave a response
CONIGLIO CON UOVA PASQUALI

Simbolo di rinascita le uova sono da tempo immemorabile al centro dei rituali primaverili di rinnovamento e hanno un ruolo da protagoniste della cucina pasquale, in molte forme diverse. Ecco alcuni consigli per valorizzarle.
Vi auguriamo giornate rigeneranti.

di Carla Barzanò

Il mito delle uova

Al centro di molti riti di fertilità e di rigenerazione le uova fanno parte degli ingredienti magici della rinascita primaverile. Se ne trovano resti in numerosi scavi archeologici, anche in forma di piccole sculture di pietra ed altri materiali. Nella tradizione popolare e nella medicina alchemica, pozioni a base di uova risultano fra i ricostituenti d’elezione come afrodisiaci, per favorire la fertilità e rinvigorire le forze dei convalescenti e delle puerpere. Anche le medicine tradizionali orientali vedono nelle uova virtù fortificanti e le raccomandano soprattutto per i soggetti affaticati fisicamente.
In effetti, non c’ è alimento che più delle uova richiama le potenzialità della vita. Oggi, però, allevamenti intensivi e abuso di proteine ne hanno offuscato l’immagine di apportatrici di forza e di salute. Le uova sono giustamente messe in discussione perché la loro produzione può causare problemi ambientali e maltrattamenti agli animali.
D’altra parte, la primavera è il periodo migliore per utilizzare le uova. Quando le giornate si allungano, e le ore di luce e di buio iniziano ad equivalersi, le galline ne producono spontaneamente di più, senza bisogno di illuminazione artificiale.

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Il valore nutritivo

In questa stagione di rinnovamento le uova forniscono numerose sostanze nutritive utili per la rigenerazione dell’organismo. Al primo posto per la qualità delle loro proteine, complete di tutti gli aminoacidi essenziali, quindi facili da assimilare, contengono numerose vitamine, fra cui emergono la A, la E ed il gruppo B. Rappresentano, in particolare, un’ottima fonte di vitamina B12, sostanza che negli ingredienti vegetali è assente, o presente in forma non disponibile. Possiedono, poi, una buona concentrazione di ferro e zinco, tanto che rappresentano una delle migliori sorgenti dei due minerali per chi segue regimi vegetariani.
Contrariamente ai luoghi comuni, le uova sembrano non danneggiare il fegato. Svolgono, invece, un’azione protettiva nei confronti delle cellule epatiche, grazie al loro contenuto di colina e inositolo, utili per depurare e prevenire depositi di grassi. Solo chi ha problemi di calcoli alla cistifellea dovrebbe limitarle drasticamente, perché le uova ne stimolano la contrazione favorendo le coliche.
Anche il temuto effetto sull’innalzamento del colesterolo è stato ridimensionato. I tuorli d’uovo ne contengono, effettivamente, una concentrazione decisamente di più elevata di altri ingredienti d’origine animale, ma sono anche ricchi di lipoproteine capaci di regolarne l’assorbimento. Alcune indagini epidemiologiche mostrano che a parità di stile di vita, l’assunzione moderata di uova non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ictus nelle persone sane. Resta comunque valido il suggerimento di non abusarne.

la cosva della gallina
L’ etichetta racconta
L’ etichetta racconta

uova confezionate possono risultare più sicure di quelle sfuse poiché soggette a etichettatura con le indicazioni definite dalla legge.

 

  • La definizione “uova provenienti da galline allevate a terra” indica che gli animali vivono al chiuso, in locali illuminati da luce parzialmente naturale, con otto ore di buio al giorno, e condividono uno spazio ristretto, tanto che talvolta è necessaria la mutilazione del becco per evitare aggressioni.

  • Le galline “allevate all’aperto” vivono in condizioni analoghe con un piccolo spazio all’aperto per le ore diurne.

  • Le “uova biologiche” provengono da allevamenti dove le galline crescono all’aperto, ed hanno a disposizione minimo 4 metri quadrati ciascuna. Il periodo di riposo, senza luci artificiali, è di otto ore al giorno in ricoveri chiusi con un metro quadrato ogni sei animali, nidi, lettiere di materiali naturali e non più di 3000 ospiti per allevamento. Mutilazioni, farmaci anabolizzanti e trattamenti antibiotici preventivi sono vietati. Alcune ricerche evidenziano che le uova “bio” hanno una concentrazione di grassi insaturi, caroteni e altri antiossidanti superiore rispetto ai corrispettivi degli allevamenti di massa. Una ragione in più per sceglierle. Per potersi convertire al loro impiego bisogna, però, ridurre di 1/3 l’attuale consumo, la loro produzione costa, infatti, più spazio di quella convenzionale. La disponibilità, dunque, è limitata.

da provare:

uova

Frittatine primavera con spinaci e yogurt

uova
prezzemolo
yogurt
olio evo

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 uova
  • 400 g di spinaci (o erbette)
  • 80 g di farina integrale biologica
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 ciuffo d’aneto
  • 1 ciuffo di coriandolo fresco
  • 2 porri piccoli
  • 3-4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
  • sale e noce moscata q.b
  • Per accompagnare
  • 200 g di yogurt denso
  • prezzemolo per guarnire

Preparazione:

1. Mondare

Mondate, lavate gli spinaci e cuoceteli, ancora bagnati, senza altra aggiunta d’ acqua, con una presa di sale. Scolateli, pressateli bene, per eliminare tutti i residui d’acqua.

2. Lavare

Lavate e asciugate il prezzemolo e il coriandolo (in sua assenza usate una presa di coriandolo in grani macinato). Ponete le erbe nel tritatutto con gli spinaci; tritate finemente.

3. Mondare

Mondate, lavate i porri (facendo attenzione ad eliminare bene la terra) e tagliateli molto sottili.

4. Sbattere

In una terrina sbattete le uova con la farina, fino a formare una pastella senza grumi.. Unite il trito di spinaci e i porri. Aggiustate di sale, insaporite con una spolverata di noce moscata. Mescolate.

5. Ungere

Ungete bene una grande padella antiaderente e fatevi ricadere, a cucchiaiate, il composto. Rigirate le frittatine, da entrambi i lati, perché prendano un bel colore dorato. Tenetele al caldo, in forno, a 120 gradi, fino al momento di servire.

6. Tritare

Tritate l’aneto e mescolatelo con lo yogurt e un goccio d’olio.

7. Distribuire

Distribuite le frittatine, ben calde, sui piatti. Decorate ogni porzione con qualche cucchiaio di yogurt e un ciuffetto di prezzemolo.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: albume, allevamento a terra, allevamento intensivo, aneto, apporto proteico, bio, biologico, Carla barzanò, coniglio, cucina, cucinare, fragranza, leggera, Pasqua, prezzemolo, primavera, proteine, ricette, rito, salute, sapori, stare bene, tuorlo, uova, veg, vegetariani

IL POTERE CREATIVO DELLA DONNA, AMOME

Posted by carlab on 25 Gennaio 2021 | Leave a response
la placidità dell'acqua amome

“Amo me” è il nuovo spazio che una fotografa, formata nella rappresentazione delle immagini, ha creato per condividerlo con altre donne e aiutarle a coltivare il benessere. Ecco cosa ci racconta.

Vanessa, tu hai una formazione artistica, quali affinità hai trovato fra arte, equilibrio e salute?

L’essere artista ti porta ad osservare ciò che ti circonda mettendolo in relazione con la nostra sensibilità interiore. Per dipingere il cielo, devi osservarlo a lungo per comprendere le diverse sfumature di colore che lo compongono, per fotografare una foglia cerchi di sintetizzare in un instante, una particolare luce che si riflette sulla sua superficie. Il prodotto finale è il risultato di un dialogo tra la realtà circostante e la nostra emotività, un abbraccio che porta all’unione di entrambe. Nello yoga accade qualcosa di molto simile a ciò che accade nella produzione artistica con la differenza che l’abbraccio è tra il corpo e la mente. In entrambi i casi, entrambe le attività mi hanno consentito di raggiungere serenità interiore.

A chi ti rivolgi nella pagina che hai messo a punto?

La pagina è rivolta principalmente alle donne. Come donna, sono conscia di tutti i ruoli che ricopriamo: figlie, madri, compagne, colleghe e amiche, solo per dirne alcuni. Ad ogni ruolo, corrispondono diverse responsabilità a cui far fronte in un limitato lasso di tempo. L’attenzione per noi stesse viene sempre all’ultimo posto. AmoMe vuole dare la possibilità ad ogni donna di ritagliare un pò di tempo da dedicare a sé stessa. Sono convinta che prenderci cura di noi stesse contribuisca a migliorare la nostra serenità interiore consentendoci di svolgere in nostri ruoli con più energia, pazienza e compassione.

dune di sabbia su cielo grigio amome

Quindi “Amo me”…non è un percorso che esclude egoisticamente gli altri e il mondo esterno?

Non vedo l’atto di prendersi cura, un atto egoista. Egoismo è non voler condividere invece, in questo caso, invito la persona ad amarsi per poter amare ancora di più il prossimo. Perché quando una donna si ama, non prova invidia o gelosia verso gli altri, al contrario, sente la voglia di avvicinarsi ad un’altra persona per scambiare questo sentimento di amore. Anche le religioni spesso ci insegnano questo, penso ad esempio a quella cattolica che dice: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Sono convinta che se facessimo così, vivremmo in un mondo migliore.

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Nella tua pagina, come pensi di aiutare le donne  a ritrovare questo equilibrio?

Il percorso è stato preparato per trovare vitalità, equilibrio e serenità nella mente e nel corpo tramite 4 pratiche : lo yoga, la meditazione, l’alimentazione e la lettura. La mente e il corpo, anche se tendiamo a dimenticarcelo, dovrebbero vivere in strettissimo rapporto. Quando riusciamo a riscoprire questa relazione tra mente e corpo, la nostra vita acquisisce un’interezza che altrimenti sarebbe impensabile.

Hai dedicato uno spazio al cibo, quale è l’obiettivo?

Il cibo è uno dei pilastri della nostra salute e di quella dell’ambiente. Non si può trascurare. Con due ricette al mese, forniamo spunti per collegare le scelte alimentari alle stagioni ed imparare a godere di ingredienti semplici che le caratterizzano. Vogliamo avvicinare il piacere di mangiare sano anche alle donne che come me non mettono in primo piano la cucina. Condividendo una chiave di lettura amica di ambiente e salute mi auguro che saranno sollecitate a scoprire nuove ricette e nuove esperienze.

Una sezione della tua pagina, infine, lascia spazio alla lettura.  Cosa ti proponi?

La lettura mi ha sempre portato a fare dei bellissimi viaggi. Le parole scritte in una pagina possono essere quasi magiche. In diversi momenti della mia vita, ho letto frasi che mi hanno toccato nel profondo e sono rimaste con me come sussurri, promemoria di valori esistenziali.
I libri che consigliamo sono semplicemente un modo per condividere e approfondire argomenti connessi ai temi che vengono trattati nel sito.

Come partecipare a questo percorso?

Partecipare a questo percorso è molto semplice basta andare sulla pagina del sito: AmoMe e abbonarsi alla nostra offerta.

ffiore sul muro amome
Vanessa Ortega
Vanessa Ortega

Cresciuta tra Sud America, Stati Uniti e Svizzera, si specializza in fotografia presso il College di Middlebury, Vermont (USA), dove ha conseguito la laurea con lode in Arts. Si occupa da molti anni di narrazione fotografica e filmica realizzando fotografie e filmati al fine di documentare e raccontare eventi personali e collettivi.  I suoi percorsi di immagine sono la rappresentazione della continua ricerca di equilibrio tra il mondo esterno e quello interiore.

Ha cominciato ad appassionarsi allo Yoga e alla meditazione a metà anni novanta a San Francisco, una pratica che l’ha accompagnata anche quando è tornata in Europa e che è culminata nell’idea di creare la piattaforma AmoMe. Da più di dieci anni vive sul lago di Como con suo marito, i suoi due figli ed un cane.

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