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Donne, sessualità ed età della vita – Ritrovare equilibrio e forma fisica e dare nuovo impulso al desiderio? Integrare con le erbe aiuta! suggerimenti di Barbara Aghina
Ritrovare equilibrio e forma fisica e dare nuovo impulso al desiderio? Integrare con le erbe aiuta!
I suggerimenti di Barbara Aghina
La primavera è alle porte: è il momento lasciare alle spalle lo stress accumulato nei lunghi mesi “bui”.
Speciali miscele di erbe aiutano a risvegliare forma fisica e Eros.
Quali sono i legami tra stress e salute?
Lo stress prolungato o cronico costituisce un fattore di scompenso che si traduce in una alterazione del sistema psico-neuro-endocrino-immunitario (PNEI), ovvero di quella complessa rete di relazioni psiche/soma che permette alle diverse parti del nostro organismo di “parlarsi” per mantenere reciproci e salutari equilibri.
Cosa succede quando questo “dialogo” si interrompe?
Si verifica una perdita dell’ “omeostasi”, la capacità dell’ organismo di mantenere la stabilità dell’asse neuro-endocrino.
Ciò crea ripercussioni sui sistemi neuro-vegetativi ed emotivi e sull’assetto immunitario.
Quando questo squilibrio inizia a manifestarsi, può determinare l’insorgenza di stanchezza, affaticabilità maggiore suscettibilità alle infezioni, depressione, ansia.
Ma non solo…
Lo stress può alterare il ciclo mestruale?
Proprio a causa degli squilibri neuro endocrini ad esso collegati lo stress cronico è in grado di alterare il bioritmo del ciclo mestruale.(1)
D’altra parte, numerose osservazioni rilevano che, nella donna, il desiderio sessuale è fisiologicamente discontinuo in relazione proprio alle variazioni del ciclo mestruale.
Dunque è ipotizzabile che alterazioni del ciclo, legate a stress cronici, si riflettano anche sul desiderio sessuale.
La diminuzione del desiderio sessuale può quindi correlarsi allo stress?
In effetti stress prolungati o cronici possono determinare un aumento, ad es, di adrenalina e/o di prolattina.
Entrambi questi ormoni inibiscono il desiderio femminile che ha bisogno di calma, rilassamento e senso di benessere per potersi manifestare.
Dunque lo stile di vita che conduciamo è importante?
Modificare o rimuovere le cause che inducono questa tensione cronica è certamente è un passo fondamentale; in particolare possono aiutare una corretta attività fisica, tecniche di rilassamento, supporto psicologico e una dieta appropriata
Come è possibile affiancare e rinforzare questi strumenti?
La sindrome da “Stress Cronico” comporta il progressivo esaurirsi delle capacità dell’organismo di sintetizzare i mediatori neuro-ormonali deputati al controllo del sistema PNEI (in particolare l’asse HPA: ipotalamo/ipofisi/surrene).
Per favorire ulteriormente un processo di riequilibrio degli “ormoni dello stress” e, di conseguenza riequilibrare la forma fisica e apportare un beneficio anche alla vita sessuale, è necessario favorire il ripristino di queste capacità perdute.
Quali principi attivi aiutano?
Diversi studi legati all’osservazione (2) dimostrano che l’utilizzo dell’integratore alimentare Tonicoguna, anche in associazione a complessi vitaminici scelti, fornisce un apporto di sostanze vegetali attive proprio sul controllo della funzionalità dell’asse HPA , indispensabili per ripristinare le funzioni enzimatiche e di sintesi proteica compromesse dall’alterazione dell’omeostasi PNEI.
In particolare la presenza in Tonicoguna del succo di Morinda Citrifolia in quantità rilevante (33%) garantisce una efficace protezione del Sistema Nervoso Centrale dai danni ossidativi e vascolari causati dallo stress.
Questa condizione è essenziale per il ripristino dell’omeostasi PNEI che a sua volta può aiutare a ritrovare forma fisica e desiderio sessuale.(3)
(1) NB Il prodotto contiene Hipericum perforatum dunque non va assunto dalle donne che prendono la pillola perché può determinare una perdita dell’effetto anticoncezionale
(2) Advanced Therapies ISSN 2281-485X / anno III- n.4- 2014 Desincronizzazione dell’asse HPA, stress e Sindrome da Stanchezza Cronica Studio osservazionale multicentrico sull’attività di Tonicoguna e Vit Formula™ nel sostegno della funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
Desynchronization of HPA axis, stress and Chronic Fatigue Syndrome.
Observational cohort study on Tonicoguna and Vit Formula™ to support the function of Hypothalamus-Pituitary Gland-Adrenals axis
Donatella Brazioli1, Rosa Maria Calderone2, Simona Chierici3, Giuseppe Chimenti4, Ferdinando Diodati5, Maurizio Lucarelli6,Vito Mannino7, Maria Letizia Primo8, Ornella Righi9, Paolo Spagnul10, Antonio Tartaglia11, Lucio Turco12
1Specialista in Malattie dell Apparato Digerente, Torino – 2Medico Chirurgo, Palermo – 3Medico Chirurgo, Bologna – 4Specialista in MedicinaInterna e Pediatria, Palermo – 5Specialista in Medicina Aeronautica e Spaziale, Roma – 6Specialista in Endocrinologia, Perugia – 7Specialistain Medicina dello Sport, Palermo – 8Medico Chirurgo Eq. in Psichiatria, Torino – 9Specialista in Pediatria, Piacenza – 10Specialista in MedicinaInterna, Udine – 11Medico Chirurgo Eq. in Psichiatria, Torino – 12Specialista in Psichiatria, Latina
(3) Quadro sinottico delle sostanze vegetali presenti in Tonico Guna e del rispettivo tropismo cellulare e d’organo
Dottoressa Barbara Aghina
*(Illustrazione, in alto, di Pat Carra, tratta dal libro “Sex of humour”)
Salute, bellezza, buonumore: il ruolo dell’intestino “Equilibro della flora batterica intestinale: garanzia di benessere” di Barbara Aghina
L’intestino gioca un ruolo decisivo per salute e benessere dell’intero organismo ed ha un’importanza fondamentale per le difese immunitarie dell’intero organismo .
Il suo equilibrio è quindi molto importante per proteggerci da diverse malattie e aiuta a prevenire le sindromi influenzali o
para-influenzali con interessamento gastro-intestinale, i disturbi da raffreddamento stagionali, ma anche diversi altri squilibri.
Capita, per esempio, di non seguire una dieta ricca in frutta e verdura o di aver bisogno di alcune medicine, come antibiotici o antinfiammatori, il cui uso prolungato rischia di compromettere proprio l’equilibrio intestinale, indebolendolo.
In particolare l’alimentazione incongrua o l’uso continuo di farmaci, possono alterare il delicato ecosistema intestinale, costituito da una grande comunità di batteri, chiamata “microbiota intestinale” .
“Microbiota intestinale”: una comunità da conoscere e difendere…
Questa grande comunità è costituita da numerose famiglie batteriche benefiche che, nel corso di centinaia di migliaia di anni, sono entrate in equilibrio tra di loro e in stretta simbiosi di reciproco scambio, con le cellule della nostra mucosa intestinale creando la condizione fisiologica detta anche di “eubiosi”.
Sono diventate così una parte integrante dell’intestino di cui regolano numerose funzioni essenziali per la salute.
In particolare fanno parte del microbiota i grandi gruppi di batteri chiamati Lattobacilli ed i Bifidobatteri, tra le cui numerose attività di regolazione dell’organismo, figurano:
- aiutare il buon funzionamento della cosiddetta “barriera intestinale”, fondamentale per le difese contro l’aggressione di virus e batteri esterni nocivi;
- sostenere i processi di digestione degli alimenti;
- favorire la produzione di importanti vitamine;
- regolare il nostro sistema immunitario intestinale.
… Mantenere e
Dunque, vi sono diverse situazioni come: stress, alimentazione sbilanciata, ad esempio eccesso di zuccheri e grassi, o carenza di frutta e verdura, uso non corretto o abuso di farmaci, fumo, alcol, sedentarietà, che possono portare a un progressivo impoverimento, detto disbiosi, del numero e del tipo di batteri “buoni”.
Ciò favorisce l’alterazione di quelle funzioni benefiche che hanno questi batteri; ad esempio la barriera di difesa intestinale può indebolirsi, aprendo più facilmente la strada all’ingresso di virus o batteri nocivi, o di tossine di derivazione chimica o alimentare, favorendo l’impoverimento della produzione di importanti vitamine, o il rallentamento dei processi digestivi e abbassando l’assorbimento dei minerali e delle sostanze nutritive.
In questi casi prima di tutto è opportuno:
- riequilibrare la propria alimentazione, in particolare eliminando l’eccesso di zuccheri semplici, grassi e alcol, aumentando, invece, la quota giornaliera di frutta e verdura fresca e di stagione , per accrescere l’introduzione di fibre vegetali , importante “alimento” di rinforzo per i nostri batteri intestinali buoni , in particolare per i Bifidobatteri;
- limitare il fumo;
- praticare abitualmente attività fisica, per aiutare a “risvegliare” la motilità intestinale.
… Ripopolare
Inoltre è utile “rinforzare” direttamente il microbiota attraverso l’integrazione alimentare, e quindi il “ripopolamento” dei nostri batteri benefici, utilizzando simbiotici specifici, cioè preparati, certificati e monitorati con studi scientifici .
Gli integratori migliori sono a base di batteri “probiotici” benefici e mirati e fibra vegetale “prebiotica”, che possiedono un’attività di rinforzo sicura e un’ efficacia riequilibrante documentata dell’”eubiosi” intestinale.
L’impiego abituale di yogurt, o di altri prodotti fermentati (per esempio crauti) eventualmente fatti in casa, può essere una pratica alimentare quotidiana che completa un regime alimentare equilibrato ed uno stile di vita sano.
Periodicamente, e soprattutto nei periodi “critici” che accompagnano e seguono stress e malattie, è poi d’aiuto un’ integrazione realizzata con tipologie di fermenti lattici batterici appositamente selezionati e finalizzata al ripopolamento del microbiota intestinale, quindi specifica per ristabilire l’eubiosi intestinale.
Questa selezione, consente di controllare sia il dosaggio che la sicurezza e la capacità attiva di colonizzare l’ambiente intestinale dei microrganismi prescelti.
La scelta dei batteri è il frutto di ricerche scientifiche specifiche, che permettono di identificare integratori alimentari costituiti da diversi tipi di fermenti lattici con la “carta di identità” e di associarli in modo tale da conseguire la massima efficacia di ripopolamento della microflora batterica intestinale, garantendo sicurezza e assenza di effetti collaterali.
…Un integratore speciale
Proflora (Guna) è un integratore alimentare, certificato privo di allergeni, di tipo simbiotico, cioè costituito da 6 diversi tipi di fermenti lattici “ probiotici” (chiamati anche ceppi), in forma microincapsulata gastroprotetta, associati a fibra naturale prebiotica, utile per riequilibrare efficacemente l’ecosistema intestinale.
Il processo brevettato di “microincapsulazione” protegge ciascuno dei 6 tipi di fermenti lattici probiotici dall’aggressione dei succhi gastrici, migliorando decisamente la loro sopravvivenza durante il transito gastroduodenale.
Si assicura così il raggiungimento dell’intestino del 100% dei fermenti lattici ingeriti, ancora vivi e vitali.
I fermenti lattici probiotici di Proflora, appartengono proprio ai Lattobacilli ed ai Bifidobatteri, ed insieme hanno un’azione sinergica che garantisce una pronta colonizzazione dei diversi segmenti intestinali.
La componente prebiotica è costituita da fibre vegetali chiamate “frutto-oligosaccaridi (FOS)”, che non essendo attaccati dagli enzimi digestivi, né assorbiti dalla mucosa intestinale , riescono a giungere intatti nel colon dove vengono fermentati selettivamente dalla microflora intestinale, in particolare dai Lattobacilli e Bifidobatteri benefici , aumentando l’effetto “barriera” della mucosa intestinale, favorendo l’assorbimento di alcuni minerali, in particolare calcio e magnesio.
Come si usa Proflora
È consigliata l’assunzione di 1 bustina al giorno, per un ciclo di almeno 30 giorni; il contenuto della bustina si scioglie in un bicchiere d’acqua.
Essendo i fermenti probiotici protetti dall’azione dei succhi gastrici, Proflora può essere assunto in qualunque momento della giornata, indipendentemente dai pasti.
Dottoressa Barbara Aghina
LA BELLEZZA DELLE EMOZIONI, di Patrizia Pascucci
La vera bellezza, quella che può emozionare, è il frutto di un’esistenza che ha saputo emozionarsi e non ha avuto timore di farlo
Come dentro, così fuori
Qual è il legame tra emozione e bellezza? Sempre più spesso gli approcci olistici sottolineano il legame tra il piano corporeo e quello psicologico, emotivo e spirituale.
Secondo quest’ottica non solo il funzionamento, ma anche l’aspetto del nostro fisico, sono strettamente connessi con i nostri vissuti più profondi.
Se per aspetto fisico intendessimo solo ed esclusivamente il grado di aderenza ai moderni dettàmi estetici incorreremmo in una grossolana semplificazione.
Il fascino dell’armonia
Quante volte, infatti, rimaniamo ammirati di fronte a persone che, pur non potendo essere definite Veneri o Adoni, ci trasmettono una sensazione di grazia ed armonia?
Ciò accade quando nelle persone traspare all’esterno una qualità della vitalità interna che poco ha a che fare con i canoni di bellezza squisitamente fisici.
Ciò che colpisce può essere la profondità di uno sguardo, l’eleganza della postura o dei movimenti, la luminosità dell’incarnato, la piacevolezza del tono di voce.
L’essenza di ognuno di noi si riversa quindi all’esterno andando a caratterizzare il modo in cui appariamo agli altri.
Il nostro vissuto profondo è fortemente intrecciato al nostro vissuto emotivo e al modo in cui viviamo, anche quotidianamente, le nostre esperienze sensoriali ed affettive.
Il ruolo delle emozioni
Le emozioni sono un sistema complesso che coinvolge corpo, mente, comportamento, energia.
Ci informano in modo immediato e concreto di come noi reagiamo alle esperienze che stiamo vivendo.
In questa loro funzione, a prescindere dalla loro valenza positiva o negativa, le emozioni rappresentano dei potenti alleati alla nostra salute e alla nostra armonia. Troppo spesso, tuttavia, i condizionamenti culturali o educativi ci portano a reprimerle o addirittura a negarle.
Quante volte accade che rabbie soffocate e prolungate deformino negli anni l’espressione e logorino il fisico?
Quanto spesso vediamo anche giovanissimi piegati in posture che la dicono lunga sulla loro autostima e sicurezza?
Quanti occhi spenti dalla tristezza o attraversati da un’inarrestabile inquietudine ci è capitato di osservare?
Tornare al proprio centro
Questo accade quando si perde il contatto con la parte più intima e vitale di sé, quella che tanto spesso, invece, si esprime nel volto di un bambino o alla presenza di persone che, seppur esteticamente non perfette, riflettono la loro bellezza interna al di fuori.
Come tornare a prendere contatto con il proprio centro?
Non ci serve giudicare o reprimere le nostre emozioni.
Al contrario: è fondamentale ascoltarle, senza giudicarle, ma accogliendo il messaggio intimo che ci portano.
Spesso non siamo più abituati a farlo e a questo scopo possono rivelarsi utilissimi percorsi fondati sull’esperienza di vario tipo: yoga, bioenergetica, somaticexperiencing, meditazione, ad esempio, sono alcune possibili vie attraverso le quali reimparare a stare con se stessi e a contattare la fonte del nostro benessere e quindi della nostra bellezza.
Contatti
Patrizia Pascucci
www.psicologiamentecorpo.it