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AUGURI!

Posted by carlab on 22 Dicembre 2020 | 2 Responses

Tre ricette per arricchire il vostro repertorio dei prossimi giorni

natale

di Carla Barzanò

Sono in arrivo le feste. I preparativi fervono. Vi proponiamo tre ricette ricche di sostanze protettive. Provatele nei menu festivi, in quelli di ogni giorno, o utilizzatele per un Brunch domenicale.

Se a tavola non siete numerosi, come raccomandato in questo periodo particolare, riducete le dosi, oppure offrite un assaggio a qualche vicina/o solitario…

Vi auguriamo dei giorni sereni

Insalata di radicchio trevigiano, carote, sedano e noci alla salsa di sesamo

Radicchio

Antipasto, vegano, senza uova e latticini, senza glutine

Ingredienti per 6 persone:

  • 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, per il lungo, 250 g di radicchio rosso trevigiano, tagliato molto sottile, 250 g di radicchio rosso trevigiano, compresa la parte della radice
  • 250 g carote grattugiate grossolanamente
  • 200 g di sedano affettato finemente (tritate finemente le foglie)
  • 1 cucchiaio di tahin
  • 3-4 cucchiai di olio di extra vergine d’oliva
  • 6 gherigli di noce spezzettati
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 di cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
  • 1 arancia intera a fettine sottili
  • 1 arancia
  • sale q.b.

Preparazione:

1. Mescolare

Mescolate la verdura in un’ insalatiera,. Appena prima di servire conditela con una salsina preparata con il prezzemolo, la scorza d’arancia, il succo di arancia e limone, il tahin e l’olio. Decorate con le fette d’àrancia.

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Zuppa prebiotica depurativa

insalata riccia

Cannelloni con insalata riccia

Piatto principale, vegetariano

Ingredienti per 6 persone:

  • Per la pasta:
  • 240 g di farina integrale biologica
  • 240 g di farina
  • 1, 2 uova
  • se necessaria acqua
  • 1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine d’oliva
  • in alternativa potete usare anche 500 g di pasta integrale già pronta
  • Per il ripieno e la copertura:
  • 700 g di insalata riccia
  • 250 g di formaggio morbido di capra
  • 150 g di ricotta di capra
  • 60 g di pecorino grattugiato
  • 1,5 dl di latte di mandorle senza zucchero aggiunto (o latte vaccino)
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Timo
  • Rosmarino
  • Sale
  • Noce moscata q.b.

Preparazione:

1. Versare

Versate le farine in una ciotola, mescolate bene, unite le uova, l’olio, se necessario un goccio d’acqua tiepida e impastare circa 15 minuti, fino a ottenere un impasto liscio e elastico. Lasciatelo nella ciotola. Coprite e fate riposare mezz’ora.

2. Pulire

Pulite l’insalata, lavatela, tagliatela a striscioline e stufatela, coperta, in una pentola con il fondo pesante, insieme con l’aglio tritato, le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e poco sale.
Mescolate il formaggio con ¾ del latte e la noce moscata. Mettete metà del composto nella padella con l’insalata e mescolate.
Su un piano di lavoro infarinato, tirate una sfoglia sottile con l’impasto precedentemente preparato.

3. Dividere

Dividetela in 12 rettangoli. Scottate la pasta in acqua bollente salata per 1 minuto, facendo attenzione che non attacchi. Prelevatela, con il ramaiolo, e adagiatela su uno strofinaccio pulito.

4. Distribuire

Distribuite sul bordo più corto di ogni rettangolo di pasta un po’ del ripieno con l’insalata. Formate i cannelloni, arrotolando la pasta dal lato più corto, adagiateli sul fondo di una pirofila ben unta di olio. Copriteli con la crema di formaggio rimasta. Unite un goccio di latte, cospargete con il pecorino.

5. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 20’. Lasciate riposare 10 minuti prima di servire.

carote

Torta di carote

Vegana, senza uova e latticini Va preparata con anticipo

Ingredienti per 6-8 persone:

  • 240g di carote
  • 100 g di farina integrale
  • 100 g di farina 0
  • 80 g di malto di mais
  • 60 g di olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 10 g di lievito di birra fresco,
  • 60 g di mandorle sgusciate
  • 60 g di noci sgusciate e spezzettate,
  • 40 g di uvette ammorbidite e scolate
  • 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata (non trattata)
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 stampo da torta da 24 centiment
  • zucchero a velo q.b.
  • Per salsa di accompagnamento:
  • 300 g di yogurt di soia (vaccino, se preferite la versione vegetariana)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 presa di cannella
  • scorze d’arancia per decorare

Preparazione:

1. Grattuggiare

Grattugiate finemente le carote, tritate fini le mandorle e mettetele nel bicchiere del frullatore a immersione. Aggiungete olio, malto, scorza di limone, cannella e il lievito di birra sciolto in 2 cucchiaini di acqua tiepida. Frullate.

2. Setacciare

Setacciate le farine in una terrina, unite un pizzico di sale, il miscuglio con le carote e mescolate con cura. Dovete ottenere un composto morbido, che ricade con lentezza dal cucchiaio. Incorporare le noci e le uvette. Coprire e fate riposare circa 30 minuti.

3. Trasferire

Trasferite il composto nello stampo coperto con carta da forno leggermente unta. Lasciate riposare altri 30 minuti.

4. Infornare

Infornate, a 180 gradi, per circa 50 minuti.

5. Preparare

Preparate la salsa mescolando lo yogurt con miele, cannella e scorza d’arancia. Lasciatela a temperatura ambiente.

6. Intiepidire

Fate intiepidire la torta, cospargetela con zucchero a velo, decoratela con la scorza d’ arancia e servitela con la salsa di yogurt da aggiungere a piacere.

Posted in: Benessere | Tagged: auguri, cannelloni, carota, cibo, dieta, giorni sereni, gusto, mangiare, mangiare bene, radicchio, riccia, ricette, salute, torta

CAPELLI: QUAL’È IL MODO MIGLIORE PER LAVARLI?

Posted by carlab on 14 Dicembre 2020 | Leave a response
capelli al sole del tramonto

In occasione delle feste desideriamo avere un aspetto curato da donare a chi ci sta intorno. I capelli, in particolare, sono in primo piano. Vi suggeriamo alcuni accorgimenti per proteggerli e lavarli. Sperimentateli in questo periodo per adottarli, poi, tutto l’anno. I consigli sono di Sara Pellicari, farmacista e titolare di AS Cosmeceutic labor, che nel suo laboratorio dedicato alla preparazione di prodotti per la cura della pelle presta molta attenzione non solo alla salute e al benessere, ma anche all’equilibrio dell’ambiente. Da qualche mese ha deciso di inserire nella sua linea alcuni prodotti per i capelli e sta studiando le possibilità. Ecco cosa racconta.

di Sara Pellicari

I capelli: un universo complesso

Dal mio punto di vista i capelli sono un mondo molto vasto, differenziato. Cambiano secondo la fase in cui ci troviamo, sono influenzati dagli ormoni, dall’ambiente esterno, dagli stati d’animo, da farmaci e malattie.
La prima cosa, ed è un accorgimento valido per molti altri aspetti, è imparare a osservarsi, saper calibrare le scelte per prendersene cura, secondo i momenti, senza seguire cliché preconfezionati.

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Dieta equilibrata e decotto di ortica per rinforzarli

La dieta li influenza molto, ancor più di quanto influenza la pelle. Me ne accorgo ogni giorno. Quando in famiglia il menu è poco curato, a causa di fretta e disattenzione, diventano opaci, untosi, anche quelli delle mie figlie ne risentono. Per rinforzarli ho un piccolo segreto: coltivo sul davanzale della mia finestra alcune piante di ortica. Sono anche belle da vedere, perché mantengono il verde per tutto l’anno e formano una gradevole cupola ornamentale. Raccolgo qualche cima ogni giorno e preparo un infuso con circa due tazze di acqua bollente. Le lascio macerare alcune ore quindi bevo il tè, appena tiepido. Talvolta aggiungo qualche goccia di limone, o qualche foglia di una pianta aromatica, per esempio menta, o erba Luigia.
Se bevo spesso questa tisana dopo poco tempo i miei capelli prendono volume, diventano soffici. È un rimedio che rafforza anche le unghie.

tisana di ortiche

La cura esterna

Un altro fattore che incide sull’aspetto e la resistenza dei capelli è il lavaggio. Sembra una banalità ma non è così. In commercio ci sono una moltitudine di shampoo che hanno l’obiettivo di renderlo piacevole. Le loro profumazioni sono gradevoli, ma l’effetto lavante è talvolta anomalo. Apparentemente alcuni sgrassano, in realtà non a fondo, altri sgrassano profondamente ma lasciano i capelli esageratamente lisci per via dei condizionanti. Di quest’ultima categoria fanno parte i cosiddetti “balsami”, composti aggiunti ai detergenti per i capelli, oppure da usare separatamente, formati da diverse sostanze che hanno la capacità di legarsi al capelli rendendoli più facili da pettinare e più morbidi.
Alcuni shampoo paiono non lavare del tutto perché contengono una dose di condizionante molto coprente e dopo un giorno o due i capelli vanno rilavati. Sembra quasi che l’obiettivo sia quello di rendere più frequente questa operazione.
Vorrei creare dei prodotti personalizzati. L’uso dei condizionanti può essere discutibile: costano poco mail loro impatto ambientale è elevato. Sto quindi cercando condizionanti di origine naturale, con un costo accessibile. Ci vuole molto tempo per fare tutte le verifiche e i test necessari e ottenere una qualità elevata, paragonabile ai nostri prodotti per la pelle. Le basi lavanti oleose, per esempio, hanno molte qualità ma occorre saperle utilizzarle correttamente, le modalità di impiego vanno spiegate molto bene e comunque, non sono adatte alle esigenze di tutte le donne. Al momento sono circondata da una serie infinita di campioni, che sto provando con i miei collaboratori. Sono certa che presto otterrò prodotti soddisfacenti, in grado di proteggere e valorizzare al massimo i capelli di tutte le donne.

capelli insaponati
I miei suggerimenti per il lavaggio
I miei suggerimenti per il lavaggio

Qualunque sia il prodotto utilizzato, alcuni accorgimenti aiutano a ottenere buoni risultati.
Il primo è non abusare dello shampoo. Ne basta poco e per dosarlo è preferibile non metterlo direttamente sui capelli ma sul palmo della mano, per poterlo poi diluire con un po’ d’acqua prima di distribuirlo sulla capigliatura, precedentemente ben bagnata. La soluzione ottimale è mettere lo shampoo in una ciotola, o una bottiglietta da tenere sempre a portata di mano in bagno, quindi aggiungere una certa quantità di acqua, mescolare e utilizzare questo miscuglio per il lavaggio.
Lo shampoo va massaggiato delicatamente sul cuoio capelluto, senza distribuirlo su tutta la lunghezza dei capelli. È preferibile evitare il secondo shampoo; meglio, piuttosto, passare un po’ di acqua fra i capelli insaponati e massaggiare di nuovo, con lo shampoo già posizionato.
La frequenza ottimale è un lavaggio ogni 5-6-7 giorni, se questo è compatibile con l’ambiente in cui si vive. Ma chi abita in città molto inquinate può lavare i capelli anche tutti i giorni, perché si riempiono di smog e non è piacevole tenerlo addosso, soprattutto a letto. Anche in questo caso non conviene, però, limitarsi a sciacquare i capelli senza shampoo, usarne una piccolissima quantità aiuta a rendere i capelli gradevoli d’aspetto.

Posted in: Benessere | Tagged: balsamo, bellezza, capelli, cosmetica, cura di sè, decotto, decotto di ortica, dieta, migliorare, ortica, rinforzare i capelli, sara pellicari, shampoo

CREATIVITÁ: L’ARTE DI VIVERE IN PIENA GIOIA

Posted by carlab on 7 Dicembre 2020 | Leave a response
muoversi nella natura

Il sostantivo CREATIVITA’, deriva dal verbo latino CREARE, che condivide, con crescere, la radice sanscrita KAR. Essa indica il FARE: “KAR-TR” è colui che fa dal nulla, il Creatore. Già nello Zendo, antichissima lingua iranica, fare ha una radice simile: Kere. Così come nel greco compiere, realizzare è Kraino. Fin dai tempi più antichi e un po’ dovunque, quindi, Creatività è l’attitudine a fare, compiere, realizzare. Una attitudine vitale. Condividiamo le riflessioni di una maestra di yoga.

Di Pierluisa Robecchi

Il significato di creatività

Secondo il vocabolario, la Creatività non è solo una dote innata ma una capacità che va coltivata, sviluppata e fatta crescere sfruttando tutte le opportunità offerte dall’ambiente circostante.
Un esempio di questa definizione è il rapporto fra DNA, nucleo della vita e del rinnovamento, e ambiente. L’epigenetica dimostra come essi siano sempre interattivi. Così la Creatività si esprime sfruttando, compensando, adeguando le influenze della realtà circostante, positive o negative che siano.
E’ una capacità produttiva, un’attività non fine a se stessa, ma orientata al conseguimento di un obiettivo che va ben oltre la sola autogratificazione.

Come nasce la creatività

La sua nascita prende forma dall’interazione fra pensiero logico e pensiero analogico. L’espressione di questa “collaborazione” sono i continui scambi di informazioni tra l’emisfero sinistro del cervello, regno della ragione e quello destro, regno della fantasia.

EMISFERO DESTRO
EMISFERO SINISTRO
EMISFERO DESTRO

L’emisfero cerebrale destro è deputato al pensiero logico, che ha alla sua base il principio di “causa-effetto”, con la valutazione di “premesse-conseguenze”. Inoltre in esso sono presenti i centri del linguaggio e quindi di comunicazione verbale.

EMISFERO SINISTRO

L’emisfero sinistro è invece di tipo analogico, procede per somiglianze tra oggetti e situazioni anche molto distanti tra loro, significati metaforici, differenze simmetriche ed asimmetriche, simboli, linguaggio non verbale.

La creatività produce nuove idee, quindi l’atto creativo è preliminare all’atto di innovare, trasformare introducendo sistemi o metodi nuovi.

E’ applicabile a tutto, perché non riguarda cosa si fa ma come lo si fa.

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Visionari brava gente

Quando creiamo?

Ebbene si, noi creiamo in ogni momento con le nostre azioni. Purtroppo l’abitudine, la mancanza di attenzione, l’irrequietezza della nostra mente, i pregiudizi su noi e su gli altri ci impediscono di essere consapevoli di questo grande dono che è il “fare” il “creare”, presente nel qui ed ora.
Quante volte ho sentito dire: ” io non possiedo neanche un briciolo di creatività, sono negata”.
Eppure ogni mattina ognuna di noi esprime creatività negli atti semplici di organizzare una casa, nell’abbellirla con un tocco di colore o di forma, inventando ricette, lavorando a maglia o trovando soluzioni armoniche nell’attuazione del proprio lavoro. Anche la cura dei figli può essere considerata una vera opera d’arte. L’arte non è solo dei grandi musicisti, pittori, scultori.. è qualche cosa che ci appartiene e va coltivato.
“Arte è qualsiasi forma di attività dell’uomo, come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.”

Coltivare i propri talenti

Ognuno di noi ha i suoi talenti innati, a volte non sappiamo riconoscerli a causa di errate opinioni su noi stesse (“non sono capace”, “non ho tempo”..), o per le condizioni ambientali che non ne hanno favorito lo sviluppo. Eppure ci sono e quando riusciamo ad esprimerli in un’opera, con la nostra attenzione attiva, siamo soddisfatte, appagate, felici.
E se proprio vogliamo insistere nell’affermare che non abbiamo nessun talento, quindi non siamo creative, ricordiamoci che possediamo una vera e propria opera d’arte, perfetta, stupendamente bella, articolata e complessa: il nostro corpo fisico.
Vi propongo di giocare un poco con il vostro corpo, come quando eravate bambine e sentivate il gusto della scoperta, del trasformare, nell’assoluto piacere di farlo.

ballo per gioco

Giochiamo a Creare

Scegliete due brani musicali che vi piacciono, uno lento e l’altro un po’ più brioso. Preparatevi avendo cura di avere uno spazio dove vi potete muovere liberamente. Scegliete l’intensità della luce che sentite di aver bisogno e preparate la musica perché possa partire fra qualche istante.
Ora scegliete un punto dello spazio che avete creato e sostate in piedi, ascoltando il vostro corpo, il vostro respiro. Se sentite disagio, appaiono immagini o ricordi di inadeguatezza, siatene solo consapevoli e con una ispirazione lenta e profonda ed una espirazione lenta e prolungata, lasciatele andare, scorrere via con il soffio del respiro.
Portate alla memoria un evento felice della vostra infanzia, nel quale avete sentito la gioia del corpo fusa con tutte voi stesse. Percepite la stessa gioia in ogni parte del vostro corpo così come è ora. Poi accendete la musica lenta e lasciate che il movimento spontaneo disegni la sua danza. Se una vocina dentro di voi comincia a giudicare: ” sei un pezzo di legno… non sei capace…..mi sento stupida..”, lasciatela andare, così come è venuta. Immergetevi nel piacere di sentire il corpo riempirsi di vita dalla punta dei piedi e delle mani sino al capo, in ogni cellula. Siate consapevoli di come il respiro accompagna il movimento, delle emozioni, dei ricordi che possono sorgere, dell’espressione che si disegna sul vostro volto, di come il vostro sguardo abbraccia lo spazio. Solo sempre come delle testimoni. Restate nel momento presente del corpo danzante.

Una danza per scoprire sé stesse

Un opera d’arte non ha tempo, irradia la sua bellezza nel momento in cui la si guarda e la si sente.
Quando la musica termina, soffermatevi per alcuni minuti a osservare i cambiamenti del vostro corpo, le sensazioni, i sentimenti che sorgono. Riposate.
Quindi ritornate nel punto dello spazio, che sentite essere il vostro e preparatevi per la musica un po’ più briosa. Osservate ogni cambiamento. Quando avete terminato, ascoltatevi e riposate.
Forse avete notato che il vostro corpo si sente più a sua agio seguendo una musica lenta o viceversa, siatene solo consapevoli, senza iniziare un dibattito interno.
Potete scrivere sul vostro diario la vostra esperienza, magari anche con una poesia, oppure disegnare, dipingere, abbellire la vostra casa, o preparare una nuova ricetta…

dove andiamo

Un compagno prezioso

Ogni giorno state nella compagnia creativa del vostro corpo, come interagisce con gli altri e con tutti gli esseri, come camminate, come tagliate le verdure, come accarezzate un bambino… Godete della gioia di avere un così prezioso compagno, una vera opera d’arte che in ogni istante si rigenera.
E’ questa attitudine di consapevole attenzione rilassata che permette ai talenti inventivi, sopiti all’interno di ognuno di noi, di emergere con nuove forme creative per rallegrare e nutrire la nostra vita e tutto ciò che ci circonda.

Posted in: Benessere | Tagged: ballo, consapevolezza, creatività, meditazione, muoversi, non vergognarsi, pazienza, sentirsi bene, stare bene, yoga

CAPELLI: IN CHE “STAGIONE” SIAMO?

Posted by carlab on 1 Dicembre 2020 | Leave a response
CAPELLI AL TRAMONTO

di Fiorenza Zanchi

I capelli, così come tutti i peli e anche le unghie, subiscono l’azione dell’equilibro endocrino, in cui giocano un ruolo particolarmente positivo gli Estrogeni, i principali ormoni femminili.
Non è dunque strano vederli cambiare in relazione al periodo che stiamo vivendo, alla dieta che stiamo facendo, allo stile di vita che adottiamo, all’età e alle fasi del ciclo che attraversiamo.

In gravidanza l’Estate “fiorisce”

Molte di voi avranno sperimentato, ad es., come durante la gravidanza i capelli appaiano più belli e folti, si possa verificare un leggero aumento di peli e crescano di più le unghie.
Questo accade perché gli elevati livelli di Estrogeni, caratteristici della gestazione, modificano il normale equilibrio che regola la loro periodica crescita e caduta: la prima aumenta mentre diminuisce la seconda.

BOSCO D'AUTUNNO
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Dopo il parto è “Autunno”

Questa vera e propria “fioritura” cessa una volta avvenuta la nascita. Dopo il parto infatti si ripristina, a poco a poco, il precedente clima ormonale e con esso il ritmo di crescita e di caduta dei capelli torna alla normalità.
In alcuni casi, durante la fase di transizione tra gli equilibri della gestazione e la ripresa del consueto ritmo mestruale, può verificarsi anche una vera e propria stagione “autunnale” con caduta rilevante dei capelli. Un evento del tutto fisiologico e “compensatore” del precedente rigoglioso periodo.

Inizia solitamente verso alla fine del puerperio, ma anche più tardi, da 4 a 2O settimane dopo il parto e può durare 3-4 mesi.

Per qualche mese viene “l’Inverno”

Può addirittura comparire una Alopecia, ovvero una perdita di capelli, fino alla scomparsa, in aree del cuoio capelluto distribuite a “chiazze”. E’ generalmente moderata e, a sua volta, assolutamente transitoria. Una sorta di stagione “invernale” in cui il germogliare di nuovi bulbi è decisamente rallentato.
La causa è un temporaneo prevalere degli Androgeni, gli ormoni maschili che si trovano a loro volta nel corpo femminile in piccole quantità e che, in questa fase di passaggio, possono non essere ancora ben compensati da una sufficiente ripresa degli Estrogeni. (leggi anche: cisti ovariche: quale realtà?)

Niente paura, in ogni caso nel giro di 6-15 mesi tutto si normalizzerà.

PRIMAVERE

Poi ritorna la Primavera

Con la ripresa dell’ovulazione e la normalizzazione della mestruazione la produzione di ormoni femminili aumenta e si stabilizza il rapporto con gli Androgeni. In particolare gli Estrogeni hanno anche un ruolo importante nel deprimere la secrezione sebacea e nel provocare l’aumento della irrorazione sanguigna della cute. Ciò la rende più ossigenata dal sangue che, oltre a donarle più tono e luminosità, può meglio nutrire i bulbi piliferi.

L’intero equilibrio ormonale si ristabilisce, ripristinando i cicli di periodica crescita e caduta dei capelli: è Primavera e nuovi bulbi iniziano a “sbocciare”.

Da non dimenticare che...

Lo stress, così come un sovvertimento dei ritmi sonno veglia, un eccessivo aumento o diminuzione di peso, diverse alterazioni endocrine o una dieta inadeguata, possono influire negativamente sulla salute e la bellezza dei capelli poiché incidono significativamente sugli equilibri ormonali, alterandoli.

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Capelli: qualche consiglio per proteggerli

Posted in: Benessere | Tagged: acqua, androgeni, capelli. Dott.ssa Fiorenza Zanchi, endocrino, peli, sole, unghie, vento

SONNO SERENO

Posted by carlab on 22 Novembre 2020 | Leave a response
bambina che dorme con cane

Sonno Sereno: come favorirlo con l’aiuto dei fiori di Bach

Il periodo che stiamo attraversando, caratterizzato dalle misure di emergenza sanitaria, vede inevitabilmente aumentare le situazioni di ansia, panico e insonnia. Ricordiamo che l’ansia, è definibile come un sentimento di equivalenza di aspettativa tra un evento spiacevole ed uno piacevole. Il ché genera un senso di conflitto e di attesa. Il continuo bombardamento di messaggi inquietanti e, a volte, contradditori da parte dei media, è certamente fonte di agitazione e incertezza. La voglia di essere continuamente informate, tanto quanto quella di trovare svago, porta inoltre a restare attaccate a TV, smartphone o PC, fino a tarda sera, favorendo uno stato di attivazione del sistema nervoso che è, certamente incompatibile con un sonno sereno.

good night

Come gestire l’insonnia

Abbiamo molte risorse alle quali possiamo ricorrere per migliorare la qualità del sonno. Partiamo da alcuni semplici consigli. È utile eseguire un rituale fisso prima di andare a letto (gesti quali lavarsi i denti, puntare la sveglia, recitare un mantra o praticare una meditazione) aiutano ad entrare in “modalità notte”. In questo aiuta anche arieggiare la camera da letto, renderla buia, fresca e silenziosa. Se ci sono troppi rumori e si è sensibili, si possono usare i tappi auricolari. È inoltre importante eliminare fonti di stimolo esterne dalla stanza in cui si dorme (TV, cyclette, PC…). Per quanto riguarda l’alimentazione è opportuno evitare di eccedere con gli alcolici, gli alimenti stimolanti e la caffeina (caffè, tè, cioccolato, ecc.) soprattutto prima di andare a letto. L’attività fisica o una passeggiata può favorire il sonno se svolta durante il giorno ma non nelle 2-3 ore prima di coricarsi. Altre attività che possono conciliare il sonno, prima di andare a letto sono un bagno caldo, un po’ di yoga o meditazione e l’ascolto di musica rilassante, magari con suoni della natura.

harmony

I fiori di Bach per un sonno sereno e ristoratore

Un’altra utile possibilità per favorire il sonno sereno ci è offerta dai fiori di Bach, archetipi floreali di stati d’animo ai quali ispirarsi, mentre se ne assume l’essenza, per evocare le proprie innate risorse e capacità di adattamento. Possiamo esaminare i più corrispondenti ad un sonno sereno e ristoratore, suddividendoli in tre categorie:

  • Difficoltà ad addormentarsi legata a:
  • pensieri ossessivi: White Chestnut per ispirare la pace interiore;

  • paure vaghe, presentimenti infausti: Aspen per focalizzare la centratura su sé stessi;

  • tormento interiore nascosto, durante il giorno, dietro una maschera di allegria (a volte somatizzato con bruxismo notturno): Agrimony per evocare l’armonia.

 

  • Sonno discontinuo connesso a:
  • irritabilità, frenesia: Impatiens per ispirare tranquillità e pazienza;

  • disarmonia nei ritmi sonno-veglia (es. jet lag): Scleranthus per focalizzare l’equilibrio e la decisione; è il fiore di chi è indeciso tra due alternative che può somatizzare la propria indecisione con instabilità dei bioritmi (è giorno o notte?);

  • ipersensibilità ai rumori e ai cambiamenti (es. quando si dorme con un cuscino che non è quello abituale): Walnut per evocare le capacità di adattamento e il senso di protezione dalle influenze esterne.

  • Risveglio anticipato a seguito di:
  • mancanza di forze, stanchezza che rende difficile persino proseguire il sonno: Olive per ispirare la rigenerazione e il riposo;

  • ansia di anticipazione: Impatiens per ispirare pazienza e tranquillità.

creamcampioni

Ricordiamo che tutti questi fiori di Bach sono inclusi nel composto pronto Guna Resource GoodNight (Sonno Sereno) che, nel foglietto interno alla confezione, riporta anche un’affermazione positiva che si può ripetere mentalmente ad ogni assunzione ed una meditazione che si può praticare per favorire il sonno. Per l’uso si consigliano 4 gocce per 4 volte al giorno.

Impatiens, Scleranthus e Walnut, insieme ad altri fiori di Bach sinergici, sono inclusi anche nel composto pronto Guna Resource Harmony (Armonia Femminile) che raggruppa gli archetipi floreali adatti per evocare le proprie innate risorse quando si desidera realizzare un rapporto armonico con la propria femminilità, soprattutto nei momenti di particolare sensibilità emotiva legati al ciclo e alla menopausa.

Prima di addormentarsi, si può favorire il rilassamento anche un (auto)massaggio adoperando Resource Cream SOS, crema eudermica lenitiva con fiori di Bach, senza conservanti, con ingredienti da coltivazione biologica ed esposta a frequenze di luce informata e frequenze sonore a 432Hz. Si può applicare sulle aree di tensione (tempie, collo e/o spalle), oppure sulle zone di riflesso plantare: alluci (riflessi di cervello e ipofisi), arco plantare mediale (riflesso di rachide e midollo spinale) e area centrale tra il terzo distale e i due terzi prossimali della pianta del piede (riflesso delle surrenali, legate allo stress). Aree di rilesso simili si trovano anche sui palmi delle mani.

Posted in: Benessere | Tagged: fiori di bach, Guna, intgratori, rilassamento, riposo, sonno, stare bene
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