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qualità della vita

CLOROFILLATI

Posted by carlab on 17 Giugno 2019 | Leave a response

L’amica psicologa Marcella Danon ha redatto per noi una presentazione del suo nuovo libro pubblicato da Feltrinelli:”Clorofillati”. Ve la proponiamo di seguito con l’auspicio che questa lettura oltre che a stimolo per la riflessione possa allietare la vostra estate.

di Marcella Danon

Perchè Clorofillati

Clorofillati è frutto sia del mio lavoro di ecopsicologa, sia di ciò che sono io come persona. Nata e cresciuta in città, in una grande città come Milano, sono da sempre sensibile all’intenso richiamo da parte di tutto quello che è ambiente naturale,  vita agricola e, in particolare, civiltà contadina di montagna. Mio padre mi portava con sé in passeggiate, in collina, boschi e rive dei laghi, ho frequentato gli scout durante l’adolescenza, poi il gruppo botanico del Museo di Scienze Naturali di Milano, il mio primo fidanzatino era entomologo e andavamo insieme per montagne e grotte… ho cercato tutte le vie possibili immaginabili per liberarmi dalla presa tentacolare della mia origine cittadina. Era una promessa fatta a me stessa ancora in giovane età: da grande farò qualcosa che ha a che fare con la Natura. Da ragazza, in una delle esplorazioni in solitaria, in un’epoca in cui ancora si permetteva agli adolescenti di andare da soli nei boschi, più volte mi ero persa e poi  ritrovata, chiedendo aiuto al bosco stesso. Una pratica nata spontaneamente oggi parte integrante del mio atteggiamento nei confronti dell’ambiente naturale: qualche cosa di vivo, con cui possibile entrare in connessione e, addirittura, in dialogo.

 

 

Manuale pratico di ecopsicologia

Clorofillati è un manuale pratico. In altri luoghi e altri testi ho approfondito la teoria che ne sta alla base, l’ecopsicologia.  È un libro soprattutto per chi, come me, è nato in città, vorrebbe staccarsene, ma ancora non può.  Accompagna ad arricchire la propria quotidianità di momenti di esperienze che permettono di sentire quella profonda connessione con l’ambiente naturale che è sempre viva dentro di noi, anche quando crediamo di averla dimenticata. La buona notizia è che anche la città è Natura. Un cambiamento si può fare, prima di tutto, nel nostro atteggiamento: nella percezione di ciò che ci circonda, nella visione del mondo, nei valori per i quali scegliamo di impegnarci.

Messaggio di speranza

Clorofillati non è solo un manuale pratico per raggiungere un maggior benessere fisico e psicologico frequentando la Natura, è anche un messaggio di speranza. C’è un salto evolutivo che ci aspetta come umanità, quello di riconnetterci con consapevolezza che non siamo qualche cosa di diverso da ciò che ci circonda, non siamo ospiti scomodi giunti da un altro pianeta su questa Terra, ma siamo parte integrante del suo processo evolutivo. Questa è la tappa in cui dobbiamo risvegliarci  a una nostra identità più ampia e al margine di libertà, creatività e responsabilità che ci spetta e ci tocca – onore e onere, allo stesso tempo – in modo da diventare agente attivi di quell’intelligenza ecologica oggi indispensabile per il nostro futuro.

Un approccio archetipicamente femminile alla vita

Siamo molto coinvolte in questo salto evolutivo, proprio quanto donne. Si tratta di reintegrare un approccio archetipicamente femminile alla vita, che è andato perso con la rivoluzione industriale e la modernità. Un approccio con focus su relazioni, qualità della vita, inclusione, accoglienza delle emozioni, connessione, intuizione, sensibilità, bellezza. Il risveglio del femminile, come viene chiamato in ecopsicologia, è una riconnessione, sul piano psicologico, valoriale, ed esistenziale, che non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Il salto di qualità che ci attende è un’integrazione delle nostre potenzialità dell’emisfero sinistro del nostro cervello con quelle dell’emisfero destro: il principio attivo, penetrante e  razionale, con quello ricettivo, accogliente e  relazionale. La liberazione degli anni 70 ha portato le donne a incarnare modi stili e valori proprio dell’archetipo maschile; una tappa necessaria, probabilmente, che ha bisogno ora di reintegrare nuovamente il femminile nella propria vita, da un livello di parità di diritti. Le donne potranno così riappropriarsi della loro prevalente femminilità senza per questo perdere la conquistata posizione nella società e gli uomini potranno riappropriarsi del loro diritto di esprimere le loro qualità femminili – sensibilità, emotività, intuizione – senza per questo perdere in mascolinità. In questa integrazione tra maschile e femminile, mente e natura, ambiente urbano urbana e selvatico,  si gioca la nostra sfida evolutiva.

 

Posted in: Libri | Tagged: accoglienza delle emozioni, agricoltura, bellezza. Il risveglio del femminile, bosco, che non riguarda solo le donne, clorofillati, con quello ricettivo, connessione, è una riconnessione, ecopsicologia, ed esistenziale, entomologo, estate, inclusione, intuizione, libro, marcella danon, Milano, museo scienze naturali, natura, penetrante e razionale, persona, probabilmente, qualità della vita, sensibilità, Siamo molto coinvolte in questo salto evolutivo, sul piano psicologico, valoriale

I sensi del colore, di Paola Barzanò

Posted by donnetra on 30 Gennaio 2014 | Leave a response

Il colore è un tema centrale nella nostra vita.

Dall’osservazione della natura ai capi che indossiamo tutti i giorni, dalla preparazione di un piatto appetitoso alla scelta del colore del divano di casa nostra, la conoscenza e l’uso consapevole del colore, migliorano la qualità della nostra quotidianità.

Siamo abituati a vedere il colore secondo codici di lettura universalmente riconosciuti: il sistema Pantone, il sistema NCS, il sistema Skaal … oppure ad osservarlo per la sua valenza estetica e soprattutto per la sua stretta relazione con le tendenze della moda.

Ci siamo dimenticati del legame con la storia e la natura. Quante volte ci è capitato di cercare un capo di abbigliamento o un oggetto di un determinato colore e di non trovarlo in vendita perché in quella stagione quel determinato colore non era di moda?

Il punto è proprio questo, imparare non solo a ‘vedere’ il colore, a sceglierlo perché ‘è nell’aria’ o è ‘di moda’, ma soprattutto imparare a ‘sentire’ il colore, come qualcosa che ci appartiene interiormente, in quanto appartenenti noi stessi al ciclo vitale della natura di cui siamo parte integrante ed alla storia.

Imparare a percepire il colore attraverso i sensi, tutti i sensi.

Conoscere il colore per interpretarlo con la consapevolezza della storia e con sensibilità percettiva.

Fino alla seconda metà del XIX secolo, a partire dal Neolitico, i coloranti utilizzati in qualsiasi ambito erano esclusivamente di origine naturale, vegetale e minerale.

In tutte le raffigurazioni pittoriche della storia dell’arte, gli abiti indossati dai soggetti ritratti, erano tinti con colori naturali.

Pensiamo alle madonne di Piero della Francesca, che indossano manti blu, tinti con il guado (isatis tinctoria), ai rossi di Caravaggio o alle camicie rosse dei Mille di Garibaldi (rubia tinctoria, Kermes, cocciniglia, modulati in diverse ricette da abili tintori).

La storia del colore di sintesi è molto recente ed ha sicuramente consentito di perfezionare i processi produttivi ma ha standardizzato e appiattito il colore nelle sue modulazioni.

Riscopriamo insieme i colori naturali!

E’ sufficiente un pomeriggio insieme per fare piccole prove di tintura su tessuti naturali e acquisire una conoscenza di base che ci permette di sviluppare la nostra sensibilità al colore.

E’ davvero una magia conoscere il colore e imparare a sentirlo: proviamoci!

Posted in: Eros e bellezza | Tagged: colori, colori naturali, estetica, moda, natura, Paola Barzanò, qualità della vita, tinte natutali

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