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Proflora

AUTUNNO: INTESTINO IN PRIMO PIANO PER PROTEGGERCI

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Di Barbara Aghina

 

In autunno l’intestino è in primo piano per proteggerci dalle malattie della stagione invernale che si avvicina: mal di gola, tosse, raffreddori, sinusiti.
L’ influsso di questa parte del corpo, spesso sottovalutata, sul nostro benessere generale è ormai dimostrata da numerose ricerche. Si allarga, quindi, l’offerta di integratori volti a migliorarne l’equilibrio e favorire le potenzialità positive della sua flora batterica. Quali sono gli accorgimenti per scegliere?
Lo chiediamo alla dottoressa Barbara Aghina, biologa molecolare responsabile scientifica della nutraceutica Guna.

Perché l’intestino è così importante per il nostro equilibrio?

Grazie alla sua ampissima superficie di contatto, l’intestino è un punto di connessione cruciale fra interno e esterno dell’organismo. È capace di digerire e assorbire in modo mirato i principi nutritivi e altre sostanze utili. Ma le sue funzioni non si riducono alla digestione e all’assorbimento. Nell’intestino è inserita una buona parte del nostro sistema immunitario, una straordinaria barriera selettiva che ci ha dato la natura per difenderci da microrganismi patogeni di ogni tipo. Inoltre, l’intestino produce ormoni capaci di regolare il senso della fame e neuro peptidi, come la serotonina, che influenzano umore e stati d’animo. Il suo equilibrio incide sull’insorgere di diversi disturbi a livello locale, per esempio cattiva digestione, malassorbimento, intolleranza al glutine, ed è importante attore per i fattori di rischio coinvolti nell’insorgenza di diverse patologie infiammatorie sia locali che sistemiche. Si moltiplicano, infatti, le ricerche che confermano il suo ruolo nell’origine di diversi squilibri psico-fisici.

 

Quali sono i fattori che ne influenzano l’equilibrio?

Come risaputo, la salute dell’’intestino è strettamente collegata a quella della flora batterica intestinale. Questo complesso ecosistema, chiamato microbiota è formato da oltre 500 specie batteriche differenti, miceti e virus , che nel corso di migliaia di anni sono entrati in stretto rapporto con le cellule della nostra mucosa intestinale sviluppando una simbiosi. Si è creata, così, la cosiddetta eubiosi, una condizione fisiologica di convivenza, fondamentale per difenderci da composti e agenti nocivi, assicurare la sintesi di diverse sostanze, fra cui le vitamine, regolare digestione e sistema immunitario.
Stress, vita sedentaria, alimentazione squilibrata, farmaci, sono alcuni dei fattori che possono alterare la flora batterica intestinale favorendo la disbiosi intestinale, che a sua volta influisce negativamente sulla permeabilità della mucosa intestinale, favorendo l’insorgenza anche di uno stato di infiammazione cronica di bassa intensità.

Come proteggere la flora batterica intestinale?

Per prima cosa giova uno stile di vita sano. A partire dalla dieta, che dovrebbe basarsi sulla varietà: cibi, freschi, vitali, in particolare ortaggi, frutta, legumi, cereali poco raffinati, alcuni ingredienti fermentati, come lo yogurt, anche ricavato da latte vegetale. Un’azione positiva hanno, inoltre, lo sport e le discipline volte a ridurre lo stress, per esempio meditazione e yoga.
A sostegno di questi accorgimenti si può poi ricorrere a integratori alimentari specifici per ripopolare la flora intestinale.

Quali integratori consiglia?

Oggi si parla molto dei probiotici e dei simbiotici. Le ricerche che li riguardano sono in pieno sviluppo e stanno evidenziando diverse proprietà: il loro impiego è di supporto per l’equilibrio della flora batterica intestinale e la sua fisiologica funzionalità, ad esempio per sostenere l’equilibrio della microflora in caso di terapie antibiotiche, transito intestinale alterato o maggiore suscettibilità a stati di stress che possono sbilanciare il suo equilibrio.
Si consigliano, generalmente, cicli di 3-4 settimane di assunzione giornaliera .
È indispensabile, però, sceglierli con attenzione. E’ assodato infatti, che non tutti i probiotici e simbiotici hanno la stessa efficacia e può essere preferibile personalizzare la scelta, poiché ciascuno di noi ha una sua flora intestinale particolare. In caso di dubbi meglio quindi rivolgersi a un esperto, farmacista o medico curante.
Importantissima, inoltre, è la qualità. Alcune indagini hanno dimostrato che in commercio si trovano prodotti scadenti, che contengono microrganismi poco utili, privi della vitalità sufficiente per raggiungere e colonizzare l’intestino.

Come scegliere probiotici di qualità?

Secondo le direttive internazionali, i probiotici devono essere composti da microrganismi (batteri) in sinergia specifica e certificata, vivi e vitali, in grado di raggiungere l’intestino, oltrepassando la barriera gastrica e capaci di recare benefici alla nostra flora batterica . Si parla di “simbiotici” quando nella stessa formulazione coesistono i batteri probiotici, con le caratteristiche indicate prima e la fibra vegetale “prebiotica”.

Conoscere le normative

La normativa italiana, è particolarmente severa in tema di regolazione dei prodotti probiotici e simbiotici e impone di utilizzare solo i batteri probiotici già residenti nella flora batterica umana, in particolare Lattobacilli e Bifidobatteri, riconosciuti e testati per la loro capacità di colonizzare l’intestino, indicando sempre sulle confezioni i ceppi presenti e la loro concentrazione.

Controlli genetici

I batteri prescelti devono essere testati, anche geneticamente, per verificarne la sicurezza e identificarli con dei codici che rappresentano la loro “carta di identità “ a garanzia di sicurezza e reale efficacia.
In linea con queste indicazioni, abbiamo messo a punto Proflora, un integratore alimentare simbiotico composto da sei diversi tipi di fermenti lattici probiotici del genere dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli, che insieme hanno un’azione sinergica specifica per favorire l’equilibrio della flora nei diversi distretti intestinali.

Garanzia di qualità

Un processo di preparazione brevettato, consente di ottenere la forma “microincapsulata” e gastroprotetta di ciascun dei ceppi batterici probiotici, che si mantengono così vivi e vitali durante tutto il transito nell’apparato digerente e arrivano intatti in sede intestinale.

Aggiunta di prebiotici

Proflora è inoltre arricchito con “prebiotici”, particolari fibre derivate da Barbabietola da zucchero, chiamate Frutto-oligosaccaridi (FOS) , che a differenza dei probiotici, non sono elementi vivi, ma una volta nell’intestino, fungono da nutrimento e vengono digerite, senza la produzione di fastidiosi gas, dai batteri intestinali benefici contribuendo alla loro vitalità e attività fisiologica .
Anche i prebiotici sono quindi utili per favorire l’equilibrio della flora intestinale.

Quali sono le caratteristiche dei prebiotici?

Occorre tenere presente che per meritare questa definizione i prebiotici devono avere particolari requisiti: passare inalterati attraverso i processi digestivi del primo tratto del tubo digerente, stimolare in modo selettivo la crescita dei batteri benefici della microflora a sfavore di quella “nemica” e avere effetti positivi per la salute umana.

I prebiotici si trovano anche nei comuni cibi?

Rispondono a queste caratteristiche gli oligosaccaridi, in particolare inulina e frutto oligosaccaridi (FOS), che in natura sono concentrati specialmente in alcuni ortaggi, fra cui carciofi, topinambur, porri, aglio e cicoria. Anche legumi, banane, noci, frumento e avena integrali ne contengono. Il consumo regolare di questi alimenti aiuta quindi a garantirne apporti adeguati.

 

 

Quando sono consigliabili integrazioni di simbiotici?

Spesso, come nel caso di Proflora, i prebiotici vengono abbinati ai probiotici, per contribuire all’effetto benefico, così da creare degli integratori “simbiotici” specifici da poter utilizzare anche ciclicamente, se necessario.

Quando usare solo i prebiotici?

Gli integratori a base di soli prebiotici, si possono invece usare anche ogni giorno, come supporto a una dieta sana, per aiutare la regolare attività intestinale, soprattutto in caso di transito rallentato o irregolare. Inoltre, favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale benefica.
E’ in fase di studio il loro impiego come supporto per mantenere l’equilibrio del colesterolo e della glicemia.

 

Inuvital plus, è l’integratore alimentare prebiotico che proponiamo, a base di Frutto- oligosaccaridi, Polidestrosio e vitamine utile in caso di carenze nutrizionali o di aumentato fabbisogno; i Frutto-oligosaccaridi (FOS) favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, il Polidestrosio è una fibra prebiotica Il prodotto è arricchito da vitamina A utile per il mantenimento di membrane e mucose i, vitamine B12 e C , che sostengono la funzione del sistema immunitario, vitamina E importante per proteggere le cellule dallo stress ossidativo e acido folico.

Posted in: Integratori e lifestyle | Tagged: aglio, alimentazione, Autunno, avena, banane, Barbara Aghina, bifidobatteri, carciofi, cicoria. legumi, connessione, disbiosi intestinale, equilibrio, eubiosi, flora batterica, flora batterica intestinale, frumento, Guna, intestino, intestino in primo piano, inuvital plus, lattobacilli, microbiota, noci, organismo, porri, prebiotici, Proflora, squilibrio, topinambur

Salute, bellezza, buonumore: il ruolo dell’intestino “Equilibro della flora batterica intestinale: garanzia di benessere” di Barbara Aghina

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batteriL’intestino gioca un ruolo decisivo per salute e benessere dell’intero organismo ed ha un’importanza fondamentale per le difese immunitarie dell’intero organismo .

Il suo equilibrio è quindi molto importante per proteggerci da diverse malattie e aiuta a prevenire le sindromi influenzali o
para-influenzali con interessamento gastro-intestinale, i disturbi da raffreddamento stagionali, ma anche diversi altri squilibri.

Capita, per esempio, di non seguire una dieta ricca in frutta e verdura o di aver bisogno di alcune medicine, come antibiotici o antinfiammatori, il cui uso prolungato rischia di compromettere proprio l’equilibrio intestinale, indebolendolo.

In particolare l’alimentazione incongrua o l’uso continuo di farmaci, possono alterare  il delicato ecosistema intestinale, costituito da una grande comunità di  batteri, chiamata “microbiota intestinale” .

“Microbiota intestinale”: una comunità da conoscere e difendere…

Questa grande comunità è costituita da numerose famiglie batteriche benefiche che, nel corso di centinaia di migliaia di anni, sono entrate in equilibrio tra di loro e in stretta simbiosi di reciproco scambio,  con le cellule della nostra mucosa intestinale creando la condizione fisiologica detta anche di “eubiosi”.
Sono diventate così una parte integrante dell’intestino di cui regolano numerose funzioni essenziali per la salute.

In particolare fanno parte del microbiota i grandi gruppi di batteri chiamati Lattobacilli ed i Bifidobatteri, tra le cui numerose attività di regolazione dell’organismo, figurano:

  • aiutare il buon funzionamento della cosiddetta “barriera intestinale”, fondamentale per le difese contro l’aggressione di virus e batteri esterni nocivi;
  • sostenere i processi di digestione degli alimenti;
  • favorire la produzione di importanti vitamine;
  • regolare il nostro sistema immunitario intestinale.

… Mantenere e

Dunque, vi sono diverse situazioni come: stress, alimentazione sbilanciata, ad esempio eccesso di zuccheri e grassi, o carenza di frutta e verdura, uso non corretto o abuso di farmaci, fumo, alcol, sedentarietà, che possono portare a un progressivo impoverimento, detto disbiosi, del numero e del tipo di batteri “buoni”.

Ciò favorisce l’alterazione di quelle funzioni benefiche che hanno questi batteri; ad esempio la barriera di difesa intestinale può indebolirsi, aprendo più facilmente la strada all’ingresso di virus o batteri nocivi, o di tossine di derivazione chimica o alimentare, favorendo l’impoverimento della produzione di importanti vitamine, o il rallentamento dei processi digestivi e abbassando l’assorbimento dei minerali e delle sostanze nutritive.

In questi casi prima di tutto è opportuno:

  • riequilibrare la propria alimentazione, in particolare eliminando l’eccesso di zuccheri semplici, grassi e alcol, aumentando, invece, la quota giornaliera di frutta e verdura fresca e di stagione , per accrescere l’introduzione di fibre vegetali , importante “alimento” di rinforzo per i nostri batteri intestinali buoni , in particolare per i Bifidobatteri;
  • limitare il fumo;
  • praticare abitualmente attività fisica, per aiutare a “risvegliare” la motilità intestinale.

… Ripopolare

Inoltre è utile “rinforzare” direttamente il microbiota attraverso l’integrazione alimentare, e quindi il “ripopolamento” dei nostri batteri benefici, utilizzando simbiotici specifici, cioè preparati, certificati e monitorati con studi scientifici .

Gli integratori migliori sono a base di batteri “probiotici” benefici e mirati e fibra vegetale “prebiotica”, che possiedono un’attività di rinforzo sicura e un’ efficacia riequilibrante documentata dell’”eubiosi”  intestinale.

L’impiego abituale di yogurt, o di altri prodotti fermentati (per esempio crauti) eventualmente fatti in casa, può essere una pratica alimentare quotidiana che completa un regime alimentare equilibrato ed uno stile di vita sano.

Periodicamente, e soprattutto nei periodi “critici” che accompagnano e seguono stress e malattie, è poi d’aiuto un’ integrazione realizzata con tipologie di fermenti lattici batterici appositamente selezionati e finalizzata al ripopolamento del microbiota intestinale, quindi specifica per ristabilire l’eubiosi intestinale.
Questa selezione, consente di  controllare sia il dosaggio che la sicurezza e la capacità attiva di colonizzare l’ambiente intestinale dei microrganismi prescelti.

La scelta dei batteri è il frutto di ricerche scientifiche specifiche, che permettono di identificare integratori alimentari costituiti da diversi tipi di fermenti lattici con la “carta di identità” e di associarli in modo tale da conseguire la massima efficacia di ripopolamento della microflora batterica intestinale, garantendo sicurezza e assenza di effetti collaterali.

…Un integratore speciale

Proflora (Guna) è un integratore alimentare, certificato privo di allergeni, di tipo simbiotico, cioè costituito da 6 diversi tipi di fermenti lattici “ probiotici” (chiamati anche ceppi), in forma microincapsulata gastroprotetta, associati a fibra naturale prebiotica, utile per riequilibrare efficacemente l’ecosistema intestinale.

Il processo brevettato di “microincapsulazione”  protegge ciascuno dei 6 tipi di  fermenti lattici probiotici dall’aggressione dei succhi gastrici, migliorando decisamente la loro sopravvivenza durante il transito gastroduodenale.
Si assicura così il raggiungimento dell’intestino del 100% dei fermenti lattici ingeriti, ancora vivi e vitali.
I fermenti lattici probiotici di Proflora, appartengono proprio ai Lattobacilli ed ai Bifidobatteri, ed insieme hanno un’azione sinergica che garantisce una pronta colonizzazione dei diversi segmenti intestinali.

La componente prebiotica è costituita da fibre vegetali chiamate “frutto-oligosaccaridi (FOS)”, che non essendo attaccati dagli enzimi digestivi, né assorbiti dalla mucosa intestinale , riescono a giungere intatti nel colon dove vengono fermentati selettivamente dalla microflora intestinale, in particolare dai Lattobacilli e Bifidobatteri benefici , aumentando l’effetto “barriera” della mucosa intestinale, favorendo  l’assorbimento di alcuni minerali, in particolare  calcio e magnesio.

Come si usa Proflora

È consigliata l’assunzione di 1 bustina al giorno, per un ciclo di almeno 30 giorni; il  contenuto della bustina si scioglie in un bicchiere d’acqua.
Essendo i fermenti probiotici protetti dall’azione dei succhi gastrici, Proflora può essere assunto in qualunque momento della giornata, indipendentemente dai pasti.

Dottoressa Barbara Aghina

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Volete proteggervi dall’influenza e dai disturbi legati al freddo? Coltivare il benessere della flora batterica intestinale vi renderà più resistenti.

Posted by donnetra on | Leave a response

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Salute, bellezza, buonumore: il ruolo dell’intestino “Un microcosmo da scoprire”, di Barbara Aghina

Posted by donnetra on | Leave a response

Guardate il filmato che vi proponiamo.
Salute e benessere dell’intero organismo passano anche – e soprattutto – dalla salute dell’intestino.
Per anni l’abbiamo chiamato con sufficienza tubo digerente, il luogo di transito del cibo, certamente capace di funzioni importanti come la digestione, ma tutto si limitava a questo.

In realtà, con i suoi 400 mq circa di superficie, l’intestino rappresenta la più estesa area di contatto con il mondo esterno del nostro corpo: svolge una funzione di filtro specializzato in grado di garantire l’assorbimento dei nutrienti ed è una straordinaria barriera selettiva capace di difenderci dall’attacco di patogeni di ogni natura.

L’intestino può poi agire come sistema immunitario sia grazie alla microflora che lo popola, sia perché possiede un elevato numero di cellule specializzate.

Ma si tratta solo di una parte di ciò che questo meraviglioso organo è in grado di fare: l’intestino è l’organo centrale di controllo dell’equilibrio fisiologico dell’intero organismo.

Produce ormoni capaci, per esempio, di controllare il senso di fame (la grelina) o neuropeptidi (come la serotonina che, addirittura per il 90%, è prodotta a questo livello) che contribuiscono al controllo dei livelli d’ansia, svolgendo un ruolo fondamentale nei meccanismi che, se alterati, possono condurre a sindromi ansioso-depressive.

Non è forse vero che è nella “pancia” che ci si accorge di essere innamorati e non sono forse le decisioni prese di “pancia” quelle più dirette e spesso… le migliori?

Oggi gli scienziati definiscono il tratto gastro-intestinale un microcosmo P.N.E.I. (psico-neuro-endocrino.immunologico) con un ruolo cruciale nell’insorgenza di diverse disturbi e malattie.
Alcune, come il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa, la celiachia o la gluten sensitivy, o la sindrome del colon irritabile si manifestano a livello del sistema digerente.
Altre malattie si presentano a livello sistemico: tutti i sistemi e gli organi sono, infatti, in relazione con l’intestino e tantissime malattie extra-intestinali sono ad esso correlate, per esempio i disturbi dello spettro autistico, ansia e depressione, malattia di Alzheimer, diabete di tipo II, psoriasi, acne, sovrappeso, infezioni da candida, ecc.).

Come se non bastasse, abbiamo da qualche anno scoperto che l’intestino pullula di un’incredibile vita.
Fra le 10.000 specie diverse di batteri ospiti nel nostro corpo (nel loro insieme definiti microbiota) una buona parte hanno eletto l’intestino a loro dimora preferita stabilendo relazioni fondamentali con le cellule della mucosa intestinale.
Lavorano per noi producendo vitamine e partecipando ai processi digestivi, ma prendono parte anche ai meccanismi di difesa immunitaria ed addirittura sono in grado di influenzare l’espressione di geni che controllano e regolano la funzione del Sistema Nervoso, fino ad arrivare a condizionare il nostro comportamento.

Insomma l’intestino ed i suoi batteri contribuiscono in modo determinante all’equilibrio fisico e psichico, vale la pena di prendersene cura.

Nelle prossime settimane vi daremo alcuni suggerimenti a proposito della salute dell’intestino.

Dottoressa Barbara Aghina

Gastroenterology. 2009 May;136(6):2003-14. doi: 10.1053/j.gastro.2009.01.075. Epub 2009 May 7. The relationship between intestinal microbiota and the central nervous system in normal gastrointestinal function and disease. Collins SM1, Bercik P.

Del Piano MD , Carmagnola S , M Ballarè , Balzarini M , Montino F , Pagliarulo M, Anderloni A, Orsello M , Tari R , F Sforza , Mogna L , Mogna G. (2012) Confronto della cinetica di colonizzazione intestinale  di una associazione di 5 ceppi batterici probiotici in forma microincapsulata e in forma tradizionale non micro incapsulata.  J Clin Gastroenterol 46 (Suppl) S85 – 92 .

Del Piano M. , Carmagnola S. ,Andorno S.,Pagliarulo M., Tari R.,Mogna L.,Strozzi G.P.,Sforza F.,Capurso L. (2010) Evaluation of the intestinal colonization by microencapsulated probiotic bacteria in comparison with the same uncoated strains.  J Clin Gastroenterol. 44(Suppl ) S42-46.

V .Bottazzi “Il Microbiota Intestinale” Università degli Studi di Milano; Pubblicazione Mofin Alce 2009

sano

 

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