Sonno Sereno: come favorirlo con l’aiuto dei fiori di Bach
Il periodo che stiamo attraversando, caratterizzato dalle misure di emergenza sanitaria, vede inevitabilmente aumentare le situazioni di ansia, panico e insonnia. Ricordiamo che l’ansia, è definibile come un sentimento di equivalenza di aspettativa tra un evento spiacevole ed uno piacevole. Il ché genera un senso di conflitto e di attesa. Il continuo bombardamento di messaggi inquietanti e, a volte, contradditori da parte dei media, è certamente fonte di agitazione e incertezza. La voglia di essere continuamente informate, tanto quanto quella di trovare svago, porta inoltre a restare attaccate a TV, smartphone o PC, fino a tarda sera, favorendo uno stato di attivazione del sistema nervoso che è, certamente incompatibile con un sonno sereno.
Come gestire l’insonnia
Abbiamo molte risorse alle quali possiamo ricorrere per migliorare la qualità del sonno. Partiamo da alcuni semplici consigli. È utile eseguire un rituale fisso prima di andare a letto (gesti quali lavarsi i denti, puntare la sveglia, recitare un mantra o praticare una meditazione) aiutano ad entrare in “modalità notte”. In questo aiuta anche arieggiare la camera da letto, renderla buia, fresca e silenziosa. Se ci sono troppi rumori e si è sensibili, si possono usare i tappi auricolari. È inoltre importante eliminare fonti di stimolo esterne dalla stanza in cui si dorme (TV, cyclette, PC…). Per quanto riguarda l’alimentazione è opportuno evitare di eccedere con gli alcolici, gli alimenti stimolanti e la caffeina (caffè, tè, cioccolato, ecc.) soprattutto prima di andare a letto. L’attività fisica o una passeggiata può favorire il sonno se svolta durante il giorno ma non nelle 2-3 ore prima di coricarsi. Altre attività che possono conciliare il sonno, prima di andare a letto sono un bagno caldo, un po’ di yoga o meditazione e l’ascolto di musica rilassante, magari con suoni della natura.
I fiori di Bach per un sonno sereno e ristoratore
Un’altra utile possibilità per favorire il sonno sereno ci è offerta dai fiori di Bach, archetipi floreali di stati d’animo ai quali ispirarsi, mentre se ne assume l’essenza, per evocare le proprie innate risorse e capacità di adattamento. Possiamo esaminare i più corrispondenti ad un sonno sereno e ristoratore, suddividendoli in tre categorie:
Difficoltà ad addormentarsi legata a:
pensieri ossessivi: White Chestnut per ispirare la pace interiore;
paure vaghe, presentimenti infausti: Aspen per focalizzare la centratura su sé stessi;
tormento interiore nascosto, durante il giorno, dietro una maschera di allegria (a volte somatizzato con bruxismo notturno): Agrimony per evocare l’armonia.
Sonno discontinuo connesso a:
irritabilità, frenesia: Impatiens per ispirare tranquillità e pazienza;
disarmonia nei ritmi sonno-veglia (es. jet lag): Scleranthus per focalizzare l’equilibrio e la decisione; è il fiore di chi è indeciso tra due alternative che può somatizzare la propria indecisione con instabilità dei bioritmi (è giorno o notte?);
ipersensibilità ai rumori e ai cambiamenti (es. quando si dorme con un cuscino che non è quello abituale): Walnut per evocare le capacità di adattamento e il senso di protezione dalle influenze esterne.
Risveglio anticipato a seguito di:
mancanza di forze, stanchezza che rende difficile persino proseguire il sonno: Olive per ispirare la rigenerazione e il riposo;
ansia di anticipazione: Impatiens per ispirare pazienza e tranquillità.
Ricordiamo che tutti questi fiori di Bach sono inclusi nel composto pronto GunaResource GoodNight (Sonno Sereno) che, nel foglietto interno alla confezione, riporta anche un’affermazione positiva che si può ripetere mentalmente ad ogni assunzione ed una meditazione che si può praticare per favorire il sonno. Per l’uso si consigliano 4 gocce per 4 volte al giorno.
Impatiens, Scleranthus e Walnut, insieme ad altri fiori di Bach sinergici, sono inclusi anche nel composto pronto GunaResource Harmony (Armonia Femminile) che raggruppa gli archetipi floreali adatti per evocare le proprie innate risorse quando si desidera realizzare un rapporto armonico con la propria femminilità, soprattutto nei momenti di particolare sensibilità emotiva legati al ciclo e alla menopausa.
Prima di addormentarsi, si può favorire il rilassamento anche un (auto)massaggio adoperando Resource Cream SOS, crema eudermica lenitiva con fiori di Bach, senza conservanti, con ingredienti da coltivazione biologica ed esposta a frequenze di luce informata e frequenze sonore a 432Hz. Si può applicare sulle aree di tensione (tempie, collo e/o spalle), oppure sulle zone di riflesso plantare: alluci (riflessi di cervello e ipofisi), arco plantare mediale (riflesso di rachide e midollo spinale) e area centrale tra il terzo distale e i due terzi prossimali della pianta del piede (riflesso delle surrenali, legate allo stress). Aree di rilesso simili si trovano anche sui palmi delle mani.
I disturbi femminili del sonno vanno aumentando, anche a causa dell’inquinamento luminoso nelle ore notturne, come quello derivato da tablet e computer, che ha illustrato nel suo articolo la dottoressa Barbara Aghina. Stress, affaticamento, preoccupazioni, in questo periodo di crisi da Coronavirus talvolta più frequenti del solito, rischiano di accentuare il problema. Seguire un menu equilibrato fa parte degli accorgimenti che aiutano a favorire un riposo ottimale nelle ore notturne, con grande vantaggio del benessere generale. Ecco alcuni suggerimenti utili.
Parsimonia al primo posto
Lo stile di vita nel suo complesso, compresi attività fisica regolare e adeguata protezione da fonti luminose inopportune delle ore serali, è determinante per definire la qualità del sonno. Anche i cibi giocano un ruolo tutt’altro che trascurabile. L’antica saggezza popolare, del resto, lo ricorda con diversi proverbi che evidenziano quanto cene troppo pesanti, o eccessivamente scarse, possano disturbare il riposo notturno. È esperienza comune, per esempio, che andare a letto a digiuno rischi di rendere il sonno difficile. Menu copiosi sortiscono lo stesso effetto. Un accorgimento importante, quindi, è concedersi pasti serali leggeri e ben equilibrati.
Che si tratti di cena o di spuntini, magiare poco prima di coricarsi non è salutare. Non si tratta solo di un luogo comune. Chi ha l’abitudine di cenare tardi, o ama “spiluccare” qualche dolce davanti alla televisione, ha un rischio maggiore di dormire male la notte. La digestione, infatti, è un processo impegnativo per l’organismo, comporta un innalzamento della pressione, del metabolismo basale e della temperatura corporea che non conciliano il sonno. Diverse ricerche mostrano poi che a risentirne sono anche l’equilibrio del peso e dell’appetito. Senza contare che questa consuetudine pare avere un effetto negativo sulla capacità di concentrazione nelle ore diurne. Meglio quindi cenare presto e accompagnare le ore serali, quando ci si corica tardi, con tisane rilassanti, per esempio fiori di tiglio, camomilla e/o arancio, eventualmente integrate con frutta fresca, ben matura , a temperatura ambiente.
I carboidrati complessi, in particolare quelli presenti nei cereali, favoriscono la biodisponibilità di triptofano, un aminoacido importante per la sintesi degli ormoni che favoriscono il sonno. Non è quindi il caso di eliminare completamente pasta, pane, riso e altri cereali dalla cena. Basta favorire quelli integrali, che apportano diverse sostanze protettive e accompagnarli sempre con una o più porzioni di ortaggi e una porzione di ingredienti proteici , a scelta fra legumi, pesce, carne bianca, uova, o latticini freschi, in alternanza fra loro. Senza esagerare con le quantità.
Semi oleosi in piccole dosi, ottimi con le erbe aromatiche
I semi oleosi, fra cui quelli di zucca, sesamo, girasole, sono ottimi integratori di magnesio e altri minerali preziosi per il sonno e si prestano come condimento, per esempio in forma di pesto, insieme a erbe aromatiche e buon olio extra vergine d’oliva, per insaporire la verdura e i cereali.
Meglio condire a crudo
A proposito di condimenti, un eccesso di grassi, soprattutto se cotti, rischia di rallentare la digestione compromettendo il sonno. Meglio quindi cucinare a vapore, al cartoccio o in umido, sfruttando i liquidi naturalmente contenuti nei cibi, e condire preferibilmente a crudo. Da ridurre sono anche gli alimenti ricchi di grassi, per esempio alcuni tipi di formaggi e di carni.
Pochi cibi conservati e additivi
Poco amici del sonno sono poi i cibi conservati sotto sale (così come l’abuso di sale) , affumicati, integrati con glutammati e altri insaporenti ricchi di acido glutammico (per esempio il lievito di birra), e i formaggio stagionati.
Prevenire l’acidità di stomaco
Chi ha la tendenza a soffrire di reflusso gastro esofageo e di acidità di stomaco dovrebbe ridurre bevande alcoliche, superalcolici, cibi acidi e piccanti, specialmente la sera.
No alle sostanze nervine
Te, caffè, cioccolato, ginseng, in forma di alimenti o bevande contengono alcune sostanze eccitanti e possono compromettere la formazione degli ormoni che regolano il ritmo sonno veglia. Lo stesso vale per le bevande molto zuccherate, come la coca cola.
Una tavolozza di colori e aromi
Comporre menu vari, fantasiosi, cambiando ogni giorno gli ingredienti in sintonia con la stagione , prestare attenzione agli abbinamenti e alla qualità non favorisce solo un buon sonno ristoratore, ma aiuta anche a trovare equilibrio e buon umore, premesse fondamentali per il benessere.