Un pic-nic all’aria aperta è l’ideale per vivere in compagnia queste giornate festive. Organizzatelo a pranzo, all’ombra rinfrescante degli alberi, oppure per cena, di fronte alla magia del tramonto. Fate in modo che ciascun ospite porti qualcosa, assegnando alcuni semplici compiti, per condividere equamente gli sforzi. Da parte vostra, offrite qualcosa di semplice come la frutta fresca, che ben presentata rallegra e rinfresca. Aggiungete qualche ricetta facile, ma diversa dal solito. Eccone un paio da provare con gli ortaggi di stagione, ricchi di principi attivi riequilibranti. In primo piano abbiamo messo gli zucchini, base di stuzzicanti involtini. Potete sostituirli con le melanzane.
Buon Ferragosto a tutte.
Involtini di zucchini vegetariani, con mozzarella, pomodoro e origano
Senza uova, senza glutine
Preparazione 25'
Cottura 15'
Facile
Ingredienti per 4 persone:
3 zucchini da circa 150 g ciascuno
12 pomodorini lavati e tagliati a metà
200 g di mozzarella di bufala tagliata in 24 pezzettini
3 cucchiai di foglie di origano fresco sminuzzate
4 cucchiai di olio evo
1 spicchio d’aglio
1 presa di sale
origano per decorare
Preparazione:
1. Lavare
Lavate e tagliate a metà i pomodorini, cospargeteli con origano e poco sale, irrorateli con un filo d’olio e stufateli, a fiamma bassa, per 10 minuti, finché ammorbidiscono.
2. Lavare
Lavate gli zucchini, eliminate le estremità e tagliateli a fette verticali spesse 3-4 millimetri.
3. Stufare
Stufateli, delicatamente, da entrambi i lati, con poco olio, l’aglio tritato, qualche foglia di origano sminuzzata, in due padelle dal fondo pesante. Girateli, da entrambi i lati, in modo che ammorbidiscano e insaporiscano restando croccanti. Salateli alla fine.
4. Appoggiare
Appoggiate un pezzettino di mozzarella all’estremità di ogni fetta di zucchino, unite mezzo pomodorino, arrotolate, formando gli involtini. Fermateli con uno stuzzicadenti.
5. Mettere
Mettete alla fine di ogni stuzzicadenti una foglia di origano per decorare. Proseguite così finché avete esaurito gli ingredienti.
Lavate gli zucchini, eliminate le due estremità e tagliateli a fette verticali spesse circa 1/2 centimetro. Passateli, da entrambi i lati, in un miscuglio di pan grattato, sesamo, olio, timo e sale.
2. Infornare
Infornateli, a 180 gradi, per circa 20 minuti.
3.Passare
Passate i ceci, riducendoli in una purea densa. Unite la menta e i capperi tritati, il tahin, 1 cucchiaio di olio evo, il succo di limone. Mescolate e controllate il sale.
4.Mettere
Metteteall’estremità di ogni fettapo’ crema di ceci. Arrotolate, formando gli involtini, fermateli con uno stuzzicadenti e decorate con 1 foglia di menta.
Gli zucchini sono ricchi di potassio, che aiuta a mantenere l’equilibrio idrico quando fa caldo. I ceci aiutano a regolare il colesterolo. Abbinate gli involtini a un’insalata verde, arricchita con pomodori, ravanelli e un tocco di cipolla.
Simbolo di rinascita le uova sono da tempo immemorabile al centro dei rituali primaverili di rinnovamento e hanno un ruolo da protagoniste della cucina pasquale, in molte forme diverse. Ecco alcuni consigli per valorizzarle. Vi auguriamo giornate rigeneranti.
di Carla Barzanò
Il mito delle uova
Al centro di molti riti di fertilità e di rigenerazione le uova fanno parte degli ingredienti magici della rinascita primaverile. Se ne trovano resti in numerosi scavi archeologici, anche in forma di piccole sculture di pietra ed altri materiali. Nella tradizione popolare e nella medicina alchemica, pozioni a base di uova risultano fra i ricostituenti d’elezione come afrodisiaci, per favorire la fertilità e rinvigorire le forze dei convalescenti e delle puerpere. Anche le medicine tradizionali orientali vedono nelle uova virtù fortificanti e le raccomandano soprattutto per i soggetti affaticati fisicamente. In effetti, non c’ è alimento che più delle uova richiama le potenzialità della vita. Oggi, però, allevamenti intensivi e abuso di proteine ne hanno offuscato l’immagine di apportatrici di forza e di salute. Le uova sono giustamente messe in discussione perché la loro produzione può causare problemi ambientali e maltrattamenti agli animali. D’altra parte, la primavera è il periodo migliore per utilizzare le uova. Quando le giornate si allungano, e le ore di luce e di buio iniziano ad equivalersi, le galline ne producono spontaneamente di più, senza bisogno di illuminazione artificiale.
In questa stagione di rinnovamento le uova forniscono numerose sostanze nutritive utili per la rigenerazione dell’organismo. Al primo posto per la qualità delle loro proteine, complete di tutti gli aminoacidi essenziali, quindi facili da assimilare, contengono numerose vitamine, fra cui emergono la A, la E ed il gruppo B. Rappresentano, in particolare, un’ottima fonte di vitamina B12, sostanza che negli ingredienti vegetali è assente, o presente in forma non disponibile. Possiedono, poi, una buona concentrazione di ferro e zinco, tanto che rappresentano una delle migliori sorgenti dei due minerali per chi segue regimi vegetariani. Contrariamente ai luoghi comuni, le uova sembrano non danneggiare il fegato. Svolgono, invece, un’azione protettiva nei confronti delle cellule epatiche, grazie al loro contenuto di colina e inositolo, utili per depurare e prevenire depositi di grassi. Solo chi ha problemi di calcoli alla cistifellea dovrebbe limitarle drasticamente, perché le uova ne stimolano la contrazione favorendo le coliche. Anche il temuto effetto sull’innalzamento del colesterolo è stato ridimensionato. I tuorli d’uovo ne contengono, effettivamente, una concentrazione decisamente di più elevata di altri ingredienti d’origine animale, ma sono anche ricchi di lipoproteine capaci di regolarne l’assorbimento. Alcune indagini epidemiologiche mostrano che a parità di stile di vita, l’assunzione moderata di uova non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ictus nelle persone sane. Resta comunque valido il suggerimento di non abusarne.
uova confezionate possono risultare più sicure di quelle sfuse poiché soggette a etichettatura con le indicazioni definite dalla legge.
La definizione “uova provenienti da galline allevate a terra” indica che gli animali vivono al chiuso, in locali illuminati da luce parzialmente naturale, con otto ore di buio al giorno, e condividono uno spazio ristretto, tanto che talvolta è necessaria la mutilazione del becco per evitare aggressioni.
Le galline “allevate all’aperto” vivono in condizioni analoghe con un piccolo spazio all’aperto per le ore diurne.
Le “uova biologiche” provengono da allevamenti dove le galline crescono all’aperto, ed hanno a disposizione minimo 4 metri quadrati ciascuna. Il periodo di riposo, senza luci artificiali, è di otto ore al giorno in ricoveri chiusi con un metro quadrato ogni sei animali, nidi, lettiere di materiali naturali e non più di 3000 ospiti per allevamento. Mutilazioni, farmaci anabolizzanti e trattamenti antibiotici preventivi sono vietati. Alcune ricerche evidenziano che le uova “bio” hanno una concentrazione di grassi insaturi, caroteni e altri antiossidanti superiore rispetto ai corrispettivi degli allevamenti di massa. Una ragione in più per sceglierle. Per potersi convertire al loro impiego bisogna, però, ridurre di 1/3 l’attuale consumo, la loro produzione costa, infatti, più spazio di quella convenzionale. La disponibilità, dunque, è limitata.
da provare:
Frittatine primavera con spinaci e yogurt
Ingredienti per 4 persone:
4 uova
400 g di spinaci (o erbette)
80 g di farina integrale biologica
1 mazzetto di prezzemolo
1 ciuffo d’aneto
1 ciuffo di coriandolo fresco
2 porri piccoli
3-4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
sale e noce moscata q.b
Per accompagnare
200 g di yogurt denso
prezzemolo per guarnire
Preparazione:
1. Mondare
Mondate, lavate gli spinaci e cuoceteli, ancora bagnati, senza altra aggiunta d’ acqua, con una presa di sale. Scolateli, pressateli bene, per eliminare tutti i residui d’acqua.
2. Lavare
Lavate e asciugate il prezzemolo e il coriandolo (in sua assenza usate una presa di coriandolo in grani macinato). Ponete le erbe nel tritatutto con gli spinaci; tritate finemente.
3. Mondare
Mondate, lavate i porri (facendo attenzione ad eliminare bene la terra) e tagliateli molto sottili.
4. Sbattere
In una terrina sbattete le uova con la farina, fino a formare una pastella senza grumi.. Unite il trito di spinaci e i porri. Aggiustate di sale, insaporite con una spolverata di noce moscata. Mescolate.
5. Ungere
Ungete bene una grande padella antiaderente e fatevi ricadere, a cucchiaiate, il composto. Rigirate le frittatine, da entrambi i lati, perché prendano un bel colore dorato. Tenetele al caldo, in forno, a 120 gradi, fino al momento di servire.
6. Tritare
Tritate l’aneto e mescolatelo con lo yogurt e un goccio d’olio.
7. Distribuire
Distribuite le frittatine, ben calde, sui piatti. Decorate ogni porzione con qualche cucchiaio di yogurt e un ciuffetto di prezzemolo.