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AUGURI!

Posted by carlab on 22 Dicembre 2020 | 2 Responses

Tre ricette per arricchire il vostro repertorio dei prossimi giorni

natale

di Carla Barzanò

Sono in arrivo le feste. I preparativi fervono. Vi proponiamo tre ricette ricche di sostanze protettive. Provatele nei menu festivi, in quelli di ogni giorno, o utilizzatele per un Brunch domenicale.

Se a tavola non siete numerosi, come raccomandato in questo periodo particolare, riducete le dosi, oppure offrite un assaggio a qualche vicina/o solitario…

Vi auguriamo dei giorni sereni

Insalata di radicchio trevigiano, carote, sedano e noci alla salsa di sesamo

Radicchio

Antipasto, vegano, senza uova e latticini, senza glutine

Ingredienti per 6 persone:

  • 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, per il lungo, 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, 250 g di radicchio rosso trevigiano, compresa la parte della radice
  • 250 g carote grattugiate grossolanamente
  • 200 g di sedano affettato finemente (tritate finemente le foglie)
  • 1 cucchiaio di tahin
  • 3-4 cucchiai di olio di extra vergine d’oliva
  • 6 gherigli di noce spezzettati
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 di cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
  • 1 arancia intera a fettine sottili
  • 1 arancia
  • sale q.b.

Preparazione:

1. Mescolare

Mescolate la verdura in un’ insalatiera,. Appena prima di servire conditela con una salsina preparata con il prezzemolo, la scorza d’arancia, il succo di arancia e limone, il tahin e l’olio. Decorate con le fette d’àrancia.

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Zuppa prebiotica depurativa

insalata riccia

Cannelloni con insalata riccia

Piatto principale, vegetariano

Ingredienti per 6 persone:

  • Per la pasta:
  • 240 g di farina integrale biologica
  • 240 g di farina
  • 1, 2 uova
  • se necessaria acqua
  • 1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine d’oliva
  • in alternativa potete usare anche 500 g di pasta integrale già pronta
  • Per il ripieno e la copertura:
  • 700 g di insalata riccia
  • 250 g di formaggio morbido di capra
  • 150 g di ricotta di capra
  • 60 g di pecorino grattugiato
  • 1,5 dl di latte di mandorle senza zucchero aggiunto (o latte vaccino)
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Timo
  • Rosmarino
  • Sale
  • Noce moscata q.b.

Preparazione:

1. Versare

Versate le farine in una ciotola, mescolate bene, unite le uova, l’olio, se necessario un goccio d’acqua tiepida e impastare circa 15 minuti, fino a ottenere un impasto liscio e elastico. Lasciatelo nella ciotola. Coprite e fate riposare mezz’ora.

2. Pulire

Pulite l’insalata, lavatela, tagliatela a striscioline e stufatela, coperta, in una pentola con il fondo pesante, insieme con l’aglio tritato, le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e poco sale.
Mescolate il formaggio con ¾ del latte e la noce moscata. Mettete metà del composto nella padella con l’insalata e mescolate.
Su un piano di lavoro infarinato, tirate una sfoglia sottile con l’impasto precedentemente preparato.

3. Dividere

Dividetela in 12 rettangoli. Scottate la pasta in acqua bollente salata per 1 minuto, facendo attenzione che non attacchi. Prelevatela, con il ramaiolo, e adagiatela su uno strofinaccio pulito.

4. Distribuire

Distribuite sul bordo più corto di ogni rettangolo di pasta un po’ del ripieno con l’insalata. Formate i cannelloni, arrotolando la pasta dal lato più corto, adagiateli sul fondo di una pirofila ben unta di olio. Copriteli con la crema di formaggio rimasta. Unite un goccio di latte, cospargete con il pecorino.

5. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 20’. Lasciate riposare 10 minuti prima di servire.

carote

Torta di carote

Vegana, senza uova e latticini Va preparata con anticipo

Ingredienti per 6-8 persone:

  • 240g di carote
  • 100 g di farina integrale
  • 100 g di farina 0
  • 80 g di malto di mais
  • 60 g di olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 10 g di lievito di birra fresco,
  • 60 g di mandorle sgusciate
  • 60 g di noci sgusciate e spezzettate,
  • 40 g di uvette ammorbidite e scolate
  • 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata (non trattata)
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 stampo da torta da 24 centiment
  • zucchero a velo q.b.
  • Per salsa di accompagnamento:
  • 300 g di yogurt di soia (vaccino, se preferite la versione vegetariana)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 presa di cannella
  • scorze d’arancia per decorare

Preparazione:

1. Grattuggiare

Grattugiate finemente le carote, tritate fini le mandorle e mettetele nel bicchiere del frullatore a immersione. Aggiungete olio, malto, scorza di limone, cannella e il lievito di birra sciolto in 2 cucchiaini di acqua tiepida. Frullate.

2. Setacciare

Setacciate le farine in una terrina, unite un pizzico di sale, il miscuglio con le carote e mescolate con cura. Dovete ottenere un composto morbido, che ricade con lentezza dal cucchiaio. Incorporare le noci e le uvette. Coprire e fate riposare circa 30 minuti.

3. Trasferire

Trasferite il composto nello stampo coperto con carta da forno leggermente unta. Lasciate riposare altri 30 minuti.

4. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 50 minuti.

5. Preparare

Preparate la salsa mescolando lo yogurt con miele, cannella e scorza d’arancia. Lasciatela a temperatura ambiente.

6. Intiepidire

Fate intiepidire la torta, cospargetela con zucchero a velo, decoratela con la scorza d’ arancia e servitela con la salsa di yogurt da aggiungere a piacere.

Posted in: Benessere | Tagged: auguri, cannelloni, carota, cibo, dieta, giorni sereni, gusto, mangiare, mangiare bene, radicchio, riccia, ricette, salute, torta

COLORI E SAPORI STUZZICANTI

Posted by carlab on 19 Giugno 2020 | Leave a response

PER LE GIORNATE PIÙ LUNGHE DELL'ANNO

CUCINARE

di Carla Barzanò

Siamo nella fase dell’anno con le giornate più lunghe e spesso in questo periodo nasce il desiderio di cibi colorati e stuzzicanti, da condividere con amici e famigliari. La pizza si guadagna uno dei primi posti nella classifica dei piatti graditi all’unanimità.
Ecco una versione alleggerita, che si prepara in padella, senza bisogno di accendere il forno e surriscaldate la casa. È colorata, vivace, deliziosa. Aggiungeteci una insalata di frutti di bosco condita con cannella, succo di limone e yogurt greco.

Pizza con farina di farro e zucchini


  • Vegana
  • Preparazione 15'
  • Cottura 20'
  • Facile
  • Va preparata con anticipo

Ingredienti per 2 persone:

  • 150 di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 200 g di zucchini
  • 150 g di pomodori ciliegini
  • 1 cucchiaio di capperi ben dissalati
  • 4 olive nere snocciolate
  • 1 cucchiaio di origano
  • 4 fiori di zucca
  • 2 cucchiai di semi di girasole
  • sale q.b

Preparazione:

1. Impastare

Impastate la farina con 1 cucchiaio di olio e circa 1 dl di acqua fino ad ottenere una consistenza elastica. Incorporate i semi di girasole. Formate una palla, coprite e lasciate riposare almeno un’ora.

2. Tirare

Tirate l’impasto formando un cerchio di 25 centimetri di diametro. Deponetelo in una padella dal fondo pesante ben unta di olio, coprite e cuocete, a fiamma bassa, 10 minuti per lato.

3. Lavare

Lavate la verdura. Affettate gli zucchini e stufateli, coperti, con olio, origano e poco sale, in un’altra padella. Metteteli da parte. Nella stessa pentola stufate leggermente i pomodori divisi in due, dopo averli conditi con olio, sale, origano e capperi.

4. Sciacquare

Sciacquate i fiori di zucca, eliminate i gambi, i pistilli e la parte dura alla base del calice. Apriteli, senza romperli, dando loro la forma di un festone.

5. Disporre

Disponete la verdura sulla pizza, alternandola con decorazioni di fiori di zucca, capperi e olive. Servite subito.

Provatela anche cosparsa di pecorino grattugiato

ZUCCHINI
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Zuppa prebiotica depurativa

FICHI

Insalata di frutti di bosco

  • Vegetariana, senza uova
  • Preparazione 10'
  • Molto Facile

Ingredienti per 4 persone:

  • circa 400 g di frutti di bosco assortiti
  • 2 fichi, 400 g di yogurt denso
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di scorza grattugiata di limone
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • cannella q.b.
  • 1 fico e qualche frutto di bosco per decorare

Preparazione:

1. Lavare

Lavate i frutti di bosco e i fichi.

2. Raccogliere

Raccogliete i frutti di bosco in una ciotola e conditeli con il succo e la scorza del limone e una presa di cannella. Unite i fichi tagliati a cubetti. Mescolate delicatamente.

3. Distribuire

Distribuite 1 strato di yogurt in 4 coppette da dolce preferibilmente di vetro trasparente. Aggiungete uno strato di frutti di bosco, proseguite, creando tre strati. Terminate con lo yogurt.

4. Cospargere

Cospargete ogni porzione con qualche pinolo, decorate con frutti di bosco e fettine di fico e spolverizzate di cannella. Servite il dolce fresco ma non gelato.

Al posto dello yogurt vaccino provate quello di pecora, oppure, per una versione vegana, di soia.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: estate, fichi, frutti di bosca, giugno, mangiare, olio, pizza vegana, ricetta, salute, sapori, vegano, yogurt, zucchine

RESILIENZA E RIMEDI DI DRENAGGIO PER LA PRIMAVERA.

Posted by carlab on 17 Marzo 2020 | Leave a response

FEGATO: FORZA E CORAGGIO!

primavera

di Fiorenza Zanchi

Mai come in questo momento di timori, insicurezze, incertezze, cambiamenti radicali delle abitudini, c’è bisogno di farsi forza e avere coraggio. Aiutare il nostro fegato a svolgere al meglio la sua funzione di “scudo protettivo” attraverso alimenti che lo sostengano e una pratica quotidiana che ne potenzi le capacità difensive, migliora la nostra salute fisica e psichica e ci mette nelle condizioni migliori per affrontare positivamente la pandemia in cui siamo immersi e la quarantena cui siamo costretti.

È ora di “avere fegato”

Fegato, vero e proprio organo “coraggioso” e non solo per il significato simbolico di audacia e forza fisica, una persona coraggiosa “ha fegato”, ma perché in prima linea, pasto dopo pasto, nell’ affrontare e assorbire l’impatto con la moltitudine di sostanze sempre più spesso sconosciute, con cui veniamo a contatto per nutrirci, senza che ci danneggino. Il nutrimento infatti, prima di entrare nel sangue e arrivare alle nostre cellule, passa attraverso il fegato che controlla, seleziona e purifica il cibo prima che entri nel circolo ematico da cui successivamente arriverà al cuore e da lì ai tessuti e al cervello.

la cascata

“Siamo quello che mangiamo”

Se il cibo che assorbiamo nell’intestino, inizialmente “estraneo”, non venisse preparato adeguatamente prima di entrare in contatto diretto con il sangue, rischierebbe di danneggiare l’organismo, intossicandolo. Il fegato ci rende “resilienti”, ci permette di far fronte positivamente al “diverso” integrandolo senza danni: il cibo che scegliamo ogni giorno nella nostra alimentazione può dunque trasformarci dall’interno, divenendo parte di noi e influendo sulla nostra salute e sul nostro benessere, grazie alla coraggiosa mediazione del fegato.

Uno “scudo protettivo”

Anche in Estremo Oriente molte espressioni hanno il duplice significato di fegato e di coraggio. 
Per i cinesi il fegato è “lo scudo protettivo”: non solo capace di incontrare la “diversità”, ovvero le sostanze nutritive sempre differenti che ogni giorno introduciamo, “relazionandosi” per integrarle e adattarci ai cambiamenti, ma anche in grado di rigenerarsi quasi totalmente quando viene danneggiato. Se, per esempio, in un intervento chirurgico si rende necessario toglierne una parte, nel giro di pochi mesi il corpo riesce a reintegrarlo totalmente e senza mai perdere le sue funzioni di sintesi, disintossicazione e metabolismo di sostanze.

Prometeo
IL MITO DI PROMETEO
IL MITO DI PROMETEO

Prometeo (letteralmente: Colui che riflette prima) era un titano amico degli uomini, che coraggiosamente rubò il fuoco agli dei (l’intelligenza e la coscienza) per donarlo agli uomini (dotandoli di mente e di ragione)
Questo regalo non piacque a Zeus, il padre degli dei, che per punire il furto lo condannò a essere incatenato per l’eternità ad una altissima roccia e ordinò che ogni giorno un’aquila gli divorasse il fegato. Ogni notte però il suo fegato si rigenerava, così che l’aquila potesse tornare a divorarlo, sino a che Ercole, passando da quelle parti, non trafisse l’aquila con una freccia e gli restituì la libertà.

Un “occhio” consapevole e...

Nel mito è presente dunque una verità: il fegato è il solo organo del corpo umano capace di rigenerarsi. Non solo. E’ simbolicamente luogo, oltre che di coraggio, forza e potenza, anche di intelligenza: in grado di dominare le forze esterne e ridurle ai propri scopi attraverso la consapevolezza, la capacità di cambiare punto di vista, equilibrare le proprie emozioni, concentrare l’attenzione su ciò che si può controllare.
Era tale la percezione che questo organo fosse in grado di “conoscere” e “vedere” ciò che è bene e ciò che è male per l’individuo, che nell’antichità veniva associato all’occhio, organo della vista e il fegato degli animali veniva utilizzato per leggervi l’avvenire.

...una promessa di rinascita


Nella medicina tradizionale cinese il fegato è l’organo legato alla Primavera, la stagione della rinascita, in cui la Natura si trasforma e inizia un nuovo ciclo. Dunque proprio questo periodo dell’anno è ideale per rinnovarci, depurare il fegato e favorire al meglio le sue funzioni difensive e rinforzanti di cui abbiamo più che mai bisogno.

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Per favorire la funzione epatica

tarassaco

-Taraxacum

o dente di leone, o soffione, utilizzato da sempre nella medicina popolare come depurativo primaverile, capace di “lavare via” la pesantezza accumulata nell’inverno, fiorisce proprio in Primavera riempiendo di fiori dorati e poi di soffici e svolazzanti piumini i nostri prati.

E’ un digestivo e depurativo in particolare del fegato, stimola l’eliminazione di sostanze tossiche per l’organismo e aumenta la secrezione biliare prevenendo la formazione di calcoli della colecisti. Bene in caso di difficoltà digestive da ipotonia e ipoacidità gastrica, con stitichezza e tendenza alla stasi biliare, in particolare quando è presente la cosiddetta “lingua a carta geografica” ovvero con aree biancastre irregolarmente alternate ad aree rossastre.

OMEOPATIA

In bassa diluizione omeopatica si può assumere prima dei pasti mettendo le gocce direttamente sotto la lingua o in un bicchiere di acqua oligominerale da bere a piccoli sorsi che vanno tenuti un po’ in bocca.

 

  • Diluizione: 6dh – gocce;

 

  • posologia: 20gg x 2 al dì

 

  • Marzo/Aprile/Maggio

 

FITOTERAPIA

Il Tarassaco può essere utilizzato anche fresco: le foglie tenere, raccolte lontano dai centri abitati o dalle strade carrozzabili (non ora!!!), si possono aggiungere alle insalate o mangiare in minestre, frittate e stufate. Le tisane di foglie di tarassaco essiccate, inoltre, hanno anche un’ottima attività diuretica


Cardus Marianus

-Carduus Marianus

simile al carciofo e utilizzato fin dall’antichità per migliorare la digestione, fiorisce nei campi, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, in tutta l’area mediterranea da Maggio a Luglio.

Bene per liberare da scorie e tossine il fegato specie quando è affaticato da eccessi alimentari o da alcool o ancora per chi non riesce a smettere di fumare o assume sovente farmaci: è un vero depuratore e rinnova i tessuti epatici grazie a un insieme di sostanze –silimarina- presenti nei semi e nel frutto.
Bene anche quando vi sono stasi venosa, specie varici dell’arto inferiore sinistro, o emorroidi che denunciano una cattiva circolazione epatica e nella stitichezza per il suo effetto leggermente lassativo.

Evitate se avete la pressione alta o calcoli alla colecisti.

OMEOPATIA

In bassa diluizione omeopatica si può assumere almeno ½ ora prima dei pasti mettendo le gocce direttamente sotto la lingua o in un bicchiere di acqua oligominerale da bere a piccoli sorsi che vanno tenuti un po’ in bocca.

 

  •  Diluizione: 3dh – gocce;

 

  • posologia: 20gg x 2 al giorno

 

  • Maggio/Giugno

 

FITOTERAPIA

Tintura Madre (T.M.): 20/30 gocce 2/3 volte al giorno, in acqua, lontano dai pasti
Estratto secco titolato e standardizzato: cps 50 mg; 1cps x 2/3 volte al dì, lontano dai pasti.

- Chelidonium Majus

fiorisce nella stagione delle rondini.

Bene come drenaggio epatico per chi ha difficoltà digestive da insufficienza biliare ed epatica caratterizzata da senso di pesantezza soprattutto nell’area epatica e all’angolo inferiore della scapola destra, sonnolenza dopo i pasti e cefalee . Curiosamente i sintomi migliorano mangiando, in particolare alimenti caldi.
Bene anche nelle forme dolorose spastiche del digerente per la sua azione spasmolitica.

OMEOPATIA

  • Diluizione 4ch – granuli;

  • posologia: 5 granuli x 2 volte al giorno 1 ora prima dei pasti

  • Maggio/Giugno

Se siete molto stressate e sentite lo stomaco contratto come se avesse un nodo in mezzo allo stomaco, potete associare un gemmoderivato:

-Ficus carica

gemmoderivato di Fico; ha un’azione riequilibrante sul sistema neurovegetativo; è perciò d’aiuto nei casi di somatizzazioni ansiose e da stress in particolare a carico di stomaco e intestino. 

OMEOPATIA

  • 1dh; posologia: 30-40 gocce di macerato glicerico 2 volte al giorno,

  • alla sera prima di dormire e al mattino appena sveglie per circa 2 mesi.

  • Maggio/Giugno

Posted in: Salute per la donna | Tagged: carduus marianus, Chelidonium Majus, drenaggio, fegato, ficus carica, fitoterapia, forenza zanchi, forza, mangiare, omeopatia, prometeo, Taraxacum

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