PAROLA CHIAVE PER IL PRESENTE ED IL FUTURO DELL’ UMANITÀ E DELLA TERRA
Riprendiamo il tema della cura con l’intervento di Pier Luisa Robecchi, insegnante di yoga e fisioterapista che ci presenta un percorso di riflessione per avvicinarci a questa funzione fondamentale.
di Pierluisa Robecchi
Etimologia della parola Cura
La parola “CURA” deriva dall’omonima latina, riconducibile alla radice etimologica proto-indoeuropea “KU-KAV”, il cui significato è OSSERVARE. Altra radice, origine della parola, è sanscrita: “KAVI”, il cui significato è SAGGIO. Quindi la “cura” è la responsabilità verso se stessi e gli altri, che segue l’osservazione.
Osservare per attivare l'attenzione
Osservare implica attivare e concentrare l’attenzione: uno stato di presenza “vuoto”, libero da pensieri ed emozioni non pertinenti. Quando si osserva, attivando questa attenzione focalizzata, la capacità di percezione si amplia, ricevendo nuove informazioni che espandono la conoscenza dell’oggetto che stiamo osservando: una pianta, un animale, un essere umano, noi stesse ed il nostro corpo, oppure un lavoro che stiamo compiendo… si riesce a comprendere più profondamente ciò che può far del bene in un dato luogo, stato, momento, quindi anche a…curare.
Il “Vuoto” che unisce
Questo “vuoto recettivo”, libero da giudizio, schemi, abitudini, credenze, pur avvalendosi di conoscenze che si sono accumulate, ha in se un atto di amore perché consente un rapporto unitario con l’oggetto di cura. Faccio un esempio, che in seguito proporrò nella pratica: se ho qualche disturbo fisico che mi affligge, non posso osservare il mio corpo giudicandolo, oppure con pensieri e convinzioni negative che ne condizionano la percezione. In questo modo non sono libera di osservare l’oggetto per quello che è nella realtà, ma osservo ciò che penso e credo su di lui. Se voglio curare/curarmi devo invece compiere un primo atto d’amore: instaurare un contatto e scambio privo di pregiudizi, una unione. Do e nello stesso tempo ricevo, con una comunicazione diretta e aperta.
Ogni messaggio positivo è CURA
Di più: se osservo il corpo con un informazione positiva di salute già realizzata, il corpo stesso attraverso i suoi meravigliosi canali percettivi, risponderà iniziando ad elaborare funzioni positive e benefiche. Saprà “parlare”, comunicando ciò che mi fa bene realmente, al di là dell’ illusione momentanea creata da abitudini, (fisiche, emozionali, mentali) che possono dare piacere, ma ne minano l’armonia e la salute. Prendersi cura di se e degli altri esseri (non solo umani) porta dunque l’attenzione al presente, al “qui ed ora” e nello stesso tempo mette in comunicazione e insegna ad amare l’intero Universo.
Attraverso il contatto percettivo con l’altro, aumenta la quantità di informazioni a nostra disposizione. Dunque istaurando una condivisione profonda fra chi cura e chi è curato, aumentano le conoscenze e possiamo avviarci verso un cammino di saggezza. Più che mai necessario in questo momento storico in cui, non ha caso, “il prendersi cura” diventa necessità che riguarda tutti gli esseri umani. Il cambiamento climatico non è una parola astratta, lo vediamo evolvere sotto i nostri occhi. Nella convinzione collettiva che la nostra “casa Terra” fosse inesauribile e potesse essere sfruttata all’infinito, ne abbiamo consumato le risorse in modo selvaggio e l’abbiamo inquinata con i nostri rifiuti. Ci siamo separati da quel legame di condivisione, rispetto, amore che ci legava alla Terra e, invece di creare un Eden, abbiamo posto le basi di un possibile inferno.
CURA qui ed ora
Abbiamo stravolto gli abitat naturali con l’estinzione di intere specie animali creando povertà per molti, disuguaglianze, guerre per controllare risorse. In nome di un progresso troppo accentrato sull’ ”avere” piuttosto che sull’ “essere”, al quale abbiamo partecipato per ingenuità, come fosse l’unica via. Credo sia venuto il tempo di prendersi cura ognuno degli altri, della nostra casa Terra, per il bene di tutti. Ora, qui nel presente. Alcuni consigli pratici per prenderci cura di noi stessi, degli altri e della realtà che ci circonda.
La pratica della CURA
Ogni mattino, quando ti alzi e alla sera, prima del sonno, – percepisci il tuo respiro in un naturale ed armonico fluire, portandoti alla quiete. Pensa a ciò che ami di più, e fai vivere e vibrare il sentimento dell’amore dentro di te. – Quindi porta la tua attenzione rilassata all’interno del torace, nello spazio infinito del Cuore. La vibrazione dell’amore diventa potente e si espande a tutto il tuo essere, a tutte le tue cellule, armonizzandoli e mantenendoli perfettamente in salute. – Poi lascia che questa vibrazione si espanda a tutto l’ambiente che ti circonda, ai tuoi cari, alle piante e agli animali che sono presenti intorno a te. Sorridi. Quando cammini per strada, in qualsiasi contesto, – focalizza l’attenzione nello spazio spazio del Cuore , lascia che le vibrazioni dell’amore si espandano a tutto ciò che ti circonda. Ogni giorno – sii consapevole di tutte le cose belle, positive e piacevoli, che ti accadono. Spesso la nostra mente viene attirata maggiormente da eventi, pensieri, emozioni, negativi, e su di essi si focalizza facilmente. Puoi prima di dormire scorrere come in un film tutte le cose belle che ti sono accadute, a partire dalle più semplici e scontate.
Pratica la risata, o almeno sorriditi e sorridi agli altri.
Concediti un po’ di tempo di quiete, semplicemente ascoltando il tuo respiro fluire naturalmente.
5 aprile, giornata mondale dell’ambiente: bambini e musicisti insieme per proteggere il pianeta
Accompagnare e sostenere percorsi educativi volti a sviluppare una maggiore consapevolezza nei confronti del salvaguardia dell’ambiente, delle risorse umane e delle buone pratiche necessarie per perseguire questi obiettivi, rappresenta una priorità imprescindibile per assicurare il benessere delle generazioni future. Abbiamo quindi scelto di partecipare attivamente alla realizzazione del nuovo progetto Terra ti voglio bene, nato in occasione del cinquantenario della festa della terra e orientato all’educazione alla sostenibilità nelle scuole primarie. Desideriamo presentarvelo in occasione della giornata mondale dell’ambiente.
I bambini portavoce di messaggi di pace e di speranza
“Racconto perché voglio bene alla terra e cosa desidero fare per proteggerla. Realizzo un disegno che lo illustra e lo completo con una frase che invita i miei amici e compagni a seguire il mio esempio” È questo il compito che è stato affidato a bambine e bambini delle scuole primarie nel progetto Terra ti voglio bene che ha coinvolto 20 scuole e oltre 600 bambini di diverse regioni -Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia- mettendo in rete progetti già attivi e risorse educative sui temi della sostenibilità. Un percorso creato per superare con l’immaginazione questo periodo difficile, che ha allontanato i bambini dalla scuola e in molti casi anche dalla natura. Gli insegnanti hanno focalizzato l’attenzione sul legame con la natura e con l’ambiente, invitando gli allievi a concentrarsi sui diversi aspetti percepibili anche restando a casa, e chiedendo loro di farsi portavoce di una comunicazione volta a dare un messaggio di speranza, pace e impegno per il futuro. Bambine e bambini hanno colto con entusiasmo la sollecitazione elaborando disegni e messaggi di grande intensità. Raccontano l’incanto dei fiori sbocciati sul davanzale della finestra, le dinamiche che nascono a casa, attorno a casa, nella piazza di cui stanno progettando di coltivare le aiuole. Celebrano così l’intreccio fra uomo, cultura e natura, e riflettono sui comportamenti quotidiani da modificare per proteggere l’ambiente impegnandosi ad attuarli.
Desiderio di cambiamento e fiducia nella comunità
Il materiale elaborato evidenzia quanto anche i più giovani siano toccati dal degrado ambientale e lasciano intravedere il loro timore nei confronti del Coronavirus. Emerge, però, anche un forte desiderio di cambiamento, accompagnato dalla consapevolezza che è necessario unire le forze. Moltissimi bambini hanno messo in luce che assieme potranno dare forma a un futuro migliore per il nostro pianeta mostrando speranza e fiducia nella comunità.
La forza delle sinergie
Sostenuto e promosso dal programma Andriani Educational di Andriani S.p.A., azienda leader nel settore dell’alimentazionesostenibile, il progetto Terra ti voglio bene nasce dalla collaborazione fra Rete Dialogues, comunità di educazione alla cittadinanza globale, insieme alla Piana del cibo, associazione che coinvolge numerosi Comuni della piana agricola di Lucca con l’intento di promuovere buone pratiche nella direzione della sostenibilità, Slow Food Compitese, e Magia verde Onlus, impegnate nella stessa direzione. Per la zona di Pavia ha preso parte al progetto anche Italia nostra con il sostengo dell’Onlus Cambiamo e del Ministero dell’Ambiente. Il riscontro positivo dei partecipanti, mostra il valore di costruire sinergie fra competenze ed esperienze differenti, che rafforza i legami fra i diversi interlocutori e aiuta ad affrontare questa fase impegnativa.
Dare radici alla sostenibilità: bambini e musicisti insieme in un museo virtuale
Il progetto continua, anche dopo la giornata mondiale della terra, per consolidare il dialogo su questi temi. Disegni e pensieri di bambini e bambine sono stati raccolti in filmati diversi, regione per regione, sostenuti dai preziosi contributi di validi musicisti. È nato così un museo virtuale che offre ai giovani artisti la possibilità di approfondire le tematiche in gioco fra loro e con gli insegnati, attraverso una didattica collaborativa che consente lo scambio a distanza. In alcune realtà i filmati verranno condivisi con gli amministratori locali perché traggano spunto dai messaggi dei bambini per ispirare i cambiamenti necessari per il nostro futuro nella direzione della sostenibilità.