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serenità

MUOVERSI È BELLO

Posted by carlab on 17 Settembre 2020 | Leave a response
maratona le trasforamzioni della donna

Di Fiorenza Zanchi

Che esercizio fisico sia sinonimo di salute e bellezza è noto: dall’armonia delle forme all’equilibrio del peso, dalla prevenzione e miglioramento di malattie come diabete e obesità, al miglioramento dell’aspettativa di vita, ma anche un più regolare funzionamento dell’intestino, una maggiore elasticità delle articolazioni, nonché la prevenzione dell’osteoporosi ottimizzando, nelle giovani e giovanissime, il picco di massa ossea e rallentando, nelle meno giovani, la rarefazione dell’osso. Senza contare che anche umore ed equilibrio mentale ne traggono giovamento.

La “misura” è d’obbligo

Ma, per ottenere tutti questi benefici, un segreto c’è: la “misura”.

Come si suol dire “il troppo è nemico del bene” specie quando si ingaggiano vere e proprie maratone ginniche per inseguire modelli ideali di bellezza e forma fisica.

In particolare un eccesso di attività fisica, più comune in coloro che fanno sport competitivi o in chi eccede nel fitness, può divenire nocivo proprio per le donne, coinvolgendo la funzione femminile attraverso squilibri di diversa gravità.

Dalle semplici irregolarità nel ciclo mestruale sino all’amenorrea vera e propria (blocco delle mestruazioni) e all’infertilità, ma anche ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni o ai disturbi della sessualità così come, nell’epoca climaterica, paradossalmente, ad un aumentato rischio di osteoporosi o di depressione.

Muscoli e grasso: una questione di equilibrio

Base di queste disfunzioni: l’eccessiva riduzione del peso corporeo e la carenza di massa grassa, legate all’ abuso di sport e spesso aggravate da una dieta inadeguata e dallo stress legato alla troppa fatica fisica.
Esiste uno stretto rapporto, infatti, tra forma corporea ovvero quantità, tipologia e distribuzione del tessuto adiposo, massa muscolare ed equilibrio ormonale.
Peso corporeo e massa grassa vengono infatti registrati da una zona specifica del cervello: l’ipotalamo. Piccolissima regione alla base del cranio, collegata ad una delle ghiandole più importanti del nostro organismo: l’ipofisi sede, tra l’altro, degli ormoni che dirigono ovaie e ciclo mestruale e coinvolta nel controllo del metabolismo.

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Grasso e cervello: un dialogo costante

Un calo ponderale eccessivo unito all’ eccesso di “stress”, vengono subito comunicati all’ipotalamo che riduce la produzione degli specifici ormoni ipofisari. Quando l’equilibrio ormonale si modifica ne risentono il ciclo mestruale e non da ultimo, il SNC (sistema nervoso centrale) e le ossa.
E’ come se il cervello, in dialogo costante con il tessuto adiposo, registrasse una situazione di fatica e “carestia cronica” e di conseguenza riducesse ogni dispendio energetico non fondamentale per la sopravvivenza, compresa, tra l’altro, la funzione riproduttiva.
Non a caso aumenta la prolattina, l’ormone dello “stress”, mentre diminuiscono le gonadotropine, gli ormoni che regolano il ciclo mestruale.

 

ciclo mestruale
CELLULE ADOPOSE: UN RUOLO MISCONOSCIUTO
CELLULE ADOPOSE: UN RUOLO MISCONOSCIUTO

Il tessuto adiposo non è una inerte “imbottitura” ma le sue cellule svolgono molteplici funzioni. Una di queste è la produzione di una particolare proteina plasmatica direttamente legata alla regolazione ipotalamica del peso corporeo necessario per l’attivazione dell’ipofisi e del ciclo mestruale: la Leptina. Livelli adeguati di Leptina, e dunque di cellule adipose, sono necessari per il mantenimento di una normale funzione riproduttiva, così come livelli calanti di Leptina, in risposta a dimagrimento eccessivo, comportano amenorrea e infertilità.
Non a caso, l’inizio della pubertà è associato a livelli crescenti di Leptina che consentono la comparsa del ciclo mestruale: se il tessuto adiposo è eccessivamente scarso, la Leptina non cresce e la pubertà si blocca;

respiro

Mestruazioni “Cartina di Tornasole”

Dunque le Mestruazioni sono una vera e propria “cartina di tornasole” che permette di comprendere se la tipologia e la quantità di attività fisica adottata è della giusta misura. Se il ciclo si blocca: meglio controllare peso, alimentazione e livelli di stress. Approfittarne per conoscersi meglio ed esprimere sé stesse invece che seguire indicazioni o modelli stereotipati.
Perché cercare la propria forma e la propria salute vuol dire in prima linea aderire a sé stesse. Per farlo è necessario guardarsi spassionatamente per quello che si è, non per ciò che si vorrebbe astrattamente essere.
Questo è il primo passo perché il movimento sia realmente fonte di salute e benessere, dopo di che tutto può andare bene basta che sia congegnale al vostro corpo e alla vostra personalità e che vi dia piacere.

Parola d’ordine: piacere

E’ così: l’attività fisica deve essere anche piacevole, non sentita come dovere o costrizione. Svolta in ambiente confortevole, se possibile all’aperto, anche una semplice passeggiata in montagna o in un parco o lungo il mare o attività quotidiane, come camminare a passo svelto, fare le scale a piedi, andare a lavoro in bici, portare a spasso il cane, ballare, o anche un angolino dedicato in casa che vi rispecchi e possibilmente dove vi sia luce e tranquillità.
Non deve essere eccessiva ma costante.
Dunque parole d’ordine che dovrebbero caratterizzare la scelta del vostro modello di movimento: “Misura”, Adesione a sé stesse, Piacere.

Posted in: Bellezza fai da te, Eros e bellezza | Tagged: dieta inadeguata, infertilità, ipofisi, ipotalamo, massa grassa, mestruazioni, ormoni, serenità, SNC, sport, stare bene, stress, vulnerabilità

BUONA PASQUA

Posted by carlab on 10 Aprile 2020 | Leave a response
coniglio di pasqua

di Carla Barzanò

Collegata fin dall’antichità ai riti primaverile, la pasqua è una festa che celebra la rinascita e mai come ora ne abbiamo bisogno.  Approfittate di questi giorni per concentrarvi sui doni che la natura offre.

Una piantina di erbe aromatiche sul balcone o sul davanzale, un albero da rimirare dalla finestra, il volo di uccelli e insetti nelle vicinanze della nostra casa, sono tutti segnali che aprono spiragli di vitalità nello spazio apparentemente limitato delle mura domestiche.

Anche il cibo è un regalo prezioso. Averne a disposizione, nonostante le difficoltà del momento, è un privilegio unico.

Eccovi allora una ricetta adatta a queste giornate che secondo la tradizione prevedono torte e paste ripiene, auspicio di fertilità.

Vi auguriamo di cuore un proseguimento fecondo…ad ogni livello.

 

farina
TORTA SALATA FACILE
TORTA SALATA FACILE
  1. Setacciate la farina in una ciotola e mischiatela.

  2. Unite il sale, l’olio e acqua tiepida quanto basta.

  3. Impastate, 15 minuti, ricavando un impasto liscio ed elastico. Formate una palla.

  4. Coprite. Fate riposare, in frigorifero, per 30 minuti. Intanto preparate il ripieno.

  5. Dividete l’impasto in due palline, quella per la base deve essere leggermente più grande di quella per la copertura. Mettete una pallina alla volta fra due fogli di carta da forno leggermente unti e tirate due sfoglie sottili, con il matterello. 

  6. Coprite lo stampo con carta da forno riciclabile, unta con poco olio. Rivestitelo con la sfoglia più grande, facendo risalire leggermente i bordi. Farcite con il ripieno preparato e chiudete con la sfoglia più piccola. Ripiegate i bordi della base e premeteli con le dita per sigillare bene. Bucherellate con una forchetta. Spennellate di olio.

  7. Infornate, a 180 gradi, per 30 minuti. Fate riposare 10 minuti e servite.

uova
timo

Torta salata con erbette, cipollotti e grana

  • Vegetariana
  • Preparazione 35'
  • Cottura 50'
  • Facile

Ingredienti per 6 persone:

  • 200 g di farina biologica 0
  • 100 g di farina biologica di farro integrale
  • circa 1,3 dl di acqua tiepida
  • 3 cucchiai di olio evo

Per il ripieno

  • 800 g di erbette
  • 4-5 cipollotti con il verde (secondo la dimensione)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di timo
  • 120 g di grana grattugiato
  • 2 uova sode
  • 1 presa di noce moscata e 1 di coriandolo
  • 2 cucchiai di olio evo
  • sale q.b
  • 1 cucchiaio di olio evo per infornare
  • verde dei cipollotti per decorare

Preparazione:

1. Preparare

Preparate l’impasto come descritto nel box. Mentre riposa, lavate e pulite  cipollotti e erbette.

 

2. Tagliare

Tagliate sottili i cipollotti, compreso il verde. Stufateli con poco olio. Aggiungete le erbette cotte in poca acqua, scolate molto bene e sminuzzate. A questo punto unite sale, noce moscata, coriandolo e lasciate insaporire 4-5 minuti. Fate intiepidire. Aggiungete il grana, mescolate.

3. Foderare

Foderate la tortiera, farcite la torta con uno strato di verdura, coprite la verdura con l’uovo a fettine, quindi con un altro strato di verdura.

4. Infornare

Infornate, come indicato nel box.

5. Decorare

Decorate con il verde dei cipollotti a striscioline. Servite.


Calorie 381

Biete

Biete

Ricche di clorofilla, caroteni e acido folico, le biete sono d’aiuto nella rigenerazione primaverile.

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Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: benessere, covid19, cucina, pace domestica, Pasqua, ricetta, serenità, timo, torta salata

FEGATO: COME AIUTARLO QUANDO È AFFATICATO

Posted by carlab on 7 Aprile 2020 | Leave a response
albero che si riflette nella notte

Organo di importanza vitale, il fegato governa i processi di rinnovamento e depurazione così importanti in questa stagione. Come abbiamo visto, le sue eccezionali capacità di rigenerarsi sono sostenute anche da dieta e stile di vita equilibrati, fondamentali per proteggerlo, tanto più in questo periodo che mette alla prova le nostre capacità di resistenza. Una corretta integrazione alimentare può essere un ulteriore sostegno, soprattutto quando il fegato è affaticato e necessita di un supporto mirato . La dottoressa Barbara Aghina, responsabile scientifica della nutraceutica Guna, ci aiuta a comprendere come e quando utilizzarla.

Di Barbara Aghina

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Perché proteggere il fegato?

È uno degli organi più complessi e sofisticati dell’intero organismo. Straordinario  “laboratorio” biologico, produce la bile, essenziale per la digestione dei grassi, presiede alla sintesi di numerose sostanze ed è una sede di deposito fondamentale per diversi principi nutritivi, fra cui il Ferro, la Vitamina B12 e il rame. Il fegato possiede, inoltre, una insostituibile capacità di filtro per l’eliminazione delle scorie alimentari e per le sostanze tossiche. La sua funzione gioca quindi un ruolo centrale per il nostro equilibrio.

Come proteggerlo?

Alimentazione sbilanciata, eccesso di grassi o zuccheri, stili di vita sregolati, possono alterare la sua normale funzione. Per salvaguardarla è quindi per prima cosa indispensabile curare menu e stile di vita evitando ciò che rischia danneggiarlo, in particolare alcol, fumo, abuso di farmaci e cibi di scarsa qualità. Conta anche praticare regolarmente attività fisica. Lo yoga, per esempio, che abbina respirazione e movimenti mirati a riequilibrare, è un valido supporto cui far riferimento anche fra le mura domestiche.

 

yoga in città

Quando è consigliabile ricorrere a una integrazione alimentare?

L’attività del fegato può essere rallentata per la presenza di alcune situazioni di disequilibrio, dal necessario carico di farmaci da assumere per periodi prolungati, da un sovrappeso accentuato, specialmente legato a una dieta sovrabbondante. Anche l’avanzamento dell’età comporta un fisiologico rallentamento della funzionalità epatica.     
Gonfiore addominale, difficoltà digestive e sensazione di amaro in bocca, sonnolenza dopo i pasti, stanchezza, sono segnali di un affaticamento della funzionalità del  fegato. Oltre a prendersi cura di alimentazione e stile di vita, in situazioni di aumentato del fabbisogno, può essere utile ricorrere a una integrazione alimentare, che può contribuire a mantenere la fisiologica funzionalità epatica.

Quale integratore alimentare utilizzare?

La moderna ricerca nutraceutica Guna ha messo a punto Epatoguna, un integratore alimentare per la funzione epatica in compresse gastro protette a rilascio controllato. I suoi costituenti sono:

  • Fegato di suino liofilizzato: attraverso un processo di liofilizzazione controllata di fegato fresco di giovani suini, vengono resi maggiormente biodisponibili i suoi nutrienti.

  • Colina: nutriente essenziale che gioca diversi ruoli fondamentali per la salute dell’organismo. Numerosi studi evidenziano che l’integrazione di colina è utile per sostenere il buon funzionamento del fegato e contribuisce al normale metabolismo dei lipidi.

  • Tè verde (titolato al 40% in Epigallocatechina-3-gallato[EGCG]). È noto che tra i diversi composti presenti nel Tè verde vi sono i composti polifenolici, in particolare la catechina chiamata Epigallocatechina-3-gallato (EGCG), il cui consumo è raccomandato per favorire la funzionalità epatica.

Grazie alla particolare forma farmaceutica (compressa a strato “gastro protetto”), i componenti di Epatoguna oltrepassano intatti la barriera gastrica e resistono all’aggressione dei succhi gastrici, arrivando a livello del primo tratto dell’intestino tenue dove vengono rilasciati e resi disponibili.

 

In che modo agisce Epatoguna?

Le parziali capacità riparative e rigenerative fisiologiche del fegato sono note da tempo, ma solo negli ultimi anni si è potuto evidenziare che esse sono legate principalmente alle cellule epatiche (o epatociti ), in particolare alla componente di cellule staminali epatiche adulte di cui il fegato è molto ricco.
Si tratta di un sistema costantemente in equilibrio dinamico (o in omeostasi) che regola finemente i tempi dei processi di riparazione e di rigenerazione necessari per mantenere il fegato in salute. Quando questo equilibrio si altera, come nel caso di alimentazione troppo ricca in grassi saturi, zuccheri semplici, in particolare fruttosio, alcol, o in seguito ad un uso elevato di farmaci, gli epatociti si trovano “soffocati”, soprattutto dalla sedimentazione dei grassi al loro interno, con un conseguente rallentamento di tutte le funzioni che svolgono. L’integrazione alimentare con Epatoguna può essere coadiuvante per l’equilibrio del fegato.

Come assumerlo?

Epatoguna si assume in ragione di 1 compressa deglutibile 2 volte al giorno, accompagnandola con acqua. Si consiglia l’assunzione di Epatoguna per almeno 2 mesi consecutivi.

Posted in: Integratori e lifestyle | Tagged: Barbara Aghina, bile, carciofi, equilibrio, fegato, ferro, grassi, omeostasi, rame, salute, serenità, star bene, vitamina b12, yoga

RESILIENZA E ELASTICITÀ: ACQUIETARE LA MENTE

Posted by carlab on 10 Marzo 2020 | Leave a response
YOGA SUL FIORDO

Come adattarsi ai cambiamenti mantenendo equilibrio e armonia?
Continua il nostro percorso sulla resilienza con la guida di Pierluisa Robecchi, che ci aiuta a rafforzare questa capacità indispensabile per il benessere, specie in un momento che ci espone più che mai al rischio di perdersi nell’accavallarsi e accumularsi degli stimoli negativi che ci circondano.

Di Pierluisa Robecchi

Ritrovare la virtù

La posizione

Trovate una posizione comoda, sedute a terra, a gambe incrociate, sollevando il bacino, eventualmente con il supporto di un cuscino, in modo che le ginocchia siano alla stessa altezza delle anche. Sentite gli ischi ben appoggiati, la schiena diritta, senza irrigidirla, le spalle rilassate. Lasciate riposare le braccia con le mani poggiate sulle cosce.
Tenete il volto rilassato, gli occhi chiusi, o socchiusi, non focalizzati. Percepite l’energia che a spirale sale dalla base della colonna sino al vertice del capo, sostenendola naturalmente.
Se siete scomode, sedetevi su una sedia, o sdraiatevi a terra con un cuscino sotto il capo. Queste posizioni sono consigliabili quando la schiena vi fa male, siete troppo stanche o malate. Qualunque sia la postura che sceglierete, fate in modo che il corpo sia a suo agio e rendetela stabile.
chiudete gli occhi e permettete al corpo di dimorare nel suo stato naturale di quiete e rilassamento.

pesaggio

Prima di iniziare

chiedetevi come potete rendere la vostra esistenza più significativa, appagante, soddisfacente e felice. Questa sarà la motivazione che guiderà la vostra pratica. Se avete individuato una qualità, per esempio, la gioia, la perseveranza, l’amore, l’abbondanza …Immagiate che questa Virtù-qualità inondi il vostro essere in ogni parte, in ogni cellula, sotto forma di luce dorata, permei la vostra mente, sino a riempirvi completamente e permettervi di farne esperienza.

Aprite gli occhi

e senza affaticarli teneteli aperti per tutta la durata della pratica (quando siete stanche chiudeteli per un poco o sbattete le palpebre) senza focalizzarli. E’ come se guardaste nel vuoto. Iniziate con il rendere stabile questo strumento meraviglioso della mente con l’affinare l’attenzione e la focalizzazione.

scultura zen

Contate 21 respiri

sentendo con attenzione le sensazioni tattili create dall’aria che entra ed esce dalle narici. Nello stesso tempo come un testimone, accorgetevi dello stato della vostra mente. Se in quel momento è agitata, calma, sonnolenta o vigile. Fate in modo che l’attenzione al respiro, la vigilanza introspettiva che osserva la mente siano unite a un senso profondo di confortevolezza e di rilassamento che sorge dal vostro interno.

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Quando avrete terminato il conteggio

dei 21 respiri, osservate il campo mentale, dove si manifestano pensieri, immagini, sentimenti, emozioni, memorie, desideri, paure, e di notte i sogni.

yoga al tramonto

Mantenete un’attenzione periferica al respiro

come se si trattasse di un salvagente che vi fa galleggiare sulle onde, osservate qualsiasi cosa vi venga in mente. Fatelo senza intervenire né tenere le cose sotto controllo. Semplicemente come un testimone, lasciate che i pensieri sorgano vi passino davanti e scompaiano. Intanto la vostra consapevolezza è a riposo, dimorando nella quiete, sebbene la mente sia attiva. Lentamente la mente invece di oscillare fra l’eccitazione e la fiacchezza abituale, pian piano riuscirà a dimorare e stabilizzarsi nel suo stato di base naturale calmo e chiaro.

Notate se la vostra consapevolezza è capace di un rilassamento

tanto profondo da poter osservare questi eventi mentali senza intervenire, lasciandoli sorgere, dimorare un poco e poi svanire. Riuscite a rimanere rilassate e calme anche quando i pensieri che vi passano per la mente sono agitati?
In questa pratica la consapevolezza riguarda il campo della mente, è qui che la rendete vivida e chiara, stabile .Qualsiasi cosa sorga lasciate che appaia e se ne vada senza frapporre ostacoli, restando calma e serena.


Posted in: Benessere | Tagged: allungamento, concentrazione, meditazione, pensiero, pensiero positivo, Perluisa Robecchi, posizione, resilienza, respiro, salute, schiena, serenità, stare bene, yoga

MALATTIE CARDIOVASCOLARI: LA SALUTE AL FEMMINILE

Posted by carlab on 3 Ottobre 2019 | Leave a response

di Barbara Aghina

Divisa fra diversi ruoli in ambito famigliare, domestico, sociale e lavorativo, la donna svolge certamente una vita molto impegnativa, che spesso la sottopone a livelli di stress elevato. Tanto più nella delicata fase della menopausa e negli anni successivi, che visto il prolungamento dell’età lavorativa vede molte donne immerse a lungo in un’intensa attività.
Troppo spesso, per compensare lo stress, i faticosi percorsi quotidiani generano abitudini di vita che possono provocare squilibri. Fumo di sigaretta, dieta sbilanciata, sedentarietà, mancanza di un numero adeguato di ore di riposo, ad esempio, favoriscono sovrappeso, infiammazione cronica e altri disturbi che mettono a repentaglio l’equilibrio dell’apparato cardiocircolatorio.

Abitudini che possono generare squilibri

Contrariamente ai luoghi comuni ancora diffusi, i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari non sono più un problema prevalentemente maschile ma rappresentano oggi la causa più significativa di mortalità e di invalidità della popolazione femminile, soprattutto dopo la menopausa. Adottare una corretta alimentazione e stili di vita sani è certamente la strada maestra per la prevenzione.

La strada del benessere

Un primo passo, non solo per la prevenzione dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, ma per la salute in generale, è concedere uno spazio quotidiano alla cura di sé. Aiuta preparare il cibo con attenzione, fare regolarmente movimento, imparare pratiche di rilassamento che permettano di non farsi condizionare negativamente dai momenti di stress, dedicarsi ogni giorno a attività ricreative gradevoli e rigeneranti. Pare scontato, ma noi donne fatichiamo a inserire senza sensi di colpa il tempo per noi stesse nella pianificazione di ogni giorno, anche se è vitale. Occorre disciplinarsi per valorizzare questa consuetudine.

Monitorare la salute

Il monitoraggio della salute richiede poi la valutazione periodica di alcuni parametri. In primo luogo la pressione, che soprattutto dopo la menopausa tende a salire. Anche il cosiddetto “quadro lipidico” del sangue, va periodicamente controllato. Il colesterolo è uno degli indicatori . Ma fare riferimento alla sua concentrazione totale nel sangue non è sufficiente per valutare i fattori di rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. Il trasporto del colesterolo nel sangue è infatti garantito da alcune lipoproteine. Le LDL, o lipoproteine a bassa densità, che lo portano dal fegato agli organi, sono collegate al cosiddetto “colesterolo cattivo”perché tende a depositarsi sui vasi sanguigni. Le HDL, viceversa, lipoproteine ad alta densità , rappresentano invece il “colesterolo buono”, lo raccolgono dagli organi e dai vasi sanguigni, comportandosi come dei veri e propri “spazzini”, per riportarlo al fegato, dove viene riutilizzato per nuovi scopi, fra cui la produzione della bile.
Quando questo delicato meccanismo è alterato, le LDL si deposiatano sui vasi sanguigni favorendo alterazioni della coagulazione e processi infiammatori che restringono i vasi sanguigni ostacolando il flusso del sangue fino a compromettere la circolazione in zone vitali come il cuore e il cervello.

Fattori di rischio e protezione

La valutazione dei fattori di rischio, va sempre effettuata con il medico curante. HDL elevate rappresentano un buon fattore di protezione, anche quando il colesterolo è alto, mentre alti livelli plasmatici di LDL, favoriti anche da un innalzamento dei trigliceridi, possono contribuire a alterazioni dei vasi sanguigni. Importanza hanno poi i livelli di omocisteina, sostanza proveniente dal metabolismo dell’aminoacido metionina, il cui innalzamento, legato fra le altre cose alla carenza di acido folico e vitamine del gruppo B, risulta essere tra le principali cause dello stress ossidativo.
Diabete, o pre-diabete, sovrappeso, soprattutto se localizzato a livello addominale, ipertensione, abuso di bevande alcoliche e fumo di sigaretta sono elementi che aumentano i rischi.

Quando l'integrazione aiuta

Omega formula è un integratore alimentare messo a punto da Guna per favorire l’equilibrio del colesterolo, in aggiunta a uno stile di vita sano e a una dieta ben bilanciata, ricca di ortaggi, frutta, cereali integrali, legumi e povera di ingredienti elaborati, grassi di qualità scadente e carboidrati raffinati.
Disponibile in compresse al gusto d cacao, Omega formula è realizzato con diversi componenti accuratamente selezionati. Contiene riso rosso fermentato, ottenuto dalla fermentazione del riso (Oryza sativa L.) con un lievito, Monascus purpureus, da cui derivano particolari sostanze, fra cui la monacolina K, che favorisce il mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue.
Un altro costituente importante è il seme del frutto del baoab, micronizzato attraverso una particolare tecnologia farmaceutica, in grado di mantenere inalterati i fitocomplessi presenti nella fibra. Ricco di steroli, polifenoli e acidi grassi insaturi omega 3 – omega 6 – omega 9, contribuisce alla regolazione del colesterolo e della pressione arteriosa.
Importanti sono poi la Vitamina B6, e l’acido folico che favoriscono il normale metabolismo dell’omocisteina.
La dose di assunzione quotidiana raccomandata per Omegaformula copre il 200% del fabbisogno medio giornaliero di Vitamina B6 e il 150% del fabbisogno medio giornaliero di acido folico.

Istruzioni per l’uso e avvertenze

Il dosaggio consigliato è di tre compresse al giorno, una durante o dopo ogni pasto, in funzione del regime alimentare . Questo quantitativo garantisce l’assunzione giornaliera di 10 mg di monacolina K, derivata da preparazioni di riso rosso fermentato, necessaria per ottenere l’effetto benefico sulla regolazione del colesterolo. Le compresse vanno masticate.
Un consumo più elevato dell’integratore può avere effetti lassativi.
Prima di utilizzarlo è comunque preferibile sentire il parere del medico. Non va impiegato in gravidanza, durante l’allattamento e in caso di terapia con farmaci volti a abbassare i lipidi nel sangue.

Posted in: Benessere | Tagged: aghina, cardiovascolari, causa morte, cuore, donna, femminile, Guna, Integratori, ipertensione, malattie, omega 3, pressione, prevenire, prevenzione, salute, serenità, stare pene
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