Allora dai, vi invito a fare un salto nel passato, per trarne utili spunti per il presente…
Il tema dell’inclusione a tavola ha un interessante precedente storico a partire dal lontano 1945, anno in cui un maestro francese, Raymond Paumier, iniziò la fortunata avventura dei così detti “Ristoranti per bambini”.
Come tante idee creative ed innovative anche questa trae la sua origine da una iniziale situazione di grande difficoltà.
Siamo in Francia, la seconda guerra mondiale è appena finita e gli scolari di Montgeron, nel Dipartimento dell’Essonne, consumano la pausa mensa in locali di fortuna.
Paumier capisce che aver cura di quel momento quotidiano, dopo anni di conflitto, penuria di cibo, perdite lutti e traumi, è davvero molto importante.
Così attrezza i locali di una vecchia villa, e crea “La Roseraie”, il primo “ristorante per bambini”, così in Francia sono chiamate le mense di qualità per gli scolari.
Il posto fu restaurato con cura, per non somigliare agli spazi anonimi del mangiar insieme.
Alle pareti, il menù giornaliero scritto e decorato dagli scolari e i commenti redatti a fine pasto, rendono la loro presenza viva e non anonima.
Molti bambini e bambine, che a causa della seconda guerra mondiale avevano perso i propri familiari e le loro case, e vivevano perciò in una condizione di vagabondaggio, furono attirati dalla possibilità di ricevere un pasto caldo.