donna
La pancia e la libertà intravista (sul coraggio di cambiare), di Paola Vignelli
Ho scritto questo breve raccontino circa 10 anni fa per un concorso del Corriere della Sera.
Sono passati un pò di anni ma in quei momenti di allegra danza di pance sballonzolanti ho realizzato di colpo che la mia vita sarebbe cambiata e poi è stato così’.
Ho ripreso in mano la mia libertà, dopo un matrimonio che si trascinava per il bene dei figli.
Penso che sia necessario trovare il coraggio di cambiare a qualsiasi età, cosa che soprattutto per noi donne, non è sempre facile.
Delle volte i problemi economici sono un grande ostacolo, ma almeno è sano riuscire a superare quelli psicologici, i sensi di colpa e la paura di rimanere sole.
La pancia e la libertà intravista
(sul coraggio di cambiare)
Sono le 12.50 di venerdì: mollo il mouse, dò un’ultima occhiata al lavoro e di buon passo mi fiondo in uno scantinato di corso di Porta Ticinese.
Mentre mi cambio nel piccolo spogliatoio insieme ad altre donne di età varia ma con la stessa faccia stanca ma determinata ed entusiasta di chi quest’ora se l’è conquistata, le osservo e guardo me dal di fuori: ho 45 anni, un marito, due figli di 15 e 11 anni , un lavoro da libera professionista e per strada spesso non cammino ma corro; dopo gli anni vissuti quasi in apnea dietro ai figli, oltre che a tutto il resto, comincio a rivedere uno spiraglio di luce: qualcosa che assomiglia ad una riconquista di qualche spazio personale.
Ma, aimè, questa sensazione di libertà arriva proprio nel momento in cui vedi che la tua faccia ed il tuo corpo non sono più quelli di prima e che alcune cose della tua vita non sono come le avresti volute.
Sono le 13.00, siamo tutte nell’accogliente palestra, già si sente la musica di sottofondo che ti fa incominciare a muovere…io ho ancora una sobria maglietta nera e un paio di pantaloni blu, ma molte si sono già lasciate andare alla seduzione dell’abbigliamento a veli svolazzanti e colorati e anch’io ci sto pensando..non è facile ricominciare ad avere più attenzione per se stesse dopo che per tanti anni si è state in bilico come un equilibrista sul filo, stando attente a non rompersi in due.
Molte amiche si sono spezzate proprio quando, dopo tanta fatica, avrebbero potuto ricominciare a vivere meglio…
Ci sciogliamo con un po’ di stretching, penso alla mia infanzia, mi ricordo solo poche cose: che non sono mai riuscita a toccarmi le punte, che odiavo i miei capelli corti e ricci da maschio e che mi ritenevo una bambina troppo massiccia.
Cerco di toccarmi le punte, e quasi ci riesco mentre la pancia va su e giù e tutto scorre, mi rendo conto che era più o meno da 15 anni che trattenevo il respiro e penso a come vivevo prima di tornare a respirare con la pancia; come una macchina con il freno a mano tirato, sempre con lo sguardo ed il pensiero altrove, la costrizione al diaframma spesso non mi permetteva di vivere e godere il momento e così rimandavo sempre la mia vita alla sera, al giorno dopo o al mese dopo. Aiuto!…è stato così e non poteva essere altrimenti, l’importante è esserne uscita intera.
Sono le 13.30: stiamo danzando al ritmo di una favolosa musica orientale, è impossibile non lasciarsi andare e non sorridere: io, un tempo così rigida fisicamente e piena di senso del dovere e sensi di colpa, in mezzo ad altre donne di ogni tipo, taglia, età e forma roteo in un vorticoso “shimmi” la mia pancia; ballo, leggera e allegra e guardo le altre con ammirazione e benevolenza, la stessa benevolenza con cui guardo divertita anche me stessa; è meraviglioso riuscire a voler bene alla propria pancia e a guardare con simpatia e rispetto quella delle altre.
Mi colpisce l’armonia tra il dentro e il fuori, è questo il tipo di bellezza che adesso mi interessa e mi commuove; il tempo che passa non fa solo danni!
Giro su me stessa, lancio uno sguardo allo specchio, sorrido, le rughe si dispongono in modo decisamente più simpatico, meno male, forse sono ancora in tempo, perché la faccia sì che esprime quello che sei e tutto quello che hai vissuto e come l’hai vissuto ci è stampato sopra.
Sono le 13.50 la musica ritmata lascia spazio ad una melodia struggente: è il momento degli esercizi per sole braccia e mani: mi stupisco di riuscire ad essere femminile e sinuosa; respiro a occhi chiusi e vedo che nella mia vita ci sono due o tre cose per cui essere felice ed altre che, prima ho poi, sono sicura che cambieranno in meglio.
Acido ialuronico: un aiuto per il benessere di ossa, articolazioni e cute, di Barbara Aghina
Acido ialuronico: un aiuto per il benessere di ossa, articolazioni e cute
di Barbara Aghina
Conosciuto e diffuso per il suo impiego cosmetico in creme e altri prodotti di bellezza, in realtà l’acido ialuronico può avere un’azione più profonda se assunto in forma di integratore alimentare: perché agisce dall’interno. In questo modo può essere di sostegno non solo per la pelle ma anche per le ossa, le articolazioni e le mucose. Ecco alcune indicazioni utili per utilizzarlo.
Quel’è il ruolo dell’acido ialuronico?
L’acido ialuronico è una sostanza vitale formata da tante molecole di zucchero unite insieme che compongono un “bio-polisaccaride”. Costituente biologico essenziale dei tessuti connettivi, questo composto entra a far parte delle strutture del tessuto osseo, delle articolazioni e del derma, cui conferisce elasticità, flessibilità, compattezza e tono.
In sintesi il suo ruolo è insostituibile per:
- proteggere le cartilagini dall’invecchiamento e dagli stress meccanici;
- lubrificare le superfici articolari;
- assicurare il nutrimento delle cartilagini, delle ossa e del derma.
Da dove proviene l’acido ialuronico?
Vista la sua importanza, l’organismo è in grado di sintetizzarlo naturalmente a partire da composti più semplici. Brodo, e altre ricette che prevedono l’uso di ossa e tendini sono particolarmente ricche dei principi nutritivi necessari per produrre l’acido ialuronico, ma sono poco consuete nella dieta.
Anche ortaggi, frutta e derivati della soia, fra cui latte e yogurt, ne favoriscono la produzione.
Tuttavia, con l’avanzare dell’età, la sua sintesi diminuisce progressivamente causando un graduale impoverimento organico di acido ialuronico, che costituisce uno dei fattori di rischio delle patologie articolari e accelera i processi di invecchiamento della pelle.
Come compensare la diminuita sintesi di acido ialuronico?
Premesso che niente può sostituire una dieta equilibrata, preparati nutraceutici mirati aiutano a arricchire la dieta.
ProfosTM è un integratore innovativo che fornisce le più elevate concentrazioni di acido ialuronico di derivazione vegetale, in una forma particolare di totale purezza e di facile utilizzazione.
La composizione di ProfosTM garantisce un assorbimento graduale ed efficace nello stomaco, nelle prime due ore dall’assunzione e successivamente nell’intestino, quindi l’utilizzazione efficiente delle sue componenti a livello dei tessuti, dove viene trasportato attraverso il sangue.
Quali sostanze agiscono per favorire l’utilizzazione dell’acido ialuronico?
L’acido ialuronico contenuto in ProfosTM è integrato da altri composti naturali che agiscono in sinergia migliorandone assorbimento e trasformazione nell’organismo, in particolare:
- rosa canina, ricca di vitamina C, essenziale per la produzione di collagene e di altri componenti del tessuto connettivo, fra cui l’elastina;
- vitamina A, sostegno ottimale per la crescita e la rigenerazione degli epiteli;
- magnesio, essenziale per il mantenimento dell’equilibrio osseo;
- silicio, minerale presente in forma altamente biodisponibile, essenziale per il metabolismo osseo
- frutto-oligosaccaridi (FOS), una fibra vegetale che a livello intestinale favorisce l’assorbimento di calcio e magnesio e dei componenti attivi di ProfosTM ;
- Componenti vegetali titolati : Finocchio, Amamelide, Malva, Griffonia simplicifolia, per migliorare le funzioni generali della mucosa intestinale e di conseguenza l’assorbimento di ProfosTM.
Quando usare ProfosTM ?
L’assunzione secondo la posologia consigliata di Profos TM è d’aiuto per favorire la resistenza e la plasticità delle ossa, della pelle e delle articolazioni. Per sostenere la produzione interna di acido ialuronico, è consigliabile assumerne una bustina al giorno, per due mesi, due-tre volte l’anno.
L’assunzione di una bustina al giorno, per almeno due mesi consecutivi, è inoltre utile come coadiuvante in caso di traumi e processi degenerativi articolari, osteoporosi, invecchiamento della pelle, anche in seguito a esposizione al sole e come supporto dopo interventi estetici.
In che modo utilizzare ProfosTM ?
ProfosTM è disponibile in confezioni da 10 e da 30 bustine, in forma di granulato. Si assume possibilmente 1 ora prima dei pasti.
Per scioglierlo con facilità è consigliabile mescolarlo inizialmente in pochissima acqua, con un cucchiaino, quindi si aggiungono altri 1-1,5 dl di acqua. Ha un gusto fresco e dissetante.
Dottoressa Barbara Aghina,
biologa, specializzata in biologia molecolare
Per ulteriori informazioni: info@guna.it
Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla – Ingredienti in primo piano, di Carla Barzanò
La dieta naturale
Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla
Ingredienti in primo piano
Diversi ingredienti aiutano a prevenire l’osteoporosi .
Ecco alcuni consigli.
Da valorizzare
- Avocado (insieme ai funghi, per esempio, shiitake o champignons) è uno dei pochi vegetali che fornisce vitamina D e favorisce, quindi,
l’utilizzazione di calcio e fosforo.
Inoltre contiene diverse sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, fra cui vitamina A, E, luteina e glutatione, che gli conferiscono la proprietà di aiutare a prevenire i dolori articolari.
È delizioso in aggiunta alle insalate, o ridotto in una morbida crema da spalmare sul pane, per esempio in sostituzione del formaggio serale. - Alga Spirulina, coltivata in acqua dolce, a differenza delle alghe di mare è povera di sodio e iodio, quindi ha meno controindicazioni, in cambio rappresenta un’ottima sorgente di calcio, fosforo e magnesio e secondo diverse ricerche sembra favorire la rigenerazione dei tessuti.
Aggiungetene ½ cucchiaino al giorno a verdure o minestre.
Scegliete esclusivamente quella bio di produzione italiana. - Mandorle, sono fra i frutti oleosi più ricchi di calcio; inoltre, a differenza di noci e nocciole, hanno proprietà alcalinizzanti, contribuiscono quindi a creare un ambiente favorevole all’assorbimento di questo minerale.
Provatele sminuzzate, per esempio per uno squisito pesto di timo o rosmarino, oppure sotto forma di latte, per la colazione del mattino. - Sesamo, miniera di minerali fra cui magnesio, importante nella formazione delle ossa, è l’ingrediente principale del gomasio, condimento per insalate ed altri ortaggi.
Per prepararlo tostate leggermente i semi (a calore elevato sviluppano un composto indesiderabile), quindi tritateli e unite poco sale marino integrale, e/o erbe aromatiche tritate. - Germogli di alfalfa, ricchi di calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, selenio, vitamine A, B, C, D, E, K, sono una buona sorgente di di fitoestrogeni, che aiutano a regolare la rigenerazione di ossa e tessuti.
Aggiungetene una piccola manciata a minestre o insalate. - Pesce azzurro, insieme al tuorlo d’uovo è una delle migliori fonti alimentari di vitamina D; fornisce inoltre acidi grassi omega 3, con proprietà antinfiammatorie che favoriscono la riduzione dei dolori articolari.
- Soia e derivati, contengono fitoestrogeni e composti insaponificabili, entrambi principi attivi con un ruolo positivo sulla rigenerazione delle ossa e delle cartilagini.
Utilizzate il latte di soia, oppure il tofu nella versione morbida, che viene cagliato con solfato di calcio ed è più ricco di questo minerale. - Frutta e verdura, rigorosamente di stagione, alcalinizzano e prevengono quindi l’eliminazione del calcio.
Consumatene cinque porzioni al giorno distribuite nei pasti principali e nei fuori pasto.
Cavoli, broccoli ed altri ortaggi della famiglia delle brassicacee sono particolarmente ricchi di calcio in forma ben assimilabile.
Inoltre, forniscono vitamine C e K, entrambe coinvolte nella rigenerazione delle ossa. - Acqua. Se ha più di 300 mg calcio rappresenta una buona fonte del minerale ed è raccomandabile soprattutto a chi non fa uso di latticini.
- Tisane di equiseto e fieno greco hanno un effetto remineralizzante. Fatevi consigliare come assumerli dal vostro erborista
Con moderazione
- Latte e latticini, diversi studi smentiscono il loro ruolo di protettori delle ossa: chi ne abusa, anzi, ha un’ incidenza più elevata di osteoporosi di chi li consuma moderatamente o non li consuma affatto.
Il latte, in particolare, può rendere problematico l’assorbimento del calcio nei soggetti intolleranti. - Grana, è un’ottima fonte di calcio.
Tuttavia è molto ricco di sodio, che può interferire negativamente con il suo assorbimento.
Meglio non abusarne. - Zucchero e dolci (comprese le bevande), acidificano il sangue e favoriscono, quindi, la mobilizzazione del calcio dalle ossa per ripristinare l’equilibrio acido/base dell’organismo.
- Carne e cibi proteici hanno un effetto analogo ai dolci e il loro abuso aumenta il fabbisogno di calcio.
- Verdure ricche di ossalati, come spinaci, biete, barbabietole rosse diminuiscono l’assorbimento di calcio.
- Caffè, aumenta l’eliminazione renale di calcio.
- Bevande alcoliche, il loro abuso sembra essere legato a un maggior rischio di osteoporosi e fratture probabilmente derivati da danni genetici che alterano la rigenerazione delle ossa.
Evitate
- Il fumo, oltre a interferire negativamente con la salute delle ossa è un fattore di rischio per numerose malattie degenerative, senza contare che danneggia la pelle e accelera l’invecchiamento.