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DONNE, SESSUALITÀ, ETÀ DELLA VITA: LA GRAVIDANZA

Posted by carlab on 11 Febbraio 2019 | Leave a response

di Fiorenza Zanchi*

Un corpo che cambia

La gravidanza porta con sé un profondo mutamento della figura femminile: linee morbide, ricettive, arrotondate, modificano l’immagine corporea della neo mamma.
Nonostante la gioia dell’attesa e la meraviglia del potere creativo che le nuove forme esprimono non è facile accettare un corpo che cambia in modo così radicale allontanandosi inesorabilmente dall’ideale dominante di bellezza e sex-appeal sinonimi di magrezza e soprattutto, vero e proprio must, di “pancia piatta”.

Piacerò ancora?

Come non sentirsi inadeguate?
Come superare il timore di non essere più fisicamente desiderabili, di non attrarre più sessualmente il proprio compagno? E d’altra parte, come può vivere questo cambiamento il neo papà?

Imparare a “sintonizzarsi” senza insicurezze con questa fisicità che si espande, essere più che mai orgogliose di sé stesse è il segreto per non mettere a rischio la propria autostima e acquistare il senso di una nuova bellezza. Il corpo certo non è più quello di prima e a volte puoi sentirti grossa, pesante, impacciata…

Parola d’ordine: star bene con sé stesse

Tuttavia il “trucco” c’è. Non fermarti a pensare a ciò che eri o a confrontarti con modelli esterni, concentrati invece sulla tua nuova identità e originalità:
-valorizza le parti che acquistano in bellezza, come il seno, la pelle, i capelli, le unghie..
-utilizza indumenti comodi ma capaci di sottolineare la tua femminilità e..
-mostra con orgoglio il grande potere creativo che, innegabilmente, è in te.
Non lasciarsi coinvolgere e impressionare dalle immagini e dagli stereotipi del “magra è bello” è il passo fondamentale per superare i momenti difficili.

Insomma: star bene con sé stesse, facendo tutto ciò che piace e aiuta a sentirsi meglio. Percepirsi positivamente, accettare le trasformazioni in atto sentendosi a proprio agio, piene dell’esperienza che si sta vivendo, curiose dei cambiamenti che si verificano, pronte a sperimentare anche nuove sensazioni e nuove dinamiche nella vita sociale così come in quella privata e nel rapporto con il compagno.

Allora la gravidanza non solo non è una limitazione alle attività quotidiane né tanto meno un ostacolo alla sessualità e al rapporto con il partner, ma diviene un vero e proprio “territorio” di scoperta, di incontro, di conoscenza.

Un nuovo sex appeal

Questo “nuovo” corpo, così turgido e femminile è anche più che mai sensibile agli stimoli anche più tenui.
Non a caso i sondaggi epidemiologici rivelano che esiste un miglioramento spontaneo dei rapporti sessuali durante la gravidanza, in un numero statisticamente rilevante di coppie e fin dai primi mesi di gestazione. Ciò è probabilmente dovuto alla vera e propria inondazione ormonale cui va soggetta la neo mamma, in grado di incidere anche sulla sua sessualità.
Nelle mammelle così come negli organi genitali, circola più sangue e tutti i tessuti sono al massimo delle loro potenzialità percettive. Proprio per questa particolare disposizione fisica spesso il desiderio sessuale aumenta ed il rapporto può divenire molto più soddisfacente di prima. Anche la mutata forma del corpo esercita un nuovo sex appeal, spinge alla ricerca di nuove posizioni e funge così da stimolo alla fantasia.

Superare i tabù

Non a caso indagini rivelano che è molto bassa la percentuale di uomini che tradisce la moglie durante la gestazione, mentre sono molti quelli che si sentono attratti e affascinati dal corpo gravido che cresce: così profondamente e pienamente femminile.
Sono quindi solo vecchi tabù o infondate insicurezze che possono ostacolare una possibile vera e propria “rivitalizzazione” della vita sessuale.
L’unione della coppia può trarne giovamento ed anche la profondità e la soddisfazione del rapporto.

Fondamentale è che tu per prima ti guardi con piacere e scopra la nuova armonia che vai acquistando per poterla cogliere e comunicare a chi ti circonda.

Facciamo male al bimbo?

Il timore che fare l’amore sia pericoloso per il bimbo o per l’andamento della gestazione è un altro ostacolo alla serenità della vita sessuale in gravidanza.
In realtà è infondato: non c’è alcun rischio di infastidire il bambino e meno ancora di ferirlo, “contaminarlo” o infettarlo: è ben chiuso e protetto all’interno dell’utero e del suo sacco amniotico, dove è praticamente irraggiungibile!

Al contrario i rapporti sessuali vissuti con tenerezza e reciproca soddisfazione non possono che giovare, oltre che a mamma e papà, anche al bimbo che certamente percepisce un accresciuto benessere. Un buon rapporto sessuale migliora infatti l’equilibrio psico-fisico della gestante: il respiro diviene più ampio e profondo, la circolazione più libera e piena, maggiore è l’equilibrio ormonale, la digestione più rapida ed efficace… tutto ciò si comunica al feto sotto forma di messaggi bio-umorali positivi.

Controindicazioni e…

Dovrai limitare gli incontri con il compagno solo nel caso di una tendenza accertata all’aborto o al parto pretermine.
Il rapporto sessuale infatti può aumentare l’attività contrattile dell’utero e facilitarne la dilatazione grazie alla presenza nel liquido seminale maschile di particolari sostanze chiamate prostaglandine.
Queste sono in grado di influire proprio sul muscolo uterino e sul rilasciamento della cervice (collo dell’utero).
Per fortuna tale effetto si può verificare solo se esistono le adatte condizioni cioè se già l’utero tende a contrarsi spontaneamente e la cervice a rilasciarsi anzi tempo, come nel caso di minaccia di parto pretermine o, nel primo trimestre, di minaccia d’aborto. In assenza di condizioni patologiche non vi è alcun rischio di aborto o travaglio anticipato.
Anche qualche contrazione in più dopo un rapporto è assolutamente fisiologica e basta qualche minuto di rilassamento e di respirazione tranquilla perché l’utero si acquieti.

Benefici

Se poi si avvicina il termine della gestazione ( 38a-40a settimana) questa capacità di far aprire e contrarre l’utero, propria delle prostaglandine contenute nello sperma, diventa addirittura positiva perché, essendo ormai il momento propizio, può facilitare l’insorgenza e l’andamento del travaglio.

In alcune tribù africane è ritenuta “terapeutico” e viene consigliato alla gestante, vicina al termine dei nove mesi, di incrementare l’attività sessuale, per stimolare le contrazioni e garantire un buon andamento del parto in modo piacevole e del tutto…naturale.

Quale metodo di “parto pilotato” potrebbe infatti essere migliore?

 

 

 

 

 

 

*liberamente tratto da: “Avere un figlio” – G.Cella/F.Zanchi – Fabbri ed. ‘03

Posted in: Eros, Eros e bellezza | Tagged: acquistare bellezza, armonia, attrazione, coinvolgere, corpo che cambia, creatività, Dott.ssa Fiorenza Zanchi, femminilità, Fiorenza Zanchi, gravidanza, identità, indumenti comodi, lieee morbide, modelli esterni, mutamento, originalità, pelle, potere creativo, rapporti, seno, sessualità, stare bene, valorizzare le parti

Donne e bellezza: intervista a Sabine Beer

Posted by donnetra on 22 Aprile 2015 | Leave a response

1Donne e bellezza
Siamo abituate a coltivare la bellezza fin dalla più tenera età, non solo attraverso la cura di noi ma anche con l’attenzione a tutto ciò che ci circonda.
Che significato assume nelle diverse fasi della nostra vita e quali sono i percorsi che ci conducono a raggiungerla?

Per scoprirlo abbiamo pensato di intervistare alcune donne che attraverso differenti vie hanno fatto della ricerca dell’armonia che prelude la bellezza un punto di riferimento nella loro vita.

Le pubblicheremo nei prossimi mesi.
Avete qualcosa da raccontare anche voi?
Scriveteci e ci aiuterete ad approfondire questo tema.

Sabine Beer , fondatrice di Santaverde cosmetici, produce cosmetici naturali a base di Aloe Vera

La bellezza che nasce dalla natura
Alta, sottile, energica Sabine Beer emana una freschezza tutta naturale che trapela anche dalla voce convinta con cui racconta la sua storia.

Perché ha iniziato a occuparsi di bellezza?
Tutto è cominciato circa trent’anni fa, quasi per caso.
Mi trovavo nella mia nuova casa in Andalusia, circondata da terreni coltivati a patate e pomodori.
Era estate e il sole aveva aggredito la mia pelle delicata.
Un amico texano, in visita  alla finca se ne accorse, raccolse una foglia di aloe, presente nella tenuta, ne estrasse la polpa carnosa e mi consigliò di applicarla regolarmente sulle parti infiammate.
Il risultato lenitivo stupefacente mi spinse  a dare spazio a un’idea: perché non riconvertire le coltivazioni di ortaggi, in mano a un affidabile contadino, in una piantagione di aloe vera?
Figlia di imprenditori diedi forma al progetto con l’intento di vendere poi i derivati dell’aloe a imprese tedesche impegnate nella produzioni di cosmetici naturali.

Aloe pura
Ma i contatti con la produzione mi delusero.
I preparati a base di aloe non venivano infatti realizzati con la pianta fresca, come mi sarei aspettata, ma con l’estratto di aloe in polvere, che una volta diluito con acqua dava forma un un succo di aloe non completamente naturale, sacrificando così diverse delle sostanze presenti.

Insoddisfatta di questo procedimento, attivai una ricerca per trovare soluzioni diverse.
Ci volle tempo ma fu un successo.
Riuscimmo a ideare un metodo di estrazione che permetteva di conservare la pianta fresca fino al momento di produrre i cosmetici ottenendo, così, succo di agave “vivo”, ancora ricco di tutti i preziosi enzimi della pianta.
È questa la base dei cosmetici che ormai da alcuni anni propongo.
La loro peculiarità, rispetto agli altri cosmetici a base di aloe, è di essere realizzati senza aggiunta di acqua, con puro succo estratto direttamente da aloe vera fresca.

L’efficacia dei prodotti e il consenso ottenuto da parte delle donne mi hanno incoraggiato ad ampliare la gamma dei prodotti e ad occuparmi di bellezza in modo più ampio, fondando un’ Accademia per la formazione agli addetti ai lavori.

Quale significato ha per lei la bellezza femminile?
Sentirsi bene nella propria pelle è il primo passo per emanare bellezza.
Una esigenza da soddisfare per se stesse, ma anche per gli altri.
Il senso per la bellezza è innato, viene dalla natura, che possedere una bellezza profonda e ci imprime un suo messaggio di armonia.
Una bellezza naturale esercita quindi un’attrazione spontanea e rasserenante su ciascuna di noi.
Questa armonia è più difficile da raggiungere con i percorsi artificiali di ricerca della bellezza.

Se dovesse descrivere con tre aggettivi la bellezza femminile, quali userebbe?
Una donna “aggraziata” per me esprime uno stato di equilibrio e di appagamento fonte di bellezza. Ma anche una donna “espressiva”, ”intelligente” che mostra i segni del suo carattere e la sua maturità emotiva emana bellezza.

Quali sono le linee guida che usa per i suoi prodotti?
I cosmetici che produco seguono un principio olistico, che potenzia le sinergie dei principi attivi valorizzando il contesto naturale da cui provengono.
Più che isolare singole sostanze valorizzo quindi le materie prime nel loro insieme.
I miei cosmetici, inoltre, non devono avere controindicazioni per la salute.
Creme e lozioni, infatti, non restano solo in superficie ma vengono assorbite in larga misura dalla pelle.
Eventuali sostanze indesiderabili penetrano giorno dopo giorno nell’organismo. I cosmetici e la loro produzione devono infine essere completamente innocui per l’ambiente e sostenibili, dal punto di vista sociale ed economico, per tutte le persone che contribuiscono a produrli.

A quali prodotti di bellezza non rinuncerebbe?
Idratare e nutrire sono i cardini su cui si fondano i cosmetici che uso.
Porto quindi sempre con me una crema, più o meno ricca di grassi secondo la stagione, e un olio ricco di principi attivi, che aggiungo in piccole quantità alla crema per potenziarne gli effetti.

Sabine Beer Cosmetici Santaverde


 

Posted in: Bellezza fai da te, Storie di vita | Tagged: aloe, aloe fresca, aloe vera, armonia, bellezza, benessere, donne, natura

LA BELLEZZA DELLE EMOZIONI, di Patrizia Pascucci

Posted by donnetra on 25 Marzo 2015 | Leave a response

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La vera bellezza, quella che può emozionare, è il frutto di un’esistenza che ha saputo emozionarsi e non ha avuto timore di farlo

Come dentro, così fuori

Qual è il legame tra emozione e bellezza? Sempre più spesso gli approcci olistici sottolineano il legame tra il piano corporeo e quello psicologico, emotivo e spirituale.

Secondo quest’ottica non solo il funzionamento, ma anche l’aspetto del nostro fisico, sono strettamente connessi con i nostri vissuti più profondi.
Se per aspetto fisico intendessimo solo ed esclusivamente il grado di aderenza ai moderni dettàmi estetici incorreremmo in una grossolana semplificazione.

Il fascino dell’armonia

Quante volte, infatti, rimaniamo ammirati di fronte a persone che, pur non potendo essere definite Veneri o Adoni, ci trasmettono una sensazione di grazia ed armonia?

Ciò accade quando nelle persone traspare all’esterno una qualità della vitalità interna che poco ha a che fare con i canoni di bellezza squisitamente fisici.
Ciò che colpisce può essere la profondità di uno sguardo, l’eleganza della postura o dei movimenti, la luminosità dell’incarnato, la piacevolezza del tono di voce.

L’essenza di ognuno di noi si riversa quindi all’esterno andando a caratterizzare il modo in cui appariamo agli altri.
Il nostro vissuto profondo è fortemente intrecciato al nostro vissuto emotivo e al modo in cui viviamo, anche quotidianamente, le nostre esperienze sensoriali ed affettive.

Il ruolo delle emozioni

Le emozioni sono un sistema complesso che coinvolge corpo, mente, comportamento, energia.
Ci informano in modo immediato e concreto di come noi reagiamo alle esperienze che stiamo vivendo.
In questa loro funzione, a prescindere dalla loro valenza positiva o negativa, le emozioni rappresentano dei potenti alleati alla nostra salute e alla nostra armonia. Troppo spesso, tuttavia, i condizionamenti culturali o educativi ci portano a reprimerle o addirittura a negarle.
Quante volte accade che rabbie soffocate e prolungate deformino negli anni l’espressione e logorino il fisico?
Quanto spesso vediamo anche giovanissimi piegati in posture che la dicono lunga sulla loro autostima e sicurezza?
Quanti occhi spenti dalla tristezza o attraversati da un’inarrestabile inquietudine ci è capitato di osservare?

Tornare al proprio centro

Questo accade quando si perde il contatto con la parte più intima e vitale di sé, quella che tanto spesso, invece, si esprime nel volto di un bambino o alla presenza di persone che, seppur esteticamente non perfette, riflettono la loro bellezza interna al di fuori.

Come tornare a prendere contatto con il proprio centro?

Non ci serve giudicare o reprimere le nostre emozioni.
Al contrario: è fondamentale ascoltarle, senza giudicarle, ma accogliendo il messaggio intimo che ci portano.
Spesso non siamo più abituati a farlo e a questo scopo possono rivelarsi utilissimi percorsi fondati sull’esperienza di vario tipo: yoga, bioenergetica, somaticexperiencing, meditazione, ad esempio, sono alcune possibili vie attraverso le quali reimparare a stare con se stessi e a contattare la fonte del nostro benessere e quindi della nostra bellezza.

Contatti
Patrizia Pascucci
www.psicologiamentecorpo.it

Posted in: Storie di vita | Tagged: armonia, armonia dentro fuori, bellezza, benessere, bioenergetica, dentro, donna, emozioni, fuori, luminosità, meditazione, postura, rabbia, salute, sguardo, tristezza, vissuto, yoga

Andare incontro all’inverno: il lento ritorno dentro di noi, di Pier Luisa Robecchi

Posted by donnetra on 3 Dicembre 2014 | Leave a response

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Andare incontro all’ inverno: il lento ritorno dentro di noi

Continuiamo a correre, ad agitarci nel vortice confuso della nostra vita. Le stagioni, i giorni, le ore si susseguono senza che noi riusciamo a coglierne le differenze, l’ energia particolare che le caratterizza.

Abbiamo smesso di ascoltarci, di sentire i movimenti della natura dai quali dipendiamo.
In questo modo siamo sempre più esposti alle disarmonie che sono alla base delle malattie, quindi della qualità della vita.
Riversiamo questa disarmonia dentro di noi, la esprimiamo con il nostro comportamento e le nostre azioni, nei rapporti e nell’ambiente che ci circonda.

Le culture che ci hanno precedute, dalla tradizione cinese, a quella della ayurveda, possono insegnarci il cammino per ritrovare l’armonia fra noi, la terra e il cosmo.
La loro saggezza ci dice che l’impatto delle energie celesti sulla terra determina le stagioni, il clima, le trasformazioni della natura, in un’eterna danza di nascita, morte e rigenerazione.

Nell’uomo, queste forze modulano l’attività funzionale degli organi e lo scorrimento dell’energia vitale. Come in natura, le energie del nostro corpo non sono uguali nelle diverse stagioni, nelle differenti giornate, durante il giorno e la notte, ma si modificano continuamente. Imparare ad ascoltarci e, a cogliere queste modificazioni, è il primo passo  per armonizzare Cielo, Terra e Uomo.

Verso l’inverno

Siamo alla fine dell`’ autunno.
In estate, momento di massimo yang, il calore, la luce hanno fatto esteriorizzare l’energia nelle piante, nelle messi, nei frutti, nei fiori; la vita si è rivolta all’ esterno.
Ci avviamo, ora, verso e l’inverno, massimo dello yin, momento in cui la natura ritira le sue energie all’ interno, gli alberi sono spogli, il freddo ferma la creazione produttiva . Ritirandosi, la natura concentra la forza per rigenerarsi.

Anche noi dovremmo modificare comportamenti e abitudini, per assecondare questo momento di passaggio e aiutare il nostro corpo a mantenersi in armonia.
Per esempio cambiando la dieta, prediligendo le ore mattutine per esercizi e passeggiate e imparando a riposarci quando il buio avanza.

La medicina cinese associa all autunno l’elemento metallo.
Gli organi e viscere collegati a questa stagione sono  i polmoni e l’intestino crasso, intermediari fra l’interno e l’esterno del corpo.
I polmoni presiedono, infatti, con il respiro, lo scambio di ossigeno e anidride carbonica; l’ intestino crasso governa l’ assorbimento di alcune sostanze preziose, come l’acqua e diversi minerali, contribuisce a regolare i processi immunitari e la sintesi di alcune vitamine, fra cui la K, grazie all’azione della flora batterica.
È fondamentale per l’eliminazione delle scorie.

Il respiro è il mezzo prezioso che abbiamo per ricevere l’energia e diffonderla in tutto il corpo, assicurando, così, il rinnovamento dei tessuti e la termoregolazione.

È importante aiutare queste funzioni con alcuni esercizi respiratori.
Aiutano, inoltre, passeggiate consapevoli, praticate mantenendo l’attenzione sul respiro naturale mentre camminiamo, e regolandolo con un ritmo a noi congeniale. Possiamo, per esempio, contare due o più passi regolari durante l’inspirazione e altrettanti durante l’espirazione.

Alla sera, ritagliamo poi dieci minuti del nostro tempo per sdraiarci a terra porre le mani sull’addome e ascoltare il respiro calmo e naturale che fluisce, senza sussulti o pause forzate.
Cominceremo così ad abituarci a ritornare dentro di noi, a lasciare che il nostro corpo si riposi, raccogliendo e rigenerando la nostra energia.

Rafforzando la funzione respiratoria, quindi i polmoni, potremo affrontare il cambiamento stagionale, evitando influenze e raffreddori, migliorare l’umore e superare la lieve depressione che a volte può colpirci in questo periodo.

Altro punto importante è mantenere libero il nostro intestino. Molto spesso in questa stagione si accentuano stipsi, gonfiore addominale, disturbi della digestione. Gli  esercizi che seguono sono di aiuto per superare questi disagi.

Esercizi e respiro

 Il momento più adatto per la pratica è il mattino.
Lo so, siamo tutte di corsa: con il lavoro che aspetta, i bimbi da portare a scuola … Ritagliare dieci minuti non è però impossibile: basta andare a dormire un po’ più presto la sera e alzarsi dieci minuti prima.

Al risveglio è consigliabile iniziare con un bicchiere di acqua e argilla.
Per prepararlo mettete un cucchiaino di argilla in un bicchiere, riempitelo a metà di acqua e fate riposare 1 notte, lontano da fonti di onde elettromagnetiche (cellulari, ecc…). Bevete a digiuno, in due tre riprese, prima solo l’acqua, infine anche l’argilla rimasta sul fondo..

L’ intenzione e la determinazione aiutano, nei primi tempi, a cambiare abitudini.  In seguito, il miglioramento della salute, la nuova forza e allegria che ne riceveremo ci faranno continuare.

Esercizi preparatori per una buona pratica

  1. Arieggiate la stanza, poi ponetevi in stazione eretta, piedi uniti, braccia rilassate lungo i fianchi, sentite il vertice del capo come se fosse sostenuto ed attirato verso il celo, da un filo immaginario.
    Arretrate il mento un poco verso la gola, e fate spazio nella nuca, sentendo i muscoli del collo e delle spalle rilassarsi.
  2. Attraverso il vertice del capo collegatevi consapevolmente alle energie che provengono dal cielo.
    Quindi spostate l’ attenzione nello spazio dell’addome dietro l’ ombelico fra esso e la colonna vertebrale.
    Questo è il punto dove tutte le energie del cosmo ma anche del nostro corpo confluiscono.
    Sentitelo per qualche respiro, quindi portate l’attenzione all’ appoggio dei vostri piedi, armonizzate il peso sulla pianta del piede.
    Attraverso questo contatto collegatevi alle energie che provengono dalla terra. Le ginocchia sono morbide.
  3.  Sentendo questi tre centri lasciate che il respiro fluisca naturalmente, rilassate le parti del corpo che sentite tese, e lasciate che la mente si quieti e l’equilibrio si stabilizzi.
  4. Aprite la gamba sinistra e appoggiate il piede a terra, a una distanza pari all’ampiezza di quella delle vostre anche.
    Rimanete in posizione, fate una leggera antiversione e retroversione del bacino, per riposizionarlo, sentite il coccige come se venisse attirato verso terra da un filo immaginario, e tramite il respiro fate spazio nella zona lombare rilassando la muscolatura. 
  5. Guardate con gli occhi socchiusi davanti a voi, è molto importante per mantenere una posizione corretta del capo.
    Questa è la posizione iniziale per poter praticare gli altri esercizi. Siate attente, rilassate. L’energia non circola dove c’è tensione e contrattura. Ora inspirate ed espirando inclinate il capo sul lato destro, con dolcezza e fluidità. Inspirato tornate al centro ed espirando inclinate a sinistra. Ripetete per otto volte.
  6. Espirando ruotate il capo verso destra, inspirate ritornando al centro ed espirate ruotando verso sinistra.
    Ripetete otto volte.
    Ritornate con il capo al centro inspirando guardate verso l’alto, senza forzare il movimento, ed espirando guardate verso il basso.
    Ripetete per otto volte.
    Durante gli esercizi sentite i muscoli del collo e delle spalle rilassarsi progressivamente.
  7. Portate l’attenzione alle spalle e cominciatele a ruotate in modo alternato, quando una si alzerà verso l’alto e in avanti, l’altra s si rilasserà in dietro e in basso (vedi video) Il movimento è fluido e rilassato, parte del tronco lo segue insieme al capo.
  8. Tornate in posizione di partenza ed intrecciando le dita delle mani muovete i polsi in modo da descrivere un otto orizzontale.
    Fatele otto volte in un senso e poi otto volte nell’altro.
    Ora flettete un poco di più le ginocchia ponete la mani sul bacino o sulla zona lombare, e ruotate il bacino prima da destra a sinistra per otto volte, poi altrettante da sinistra verso destra.
  9. Questi esercizi preliminari, hanno lo scopo principale di rafforzare il polmone
    Le parole chiave nell’esecuzione di questa seconda serie sono: MORBIDEZZA- FLUIDITA’-LENTEZZA-RILASSAMENTO.
    Il vostro respiro guida il movimento. Sentite che voi e tutto quello che vi circonda è pura energia che fluisce.
    Attraverso il centro del palmo delle mani ( punto Lao Gong ) accarezzatela e percepitela durante il movimento.

Esercizi di apertura

1) Apertura : nella posizione  in piedi inspirare mentre le braccai salgono in avanti, come sostenute dall’ aria, sino all’ altezza delle vostre spalle, gomiti leggermente flessi, i polsi e le mani sono morbidi e sentono l’energia raccogliersi nel punto Lao Gong (centro del palmo delle mani).

Contemporaneamente, il corpo segue il movimento, allungandosi  un poco verso l’alto, le ginocchia si stendono di qualche millimetro, senza irrigidirsi.
Espirando le braccia scendono in avanti  sempre con un movimento fluido , lento e morbido, le mani accarezzano sentendo l’energia, contemporaneamente anche tutto il corpo scende leggermente, le ginocchia si flettono un poco.
Ripetete per 8 volte almeno.
Questo esercizio regolarizza e armonizza il Triplice Riscaldatore (funzione respiratoria e sanguigna, funzione digestiva di trasformazione, funzione espulsiva delle scorie)
E’ benefico per l’insonnia e l’ipertensione, rilassa tutto il corpo ,giova alle contratture del dorso, all’artrosi dei polsi e delle dita delle mani.
Ricordate FLUIDITA’ NELLA LENTEZZA .

2)Aprire il cuore e il petto: sempre nella medesima posizione di partenza, inspirando le braccia si sollevano (come nell’esercizio precedente) sino all’altezza del petto, le mani ruotano e le braccia si aprono in fuori, di lato.
I gomiti rimangono leggermente flessi, l’apertura non è forzata.
Sentite l’energia ed il respiro aprire il vostro petto, e fluire nelle braccia.
Non contraete le spalle ed il collo, il corpo è eretto e lo sguardo in avanti.
Espirando, sentendo la presenza del punto Lao Gong (centro del palmo mani ) le braccia chiudono in avanti sino all’altezza delle vostre spalle e del vostro petto, le mani ruotano verso il basso, il movimento continua fluido in avanti verso il basso sino a riportare le braccia all’altezza delle anche.
Ripetete 8 volte Migliora la capacità respiratoria, apre il petto togliendo il senso di oppressione, rafforza le funzioni di polmone, intestino crasso, reni. Attiva tutta l’energia nel corpo.

3)Il piccione dispiega le ali: nella medesima posizione di partenza, inspirando aprite di lato e leggermente in avanti la gamba e il piede sinistro.
Espirate e portate le braccia a cerchio davanti al vostro petto, all’altezza delle spalle. Rilassate le spalle, il dorso, i gomiti, le mani.
Inspirando mentre abbracciate lo spazio in avanti con le vostre braccia trasferite contemporaneamente il peso del corpo sul piede sinistro, scaricando il piede destro. Espirando, mentre il peso del corpo si trasferisce indietro, sul piede destro, il piede sinistro ruota sollevando l’ avampiede , il tallone resta in contatto con il pavimento.
Le braccia ritornano verso il petto a cerchio.
Il movimento fluido e rilassato delle braccia parte dalle spalle sino ad arrivare ai polsi. Il capo e il dorso sono eretti.
Ripetete per 8 volte, quindi tornate nella posizione di partenza, e ripetere sull’altro lato.
Questo esercizio rafforza le funzioni del polmone, armonizza le funzioni del fegato, apre il petto sciogliendo il senso di oppressione.

4) Massaggio dei punti  Comando dell’ energia degli organi e dei visceri: sedetevi a terra su una coperta ben piegata, gambe incrociate , schiena eretta.
Con le mani chiuse a pugno, con il lato del pugno compreso fra indice e pollice semichiusi, date dei piccoli colpi , 3 cm a lato della colonna, scendendo da sotto le scapole sino al sacro, e ritornate massaggiando  a colpetti verso l’alto per 12 volte. Stimola le funzioni degli organi e dei visceri.

Esercizi e massaggio per favorire l’espulsione delle scorie dall’intestino

1)Massaggio addominale: sdraiatevi a terra, se possibile con un piccolo rotolo sotto le ginocchia per permettere all’ addome e alla schiena di rilassarsi.
Appoggiate le dita della mano sinistra a livello dell’angolo colico superiore ( di lato sotto le coste).
Con una pressione costante imprimete un movimento vibratorio alla vostra mano e massaggiate l’area per 2 minuti.
Questa vibrazione serve a muovere l’ aria nella pancia e a  risolvere i disturbi di meteorismo.
Quindi con le due mani una sull’altra iniziate a massaggiare partendo sul lato inferiore destro dell’addome, procedendo circolarmente  dal basso verso l’alto sul lato destro, quindi trasversalmente sotto le coste, poi scendere sul lato sinistro dell’addome. Continuate a massaggiare circolarmente per una decina di minuti.
Una volta finito il massaggio mettetevi sedute, e date dei colpetti con le mani a pugno morbide, sulla zona dell’osso sacro.
Se avete problemi di stipsi, meteorismo, dolori addominali, nausea, eruttazioni , potete ripetere il massaggio due volte al giorno.

2)Sdraiate a terra inspirate, quindi piegate la gamba destra e abbracciatela con le mani sul ginocchio, espirando lentamente e profondamente lasciate che il peso delle braccia porti la vostra coscia a premere sul lato destro dell’addome, in corrispondenza del colon ascendente.
Inspirate e riportate la gamba destra distesa a terra, espirate.
Inspirate e ripetete nello stesso modo sul lato sinistro, massaggiando la zona del colon discendente.
Ripetete più volte.

3)Sempre sdraiate a terra, flettete le gambe sull’addome, ponete le mani sulle ginocchia, gomiti distesi. Inspirate, quindi con un’ espirazione lenta e profonda, guidate le ginocchia e le cosce  verso il lato destro sul centro, a sinistra dell’addome, con un massaggio circolare che segue tutto l’intestino crasso. Ritornate ad inspirare al centro con i gomiti distesi. Continuate più volte

4)A terra gambe piegate, piedi a terra ,distanti quanto l’ampiezza delle vostre anche,  il bacino in retroversione espirando, e contraendo  progressivamente i muscoli addominali sino a sentire che il vostro ombelico ed il ventre rientrano verso l’interno. Quindi, inspirando lentamente, portate il bacino in antiversione.
Continuate per alcuni respiri, sentendo il movimento fluido guidato dal vostro respiro.

 

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l’Ayurveda per una bellezza armoniosa, storia di Cristina De Micheli

Posted by donnetra on 11 Giugno 2014 | Leave a response

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L’Ayurveda per una bellezza armoniosa

La mia formazione è prevalentemente umanistica: Liceo Linguistico e Scienze politiche ad indirizzo politico sociale.
Dopo varie esperienze lavorative, mi sono avvicinata allo yoga nel 2005 con Pierluisa Robecchi, che tutt’ora seguo.
Questo cammino mi ha portato a seguire la direzione che sentivo essere mia.

Nel 2008 ho iniziato a frequentare un corso di Capoeira Angola, un’arte brasiliana. Anche se è una disciplina in apparenza distante dallo Yoga, nel proseguire entrambi i  percorsi vi trovo molte affinità e  una compensazione di energie.
In ciascuna disciplina, vi è una concezione completa della persona, si vive il legame con l’Energia.

Nel 2010 ho conseguito il diploma di Terapista ayurvedica presso AIMA Ayurveda filiale italiana dello CSRAM (Center for Study and Research on Alternative Medicine) del Professor Arya B. Bhardwaj di Nuova Delhi.

Al termine di questi studi ho approfondito lo studio dello Yoga attraverso la formazione insegnanti Yoga all’Himalayan Yoga Institute di Firenze, secondo la tradizione himalayana di Swami Rama e poi di Swami Veda.
Contemporaneamente, ho frequentato il modulo di “Gioca Yoga” , convinta che introdurre lo Yoga dalla giovane età, soprattutto nelle scuole, sia di grande aiuto per la crescita.

L’Ayurveda mi ha fatto conoscere erbe e oli (medicati e non), che ho poi integrato con l’uso di oli essenziali.

Lo Yoga mi fa percepire l’ impatto e i legami di ogni cosa che faccio con l’armonia individuale e dell’ambiente.

Basandomi sull’integrazione di queste due consapevolezze ho deciso di autoprodurre ciò che posso.
Autoproducendo scelgo le materie prime, coltivo le piante aromatiche che servono per molte ricette, imparo a fare gli oleoliti da utilizzare.
Trovo in natura ciò che serve per la cura e la bellezza, mi riavvicino, così,  ai cicli naturali. Inoltre, riesco a produrre pochi scarti, inquino meno e riduco il dispendio energetico.

Attualmente tengo corsi di Hatha Yoga presso il Pentagramma a Pavia e presso l’Accademia di Capoeira Angola e Savate a Pavia.
In questo spazio vi propongo un percorso per autoprodurre rimedi naturali per la bellezza

Il piacere della leggerezza: purificare la pelle, di Cristina de Micheli

Posted in: Benessere, Storie di vita | Tagged: armonia, Ayurveda. yoga, bellezza, Cristina De Micheli
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