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mangiare

RIDURRE L’USO DEL CELLULARE PUÒ AIUTARE A MANGIARE MEGLIO.

Posted by carlab on 4 Maggio 2022 | Leave a response
phone

In questa stagione cresce il desiderio di “mettersi in forma” e molte di noi inseguono il mito della dieta ideale. In realtà, come risaputo, non esistono ricette valide per tutte. Se il desiderio di rinnovarsi è certamente di buon auspicio, meglio però non lasciarsi irretire da schemi rigidi e iniziare un percorso di ascolto e osservazione di noi. Di cosa abbiamo davvero bisogno? Valutare le possibili fonti di stress che turbano il nostro equilibrio, prima ancora di “cosa mangiamo”, è un passo importante verso il benessere. I risultati di una ricerca appena pubblicata sono d’ispirazione.   

Di Carla Barzanò

Il cellulare: una presenza troppo invadente?

Utile compagno nella vita quotidiana, come risaputo il cellulare può avere conseguenze indesiderabili sul benessere. Diverse indagini mostrano che abusarne rischia di compromettere il sonno e la concentrazione. Un interessante studio dell’Università di Lubecca suggerisce ora che le radiazioni emesse alterano anche la regolazione dell’assunzione di cibo.

Le comunicazioni mobili utilizzano, infatti, campi elettromagnetici ad alta frequenza, che possono avere un impatto sull’elaborazione di fame e sazietà nel cervello, quindi anche sulla regolazione del peso corporeo. Studi precedenti avevano già dimostrato che i roditori esposti alle radiazioni elettromagnetiche mangiano di più. Secondo gli scienziati di Lubecca questa connessione potrebbe esistere anche negli esseri umani.

phone in cucina

Una osservazione che fa riflettere

La loro ricerca ha coinvolto 15 uomini normopeso di età compresa tra 21 e 29 anni. I soggetti sono stati irradiati a digiuno, in tre diversi momenti, con due differenti telefoni cellulari, o esposti a radiazioni fittizie, per circa 25 minuti, con una intensità analoga a quella standard dei cellulari.

Successivamente, i partecipanti hanno potuto servirsi da soli a un buffet. I ricercatori hanno determinato l’assunzione spontanea di cibo, vari valori ematici e il metabolismo energetico del cervello, usando la spettroscopia di risonanza magnetica al fosforo (MRS),

Dopo essere stati esposti alle radiazioni dei telefoni cellulari, 13 su 15 persone del test hanno consumato olltre 200 calorie in più rispetto ai controlli, principalmente sotto forma di carboidrati. I livelli di glucosio e insulina nel sangue non sono cambiati, ma il ricambio di energia nel cervello è aumentato dopo la radiazione. Le cellule nervose hanno bisogno di glucosio per generare energia. È possibile che il corpo volesse compensare l’aumento del fabbisogno aumentando l’assunzione di carboidrati.

Si potrebbe quindi pensare che le radiazioni dei telefoni cellulari non siano solo un potenziale contributo all’eccesso di cibo, ma modifichino anche il metabolismo energetico del cervello.

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L' ONNIVORO REALE

In attesa di approfondimenti: dalla ricerca alla pratica di ogni giorno

Lo studio, basato puramente sull’osservazione e su un numero limitato di partecipanti, ha certo bisogno di approfondimenti. Telefonare con l’auricolare, per esempio, protegge la testa dalle radiazioni, ma deve ancora essere chiarito in che misura abbiano effetto le attività apparentemente distanti dalla testa, come la ricezione e l’invio di messaggi.

In attesa di maggiori dati, resta valida la raccomandazione di non abusare del cellulare, anche per mantenere viva la soglia di attenzione necessaria ad essere presenti a noi stesse, agli incanti naturali che offre questa stagione, contributo irrinunciabile al benessere.

A tavola con attenzione

Cominciamo dal momento del pasto. Prima di iniziare una nuova dieta, proviamo a migliorare la modalità con cui assumiamo il cibo. Siamo presenti, vigili, riconoscenti. In qualsiasi momento, anche nelle giornate lavorative, concediamoci una “vera” pausa quando mangiamo. Solo in questo modo potremo attivare tutti i canali di percezione, goderne a pieno e riconoscere i segnali di appetito e sazietà.  

Posted in: Benessere | Tagged: benessere, campi elettromagnetici, CELLULARE, condividere, conviviale, cucinare, esperimento, frequentarsi, mangiare, radiazioni, stare assieme, stress

L’ONNIVORO REALE: SCEGLIERE IL CIBO IN FUTURO

Posted by carlab on 12 Aprile 2022 | Leave a response
Gli onnivori

Mangiare un po’ di tutto, con attenzione, gusto e consapevolezza. Essere aperte alle nuove possibilità, senza trascurare le tradizioni. È questo il modo di interpretare il cibo che caratterizza “l’onnivoro reale” un nuovo profilo per utilizzare i prodotti alimentari, che potrebbe essere una
grande opportunità per favorire il benessere nel prossimo futuro. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto per il futuro tedesco, impegnato a sondare l’ambiente per aiutarci a comprendere quali saranno le scelte più vantaggiose.

di Carla Barzanò

Le scelte fra presente e futuro

Come sarà il nostro futuro? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma una cosa pare certa. Comunque si evolvano gli eventi imparare a scegliere cibo sostenibile per la nostra salute, l’ambiente e le risorse umane sarà sempre più importante. La crisi climatica, i costi delle risorse e la perdita di cultura alimentare, che ci allontana da conoscenze e tradizioni legate al cibo, rischiano infatti di compromettere il nostro benessere e solo una maggiore consapevolezza nelle scelte può aiutarci.

L’onnivoro reale

La dieta onnivora dei tempi del boom economico, ricca di cibi di origine animale e di prodotti preconfezionati, è quindi superata. Prendono forma modelli alimentari vegetariani e vegani, talvolta estremamente selettivi. Ma se concedere più spazio ai vegetali è auspicabile, i ricercatori intravedono vantaggi in un menu vario, che non pecca di eccessiva rigidità. Il nuovo onnivoro è immerso nella realtà, conosce tutte le offerte del mercato e le seleziona con cura, attingendo alle novità senza dimenticare i cibi più tradizionali.

Nuovo e tradizione insieme

Un particolare rinnovamento sembra svilupparsi nell’ambito delle fonti proteiche. In alternativa alla carne conquistano spazio sostituti che derivano dai legumi, dalle alghe, dai cibi fermentati e addirittura dagli insetti. In fase di studio è anche la cosiddetta “carne coltivata” derivata da colture di cellule staminali di origine animale, che crescono in particolari condizioni di laboratorio, senza bisogno di pascoli e terreni. Una variante che suscita diverse perplessità e per ora fatica a penetrare
nell’immaginario. Sulla tavola dell’onnivoro reale hanno spazio latte e derivati, accanto a piccole quantità di pesce e prodotti ittici, mentre la carne compare in quantità più ridotte o è del tutto assente. Abbondano, invece, vegetali di ogni tipo: accanto a legumi e alghe cereali, ortaggi, frutta, funghi. Il tutto con attenzione a modalità di produzione rispettose di ambiente, territorio e stagioni. Sempre senza pregiudizi. Alcuni ingredienti esotici, per esempio, si diffondono nell’ agricoltura italiana e sostituiscono quelli di importazione.

Dieta mediterranea: un modello antico sempre più attuale

Un modello difficile da raggiungere? A dire il vero l’onnivoro reale, con la sua predisposizione per una menu vario, equilibrato e parsimonioso, sembra avvicinarsi alla dieta mediterranea. Un modello di antica tradizione che per le sue insuperabili qualità è diventato patrimonio dell’Unesco e rappresenta un riferimento per gli scienziati di tutto il mondo. Ritorniamoci anche noi. In questo periodo aiuterà a favorire il rinnovamento primaverile, a superare la stanchezza e a proteggere l’ambiente. Senza rinunciare al piacere di mangiare.

Posted in: Benessere | Tagged: cultura, mangiare, onnivori, rispetto, sostenibilità, stare bene

LEGUMI:PROVATELI GERMOGLIATI

Posted by carlab on 4 Dicembre 2021 | Leave a response
germogli

Di Carla Barzanò

Gustosi, ricchi di sostanze protettive, i legumi sono in primo piano per le loro qualità. Forniscono preziose proteine vegetali e oltre ai pregi nutritivi contribuiscono a fertilizzare il terreno durante la fase di coltivazione. Stanno quindi guadagnando il posto d’onore fra gli ingredienti amici dell’ambiente. Per digerirli con più facilità provateli nella versione germogliata.

Germogli a portata di mano

La germinazione inattiva alcune sostanze indesiderabili e rende quindi più facilmente disponibili i principi nutritivi, fra cui vitamine e minerali.
I legumi germogliati vengono dunque tollerati meglio anche da chi ha problemi di digestione e meteorismo. Aggiungete sempre abbondanti erbe aromatiche durante le preparazione.

Per prepararli

  • Sciacquate i semi, metteteli a bagno in abbondante acqua per almeno una notte (24 ore per quelli di formato più grande, come i ceci).

  • Sciacquateli nuovamente e sparpagliateli, ben umidi, su un vassoio. Evitate che si ammassino, per prevenire la formazione di muffe.

     

  • Sciacquateli due volte al giorno, in modo che si mantengano umidi e lasciateli a temperatura ambiente, in una zona illuminata e ventilata, finché formano il germoglio e la radichetta. Il tempo varia dai 2 ai 4 giorni, secondo il seme.

     

  • Quando il germoglio è appena accennato i legumi possono essere usati per le consuete preparazioni, stufati, lessati o in forma di minestre. Se lasciate sviluppare un germoglio più lungo preparateli in insalata.`

     

  • Diversi semi germogliati possono essere usati anche crudi, nel caso dei legumi è però sempre preferibile una cottura, anche se breve, per esempio a vapore.

     

  • Prima di usarli sciacquateli bene.

ceci germogliati

Insalata tiepida di germogli di ceci

  • Vegana, senza uova e latticini, senza glutine
  • Autunno inverno
  • Preparazione 20'
  • Cottura 18'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di germogli di ceci
  • 200 g di carote
  • 1 rametto di rosmarino
  • 150 g di spinaci novelli
  • 1 spicchio d'aglio
  • 50 g di semi di zucca leggermente tostati senza condimenti
  • il succo di 1 limone
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di scorza d'arancia non trattata
  • sale e coriandolo q.b.

Preparazione:

1. Lasciare

Lasciate a bagno i ceci in abbondante acqua per 24 ore. Sciacquateli e sparpagliateli, ben bagnati, su un vassoio. Fateli germogliare, sciacquandoli due volte al giorno, finché spuntano i germogli.


2. Mettere

Mettete i ceci germogliati in una casseruola, unite l’aglio, 1 cucchiaio di olio, il rosmarino e ½ bicchiere di acqua, coprite e stufate, 7-8 minuti. Unite le carote a tocchetti. Cuocete altri 7-8 minuti. Infine aggiungete gli spinaci, ben lavati, scottateli brevemente e spegnete.

3. Trasferire

Trasferite l’insieme in un’insalatiera, unite i semi di zucca e condite con un’emulsione preparata con olio, sale, succo di limone e scorza d’arancia.

legumi

Suggerimenti

provate l’insalata con lenticchie o altri legumi germogliati. Fa da piatto unico abbinata a riso basmati integrale aromatizzato con curcuma e cumino.

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Zuppa di lenticchie germogliate

lenticchie


Zuppa di lenticchie germogliate

  • Vegana, senza uova e lattcini, senza glutine

  • Vegana, senza uova e lattcini, senza glutine

  • Preparazione 25'
  • Cottura 50'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di lenticchie germogliate
  • 2 cipolle
  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano con le foglie
  • 200 g di pomodori pelati (facoltativi)
  • 1 foglia di alloro
  • 1 di salvia
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • sale marino integrale q.b.


Preparazione:

1. Lasciare

Lasciate a bagno le lenticchie una notte, scolatele, sciacquatele e fatele germogliare.

2. Tritare

Tritate cipolle, carote e sedano e fateli rosolare, delicatamente, con 1 cucchiaio di olio e 1 presa di sale.

3.Unire

Unite i pelati, le lenticchie, circa 1 litro di acqua, le erbe aromatiche, coprite e cuocete, a fiamma bassa, 35-40 minuti, finché le lenticchie sono morbide.

4.Servire

Servite la zuppa con decorazioni di foglie di sedano e olio da aggiungere a piacere. 


zuppa lenticchie

Suggerimenti

ottima per cena, con l’aggiunta 30-40 g per porzione di amaranto, oppure avena in chicchi, o riso integrale già cotti.

Per digerirgli meglio

Il gonfiore di solito diminuisce con l’abitudine. Aggiungete semi di finocchio, cumino, curcuma e erbe aromatiche in cottura per alleviare il problema.
Non usate legumi crudi, anche se in forma di germogli.
Lasciate a bagno i legumi secchi almeno una notte. Questo accorgimento vale anche per i legumi piccoli, come le lenticchie, e aiuta a migliorare la digeribilità. I legumi decorticati e spezzati, come le lenticchie rosse e i piselli non necessitano di ammollo preventivo e generalmente causano minori problemi di quelli interi in caso di colite.
Prima di cuocerli sciacquateli con cura, quindi metteteli in acqua fredda, con aromi a piacere, copriteli e cuoceteli a fiamma bassa, coperti.
Aggiungete il sale solo alla fine, per prevenire l’indurimento della buccia. Il bicarbonato aiuta a ammorbidirli ma riduce il contenuto di vitamine del gruppo B.
Quanti?
Una porzione media di legumi secchi è di circa 40-50 g, che corrispondono a circa 150 g di legumi cotti.
Per risparmiare tempo e energia
Cuocete più porzioni alla volta e congelate ciò che non vi serve , in dosi da 1-2 porzioni, in un vasetto di vetro (da non riempire completamente!).
Utilizzate le scorte quando siete di fretta.
Conservate anche eventuali resti del brodo di cottura, da riusare come base per minestre e risotti.

germogli

I legumi freschi

Contengono più acqua di quelli secchi e quindi sono più poveri di proteine e di altri principi nutritivi. Le quantità andrebbero quindi raddoppiate.
I legumi surgelati, hanno un valore nutritivo sovrapponibile a quelli freschi che sono comunque preferibili nella loro stagione.
I legumi in scatola, infine, utili in caso di fretta, hanno spesso un contenuto alto di sodio.

germogli

I germogli

Si possono preparare con tutti i semi a patto che non siano stati irradiati o privati del loro germe vitale, ma i legumi sono ottimali per ottenere germogli rigogliosi e croccanti.
Per prepararli, lasciate a bagno i legumi una notte, sciacquateli e sparpagliateli, ancora ben bagnati, su un vassoio. Evitate che si ammassino perché potrebbero ammuffire.
Sciacquateli in un colino, due volte al giorno. Manteneteli umidi e sparpagliati, in un luogo areato, finché spunta il germoglio. Quando sono pronti conservateli in frigorifero, in un recipiente chiuso. Durano 3-4 giorni. Se si formano muffe scartateli completamente..

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: benessere, bontà, cucina, dott.ssa Barzanò, germogli, insalate, lenticchie, mangiare, ricetti, salute, sapore, stare bene, zuppe

AUGURI!

Posted by carlab on 22 Dicembre 2020 | 2 Responses

Tre ricette per arricchire il vostro repertorio dei prossimi giorni

natale

di Carla Barzanò

Sono in arrivo le feste. I preparativi fervono. Vi proponiamo tre ricette ricche di sostanze protettive. Provatele nei menu festivi, in quelli di ogni giorno, o utilizzatele per un Brunch domenicale.

Se a tavola non siete numerosi, come raccomandato in questo periodo particolare, riducete le dosi, oppure offrite un assaggio a qualche vicina/o solitario…

Vi auguriamo dei giorni sereni

Insalata di radicchio trevigiano, carote, sedano e noci alla salsa di sesamo

Radicchio

Antipasto, vegano, senza uova e latticini, senza glutine

Ingredienti per 6 persone:

  • 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, per il lungo, 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, 250 g di radicchio rosso trevigiano, compresa la parte della radice
  • 250 g carote grattugiate grossolanamente
  • 200 g di sedano affettato finemente (tritate finemente le foglie)
  • 1 cucchiaio di tahin
  • 3-4 cucchiai di olio di extra vergine d’oliva
  • 6 gherigli di noce spezzettati
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 di cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
  • 1 arancia intera a fettine sottili
  • 1 arancia
  • sale q.b.

Preparazione:

1. Mescolare

Mescolate la verdura in un’ insalatiera,. Appena prima di servire conditela con una salsina preparata con il prezzemolo, la scorza d’arancia, il succo di arancia e limone, il tahin e l’olio. Decorate con le fette d’àrancia.

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Zuppa prebiotica depurativa

insalata riccia

Cannelloni con insalata riccia

Piatto principale, vegetariano

Ingredienti per 6 persone:

  • Per la pasta:
  • 240 g di farina integrale biologica
  • 240 g di farina
  • 1, 2 uova
  • se necessaria acqua
  • 1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine d’oliva
  • in alternativa potete usare anche 500 g di pasta integrale già pronta
  • Per il ripieno e la copertura:
  • 700 g di insalata riccia
  • 250 g di formaggio morbido di capra
  • 150 g di ricotta di capra
  • 60 g di pecorino grattugiato
  • 1,5 dl di latte di mandorle senza zucchero aggiunto (o latte vaccino)
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Timo
  • Rosmarino
  • Sale
  • Noce moscata q.b.

Preparazione:

1. Versare

Versate le farine in una ciotola, mescolate bene, unite le uova, l’olio, se necessario un goccio d’acqua tiepida e impastare circa 15 minuti, fino a ottenere un impasto liscio e elastico. Lasciatelo nella ciotola. Coprite e fate riposare mezz’ora.

2. Pulire

Pulite l’insalata, lavatela, tagliatela a striscioline e stufatela, coperta, in una pentola con il fondo pesante, insieme con l’aglio tritato, le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e poco sale.
Mescolate il formaggio con ¾ del latte e la noce moscata. Mettete metà del composto nella padella con l’insalata e mescolate.
Su un piano di lavoro infarinato, tirate una sfoglia sottile con l’impasto precedentemente preparato.

3. Dividere

Dividetela in 12 rettangoli. Scottate la pasta in acqua bollente salata per 1 minuto, facendo attenzione che non attacchi. Prelevatela, con il ramaiolo, e adagiatela su uno strofinaccio pulito.

4. Distribuire

Distribuite sul bordo più corto di ogni rettangolo di pasta un po’ del ripieno con l’insalata. Formate i cannelloni, arrotolando la pasta dal lato più corto, adagiateli sul fondo di una pirofila ben unta di olio. Copriteli con la crema di formaggio rimasta. Unite un goccio di latte, cospargete con il pecorino.

5. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 20’. Lasciate riposare 10 minuti prima di servire.

carote

Torta di carote

Vegana, senza uova e latticini Va preparata con anticipo

Ingredienti per 6-8 persone:

  • 240g di carote
  • 100 g di farina integrale
  • 100 g di farina 0
  • 80 g di malto di mais
  • 60 g di olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 10 g di lievito di birra fresco,
  • 60 g di mandorle sgusciate
  • 60 g di noci sgusciate e spezzettate,
  • 40 g di uvette ammorbidite e scolate
  • 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata (non trattata)
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 stampo da torta da 24 centiment
  • zucchero a velo q.b.
  • Per salsa di accompagnamento:
  • 300 g di yogurt di soia (vaccino, se preferite la versione vegetariana)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 presa di cannella
  • scorze d’arancia per decorare

Preparazione:

1. Grattuggiare

Grattugiate finemente le carote, tritate fini le mandorle e mettetele nel bicchiere del frullatore a immersione. Aggiungete olio, malto, scorza di limone, cannella e il lievito di birra sciolto in 2 cucchiaini di acqua tiepida. Frullate.

2. Setacciare

Setacciate le farine in una terrina, unite un pizzico di sale, il miscuglio con le carote e mescolate con cura. Dovete ottenere un composto morbido, che ricade con lentezza dal cucchiaio. Incorporare le noci e le uvette. Coprire e fate riposare circa 30 minuti.

3. Trasferire

Trasferite il composto nello stampo coperto con carta da forno leggermente unta. Lasciate riposare altri 30 minuti.

4. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 50 minuti.

5. Preparare

Preparate la salsa mescolando lo yogurt con miele, cannella e scorza d’arancia. Lasciatela a temperatura ambiente.

6. Intiepidire

Fate intiepidire la torta, cospargetela con zucchero a velo, decoratela con la scorza d’ arancia e servitela con la salsa di yogurt da aggiungere a piacere.

Posted in: Benessere | Tagged: auguri, cannelloni, carota, cibo, dieta, giorni sereni, gusto, mangiare, mangiare bene, radicchio, riccia, ricette, salute, torta

COLORI E SAPORI STUZZICANTI

Posted by carlab on 19 Giugno 2020 | Leave a response

PER LE GIORNATE PIÙ LUNGHE DELL'ANNO

CUCINARE

di Carla Barzanò

Siamo nella fase dell’anno con le giornate più lunghe e spesso in questo periodo nasce il desiderio di cibi colorati e stuzzicanti, da condividere con amici e famigliari. La pizza si guadagna uno dei primi posti nella classifica dei piatti graditi all’unanimità.
Ecco una versione alleggerita, che si prepara in padella, senza bisogno di accendere il forno e surriscaldate la casa. È colorata, vivace, deliziosa. Aggiungeteci una insalata di frutti di bosco condita con cannella, succo di limone e yogurt greco.

Pizza con farina di farro e zucchini

olio evo

  • Vegana
  • Preparazione 15'
  • Cottura 20'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 2 persone:

  • 150 di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 200 g di zucchini
  • 150 g di pomodori ciliegini
  • 1 cucchiaio di capperi ben dissalati
  • 4 olive nere snocciolate
  • 1 cucchiaio di origano
  • 4 fiori di zucca
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • sale q.b

Preparazione:

1. Impastare

Impastate la farina con 1 cucchiaio di olio e circa 1 dl di acqua fino ad ottenere una consistenza elastica. Incorporate i semi di girasole. Formate una palla, coprite e lasciate riposare almeno un’ora.

2. Tirare

Tirate l’impasto formando un cerchio di 25 centimetri di diametro. Deponetelo in una padella dal fondo pesante ben unta di olio, coprite e cuocete, a fiamma bassa, 10 minuti per lato.

3. Lavare

Lavate la verdura. Affettate gli zucchini e stufateli, coperti, con olio, origano e poco sale, in un’altra padella. Metteteli da parte. Nella stessa pentola stufate leggermente i pomodori divisi in due, dopo averli conditi con olio, sale, origano e capperi.

4. Sciacquare

Sciacquate i fiori di zucca, eliminate i gambi, i pistilli e la parte dura alla base del calice. Apriteli, senza romperli, dando loro la forma di un festone.

5. Disporre

Disponete la verdura sulla pizza, alternandola con decorazioni di fiori di zucca, capperi e olive. Servite subito.

Provatela anche cosparsa di pecorino grattugiato

ZUCCHINI
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Zuppa prebiotica depurativa

FICHI

Insalata di frutti di bosco

  • Vegetariana, senza uova
  • Preparazione 10'
  • Molto Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • circa 400 g di frutti di bosco assortiti
  • 2 fichi, 400 g di yogurt denso
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di scorza grattugiata di limone
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • cannella q.b.
  • 1 fico e qualche frutto di bosco per decorare

Preparazione:

1. Lavare

Lavate i frutti di bosco e i fichi.

2. Raccogliere

Raccogliete i frutti di bosco in una ciotola e conditeli con il succo e la scorza del limone e una presa di cannella. Unite i fichi tagliati a cubetti. Mescolate delicatamente.

3. Distribuire

Distribuite 1 strato di yogurt in 4 coppette da dolce preferibilmente di vetro trasparente. Aggiungete uno strato di frutti di bosco, proseguite, creando tre strati. Terminate con lo yogurt.

4. Cospargere

Cospargete ogni porzione con qualche pinolo, decorate con frutti di bosco e fettine di fico e spolverizzate di cannella. Servite il dolce fresco ma non gelato.

Al posto dello yogurt vaccino provate quello di pecora, oppure, per una versione vegana, di soia.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: estate, fichi, frutti di bosca, giugno, mangiare, olio, pizza vegana, ricetta, salute, sapori, vegano, yogurt, zucchine
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