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primavera

PASQUA: UOVA IN PRIMO PIANO

Posted by carlab on 2 Aprile 2021 | Leave a response
CONIGLIO CON UOVA PASQUALI

Simbolo di rinascita le uova sono da tempo immemorabile al centro dei rituali primaverili di rinnovamento e hanno un ruolo da protagoniste della cucina pasquale, in molte forme diverse. Ecco alcuni consigli per valorizzarle.
Vi auguriamo giornate rigeneranti.

di Carla Barzanò

Il mito delle uova

Al centro di molti riti di fertilità e di rigenerazione le uova fanno parte degli ingredienti magici della rinascita primaverile. Se ne trovano resti in numerosi scavi archeologici, anche in forma di piccole sculture di pietra ed altri materiali. Nella tradizione popolare e nella medicina alchemica, pozioni a base di uova risultano fra i ricostituenti d’elezione come afrodisiaci, per favorire la fertilità e rinvigorire le forze dei convalescenti e delle puerpere. Anche le medicine tradizionali orientali vedono nelle uova virtù fortificanti e le raccomandano soprattutto per i soggetti affaticati fisicamente.
In effetti, non c’ è alimento che più delle uova richiama le potenzialità della vita. Oggi, però, allevamenti intensivi e abuso di proteine ne hanno offuscato l’immagine di apportatrici di forza e di salute. Le uova sono giustamente messe in discussione perché la loro produzione può causare problemi ambientali e maltrattamenti agli animali.
D’altra parte, la primavera è il periodo migliore per utilizzare le uova. Quando le giornate si allungano, e le ore di luce e di buio iniziano ad equivalersi, le galline ne producono spontaneamente di più, senza bisogno di illuminazione artificiale.

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Uppa probiotica depurativa

Il valore nutritivo

In questa stagione di rinnovamento le uova forniscono numerose sostanze nutritive utili per la rigenerazione dell’organismo. Al primo posto per la qualità delle loro proteine, complete di tutti gli aminoacidi essenziali, quindi facili da assimilare, contengono numerose vitamine, fra cui emergono la A, la E ed il gruppo B. Rappresentano, in particolare, un’ottima fonte di vitamina B12, sostanza che negli ingredienti vegetali è assente, o presente in forma non disponibile. Possiedono, poi, una buona concentrazione di ferro e zinco, tanto che rappresentano una delle migliori sorgenti dei due minerali per chi segue regimi vegetariani.
Contrariamente ai luoghi comuni, le uova sembrano non danneggiare il fegato. Svolgono, invece, un’azione protettiva nei confronti delle cellule epatiche, grazie al loro contenuto di colina e inositolo, utili per depurare e prevenire depositi di grassi. Solo chi ha problemi di calcoli alla cistifellea dovrebbe limitarle drasticamente, perché le uova ne stimolano la contrazione favorendo le coliche.
Anche il temuto effetto sull’innalzamento del colesterolo è stato ridimensionato. I tuorli d’uovo ne contengono, effettivamente, una concentrazione decisamente di più elevata di altri ingredienti d’origine animale, ma sono anche ricchi di lipoproteine capaci di regolarne l’assorbimento. Alcune indagini epidemiologiche mostrano che a parità di stile di vita, l’assunzione moderata di uova non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ictus nelle persone sane. Resta comunque valido il suggerimento di non abusarne.

la cosva della gallina
L’ etichetta racconta
L’ etichetta racconta

uova confezionate possono risultare più sicure di quelle sfuse poiché soggette a etichettatura con le indicazioni definite dalla legge.

 

  • La definizione “uova provenienti da galline allevate a terra” indica che gli animali vivono al chiuso, in locali illuminati da luce parzialmente naturale, con otto ore di buio al giorno, e condividono uno spazio ristretto, tanto che talvolta è necessaria la mutilazione del becco per evitare aggressioni.

  • Le galline “allevate all’aperto” vivono in condizioni analoghe con un piccolo spazio all’aperto per le ore diurne.

  • Le “uova biologiche” provengono da allevamenti dove le galline crescono all’aperto, ed hanno a disposizione minimo 4 metri quadrati ciascuna. Il periodo di riposo, senza luci artificiali, è di otto ore al giorno in ricoveri chiusi con un metro quadrato ogni sei animali, nidi, lettiere di materiali naturali e non più di 3000 ospiti per allevamento. Mutilazioni, farmaci anabolizzanti e trattamenti antibiotici preventivi sono vietati. Alcune ricerche evidenziano che le uova “bio” hanno una concentrazione di grassi insaturi, caroteni e altri antiossidanti superiore rispetto ai corrispettivi degli allevamenti di massa. Una ragione in più per sceglierle. Per potersi convertire al loro impiego bisogna, però, ridurre di 1/3 l’attuale consumo, la loro produzione costa, infatti, più spazio di quella convenzionale. La disponibilità, dunque, è limitata.

da provare:

uova

Frittatine primavera con spinaci e yogurt

uova
prezzemolo
yogurt
olio evo

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 uova
  • 400 g di spinaci (o erbette)
  • 80 g di farina integrale biologica
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 ciuffo d’aneto
  • 1 ciuffo di coriandolo fresco
  • 2 porri piccoli
  • 3-4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
  • sale e noce moscata q.b
  • Per accompagnare
  • 200 g di yogurt denso
  • prezzemolo per guarnire

Preparazione:

1. Mondare

Mondate, lavate gli spinaci e cuoceteli, ancora bagnati, senza altra aggiunta d’ acqua, con una presa di sale. Scolateli, pressateli bene, per eliminare tutti i residui d’acqua.

2. Lavare

Lavate e asciugate il prezzemolo e il coriandolo (in sua assenza usate una presa di coriandolo in grani macinato). Ponete le erbe nel tritatutto con gli spinaci; tritate finemente.

3. Mondare

Mondate, lavate i porri (facendo attenzione ad eliminare bene la terra) e tagliateli molto sottili.

4. Sbattere

In una terrina sbattete le uova con la farina, fino a formare una pastella senza grumi.. Unite il trito di spinaci e i porri. Aggiustate di sale, insaporite con una spolverata di noce moscata. Mescolate.

5. Ungere

Ungete bene una grande padella antiaderente e fatevi ricadere, a cucchiaiate, il composto. Rigirate le frittatine, da entrambi i lati, perché prendano un bel colore dorato. Tenetele al caldo, in forno, a 120 gradi, fino al momento di servire.

6. Tritare

Tritate l’aneto e mescolatelo con lo yogurt e un goccio d’olio.

7. Distribuire

Distribuite le frittatine, ben calde, sui piatti. Decorate ogni porzione con qualche cucchiaio di yogurt e un ciuffetto di prezzemolo.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: albume, allevamento a terra, allevamento intensivo, aneto, apporto proteico, bio, biologico, Carla barzanò, coniglio, cucina, cucinare, fragranza, leggera, Pasqua, prezzemolo, primavera, proteine, ricette, rito, salute, sapori, stare bene, tuorlo, uova, veg, vegetariani

RESILIENZA E ELASTICITÀ IL FEGATO AIUTA

Posted by carlab on 26 Marzo 2020 | Leave a response
albero isolato in un campo

Di Carla Barzanò

Regola il metabolismo, governa l’utilizzazione e la sintesi dei principi nutritivi . È un vero filtro “antitossine” fondamentale per tutti i processi di depurazione. Inoltre, il fegato sostiene il ruolo di sentinella della milza che stimola il sistema immunitario a intervenire quando è necessaria una difesa.
In questo momento delicato proteggerlo è particolarmente importante per favorire le difese, oltre ai processi di rigenerazione e di rinnovamento primaverili. Non perdetevi d’animo, anche se la condizione di clausura forzata sembra isolare da tutto …La natura prosegue il suo corso e possiamo aiutarla, dentro e fuori di noi, assecondandola con attenzione verso i meravigliosi ingredienti che ancora ci offre, nonostante tutto. Ecco qualche consiglio per trarne beneficio, con grande riconoscenza per la disponibilità di cibo.

Il menu mediterraneo fa bene

Una dieta equilibrata, ispirata al menu mediterraneo, molto varia e ricca di alimenti freschi e vitali, fra cui cereali integrali, ortaggi e frutta di stagione è la ricetta migliore per aiutare il fegato. Come risaputo, possono invece alterare la sua indispensabile funzione alcolici, menu squilibrati, cibi scadenti e ricchi di additivi, abuso di farmaci. Lo sovraccaricano inutilmente anche pasti irregolari e/o molto abbondanti e sostanze indesiderabili presenti negli alimenti, come i residui di fitofarmaci usati in agricoltura. Il primo passo per proteggerlo e depurarlo, quindi, è rivedere il menu sfrondandolo di alcuni ingredienti a favore della qualità e di un ritmo armonioso dei pasti.
Nelle prossime 2-3 settimane provate a concentrarvi su questo. Approfittate del rallentamento dei ritmi legato alla situazione per prestare maggiore attenzione a ciò che portate a tavola, per voi e per la vostra famiglia.
Non lasciatevi suggestionare da alcune delle proposte “detox” suggerite dalla della rete, che offrono miracolose pozioni troppo spesso realizzate con cibi “morti” depauperati della loro energia vitale. Al contrario. Specialmente ora avete bisogno di ingredienti appetitosi, freschi, che fanno bene e risollevano l’umore

Grassi di qualità e menu zuccheri semplici

A partire dai condimenti. Se è vero infatti che un eccesso di grassi, soprattutto se surriscaldati, può essere dannoso per il fegato, l’olio extra vergine d’oliva crudo meglio di produzione biologica, è un vero e proprio elisir. Fluidifica la bile, prevenendo la formazione di calcoli alla cistifellea e lo protegge dai danni ossidativi. Tre-quattro cucchiai al giorno a tavola non devono quindi mancare, soprattutto come condimento crudo, accompagnati, se possibile, da succo di limone.
Da rivedere, invece, è il consumo di zuccheri semplici. Attenzione, in particolare, al fruttosio, monosaccaride con un potere dolcificante elevato presente (insieme al glucosio) nel normale zucchero da cucina, nel miele, ma anche in molti dolcificanti alternativi, non del tutto a ragione proposti come variante salutare dello zucchero. È il caso, per esempio, dei concentrati di frutta aggiunti a marmellate e altri prodotti dolci, ma anche degli sciroppi d’agave, aloe e diversi addolcenti ricchi di fruttosio. Il loro abuso può favorire il cosiddetto “fegato grasso”, scientificamente “steatosi epatica”, che compromette la funzionalità del fegato.
La steatosi epatica, una volta collegata all’abuso di alcol, oggi è sempre più frequente anche fra i giovani, e persino fra i bambini che non bevono alcolici, proprio per l’eccessivo consumo di dolci e di fruttosio, spesso addizionato anche ai prodotti dedicati all’infanzia, come fuori pasto e bevande. Per questo è raccomandabile leggere bene le etichette dei prodotti confezionati, senza lasciarsi ingannare dalla dicitura “senza saccarosio” che non esclude, comunque, la presenza di zuccheri aggiunti.
A estratti e sciroppi, meglio favorire il dolce naturale della frutta tal quale, anche cotta, eventualmente addolcita con frutta secca, che per quanto ricca di fruttosio, lo contiene “diluito” con diverse sostanze protettive, fra cui le preziose fibre.
Se in questi giorni avete voglia di dolci, sbizzarritevi con frullati, frutta cotta, al forno, a vapore, o stufata con spezie e poca acqua. Anche torte, biscotti , crespelle, realizzati con farine integrali, in particolare grano e avena, frutta, olio evo, o yogurt, e poco miele possono fare per voi.

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Il cibo che aiuta ad adattarsi

Proteine in primo piano

Sono molto importanti per assicurare l’attività del fegato. Ma gli eccessi non servono. Anzi. Alcune ricerche sembrano mostrare che un abuso di proteine, soprattutto di origine animale, può alterare la funzionalità epatica. D’altra parte anche ridurle non è raccomandabile. Chi alle proteine favorisce i carboidrati semplici rischia infatti di accumulare grassi nel fegato.

Quali proteine?

Alternate a ogni pasto le proteine vegetali derivate dai legumi (ceci, piselli, lenticchie, fagioli, fagioli mung, fave) con quelle animali di uova, formaggio, yogurt, carne magra e pesce (sempre che non siate vegetariane). Tralasciate, comunque, carne e pesce processati e conservati a favore di prodotti freschi.
L’ideale, per utilizzare al meglio le proteine senza sovraccaricare il fegato, è abbinarle sempre a carboidrati complessi, come quelli dei cereali integrali e della verdura. Un accorgimento, questo, che aiuta fra le altre cose anche a mantenere in equilibrio il peso.

verdure

L’armonia nel piatto

Meglio quindi favorire piatti composti da una combinazione equilibrata di proteine, grassi, carboidrati. Le possibilità sono infinite, a partire dalla tradizione mediterranea. Pasta e fagioli, riso e piselli, zuppa di pesce con pane, polenta con ragù di carne o di legumi, per esempio, sono piatti unici che rispecchiano questo modello. Altre ispirazioni possono venire dalla cucina orientale, che prevede la combinazione di riso con ingredienti proteici come pollo, tofu o pesce. Il tutto cucinato in modo leggero, senza intingoli, insaporito con erbe aromatiche e spezie delicate. Le più indicate sono coriandolo, zenzero (possibilmente fresco), semi di finocchio, cumino, curcuma, menta.
È importante aggiungere sempre una porzione abbondante di ortaggi freschi, in particolare, in questa stagione, carciofi, cicoria, scorza amara, barba di frate, tutti i tipi di insalata verde. Senza scordare di favorire ai cereali raffinati quelli biologici, integrali in alternanza fra loro, in prima fila riso, grano saraceno, frumento, avena. Anche a cena non occorre rinunciarvi. Piuttosto, alleggerite le porzioni. Unite la frutta, se desiderata.

E per colazione?

Quello del mattino dovrebbe essere il pasto più importante della giornata e se non dovete correre al lavoro approfittatene per valorizzarlo. Mettete in tavola cereali integrali, accompagnati, sempre, da una fonte di proteine: latticini, meglio fermentati, uova, creme di legumi. Il tutto accompagnato da ortaggi, frutta e un buon tè verde, ricco di principi attivi che proteggono il fegato.

Le bevande

Accanto al tè verde del mattino (da non utilizzare nelle ore pomeridiane e serali per non compromettere il sonno) l’acqua è certamente la bevanda migliore, eventualmente arricchita con succo di limone, o succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, in piccole quantità. Bastano 2-3 cucchiai per dare un tocco stuzzicante, che incoraggia a bere a sufficienza. Accantonate, in questo periodo, alcolici e caffè e favorire decotti, in particolare a base di cardo mariano, tarassaco, bardana, oppure la classica “scorzetta”, realizzata con scorza e succo di limone.

Quando serve un aiuto in più

In situazioni particolari, se il fegato è affaticato, sono di supporto anche alcuni integratori alimentari. La nostra esperta in questo settore ve ne parlerà prossimamente.

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: antiossidante, barzanò, depurarsi, depurativo, difese immunitarie, legumi, metabolismo, olio evo, primavera, principi nutritivi, resilienza, rinforzarsi, stare bene, verdure

BUON GIORNO A TAVOLA

Posted by carlab on 8 Aprile 2019 | Leave a response

Prima colazione primaverile per superare la stanchezza.

di Carla Barzanò

Al mattino da re, recita un proverbio della tradizione. Non a torto. Sono sempre più numerose le ricerche che mostrano l’importanza di una prima colazione generosa e equilibrata per regolare il metabolismo. Senza contare l’effetto positivo sulla capacità di concentrazione durante le ore mattutine.
Le ricette che vi suggeriamo mettono in primo piano semi, frutta, verdura e cereali integrali. Aiutano a mantenere l’equilibrio acido base e a superare la stanchezza . Provatele soprattutto nei momenti di stress e intensa attività lavorativa, in alternativa a cappuccio e brioches. Accompagnatele con un paio di tazze di tè bancha.

IMPORTANTE!

Usate prodotti provenienti da agricoltura biologica. Scegliete avocado Italiano (per esempio varietà Hass o Reed, reperibili fino a fine maggio, presso i gruppi di acquisto solidali, oppure Sicilia Avocado). Man mano che la stagione lo consente rinnovate i frullati con prodotti stagionali, per esempio susine, pesche, albicocche, frutti di bosco e fra la verdura tutti i tipi di insalate verdi, pomodori e cetrioli.   Ricordate: da giugno a ottobre l’ avocado italiano non è disponibile.

 

 

 

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acido base, alternativa, Carla barzanò, cereali, colazione, dieta, equilibrata, equilibrio, frullati, frutta, generosa, importanza, intensa attività lavorativa, mattino, ore mattutine, prima colazione, primavera, primo piano, re, ricerca, ricette, rigenerante, rimineralizzante, semi, stanchezza, stress, superare, superare stanchezza, verdura

RINNOVARSI IN PRIMAVERA: UN MENU DA PROVARE

Posted by carlab on 1 Aprile 2019 | Leave a response

di Carla Barzanò

La primavera è un momento propizio per rivedere alcune abitudini, anche a tavola. Meglio non lasciarsi sedurre dalle molteplici proposte dei media, che offrono a caro prezzo kit con pasti in busta e pseudo digiuni purificanti. I cibi freschi, accanto a ritmi di vita armoniosi e movimento, sono insostituibili per potenziare le straordinarie capacità di rigenerazione dell’organismo.
Per cominciare vi suggeriamo un menu di una settimana che vi aiuterà a raggiungere un migliore equilibrio acido-base, indispensabile per il benessere. È uno spunto per attivare un cambiamento. Proseguite concentrandovi sulla qualità e sulla continuità per ottenere un benessere stabile.

Quando la dieta rende acide

Al mattino brioche e cappuccio, a pranzo un panino, o un piatto di pasta, senza verdura, a cena carne e qualche dolcetto: una dieta di questo tipo può alterare il naturale equilibrio acido-base dell’organismo. Si diventa “troppo acidi”, quando si eccede  con alcol, carne, pesce, latticini, caffè e altri ingredienti dall’effetto acidificante, che superati certi limiti, liquidi e tessuti del corpo non riescono a contrastare. Stanchezza cronica, debolezza fisica, irritabilità, dolori articolari e allergie, sono alcune delle conseguenze di questo stato di acidosi latente.

 

Ritrovare l’equilibrio: acqua in primo piano

L’acqua è uno degli elementi fondamentali per mantenere l’equilibrio acido-base. Per prima cosa è raccomandabile bere regolarmente e in quantità adeguate: 5-6 bicchieri di acqua oligominerale, preferibilmente a pH superiore a 7,4 senza aggiunta di anidride carbonica, da integrare, se desiderato, con 1-2 bicchieri di acqua medio minerale o minerale, ricca di calcio (oltre 150 mg/l) e magnesio (oltre 50 mg/l) eventualmente arricchita con succhi di frutta o centrifugati naturali, senza zucchero.

Esercizi di rilassamento e passeggiate all’aria aperta

Stress e mancanza di movimento, accanto all’alimentazione poco equilibrata e all’insufficiente apporto di acqua, sono fattori che possono compromettere i delicati meccanismi di bilanciamento dell’equilibrio acido base.
Per ritrovare l’armonia insieme alla dieta, aiuta inserire nella quotidianità, esercizi di rilassamento e di respirazione, accompagnati da una moderata attività fisica all’aria aperta, lontano da luoghi inquinati, per assicurare un’ossigenazione ottimale e ridurre la produzione di ormoni dello stress.

Un menu riequilibrante

Quanto al menù, in primo piano sono ortaggi e frutta di stagione ben maturi, coltivati senza fitofarmaci. Hanno proprietà alcalinizzanti anche frutta secca (uvetta, datteri, albicocche,ecc…), erbe aromatiche, germogli di cereali e di legumi. Il kefir è neutro, analogamente all’olio extra vergine d’oliva e oli di semi spremuti a freddo.
Sono invece lievemente acidificanti i legumi secchi, più acidificanti, le noci, le arachidi, i cereali (riso, frumento, avena e in misura minore farro, grano saraceno e mais) 
Lievemente acidificanti sono inoltre latte fresco e di soia, tofu e yogurt.
In testa alla classifica  dei cibi acidificanti si trovano poi carne, pesce, formaggi, zucchero e dolci. Il miele è solo leggermente acidificante.
La varietà è indispensabile per garantire l’equilibrio del menu, è certo non è il caso di togliere del tutto gli alimenti acidificanti. Si tratta, piuttosto, di non abusarne, e soprattutto di bilanciarli sempre con ortaggi e frutta.

 

 

Una settimana per scoprire nuove abitudini

Il menu di una settimana che vi suggeriamo vi aiuterà a esercitarvi e a radicare nuove abitudini nella vita di ogni giorno. Adottatelo nei momenti di stress, stanchezza e irritabilità, oppure per depurarvi dopo un periodo di stravizi alimentari. Variate a piacere gli ingredienti secondo la stagione, scegliete porzioni che soddisfino il vostro appetito. Per una settimana provate a eliminare dolci, alcolici, caffè e fumo di sigaretta. Mangiate il più possibile a orari regolari e scegliete alimenti equilibrati anche nell’intervallo del lavoro. Preparate i germogli di legumi da aggiungere ai piatti unici della cena. Basta lasciare i legumi a bagno una notte, quindi, sciacquarli e sparpagliarli su un piatto mantenendoli umidi, attraverso due risciacqui al giorno, finché spunta il germoglio. Vanno scottati in poca acqua qualche minuto prima di usarli.
Trascorsa la settimana, mantenete l’abitudine di dare spazio nel menu a ortaggi, frutta e legumi.

 

Dal libro:

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acidità, acidosi latente, acqua, acqua e benessere, benessere, bere, Carla barzanò, carne, cibi freschi, debolezza, dieta acida, equilibrio acido base, esercizi rilassanti, formaggio, idratarsi, kit, menu di una settimana, migliore equilibrio, momento propizio, movimento, pasti in busta, pesce, primavera, proposte media, pseudo digiuni, purificanti, rigenerazione dell'organismo, rilassamento, ritmi armoniosi, rivedere abitudini, stabilità, stanchezza, tavola, yogurt

Primavera: favorire la depurazione per rigenerarsi, di Pierluisa Robecchi

Posted by donnetra on 24 Febbraio 2016 | Leave a response

springflower
Primavera: favorire la depurazione per rigenerarsi.

Stress, inquinamento, cibi troppo cotti o poco equilibrati, mancanza di movimento e respirazione inadeguata producono un aumento delle tossine e tendono a squilibrarci.
A risentirne non è solo la forma fisica ma anche il tono dell’umore.
Il risultato è che spesso in primavera ci sentiamo stanche, prive di energia, incapaci di affrontare questa stagione ricca di vitalità.
Se lo aiutiamo, il nostro corpo ha grandi capacità di ripresa ed è in grado di rigenerarsi.
Ecco, per cominciare, un esercizio suggerito dalla maestra yoga Pierluisa Robecchi.

 Esercizio per depurare il fegato

  • Sdraiatevi a terra con un cuscino sotto il capo e un altro cuscino a rotolo sotto le ginocchia (oppure una coperta arrotolata).
  • Le braccia riposano rilassate lungo i fianchi, il palmo delle mani è rivolto verso l’alto.
  • Le gambe leggermente divaricate sono rilassate.
  • Chiudete gli occhi e ammorbidite tutti i muscoli del viso, rilassate la mandibola.
  • Ora rivolgete la vostra attenzione al respiro naturale che entra ed esce.
    Fatelo a lungo, sino a quando sentite che il vostro essere entra in uno stato di quiete rilassata.
  • Quindi immaginate di essere immerse in un campo di energia fatta di luce purissima.
  • Focalizzate la vostra attenzione sul Fegato (situato sotto l’arcata costale destra).
  • Inspirando assorbite attraverso il vostro respiro e i pori della pelle questa energia che vi circonda fatta di luce, riempite con il suo potere di purificazione tutte le cellule del Fegato.
  • Espirando immaginate che tutte le tossine e le disarmonie escano all’esterno del fegato sotto forma di luce grigia.
    Continuate per alcuni minuti.

*Per approfondire
Seminario residenziale immersi nel paesaggio mediterraneo
Venerdì 8 aprile ore 15  Domenica 10 aprile ore 16
Varazze Casa Vacanze Fatebenefratelli

“Un percorso per depurare corpo e mente”

Il percorso al mare che vi proponiamo offre la possibilità di riposarsi e depurarsi in una cornice paesaggistica che favorisce il rilassamento e la contemplazione.
Esercizi di yoga e meditazione, passeggiate, ricette e menu a base di ortaggi, con succhi e tisane depurative vi daranno spunti per proseguire il programma anche fra le mura domestiche.

Informazioni 0382 21237
barzano@gmx.de

 

Posted in: Corpo e mente, Esercizi | Tagged: alimentazione, depurazione, esercizi, fegato, Pierluisa Robecchi, primavera, respirazione, stanchezza, stress, tossine, umore, yoga
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