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Le trasformazioni della donna
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menopausa

MENOPAUSA: UN MONDO NUOVO

Posted by carlab on 14 Febbraio 2023 | Leave a response
donna che guarda al futuro

L’universo femminile è connotato dalla trasformazione. Con la pubertà inizia quel fluttuare ciclico che accompagna la donna nella parte centrale della vita, in risonanza con la Natura e i suoi ritmi. La gravidanza poi consente di sperimentare, fisicamente dal di dentro, comunanza e condivisione. Infine la Menopausa, ultimo step, trasborda la donna su una terra stabile di maggiore continuità ma è particolarmente difficile da affrontare: il contesto sociale teme il trascorrere del tempo ed enfatizza la perdita di funzioni e con esse della stessa posizione sociale della donna, piuttosto che l’acquisizione di nuove competenze.

di Fiorenza Zanchi

Un'inversione di tendenza

Comprendere e ritrovare un senso alle modificazioni di questa fase della vita, è un punto di partenza per poterle affrontare positivamente e scegliere cosa è meglio per ognuna.

le orche che nuotano
La menopausa dei cetacei
La menopausa dei cetacei

La menopausa è una caratteristica della specie umana condivisa solo da alcuni cetacei. Le orche femmine infatti, si riproducono fra i 12 e i 40 anni, ma possono sopravvivere fino a 90 anni, proprio come le donne (mentre i maschi della specie raramente superano i 50).

I ricercatori hanno rilevato che la presenza delle femmine più anziane nei gruppi di orche, aumenta i tassi di sopravvivenza dei piccoli e che le femmine post-menopausa sono le depositarie delle “conoscenze ecologiche” del loro gruppo, con una funzione leader che emerge in modo particolare quando vi sono anni difficili (1)

“I nostri risultati mostrano per la prima volta in che modo le femmine in età post-riproduttiva possono aumentare la sopravvivenza dei parenti, ossia attraverso il trasferimento di conoscenze ecologiche. Il valore della loro saggezza può contribuire a spiegare perché le orche femmina e gli esseri umani continuino a vivere a lungo dopo aver smesso di riprodursi”(1)

Con la menopausa il “destino biologico” femminile sembra invertire la sua tendenza passando da una evoluzione in senso riproduttivo, dove il funzionamento delle ovaie e il conseguente tenore ormonale sono necessari e dominanti, ad una evoluzione in senso personale e culturale, dove il funzionamento delle ovaie e il loro tenore ormonale, perdono rilevanza.

Il focus del cambiamento è la cessazione del bioritmo ovarico e dei relativi equilibri ormonali che si erano instaurati con la pubertà. Cessa il fluttuare ciclico. C’è più stabilità. Cessa l’emorragia mensile. C’è più energia a disposizione per sé stesse. Bisogna imparare a dirigerla.

più tempo

Più tempo per me stessa...

Non è facile. È necessario credere in sé stesse. Fidarsi dei messaggi che il corpo invia per inoltrarsi in un tempo della vita dove le scale di valore cambiano: dalla centralità riproduttiva e produttiva della giovinezza e della bellezza, intesa come prestanza fisica; dai modelli che investono su erotismo, sessualità e passioni più che su sentimenti e Amore; dalle richieste di prestazioni che antepongono quantità a qualità… alla riflessione che domina sull’azione, al maggiore bisogno di interiorità, di “tempo per sé”, all’approfondimento, all’esperienza…
Le energie per operare questo cambio di coordinate, al contrario di quanto si può pensare, ci sono: non più devolute verso l’esterno, come il sangue mestruale che si perde ad ogni flusso, o le gravidanze o la cura verso il mondo (figli, mariti, genitori…), possono essere dirette verso l’interno a nutrire la propria crescita. Non a caso una delle frasi più frequenti è: ”ho bisogno di più tempo per me stessa”

Guardarsi con occhi nuovi

L’atteggiamento psicologico con cui si affrontano le trasformazioni climateriche è una variabile fondamentale. Serve sviluppare uno sguardo nuovo. Gli occhi con cui ci si guarda, giudicanti e critici piuttosto che accoglienti e tolleranti, sono in grado di influenzare la maggiore o minore entità dei disturbi che si possono presentare, in particolare quelli legati all’equilibrio nervoso e ormonale. Non a caso nelle culture più “tradizionali”, africane o latino americane, dove l’ingresso in menopausa non solo non viene vissuto come perdita ma valorizzato come tempo di maggiore autorevolezza della donna, i sintomi fisici sono meno rilevanti (2)
Ma
“ Gli adulti e i vecchi possono istruire solo se accettano sé stessi. Se accettano di esporre la loro faccia, capace di mostrare la sua verità. Anziché fare tante teorie psicologiche e sociologiche sui giovani, la generazione dei genitori e dei più vecchi, farebbe meglio a mostrare la propria faccia, a mostrare “l’opera in corso”, a mostrare l’evoluzione, il cambiamento, il senso.”(3)

varie generazioni

Una "pratica" da iniziare presto...

Già intorno ai 40 anni si può iniziare a fare il “punto” della propria vita, senza rimandare perché “tanto c’è tempo”, in realtà tempus fugit…
-cominciare a guardare un po’ più dentro sé stesse che fuori: ascoltarsi, per imparare a leggere i messaggi del corpo 

 

  • ritagliare maggiore tempo personale, con spazi riservati unicamente a sé, per relax, svago, pratiche yoga…


  • curare l’alimentazione, riscoprendo anche il piacere di cucinare e mangiare con gusto

  • 
fare un’attività fisica appagante, amando il proprio corpo per come è

  • diminuire lo stress, che significa anche:

  • riconsiderare i propri obiettivi di vita…

  • coltivare la spontaneità

Tutti elementi che possono aiutare a affrontare nel modo migliore i futuri cambiamenti.

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Donne con le mani legate

...Per un approdo sicuro

Una volta iniziata la “trasformazione” vale la pena di

  • prendere le distanze dai messaggi mediatici spesso poco rassicuranti, se non addirittura colpevolizzanti, verso quelle donne che non possono o non vogliono aderire agli stereotipi proposti 


  • acquisire maggiore consapevolezza di ciò che significa menopausa, di ciò che comporta, di quello che veramente succede, che si acquista e che si lascia (v. box e altri articoli sul tema) 


  • ricordarsi che la menopausa fisiologica non è mai un blackout improvviso: inizia da lontano 
preparando il cambiamento e procede per tappe progressive che hanno caratteristiche 
proprie e dunque un modo di presentarsi e intervenire diverso. Il corpo stesso insegna, basta ascoltarlo senza paure o preconcetti. 


"terminate le mestruazioni, il cuore della donna è come un bocciolo di loto che comincia a schiudersi"

(alchimia taoista femminile)

Climaterio
Climaterio

l’insieme dei fenomeni che precedono, accompagnano e seguono la cessazione dell’attività delle ovaie. Il S.N.C. e con esso la psiche, costituiscono un elemento centrale nel determinare l’insorgere della menopausa. Stress, depressione ansia si accompagnano a sintomi più fastidiosi e prolungati.


Si articola in 


  • Premenopausa: fase di passaggio tra l’attività ovarica (“periodo riproduttivo”) e l’esaurimento della attività ovarica (“periodo culturale”). Durata media è 6-8 anni.
E’ la fase più irregolare e complessa anche perché prende “di sorpresa”, dato che si può presentare già intorno ai 40 anni e comunque tra quarta e la quinta decade di vita.
Sono possibili: 


  • irregolarità mestruali che durano per molti anni e sono abbastanza evidenti, in altri casi sono appena percettibili tanto che la menopausa sembra insorgere all’improvviso. 


  • disturbi fisici, neurovegetativi, psichici, che non vengono minimamente collegati a questo processo ed invece ne sono le prime spie, come: tachicardie, stanchezza, fiato corto, vuoti di memoria, insofferenze, insonnia. 


  • modificazioni della forma corporea per deposizione di grasso addominale (“mi è venuta la pancia!”). 


  • riduzione del metabolismo basale, dunque del fabbisogno calorico e aumento del colesterolo, per il modificarsi delle sintesi 
ormonali, che rendono importante cambiare le abitudini alimentari e praticare attività fisica.


  • Menopausa: ultima emorragia fisiologica che si verifica durante il climaterio. Possono iniziare a comparire le “vampate di 
calore” in seguito alla progressiva diminuzione degli estrogeni.


  • Postmenopausa: periodo di amenorrea che segue la menopausa e conclude il climaterio. Non vi è più attività ovarica 
riproduttiva ma vi è produzione di più o meno modeste quantità di estrogeni grazie alla collaborazione del tessuto adiposo (quello depositato sulla pancia dunque ha un suo perché!) che trasforma in estrogeni gli androgeni che provengono principalmente dal surrene e dalle ovaie. Opporsi troppo all’aumento di peso, così come aumentare troppo, può produrre danni anche gravi; conoscere il senso delle trasformazioni in atto aiuta a dirigerle. 


Bibliografia
Bibliografia

(1) Lauren J.N. Brent e coll. Ecological Knowledge, Leadership, and the Evolution of Menopause in Killer Whales” -Current Biologh, Vol.25, Issue 6,16 March 2015, Pages 746-750 
(2) Alfieri Chiara “Mutazioni di ruoli nel ciclo di vita femminile post riproduttivo: il caso della donna bobo”(e a seg.) – in “The Elderly in the Mirror – percezioni e rappresentazioni della vecchiaia” a cura di Antonio Guerci- Stefania Consigliere – Biblioteca di Antropologia della Salute, vol. 4- Erga edizioni
(3)Hillman J. ”La forza del carattere” – Milano: Adelphi, 2000

Posted in: Menopausa, Salute per la donna | Tagged: credere, destino biologico, donna, femminilità, figle, flusso, mariti, menopausa, mestruazioni, perdita di funzioni, tempo

Quali integratori per la Menopausa?

Posted by carlab on 28 Maggio 2018 | Leave a response

Alcune domande che ci stanno a cuore

Di Barbara Aghina
Nutraceutical Scientific Manager Guna

La menopausa è un momento di cambiamento naturale della vita femminile e certamente non andrebbe vissuta come una malattia. Tuttavia i disturbi che caratterizzano questa fase di passaggio possono creare disagio. Alcuni integratori alimentari, inseriti in uno stile di vita sano e equilibrato, che comprende anche un’alimentazione adeguata, possono essere di aiuto per attenuarli.

 

Quali sono i disturbi più frequenti?

Circa l’80% delle donne ha le cosiddette “vampate di calore” sintomatologia legata a una instabilità dei centri nervosi che regolano la temperatura e la vasodilatazione, dovuta al calo degli estrogeni. Nulla di grave, in realtà, ma le vampate possono creare imbarazzo, nonché possibili problematiche metaboliche, soprattutto nelle donne più sensibili. Frequenti sono poi le sudorazioni notturne, l’insonnia, gli sbalzi di umore e la stanchezza generale. Si tratta, spesso, di disturbi transitori, che frequentemente passano senza lasciare tracce negative una volta superata la prima fase di cambiamenti ormonali, ma in una piccola percentuale di casi possono permanere anche per diversi anni dopo la menopausa.
Altre modifiche dell’equilibrio corporeo come secchezza vaginale e oculare, rallentamento del rinnovamento dei tessuti, della pelle e delle mucose, sovrappeso, tendono talvolta a stabilizzarsi e richiedono un monitoraggio più attento. Tanto più che alcuni di questi squilibri rappresentano un fattore di rischio per osteoporosi e malattie cardiovascolari.

Come proteggere l’equilibrio in questa fase?

Un accorgimento fondamentale è rinnovare il proprio stile di vita a favore di una dieta sana, ricca di alimenti protettivi come ortaggi, frutta, proteine nobili e aumentare l’idratazione. Inoltre, è necessario svolgere regolare attività fisica e trascorrere alcune ore all’aria aperta, esponendosi alla luce naturale del sole, indipendentemente dal clima. Non si dovrebbe poi rinunciare a una vita sociale ricca di stimoli piacevoli, che dia la possibilità di allentare lo stress quotidiano e rigenerarsi.
Una volta soddisfatte queste esigenze primarie, alcuni integratori specifici possono essere un supporto utile per migliorare l’equilibrio, attenuare i disturbi, con un’ azione preventiva.
Occorre precisare che gli integratori non sostituiscono uno stile di vita equilibrato e adeguato ai cambiamenti dell’età. Inoltre, vanno sempre personalizzati, valutando con il supporto di un esperto quelli che è preferibile utilizzare. Ogni donna, infatti, è unica, quindi è consigliabile non generalizzare.

Che punti deboli si possono rinforzare, con gli integratori?

Per prima cosa è importante che i componenti degli integratori alimentari prescelti siano specificamente studiati per il benessere psico-fisico della donna in menopausa e per favorire l’attenuazione di alcuni dei disturbi che più frequentemente creano instabilità e disagio: vampate di calore, eccesso di sudorazione ,insonnia, nervosismo alterazioni del tono dell’umore, perdita di memoria , eccesso di fame, modifiche dell’equilibrio del peso corporeo, indebolimento del sistema immunitario.
Un integratore ben formulato non agisce però solo sui sintomi, ma fornisce principi attivi capaci di sostenere l’equilibrio della costituzione nel suo insieme. Importante, in particolare, è sostenere le difese immunitarie, anche attraverso un’azione preventiva sull’intestino e la sua flora batterica, favorire l’equilibrio di pressione e peso corporeo, migliorare l’elasticità della pelle e dei tessuti, non solo per sentirsi più toniche, ma anche per prevenire, fra le altre cose, l’osteoporosi.

Si sente parlare molto di isoflavoni della soia, fanno bene sotto forma di integratori?

Vista la complessità di questa fase delicata, per aggiungere il massimo effetto riequilibrante e protettivo è importate abbinare ingredienti specifici diversi, studiando con cura combinazioni e dosaggi in modo da ottenere la massima sinergia possibile e prevenire possibili effetti collaterali.
Gli isoflavoni sono sostanze simili agli estrogeni, ma estratte da alcuni vegetali, con un’azione molto più blanda di quella ormonale e effettivamente possono essere un supporto per contrastare i disturbi della menopausa. Occorre, però, affidarsi solo a prodotti realizzati secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute in termini di quantità e di associazioni.
Profem Plus è un integratore sviluppato con il supporto della ricerca più avanzata in campo nutrizionale, e che contiene, accanto agli estratti di soia, altri due estratti da piante con tipologie e concentrazioni differenti di isoflavoni: Trifoglio rosso e Pueraria lobata ( o Kudzu).
Siamo così riusciti a ottenere un dosaggio ottimale di isoflavoni con una maggiore affinità per i recettori beta estrogenici, più presenti nel sistema nervoso centrale, nell’intestino, nel tessuto osseo, nel sistema cardiovascolare e nella cute, rispetto ai tessuti di seno e utero. I componenti di Profem plus svolgono quindi la loro azione nutraceutica con un elevato profilo di sicurezza. La Pueraria lobata, inoltre, favorisce la regolazione della pressione arteriosa, che con la menopausa tende a variare.

Ci sono altri ingredienti particolarmente efficaci?

Profem plus contiene anche estratto di Agnocasto, utile per completare ed integrare l’effetto degli isoflavoni. L’Agnocasto aiuta inoltre a riequilibrare la melatonina e favorisce, quindi, la qualità del sonno. Per rafforzare questo effetto è stato aggiunto estratto di Griffonia simplicifolia che contribuisce al rilassamento e al benessere mentale e al controllo del senso di fame. L’associazione è completata dell’estratto di Te verde, che grazie al suo apporto di polifenoli ha proprietà antiossidanti ed è utile per l’equilibrio del peso corporeo.
I componenti di Profem plus mettono poi in primo piano la salute della flora batterica intestinale, importante, fra le altre cose, per favorire assorbimento e attività biologica degli isoflavoni: nella sua formulazione sono contenuti sei ceppi batterici ( Lattobacilli e Bifidobatteri ) probiotici vivi e vitali , in forma microincapsulata gastroprotetta, capaci di raggiungere l’intestino e utili per favorire l’equilibrio della flora intestinale, con un indice di colonizzazione cinque volte più elevato dei probiotici non microincapsulati.
Lo sviluppo di questi microrganismi benefici è sostenuto dalla presenza di Frutto-oligosaccaridi a catena corta ( FOS ) , particolari fibre alimentari provenienti dalla barbabietola da zucchero, che esercitano un ruolo positivo sul metabolismo di grassi e zuccheri e favoriscono l’assorbimento di calcio e magnesio. Un altro nucleo di azione proviene dal Bifidobacterium lactis Bb1, un innovativo ceppo batterico naturalmente ricco di Zinco, che rilascia naturalmente il prezioso minerale nell’intestino nella forma più biodisponibile. Si assicura, così, un adeguato approvvigionamento di zinco, che favorisce il sostegno del sistema immunitario e le difese antiossidanti regolando, nel contempo, l’attività dell’insulina.

Profem plus è un integratore alimentare completo al gradevole sapore di mela, privo di glutine, naturalmente privo di lattosio e di OGM .
Utile per molti disturbi della menopausa, aiuta a mantenere il benessere psico-fisico in questo delicato periodo. Si consiglia l’assunzione di 1 bustina al giorno, pronta all’uso, possibilmente lontano dai pasti . Il contenuto della bustina va sciolto in mezzo bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, mescolando con cura, quindi bevuto subito.
È consigliabile iniziare la sua assunzione giornaliera alla comparsa dei primi sintomi e proseguirla indicativamente per 3-6 mesi.
Grazie al suo effetto riequilibrante, Profem plus può essere usato ciclicamente anche una volta trascorsa la prima fase “critica” di passaggio alla menopausa, per mitigare i disturbi che permangono. È preferibile concordare le modalità con il medico curante.

Posted in: Benessere | Tagged: donne, Integratori, isoflavoni, menopausa, Profem Plus, riequilibrio, soya

Menopausa: un’opportunità per rinnovarsi

Posted by carlab on 11 Maggio 2018 | Leave a response

Di Fiorenza Zanchi

La menopausa è un momento di cambiamento importante nella vita femminile. Ancora troppe donne lo vivono con ansia, complice un’informazione non sempre corretta. Ecco alcuni suggerimenti della dottoressa Fiorenza Zanchi, ginecologa, omeopata e psicosomatista.


5 domande che ci stanno a cuore

Perché quando si avvicina la menopausa si ingrassa più facilmente, soprattutto sulla pancia?

L’aumento del tessuto adiposo è uno stratagemma della Natura per attenuare la trasformazione ormonale che sta avvenendo. In questa fase, infatti, gli estrogeni diminuiscono progressivamente, mentre aumentano gli androgeni.
Il tessuto adiposo che si forma non va vissuto solo come una zavorra inutile: è un vero e proprio organo endocrino, che gioca un ruolo importante nella trasformazione ormonale. Una delle sue funzioni, per esempio, è la produzione di aromatasi, enzima localizzato soprattutto nelle cellule adipose addominali capace di trasformare gli androgeni in estrogeni.
La forma che cambia può quindi aiutare a ridurre vampate di calore, nervosismo e insonnia. Favorisce, inoltre, una maggiore luminosità della pelle e previene osteoporosi, perdita di capelli, secchezza vaginale e altri disagi.

Vuol dire allora che non dobbiamo contrastare l’aumento del peso?

Certo non dobbiamo uniformarci ai modelli stereotipati che propongono donne eternamente adolescenti, con la pancia piatta. Un’ eccessiva magrezza può accentuare i disturbi della menopausa. Se il peso tende a lievitare occorre però rivedere lo stile alimentare e approfittare di questo momento di cambiamento per rinnovare le proprie abitudini, incrementando, fra le altre cose, l’attività fisica, che andrebbe svolta con regolarità. Un’ occasione unica per concedersi più attenzione, imparare a non trascurarsi e a volersi bene. Accanto alle passeggiate, lo yoga è una disciplina ideale perché aiuta a conoscersi meglio, rafforza e rende più elastiche e capaci di affrontare i cambiamenti

È vero che in menopausa cala il desiderio sessuale?

I mutamenti del corpo sono spesso accompagnanti da nuovi stati d’animo che ci portano a mettere in discussione il nostro ruolo, anche in relazione alla sessualità.
Il segreto è non tentare di arrestare i cambiamenti ma accettarli, andare fino in fondo,
approfittare di questo momento per cambiare davvero e liberarsi dai condizionamenti e dalle coercizioni.
Troppo spesso le donne mi raccontano di un lavoro schiacciante, dentro e fuori casa, diventato continuo, ripetitivo, senza gioia, fra obblighi famigliari e impegni produttivi.
È importante cercare uno spazio per rigenerarsi, ridare voce alla creatività e alle passioni.
Se si ritrova un rapporto con il proprio eros interiore, poi è più facile trasportarlo all’esterno, nelle relazioni e il sesso guadagnerà certamente.

Ci sono accorgimenti particolari che aiutano a mantenere l’equilibrio della sfera genitale?

Un insegnamento viene dalla medicina tradizionale orientale, che pone l’attenzione sul piano, perineale, formato dai muscoli del pavimento pelvico: elevatore dell’ano, bulbo-cavernosi e ischio-cavernosi. In oriente questa zona è chiamata muscolo CHI e viene considerata fondamentale per aumentare la forza vitale e sessuale. Secondo le donne che si dedicano a discipline taoiste, per esempio, la condizione del perineo è determinante per lo sviluppo e la concentrazione dell’energia femminile: se questa regione non è sufficientemente tonica ed elastica, si può facilmente”disperdere” o non riuscire a “concentrare” energia. Oggi sappiamo che un eccessivo rilassamento del perineo, oltre a causare disturbi spiacevoli, come il prolasso o l’incontinenza urinaria, può essere alla base di una maggiore difficoltà a percepire il piacere sessuale. D’altra parte, l’eccessiva contrazione e rigidità di questa zona comporta una lubrificazione minore , quindi può suscitare dolore e/o impedire la penetrazione.
L’ attenzione nei confronti del perineo è quindi importante. Diversi esercizi di yoga aiutano a imparare a utilizzarlo.

Integratori e rimedi naturali aiutano?

Un aiuto viene dall’omeopatia, che fornisce diversi rimedi di supporto per attenuare alcuni dei disturbi più frequenti della menopausa, fra cui secchezza vaginale, vampate di calore, sbalzi dell’umore e insonnia.
Ci sono poi differenti integratori a base di composti naturali come l’ac. Ialuronico, il resveratrolo, vari tipi di vitamine, o vegetali, ad es. i fitoestrogeni, che mitigano gli effetti dei mutamenti ormonali e favoriscono il mantenimento dell’equilibrio, accompagnando i fisiologi cambiamenti legati all’età.
L’importante è scegliere in modo personalizzato, con il supporto di una/o specialista. Il “fai da te” non è consigliato, perché per usare efficacemente questi prodotti, ed evitare eventuali controindicazioni, occorre valutare caso per caso la scelta.
Fondamentale, inoltre, è favorire integratori di elevata qualità, che specificano con precisione gli ingredienti e la loro concentrazione.

(*) Trovate diversi articoli sulla menopausa della dottoressa Zanchi per approfondire questi temi su www.letrasformazionidelladonna.it , ginecologia naturale, menopausa.

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Acido ialuronico: un aiuto per il benessere di ossa, articolazioni e cute, di Barbara Aghina

Posted by donnetra on 28 Febbraio 2017 | Leave a response

younAcido ialuronico: un aiuto per il benessere di ossa, articolazioni e cute
di  Barbara Aghina

Conosciuto e diffuso per il suo impiego cosmetico in creme e altri prodotti di bellezza, in realtà l’acido ialuronico può avere un’azione più profonda se assunto in forma di integratore alimentare: perché agisce dall’interno. In questo modo può essere di sostegno non solo per la pelle ma anche per le ossa, le articolazioni e le mucose. Ecco alcune indicazioni utili per utilizzarlo.

Quel’è il ruolo dell’acido ialuronico?

L’acido  ialuronico è una sostanza vitale formata da tante molecole di zucchero unite insieme che compongono un “bio-polisaccaride”. Costituente biologico essenziale dei tessuti connettivi, questo composto entra a far parte delle strutture del tessuto osseo, delle articolazioni e del derma, cui conferisce elasticità, flessibilità, compattezza e tono.

In sintesi il suo ruolo è insostituibile per:

  • proteggere le cartilagini dall’invecchiamento e dagli stress meccanici;
  • lubrificare le superfici articolari;
  • assicurare il nutrimento delle cartilagini, delle ossa e del derma.

Da dove proviene l’acido ialuronico?

Vista la sua importanza, l’organismo è in grado di sintetizzarlo naturalmente a partire da composti più semplici. Brodo, e altre ricette che prevedono l’uso di ossa e tendini sono particolarmente ricche dei principi nutritivi necessari per produrre l’acido ialuronico, ma sono poco consuete nella dieta.
Anche ortaggi, frutta e derivati della soia, fra cui latte e yogurt, ne favoriscono la produzione.

Tuttavia, con l’avanzare dell’età, la sua sintesi diminuisce progressivamente causando un graduale impoverimento organico di acido ialuronico, che costituisce uno dei fattori di rischio delle patologie articolari e accelera i processi di invecchiamento della pelle.

Come compensare la diminuita sintesi di acido ialuronico?

Premesso che niente può sostituire una dieta equilibrata, preparati nutraceutici mirati aiutano a arricchire la dieta.
ProfosTM  è un integratore innovativo che fornisce le più elevate concentrazioni di acido ialuronico di derivazione vegetale, in una forma particolare di totale purezza e di facile utilizzazione.

La composizione di ProfosTM  garantisce un assorbimento graduale ed efficace nello stomaco, nelle prime due ore dall’assunzione e successivamente nell’intestino, quindi l’utilizzazione efficiente delle sue componenti a livello dei tessuti, dove viene trasportato attraverso il sangue.

Quali sostanze agiscono per favorire l’utilizzazione dell’acido ialuronico?

L’acido ialuronico contenuto in ProfosTM  è integrato da altri composti naturali che agiscono in sinergia migliorandone assorbimento e trasformazione nell’organismo, in particolare:

  • rosa canina, ricca di vitamina C, essenziale per la produzione di collagene e di altri componenti del tessuto connettivo, fra cui l’elastina;
  • vitamina A, sostegno ottimale per la crescita e la rigenerazione degli epiteli;
  • magnesio, essenziale per il mantenimento dell’equilibrio osseo;
  • silicio, minerale presente in forma altamente biodisponibile, essenziale per il metabolismo osseo
  • frutto-oligosaccaridi (FOS), una fibra vegetale che a livello intestinale favorisce l’assorbimento di calcio e magnesio e dei componenti attivi di ProfosTM ;
  • Componenti vegetali titolati : Finocchio, Amamelide, Malva, Griffonia simplicifolia, per migliorare le funzioni generali della mucosa intestinale e di conseguenza l’assorbimento di ProfosTM.

Quando usare ProfosTM ?

L’assunzione secondo la posologia consigliata di  Profos TM   è d’aiuto per favorire la resistenza e la plasticità delle ossa, della pelle e delle articolazioni. Per sostenere la produzione interna di acido ialuronico, è consigliabile assumerne una bustina al giorno, per due mesi, due-tre volte l’anno.

L’assunzione di una bustina al giorno, per almeno due mesi consecutivi, è inoltre utile come coadiuvante in caso di traumi e processi degenerativi articolari, osteoporosi, invecchiamento della pelle, anche in seguito a esposizione al sole e come supporto dopo interventi estetici.

In che modo utilizzare ProfosTM ?

ProfosTM  è disponibile in confezioni da 10 e da 30 bustine, in forma di granulato. Si assume possibilmente 1 ora prima dei pasti.
Per scioglierlo con facilità è consigliabile mescolarlo   inizialmente in pochissima acqua, con un cucchiaino, quindi si aggiungono altri 1-1,5 dl di acqua. Ha un gusto fresco e dissetante.

Dottoressa Barbara Aghina,
biologa, specializzata in biologia molecolare

1aghi Per ulteriori informazioni: info@guna.it  

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Posted in: casino 2 | Tagged: acido ialuronico, articolazioni, benessere, cute, donna, Guna, menopausa, ossa, Profos

Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla – Ingredienti in primo piano, di Carla Barzanò

Posted by donnetra on 14 Dicembre 2016 | Leave a response

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La dieta naturale
Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla
Ingredienti in primo piano

Diversi ingredienti aiutano a prevenire l’osteoporosi .
Ecco alcuni consigli.

Da valorizzare

  • Avocado (insieme ai funghi, per esempio, shiitake o champignons) è uno dei pochi vegetali che fornisce vitamina D e favorisce, quindi,
    l’utilizzazione di calcio e fosforo.
    Inoltre contiene diverse sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, fra cui vitamina A, E, luteina e glutatione, che gli conferiscono la proprietà di aiutare a prevenire i dolori articolari.
    È delizioso in aggiunta alle insalate, o ridotto in una morbida crema da spalmare sul pane, per esempio in sostituzione del formaggio serale.
  • Alga Spirulina, coltivata in acqua dolce, a differenza delle alghe di mare è povera di sodio e iodio, quindi ha meno controindicazioni, in cambio rappresenta un’ottima sorgente di calcio, fosforo e magnesio e secondo diverse ricerche sembra favorire la rigenerazione dei tessuti.
    Aggiungetene ½ cucchiaino al giorno a verdure o minestre.
    Scegliete esclusivamente quella bio di produzione italiana.
  • Mandorle, sono fra i frutti oleosi più ricchi di calcio; inoltre, a differenza di noci e nocciole, hanno proprietà alcalinizzanti, contribuiscono quindi a creare un ambiente favorevole all’assorbimento di questo minerale.
    Provatele sminuzzate, per esempio per uno squisito pesto di timo o rosmarino, oppure sotto forma di latte, per la colazione del mattino.
  • Sesamo, miniera di minerali fra cui magnesio, importante nella formazione delle ossa, è l’ingrediente principale del gomasio, condimento per insalate ed altri ortaggi.
    Per prepararlo tostate leggermente i semi (a calore elevato sviluppano un composto indesiderabile), quindi tritateli e unite poco sale marino integrale, e/o erbe aromatiche tritate.
  • Germogli di alfalfa, ricchi di calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, selenio, vitamine A, B, C, D, E, K, sono una buona sorgente di di fitoestrogeni, che aiutano a regolare la rigenerazione di ossa e tessuti.
    Aggiungetene una piccola manciata a minestre o insalate.
  • Pesce azzurro, insieme al tuorlo d’uovo è una delle migliori fonti alimentari di vitamina D; fornisce inoltre acidi grassi omega 3, con proprietà antinfiammatorie che favoriscono la riduzione dei dolori articolari.
  • Soia e derivati, contengono fitoestrogeni e composti insaponificabili, entrambi principi attivi con un ruolo positivo sulla rigenerazione delle ossa e delle cartilagini.
    Utilizzate il latte di soia, oppure il tofu nella versione morbida, che viene cagliato con solfato di calcio ed è più ricco di questo minerale.
  • Frutta e verdura, rigorosamente di stagione, alcalinizzano e prevengono quindi l’eliminazione del calcio.
    Consumatene cinque porzioni al giorno distribuite nei pasti principali e nei fuori pasto.
    Cavoli, broccoli ed altri ortaggi della famiglia delle brassicacee sono  particolarmente ricchi di calcio in forma ben assimilabile.
    Inoltre, forniscono vitamine C e K, entrambe coinvolte nella rigenerazione delle ossa.
  • Acqua. Se ha più di 300 mg calcio rappresenta una buona fonte del minerale ed è raccomandabile soprattutto a chi non fa uso di latticini.
  • Tisane di equiseto e fieno greco hanno un effetto remineralizzante. Fatevi consigliare come assumerli dal vostro erborista

mandorle

Con moderazione

  • Latte e latticini, diversi studi smentiscono il loro ruolo di protettori delle ossa: chi ne abusa, anzi, ha un’ incidenza più elevata di osteoporosi di chi li consuma moderatamente o non li consuma affatto.
    Il latte, in particolare, può rendere problematico l’assorbimento del calcio nei soggetti intolleranti.
  • Grana, è un’ottima fonte di calcio.
    Tuttavia è molto ricco di sodio, che può interferire negativamente con il suo assorbimento.
    Meglio non abusarne.
  • Zucchero e dolci (comprese le bevande), acidificano il sangue e favoriscono, quindi, la mobilizzazione del calcio dalle ossa per ripristinare l’equilibrio acido/base dell’organismo.
  • Carne e cibi proteici hanno un effetto analogo ai dolci e il loro abuso aumenta il fabbisogno di calcio.
  • Verdure ricche di ossalati, come spinaci, biete, barbabietole rosse diminuiscono l’assorbimento di calcio.
  • Caffè, aumenta l’eliminazione renale di calcio.
  • Bevande alcoliche, il loro abuso sembra essere legato a un maggior rischio di osteoporosi e fratture probabilmente derivati da danni genetici che alterano la rigenerazione delle ossa.

Evitate

  • Il fumo, oltre a interferire negativamente con la salute delle ossa è un fattore di rischio per numerose malattie degenerative, senza contare che danneggia la pelle e accelera l’invecchiamento.

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Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: alimentazione sana, benessere, Carla barzanò, dieta, donna, menopausa, osteoporosi, prevenzione
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