fbpx
Le trasformazioni della donna
  • Chi siamo
    • Carla Barzanò, dietista, esperta in educazione alimentare
    • Fiorenza Zanchi, ginecologa, psicosomatista e omeopata
    • Pierluisa Robecchi, fisoterapista esperta in discipline corporee
  • Collaborano con noi
    • Anna Agostoni, dermatologa
    • Vanessa Bosquet Ortega, fotografa e film maker
    • Cristiana Cella, giornalista
    • Paola Dorigoni, avvocato
  • Missione
  • Contatti
  • Privacy Policy

Uno spazio di scambio dedicato a tutte le donne per imparare a stare bene con se stesse

Menu
  • Salute per la donna
    • Sessualità età della vita
    • Ginecologia
    • Menopausa
    • Gravidanza
  • Cibo e Benessere
    • Ricette
    • Dimagrire
    • Suggerimenti
  • Corpo e mente
    • Esercizi
    • Riflessioni e suggerimenti
  • Integratori e lifestyle
  • Terapie naturali
  • Eros e bellezza
    • Bellezza fai da te
    • Eros
    • Immagine, colore, moda
  • Società, lavoro e comunicazione
  • Storie di vita
  • Seminari e Corsi
  • Libri

profumi

MELANZANE E POMODORI: È IL MOMENTO DI GUSTARLI

Posted by carlab on 23 Agosto 2021 | Leave a response
Melanzane

di Carla Barzanò

Solanacee, una famiglia speciale
Melanzane farcite con….
Solanacee, una famiglia speciale

Pomodori e melanzane, come patate e peperoni, appartengono alla famiglia delle solanacee che hanno in comune la presenza di alcuni alcaloidi potenzialmente tossici, chiamati solanine, prodotti dalla pianta per difendersi degli insetti e dalle muffe. Per questo motivo alcune scuole di pensiero nel campo dell’alimentazione raccomandano di non utilizzarli. Certo è preferibile non abusarne (accorgimento valido, del resto, per la maggior parte dei cibi!). Usateli in alternanza alle altre verdure, quando è la loro piena stagione, tanto più che inserirli nel menu in qualsiasi momento dell’anno, compreso l’inverno, con conseguente coltivazione nelle serre, ha ricadute negative sull’ambiente.
D’altra parte, si tratta di verdure molto ricche di sostanze attive protettive e antiossidanti, che sostengono la pelle in questo periodo di esposizione agli agenti atmosferici.
Le melanzane, in particolare, forniscono la Nasunina, principio attivo, raro in natura, che appartiene al gruppo dei flavonoidi, e si trova concentrato in alcuni ortaggi dai colori scuri. È presente in particolare nella pelle delle melanzane di colore viola intenso.
Diversi studi mostrano che la Nasunina ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: previene la perossidazione dei lipidi, responsabile dell’invecchiamento precoce delle cellule, aiuta a eliminare metalli pesanti e altre sostanze indesiderabili con un effetto detossificante.
I pomodori sono invece una buona fonte di licopeni, pigmenti antiossidanti della famiglia dei caroteni, che si trovano soprattutto nella buccia. La loro concentrazione è più elevata nei pomodori maturi e l’assorbimento migliora grazie alla cottura e alla presenza di grassi.

Melanzane farcite con….

Prima di farcirle preparatele così

  1. Lavate le melanzane, tagliatele a metà e infornatele, coperte di carta da forno, per circa 25 minuti. 


  2. Scavatele con un cucchiaio ricavando delle barchette. Ungetele, salatele leggermente all’interno e disponetele in una pirofila.


  3. Sminuzzate la polpa prelevata e tenetela da parte per mescolarla con gli altri ingredienti del ripieno.


     

Con i ceci

ceci
melanzana
pomodori
cipolle rosse

Con pane, uova e formaggio di capra

  • Senza uova e latticini

  • Preparazione 30'
  • Cottura 50'
  • Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane da circa 300 g ciascuna
  • 350 g di pomodorini
  • 300 g di ceci cotti (pari a  circa 130 g di ceci secchi)
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • 1 cucchiaio di origano
  • 3 cucchiai di olio evo
  • sale

Preparazione:

1. Preparare

Preparate le melanzane come descritto nel box. Intanto stufate delicatamente, in una padella coperta, con poco olio, la cipolla e l’aglio tritati, il timo, il rosmarino, i pomodorini a tocchetti e la polpa di melanzane. 


2. Frullare

Frullate metà dei ceci. Quando i pomodori sono appassiti unite i ceci rimasti interi e cuocete ancora 10 minuti. Aggiungete la purea di ceci. Fate insaporire altri 3-4 minuti. Controllate il sale.


3. Riempire

Riempite con il composto le melanzane e spolverizzatele con un miscuglio di pan grattato e origano.


4. Cospargere

Cospargete con poco olio e infornate, 180 gradi, per circa 25 minuti. Fate riposare 10 minuti prima di servire.



melanzane e ceci

Melanzane e Ceci

Melanzane e ceci aiutano a regolare la digestione e l'assorbimento, mentre le erbe aromatiche hanno un'azione tonificante. Assaggiatele abbinate a un'insalata di zucchini e fagiolini a vapore.


Leggi anche

Estate in cucina

Con ricotta e erbe aromatiche


  • Vegetariane
  • Preparazione 30'
  • Cottura 50'
  • Facile
ricotta

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane da circa 250 g ciascuna
  • 150 g di ricotta
  • 1 uovo
  • 40 g di grana grattugiato
  • 80 grammi di un mix composto da menta
  • prezzemolo e basilico in parti uguali
  • 1 spicchio d'aglio
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di noce moscata e 1 di coriandolo
  • sale

Preparazione:

1. Preparare

Preparate le melanzane come descritto nel box.


2. Stufare

Stufate la polpa a pezzi, con l’aglio tritato, poco olio e 1 presa di sale. Riducetela in purea.


3.Tritare

Tritate fini le erbe aromatiche e mescolatele alla ricotta, insieme all’uovo, al grana e alla purea preparata. Unite il coriandolo, la noce moscata, la polpa di melanzane. Controllate il sale.


4.Riempire

Riempite le melanzane, spolverizzatele di pan grattato e cuocetele, in forno,  180 gradi, per circa 25 minuti. Sono ottime anche tiepide.



ricotta

Ricotta

Grazie al suo contenuto di lattoglobuline la ricotta è particolarmente digeribile e fornisce un buon contento di proteine. Abbinate la ricetta a un'insalata di pomodori al basilico.


Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: Carla barzanò, ceci, erbe aromatiche, invecchiamento, licopeni, melanzane, nasunina, pomodori, profumi, radicali liberi, ricette, ricette di stagione, ricotta, sapore, sapori, solanacee, tossine

FRUTTA SECCA: ADATTA ANCHE A CHI FA SPORT

Posted by carlab on 3 Agosto 2020 | Leave a response
SPORT

Parte integrante della tradizione alimentare mediterranea da tempo immemorabile, per alcuni decenni è stata accantonata a causa dei timori per la linea. Effettivamente è una fonte di energia non trascurabile. D’altra parte, rappresenta una sorgente preziosa di sostanze protettive. Le ricerche più attuali l’hanno riabilitata e torna a meritare lo spazio che si merita nel menu. Fornisce una valida e gustosa integrazione anche per chi pratica abitualmente attività fisica. Senza trascurare frutta e verdura fresche che in questa stagione offrono una grande varietà: approfittatene.

di Carla Barzanò

Frutta o semi?

Nel linguaggio comune, quando parliamo di “frutta secca” ci riferiamo spesso a un’ampia gamma di ingredienti che comprendono sia i semi oleosi, come noci, nocciole, e pinoli, sia la frutta essiccata, fra cui susine, fichi e albicocche. Si tratta, in realtà, di due categorie con caratteristiche nutritive diverse, entrambe adatte a chi pratica sport, soprattutto se integrate fra loro. Vista la praticità di trasporto in questa stagione sono consigliabili per spuntini rigeneranti “strada facendo”, prima o dopo l’attività fisica. È preferibile non superare i 25-30 g al giorno per ciascuna delle due categorie.

La frutta essiccata

Molto più povera di acqua della frutta fresca, è decisamente più ricca di quest’ultima di calorie e di fruttosio, lo zucchero a cui deve il suo dolce intenso. Rispetto allo zucchero da cucina e ad altri dolcificanti, ha il vantaggio di fornire quantità significative di fibre solubili, minerali (fra cui spicca il potassio, utile per favorire la contrazione muscolare), diverse vitamine e altri dei principi attivi della frutta fresca. Offre energia immediatamente disponibile e si presta per arricchire merende e miscele di cereali.

ATTENZIONE!
ATTENZIONE!
  • Favorite la frutta secca biologica prodotta in Italia, al naturale, non candita, senza anidride solforosa, zucchero e altri additivi aggiunti, anche se il colore è differente dai corrispettivi prodotti freschi.

  • Provatela anche per addolcire dessert, eventualmente dopo ammollo in acqua.

La “frutta” a guscio

È composta da un’ampia categoria di semi avvolti in uno spesso guscio protettivo.
Rappresenta una fonte importante di grassi ricchi di acidi grassi essenziali, necessari per mantenere l’equilibrio del sistema nervoso, della pelle e dell’apparato cardiocircolatorio. Noci e semi di lino sono fra le migliori sorgenti vegetali dei rari acidi grassi omega-3, altrimenti presenti nel pesce e in alcune alghe. I semi oleosi contengono, poi,
fra il 15 e il 25 % di proteine, utili per aumentare l’apporto soprattutto nel menu vegetariano e vegano. Assicurano, inoltre, l’apporto di diversi minerali, fra cui magnesio e calcio, che aiutano a rafforzare le ossa, a combattere lo stress e ad assicurare l’efficienza muscolare.
Forniscono, poi, diversi oliogoelementi, come zinco e rame, coinvolti nella sintesi del sangue, vitamine del gruppo B, utili regolatrici del metabolismo che prevengono l’affaticamento, vitamina E, antiossidante, polifenoli e fitosteroli, antinfiammatori e capaci di regolare il colesterolo. Infine sono un’ ottima sorgente di fibre, che contribuiscono a determinare l’elevato potere saziante e l’ indice glicemico moderato.

ATTENZIONE!
ATTENZIONE!
  • Favorite prodotti locali, non trattati con sbiancanti o altro, provenienti dal raccolto dell’anno. Le noci sono molto sensibili a calore e ossidazione. Compratele ancora nel guscio e consumatele in autunno inverno, la loro stagione migliore.

Frutta secca + semi oleosi: un miscuglio gustoso e salutare

La combinazione di frutta secca e semi oleosi è tornata alla ribalta, complici le numerose ricerche che ne mettono in luce i pregi. Effettivamente, in porzioni equilibrate, è una soluzione che si presta a integrare la prima colazione, gli spuntini, oppure dolci e insalate.
Per risparmiare imballaggi, invece dei mix già pronti in bustine monoporzione, acquistate confezioni di dimensioni medie, ciascuna con un solo ingrediente e predisponete in dispensa diverse varietà di semi oleosi e frutta secca. Al bisogno create le monoporzioni da trasporto, miscelando gli ingredienti per poi riporli in contenitori riutilizzabili. Il guscio è una protezione importante, specialmente per le noci, sgusciatele poco prima di usarle.

Leggi anche

Colori e sapori stuzzicanti

Rotolini di frutta secca (*)

  • Tutte le stagioni
  • Vegana
  • Preparazione 25'
  • Cottura -
  • Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di mandorle
  • 80 g di semi di sesamo
  • 80 g di cacao amaro in polvere
  • 80 g di susine snocciolate e ammorbiditi, asciugate
  • 80 g di uvette ammorbidite, asciugate
  • 2 cucchiai di tahin (burro di sesamo)

Preparazione:

1. Ammorbidire

Fate ammorbidire le mandorle una notte in acqua, separate dall’altra frutta secca. Scolatele e lasciatele asciugare bene.

2. Tritare

Mettetele nel tritatutto e tritatele fini. Aggiungete quindi susine e uvette. Tritate nuovamente, per ricavare una massa densa e appiccicosa.

3. Mettere

Mettetela in una ciotola, unite il tahin, 4 cucchiai di cacao e 4 cucchiai di semi di sesamo. Mescolate molto bene.

4. Mescolare

In un piatto mescolate il cacao con i semi di sesamo rimasti.

5. Formare

Formate dei rotolini di piccole dimensioni e fateli passare nel miscuglio di semi e cacao.

5. Conservare

Conservatele in una scatola ben chiusa, coperta di carta da forno e cosparsa di cacao. Si mantengono in frigorifero per un paio di settimane.

SUGGERIMENTI
SUGGERIMENTI

 

  •  In questa stagione prendeteli con voi nello zaino, per le gite in montagna, senza scordare riserve abbondanti di acqua. In autunno inverno provatele anche con noci, nocciole e altra frutta essiccata, per esempio prugne, albicocche o fichi.

     

 

FICHI

(*) Le ricette e i consigli sono tratti dal libro In cucina senza plastica Di Carla Barzanò, ed. Slow Food 2020 , dove trovate tanti altri suggerimenti.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: fichi, mangiare bene, noci, profumi, sapori, semi oleosi

EROS: andiamo a naso?

Posted by carlab on 13 Settembre 2018 | Leave a response

Di Fiorenza ZanchiA stature of Cupid and Psyche embracing from the Villa Carlotta Undated photograph

Cosa insegnano le favole

Nella favola “Psiche e Amore” (Apuleio- L’Asino d’oro) l’avvenente Psiche, in preda allo sconforto, è in procinto di gettarsi dalla rupe su cui è stata abbandonata in ossequio a una profezia.
Ma all’atto di gettarsi nel vuoto ecco che una dolce brezza, Zefiro agli ordini del dio Eros, la solleva dolcemente e la depone in una valle incantata dove trova ogni ben di dio e ogni bellezza. E non solo: durante la notte viene a visitarla, avvolto dall’oscurità, un amante appassionato ma il cui volto ella non dovrà mai conoscere.
Egli, pur rimanendo ignoto, è presto vagheggiato dalla dolce fanciulla, stregata dai suoi “divini amplessi che le travolgono e soggiogano i sensi”.
Tuttavia, con il passar del tempo Psiche inizia ad avere dubbi e timori sulla reale identità del misterioso visitatore notturno, infine vinta dalla curiosità, che è desiderio di sapere, diventa “virilmente audace”, si attrezza con lucerna e rasoio e attende la notte, decisa a svelarne il segreto.
Così, una volta addormentato, illumina l’amante e scorge, invece che una temuta feroce belva, la sconvolgente ed innocua bellezza del dio dell’amore in persona, Eros.
Immediatamente “il suo animo piagato da amore delira”.

Partiamo dalla base

Psiche dunque inizialmente, nell’oscurità, sperimenta una forza che “travolge e soggioga i sensi”, e solo successivamente, quando “vede” Eros, si innamora. A tal punto che per realizzare questa passione affronterà e supererà prove che al

trimenti non avrebbe mai voluto né sarebbe stata mai in grado di sostenere.
Partiamo allora dalla prima parte del racconto, ovvero dalla base/radice della relazione, in cui gli incontri degli amanti si svolgono al buio completo, per comprendere il messaggio simbolico di questa oscurità iniziale.

Cupid and Psyche before 1805 Found in the collection of the Nationalmuseum Stockholm

Buio e inconsapevolezza

Il buio, l’assenza di luce, ovvero l’impossibilità di vedere, nei racconti mitologici, nel simbolo, indicano sovente qualche cosa che si svolge lontano dalla consapevolezza.
Così in questa prima fase la relazione che coinvolge Psiche, immersa nell’oscurità, è priva di scelta e indipen

dente da Eros in quanto tale: Psiche non lo “vede”, non sa neppure chi o cosa sia, è totalmente inconsapevole della sua identità unica e specifica, carattere, interessi, ideali, pregi, difetti…

La guida dei sensi e…

L’attrazione sessuale che sperimenta inizialmente è del tutto impersonale, analoga a quella che regola la riproduzione della vita a ogni livello della Natura.
Quella che spinge gli esseri viventi di qualsiasi specie a cercare un compagno quando è il tempo e la stagione giusta: dove, al di là e prima di qualsiasi intervento consapevole, sono i segnali istintivi e “innati” che dirigono e guidano la relazione.
Dove dominano i sensi.

… il senso più antico ovvero: una questione di naso

Primo tra tutti l’olfatto il primo tra i nostri sensi a comparire, vera e propria base/radice dello sviluppo sensoriale.
Generalmente si sottostima questo senso arcaico anche se, in realtà, si continuano a investire tempo, sforzi e denaro in abbondanza su deodoranti e profumi per modificare e rendere più accattivanti gli effluvi che il corpo emette.
In effetti la strada per Eros passa, in prima battuta, proprio attraverso l’odore.
Come a dire: se Eros nel buio avesse emanato un odore sgradevole, Psiche avrebbe dovuto tapparsi il naso e difficilmente avrebbe goduto con tanta soddisfazione dei suoi amplessi!

L’arte dei profumi

Lo hanno sempre saputo le antiche civiltà che tenevano in altissima considerazione la guida dell’olfatto, tanto è vero che la tecnica di distillazione dei profumi risale ad almeno 5000 anni fa!
E oggi una notevole mole di studi conferma l’importanza di questo senso arcaico.

L’olfatto ai giorni nostri

E’ stato evidenziato (v.ad es. G..Preti, ricercatre presso il Monell Chemical Senses Center e Professore Aggiunto preso il Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Pensilvania) come l’esposizione a sostanze odorose (in particolare quelle provenienti dal sudore delle ascelle!) sia in grado di innescare una serie di reazioni emotive e fisiologiche anche nell’essere umano: in primis proprio l’attrazione sessuale.
Uomini senza alcuna idea di quello che stanno annusando inspiegabilmente preferiscono l’aroma di magliette indossate da donne che sono in fase di ovulazione rispetto a quelle di donne che sono in altre fasi del loro ciclo o donne inondate da effluvi maschili giudicheranno più piacevole un odore la cui fonte, del tutto nascosta nel “buio”, condivide con loro un numero inferiore di geni del sistema immunitario simili al suo (evitando inconsciamente i consanguinei!) …

Una scelta meditata

Se questo “basic instinct” è, almeno in prima battuta, una guida così lungimirante sulla strada dell’Eros, è meglio aver chiaro cosa si sta facendo e perché lo si sta facendo quando si modificano i propri odori, non a caso in particolare proprio quelli ascellari e sempre di più spesso quelli genitali.
Vista l’importanza che le nostre esalazioni possono rappresentare, specie nella scelta di un compagno, vale la pena di fermarsi un momento a riflettere sui propri obiettivi e porsi qualche domanda:

Cosa c’è nel mio odore che voglio modificare?
Cosa mi piace o non mi piace?
Cosa temo di mostrare/suscitare?
Cosa voglio ottenere?
Cosa voglio comunicare di me stessa?
In che contesto mi devo muovere?

Forse il tipo di deodoranti o profumazioni che utilizzo per andare nello spazio ristretto e magari affollato di un ufficio può essere diverso da quello adatto a un incontro più personale?

Un senso fuori esercizio

Iniziamo anche a riappropriarci dell’olfatto e degli odori con piccoli accorgimenti

chiudere gli occhi e concentrarci sulle sensazioni che emergono quando aspiriamo un profumo
percepire i cambiamenti del proprio odore nelle varie fasi del ciclo mestruale o nei diversi periodi della vita (come la gravidanza o la menopausa), o quando siete stressate o rilassate… quale vi colpisce o piace o infastidisce di più?
confrontare i profumi che utilizzate normalmente con il vostro: sono molto lontani, o hanno qualche cosa in comune? Rinforzano, migliorano o annullano completamente il vostro odore?
soffermarsi qualche istante sulla prima reazione all’odore di un individuo che incontriamo, prima di lasciarvi coinvolgere all’impatto visivo…

Sarà Eros che scorgerete quando aprirete gli occhi?

Il successo dei profumi

Nonostante il periodo di crisi globale che sta caratterizzando questi anni, il settore profumi è riuscito non solo a mantenere quote di mercato, ma ha registrato anche aumenti dei fatturati.Risultati immagini per profumi

Il mercato dei profumi ha avuto nel 2012 un valore totale di oltre 9 miliardi di euro (11.9 miliardi di dollari) e la previsione al 2017 è di 12

miliardi di euro (15.7 miliardi di dollari), con un tasso di crescita pari al 5.8%. (ricerca della BBC Research)analizzando l’intero settore cosmetico italiano, i profumi occupano (donna e uomo) oltre l’11% del mercato; più precisamente i profumi da donna rappresentano il 7% del mercato italiano cosmetico, e quelli da uomo il 4.4%.(tratto da: Novità di Mercato Settore Cosmetico CEC ed.)

Posted in: Eros e bellezza, Salute per la donna, Sessualità età della vita | Tagged: amore, amore e psiche, attrazione, buio, cosmesi, cosmetici, eros, favole, naso, odore, olfatto, profezia, profumi, psiche, sensi, sudore ascella

I misteri dei profumi, di Fiorenza Zanchi

Posted by donnetra on 7 Gennaio 2014 | Leave a response

prof

EROS

“Non c’è Eros, se non nato dal femminile, soltanto la donna ne porta il sapore umido e caldo capace di far crollare il muro gelido delle logiche: il mondo ha bisogno della passione della donna!”( Annick de Souzenelle)

Cos’è Eros?
Eros, dio dell’amore, rappresenta una forza interiore primordiale e potentissima. Capace di “accendersi” indipendentemente dall’incontro amoroso. Religioni, miti e filosofie gli attribuiscono nel corso del tempo significati e sfumature diverse: da strumento per la continuazione della specie e forza passionale dell’amore sessuale, a principio che induce lo sviluppo dell’anima e una maggiore consapevolezza.

Così nel linguaggio dei simboli dello yoga kundalini, Eros richiama Manipura, il terzo chakra (centro di energia) dimora del fuoco, simbolo della forza bruciante delle passioni ma contemporaneamente  sede della vista, metafora in tutte le tradizioni, del dischiudersi di una nuova consapevolezza di se stessi e del mondo. 

Come se una sorta di “filo rosso” accomunasse: Eros, passioni, fuoco, vista, consapevolezza …

In questo senso, nella vita di ogni giorno, emozioni e passioni, evocano Eros e rappresentano una potenzialità rigenerante, in grado di risvegliare e guidare le capacità creative sia nel corpo che nella mente. Tanto più nella donna, con la sua particolare inclinazione ad accedere al “fuoco emotivo”, un’attitudine che all’occhio simbolico,  ben lontano dal constituire una debolezza, si trasforma dunque in una predisposizione ad una maggiore creatività e consapevolezza.

Ma come incontrare e valorizzare questa forza capace di trasformare e trasformarci? Come saperla guidare senza reprimerla? Vediamo cosa insegnano le favole…

Incontrare Eros
Nel racconto “Psiche e Amore”, all’interno del libro L’Asino d’oro, Apuleio descrive la giovane e avvenente Psiche in preda a uno sconforto talmente profondo dall’essere in procinto di buttarsi dalla rupe su cui la famiglia l’ ha abbandonata per obbedire a un oracolo.

Ma proprio mentre si getta nel vuoto, Zefiro, agli ordini di Eros, la solleva con la sua dolce brezza e delicatamente la depone in una sorta di valle incantata, colma di ogni ben di dio e di ogni bellezza. In questo luogo magico, nel corso delle notti, viene a visitarla, avvolto dall’oscurità, uno amante splendido di cui però non dovrà mai conoscere il volto. Pur rimanendo invisibile, egli è presto vagheggiato dalla dolce fanciulla, stregata dai divini amplessi che travolgono e soggiogano i suoi sensi.

Tuttavia nel tempo, Psiche è assalita da dubbi su ciò che si potrebbe celare in quell’oscurità, pur tanto affascianante. Così, vinta dalla curiosità (che è desiderio di sapere) “diventa virilmente audace”,  e notte tempo, munita di lucerna e rasoio, attende nel talamo nuziale per svelare il segreto dell’amante. Non appena lo illumina scorge solo la sconvolgente ed innocua bellezza del dio dell’amore in persona, Eros, ed “eccitata da tanto piacere, il suo animo piagato da amore delira”…

Psiche vede dunque Eros e solo allora si innamora, a tal punto che per realizzare questa passione affronterà e supererà prove che altrimenti non sarebbe mai stata in grado di sostenere e che la porteranno a una profonda e appagante maturazione.

Le radici dell’Eros
Come può nascere e svilupparsi il rapporto con Eros? In tutti gli ambiti, dallo sviluppo del cosmo sino a quello del corpo e della mente, ogni stadio di crescita conduce a quello successivo e nessuno può essere tralasciato, così anche la forza del “fuoco emotivo” si alimenta progressivamente. Andiamo allora per gradi e partiamo dalle origini, dalla base/radice di questa potente “energia”, ovvero dalla prima parte della fiaba simbolica dove gli incontri degli amanti si svolgono nell’oscurità.

Il buio, l’assenza di luce, l’impossibilità di vedere, nei racconti mitologici e nel simbolo, indicano sovente uno stadio primordiale, dove tutto accade nel mondo automatico degli istinti, lontano dalla consapevolezza.

Così, in questa prima fase, la relazione di Psiche è indipendente da Eros in quanto tale, con il suo carattere, i suoi interessi, i suoi ideali, i suoi pregi e i suoi difetti… cioè con la sua identità unica e specifica da “vedere”, da conoscere.

La guida dei sensi
Il loro rapporto rimanda invece all’attrazione sessuale impersonale, “ormonale”, che regola la riproduzione della vita a ogni livello della Natura. La forza che spinge gli esseri viventi, di qualsiasi specie,  a cercare un compagno quando è il tempo e la stagione giusta: dove sono segnali più primitivi e “innati” che dirigono e guidano la relazione. Dove l’istinto è ancora più forte di qualsiasi ordine mentale e,  al di là di ogni scelta consapevole, dominano i sensi.

Innanzitutto l’olfatto, il più antico tra essi, primo a comparire e base dello sviluppo sensoriale. Se Eros nel buio avesse emanato un odore sgradevole, difficilmente Psiche avrebbe goduto con tanta soddisfazione dei suoi amplessi!

Una meta da raggiungere
In effetti, la strada che conduce a Eros passa in prima battuta proprio attraverso l’olfatto, capace di evocare reazioni e emozioni intensissime, di indirizzare le nostre scelte più spontanee e istintive. Non a caso, la tecnica di distillazione dei profumi risale ad almeno 5000 anni fa!

Spesso sottostimiamo questo senso arcaico, anche se continuiamo a investire tempo, sforzi e denaro in abbondanza su deodoranti e profumi per modificare il nostro odore.

Oggi, il potere dell’olfatto è confermato da molti studi. Il professor Preti, del dipartimento di dermatologia dell’università di Pensilvania, per esempio, ha da tempo evidenziato come l’esposizione a sostanze odorose (in particolare quelle provenienti dal sudore delle ascelle!), sia in grado di innescare una serie di reazioni emotive e fisiologiche anche nell’essere umano: in primis l’attrazione sessuale.

Uomini senza alcuna idea di quello che stanno annusando inspiegabilmente preferiscono l’aroma di magliette indossate da donne che sono in fase di ovulazione rispetto a quelle di donne che sono in altri periodi del loro ciclo. D’altra parte, donne inondate da effluvi maschili provenienti da fonti non identificabili, favoriscono odori di uomini con un corredo genetico il più possibile diverso dal loro, evitando inconsciamente i consanguinei.

Quale odore?
Se questo “basic instinct”, è una guida primaria così lungimirante sulla strada dell’Eros, come mai continuiamo ostinatamente a rimpiazzare i nostri odori, in particolare quelli ascellari, e sempre di più quelli genitali, spesso seguendo stereotipi diffusi, ma senza aver chiaro cosa stiamo facendo e perchè?

Qualche domanda sull’odore

Cosa c’è nel mio odore che non va?

Cosa temo di mostrare/suscitare?

Cosa voglio ottenere?

Cosa voglio comunicare di me stessa?

In che contesto mi devo muovere?

Forse il tipo di deodoranti o profumazioni che utilizzo per andare nello spazio ristretto e magari affollato di un ufficio, può modificarsi o addirittura essere superfluo, nel caso di un incontro più personale? Voglio rivelarmi o preferisco rimandare un contatto troppo profondo…

Riscoprire l’olfatto

Provate a riappropriarvi dell’olfatto e degli odori con piccoli accorgimenti:

Chiudete gli occhi e concentratevi sulle sensazioni che emergono quando aspirate un profumo.

Percepite gli eventuali cambiamenti del vostro odore in diversi momenti e situazioni emotive: quale vi piace di più, che collegamenti vi vengono in mente?

Confrontate i profumi che utilizzate normalmente con il vostro odore naturale: sono molto lontani, o hanno qualche cosa in comune? Rinforzano, migliorano o annullano completamente il vostro odore? 

Soffermatevi sulla prima reazione che vi assale, quando sentite un odore che vi colpisce piacevolmente. Chiudete gli occhi continuate a percepire l’odore, respirando profondamente. Sarà Eros che scorgerete quando riaprirete gli occhi?


“Nonostante il periodo di crisi globale che sta caratterizzando questi anni, il settore profumi è riuscito non solo a mantenere quote di mercato, ma ha registrato anche aumenti dei fatturati.

Il mercato dei profumi ha avuto nel 2012 un valore totale di oltre 9 miliardi di euro (11.9 miliardi di dollari) e la previsione al 2017 è di 12 miliardi di euro (15.7 miliardi di dollari), con un tasso di crescita pari al 5.8% (ricerca della BBC Research). Analizzando l’intero settore cosmetico italiano, i profumi occupano (donna e uomo) oltre l’11% del mercato; più precisamente i profumi da donna rappresentano il 7% del mercato italiano cosmetico, e quelli da uomo il 4.4%

(tratto da: Novità di Mercato Settore Cosmetico CEC ed.).

 

Posted in: Salute per la donna, Sessualità età della vita | Tagged: eros, Fiorenza Zanchi, odori, olfatto, passione, profumi, sensi

Iscriviti alla nostra Newsletter

latte e formaggio

Seguiteci anche su Facebook!

Seguiteci anche su Facebook!

Articoli recenti

  • BUON GIORNO A TAVOLA
  • QUALI ABBINAMENTI PER UN MENU EQUILIBRATO?
  • MENOPAUSA: UN MONDO NUOVO

Copyright © 2023 Le trasformazioni della donna.

Powered by WordPress and Magazine.

MENU
  • Salute per la donna
    • Sessualità età della vita
    • Ginecologia
    • Menopausa
    • Gravidanza
  • Cibo e Benessere
    • Ricette
    • Dimagrire
    • Suggerimenti
  • Corpo e mente
    • Esercizi
    • Riflessioni e suggerimenti
  • Integratori e lifestyle
  • Terapie naturali
  • Eros e bellezza
    • Bellezza fai da te
    • Eros
    • Immagine, colore, moda
  • Società, lavoro e comunicazione
  • Storie di vita
  • Seminari e Corsi
  • Libri
 

Caricamento commenti...