Nella frenesia quotidiana, il nostro rapporto con il cibo spesso si perde in una corsa contro il tempo, tra pasti veloci e spuntini distratti. Tuttavia, prendersi il tempo per apprezzare il cibo, immergendosi in un contesto piacevole e disteso, può rivelarsi una chiave fondamentale per regolare i segnali fisiologici del nostro corpo e ristabilire un equilibrio.
Nei mesi scorsi abbiamo visto la relazione fra i sensi e la consapevolezza alimentare, dove la qualità degli ingredienti e l’esperienza sensoriale si fondono per creare una connessione più profonda con ciò che portiamo a tavola. Una breve vacanza al mare, in un’incantevole oasi del Mediterraneo, ha fornito l’occasione perfetta per abbracciare appieno questa filosofia, avvalendosi di ingredienti di alta qualità.
Un viaggio dalla bellezza, ai sensi, alle emozioni
Di fronte a noi una distesa di mare spumeggiante e luminosa pare tanto vicino che sembra di potersi tuffare. Davanti a questa bellezza, la tavola apparecchiata con cura e l’aria frizzante stimolano l’appetito; i sensi sono vigili, aperti a nuove esperienze. È la situazione migliore per provare nuovi gusti e nuove ricette. Non si tratta solo di una stuzzicante esperienza culinaria.
Questo contesto particolare offre la possibilità di condividere alcune riflessioni sul cibo e sulle nostre consuetudini per ritrovare la fiducia nella possibilità di attivare piccoli cambiamenti.
Inizia, così, un’immersione nei legami profondi tra sensi, emozioni e ricordi. Il suono delle onde accompagna il pasto, aggiungendo una melodia naturale alla degustazione. Ogni boccone diventa un’opportunità per riscoprire la gioia di mangiare in modo consapevole, in un’atmosfera di leggerezza e appagamento, a partire da ingredienti semplici, ma di prima qualità e facili ricette realizzate con grande cura.
Un’esperienza da imprimere nella memoria e ripetere fra le mura domestiche, per ritrovarla nei piccoli gesti della vita quotidiana legati alla preparazione e alla fruizione del cibo.
Vi presentiamo due degli ingredienti in primo piano, da interpretare con uno sguardo rinnovato.
Formaggio: Superare i tabù e apprezzare un’antica tradizione
Messo all’indice da alcune diete, il formaggio è in realtà un ingrediente con una lunghissima storia, apprezzato in molte culture per il valore nutritivo e la versatilità culinaria. Recenti studi scientifici confermano che il suo consumo moderato può contribuire a una dieta equilibrata. Nonostante i pregiudizi, il formaggio può quindi essere parte di uno stile di vita sano, fornendo importanti nutrienti come calcio, proteine e vitamine. Il migliore è quello proveniente da allevamenti sostenibili per ambiente e risorse umane.
Nel contesto di questa ricercata selezione, spicca il Valtellina Casera DOP, un formaggio che la storia riconduce al 1500, quando gli allevatori univano il loro latte nelle latterie turnarie per una lavorazione collettiva. La tradizione affascinante di questo formaggio riporta ai tempi in cui il latte della sera, più magro, riposava in locali freschi per poi essere scremato e miscelato al latte della mungitura mattutina, più ricco di grassi. Oggi, grazie alle mandrie stanziali della Valtellina nutrite con foraggi locali, questa tradizione continua durante tutto l’anno.
Il Valtellina Casera DOP è frutto di una coagulazione con caglio di vitello e di una cottura della cagliata a basse temperature. La pasta viene quindi pressata, salata a secco o in salamoia, per poi essere posta in strutture dedicate alla stagionatura, che in alcuni casi supera i 10 mesi.
Il risultato di questo processo è un Valtellina Casera DOP stagionato dal gusto frizzante e leggermente pungente, che connette alle onde del mare e all’aroma intenso del fieno. Le sue note marine richiamano panorami costieri, mentre l’aroma montano evoca i pascoli alpini.
Si crea così un ponte tra luoghi e sensazioni, emozioni e ricordi. Sicurezza, piacere, viaggio nel passato, familiarità, gioia, abbraccio, festeggiare, sono alcune delle parole chiave venute alla luce durante la degustazione. Emergono, poi, immagini antiche delle vacche durante la mungitura per mano femminile fra le montagne. C’è chi pensa a un soffice piumino, vista la leggerezza dei petali di Casera previsti nella ricetta e dice che assaggiandolo non si sente più in colpa.
Yogurt: un viaggio variegato fra esperienze gustative
L’esperienza con lo yogurt può essere un viaggio sensoriale stimolante, specialmente quando si esplorano diverse varianti e accostamenti. Nel nostro percorso, ci siamo avventurate nell’universo gustativo dello yogurt naturale senza lattosio, quindi adatto anche a chi è intollerante.
Questo yogurt naturale si presenta con un acido delicato che accarezza il palato, regalando un profumo che evoca la freschezza del latte. Il suo sapore puro è stato esplorato con diversi abbinamenti, fra cui pane integrale, fiocchi di cereali e crema di frutta fresca di stagione. Il risultato è un connubio rinfrescante, dolce-acidulo, un’armonia in cui il croccante e il morbido si fondono, richiamando le esperienze gustative dell’infanzia.
Intrigate dalla versatilità dell’yogurt, abbiamo deciso di arricchire la nostra esperienza culinaria preparando delle deliziose tortine di carote arricchite con yogurt.
La sua consistenza cremosa e l’acidità delicata si sono rivelate un elemento chiave per catturare la freschezza delle carote (v. ricetta).
Ma le sorprese non finiscono qui. Abbiamo esplorato una variante innovativa: lo yogurt con l’aggiunta di confettura di frutta posta sul fondo dei vasetti. Questa semplice modifica, ha permesso di mantenere la distinzione dei gusti, mitigando l’invadenza del dolce. L’acidulo dell’yogurt si sposa, infatti, armoniosamente con la dolcezza della confettura, creando un’esperienza che stimola il palato senza sovrastare i sapori.
Anche questa variante si è rivelata gradevole in abbinamento con cereali o pane integrale, offrendo una colazione gustosa. In un mondo in cui la varietà culinaria è un tesoro, lo yogurt si è confermato un alleato versatile che può essere apprezzato in molteplici modi, offrendoci la possibilità di cambiare con piccoli e semplici gesti.
Ricette da provare
Proteine, minerali, fibre e il tocco dei principi attivi protettivi della curcuma. Grazie ai soffici petali, il formaggio si dissolve in bocca come una nuvola e dona una sensazione di leggerezza.
Cavolfiore gratinato con salsa di yogurt alla curcuma e petali di Valtellina Casera DOP
- Autunno inverno
- Vegetariana, senza uova
- Preparazione 30'
- Cottura 25'
- Facile
Ingredienti per 4 persone:
- 1 cavolfiore medio da circa 700 g
- 60 g di pangrattato
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere
- 1 cucchiaio di nocciole tritate
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 2 foglie di salvia
- 200 g di yogurt
- 1 cucchiaino di curcuma
- 1 cucchiaio di un trito di aneto e prezzemolo
- 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- sale marino integrale q.b.
Per accompagnare:
- 200 g di Valtellina Casera DOP stagionato oltre 300 giorni ridotto in petali o in scaglie sottili.
Preparazione:
1. Cuocere
Cuocete a vapore e “al dente” il cavolfiore, dopo averlo lavato accuratamente.
2. Eliminare
Eliminate le parti più dure riducete il resto in cimette, non troppo grandi. Disponetele in una capiente pirofila leggermente unta.
3. Tostare
Tostate delicatamente il pane con 2 cucchiai di olio e 1 presa di sale, unite la curcuma e le nocciole tritate.
4. Cospargere
Cospargete il cavolfiore con il composto, irroratelo con un goccio d’olio e infornatelo, a 180 °C, per circa 20 minuti finché si forma una leggera crosticina dorata.
5. Spegnere
Spegnete e fate riposare 10 minuti.
6. Preparare
Intanto preparate una salsina mescolando lo yogurt con il trito aromatico di aneto e prezzemolo, la curcuma e una presa di sale.
7. Servire
Servitela con il cavolfiore circondato dalla salsa di yogurt e sormontato con le scaglie di Valtellina Casera DOP.
Suggerimenti
potete aggiungere al pan grattato un trito di mandorle o semi di zucca, per una variante senza glutine usate il pane speciale; provate radicchio rosso o indivia invece del cavolfiore, tofu marinato in salsa di soia e zenzero, quindi stufato invece del Valtellina casera DOP; yogurt di soia al posto di quello di latte vaccino.
Tortine di carote e yogurt con crema di cachi
Un colore vivido, che appaga lo sguardo dà energia e protegge, grazie ai caroteni .
- Tutte le stagioni
- Vegetariana
- Preparazione 20'
- Cottura 15'
- Facile
Ingredienti per 6 tortine:
- 200 g di carote
- 100 g di farina integrale
- 1 uovo
- 60 g di malto (o di miele)
- 30 g di olio extra vergine d'oliva
- ½ cucchiaino di cannella
- ½ cucchiaino di lievito
- 1 limone
- 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
- 120 g di yogurt
Per la crema di cachi:
- 1 caco maturo
- il succo di ½ limone
Preparazione:
1. Mettere
Mettete la farina in una terrina.
2. Unire
Unite il lievito, le carote lavate e grattugiate fini
3.Aggiungere
Aggiungete l’uovo sbattuto con il malto, la cannella, il succo di ½ limone e 1 cucchiaino della scorza grattugiata, lo yogurt, 1 cucchiaio di olio.
4.Distribuire
Distribuite il composto in 6 stampini da muffins leggermente unti e informate a 180 gradi, per circa 15 minuti, finché le tortine hanno assunto un colore dorato. Per verificare la cottura pungete i dolci con uno stuzzicadente e verificate che esca dall’impasto asciutto, non appiccicoso.
5.Servire
Servite con il caco sbucciato e frullato con il succo di limone da aggiungere a piacere.
Suggerimenti
provatele con l'aggiunta di 50 g di nocciole tritate. Sono adatte per la prima colazione. Quando non è di stagione il caco si può sostituire con purea di mele e di altri frutti a scelta.