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prebiotici

COME RAFFORZARE LE DIFESE DELL’INTESTINO?

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Universo affascinante e vitale, l’intestino gioca un ruolo chiave per il nostro benessere e l’equilibrio del sistema immunitario. Le ricerche si moltiplicano offrendo nuove prospettive. Insieme alla flora batterica benefica che lo popola, l’integrità delle mucose di cui è rivestito svolge un’importantissima azione protettiva. Come rafforzarla?

Ne parliamo con la dottoressa Barbara Aghina, biologa molecolare e responsabile scientifica del settore nutraceutici Guna .

Quale è il ruolo dell’apparato gastrointestinale nella regolazione del sistema immunitario?

La sua funzione di “barriera” rappresenta uno dei cardini per l’equilibrio del sistema immunitario e le difese di tutto l’organismo. I circa 300 m2 di superficie di contatto tra esterno e interno dell’organismo, fanno del sistema gastrointestinale il più importante terreno di scambio tra ciò che è “fuori di noi” e ciò che è “dentro di noi”.
Le caratteristiche della mucosa che ricopre la parete interna del tubo digerente (compreso tra cavità orale e ano), sono comuni con quelle del tessuto che riveste le vie respiratorie, la vescica e l’uretra perché derivano tutte dal medesimo foglietto embrionale. Ciò determina una stretta connessione tra questi tessuti, spiegando la complessità dei rapporti tra loro e le particolari correlazioni con il sistema immunitario delle mucose stesse, chiamato Sistema Linfoide Associato alle Mucose o MALT.

A quali fattori è collegato l’effetto barriera?

La formidabile funzione di “barriera” dell’intestino, affianca il compito primario di elaborazione, assorbimento dei nutrienti ed eliminazione delle scorie metaboliche.
La sua azione straordinaria è determinata principalmente da tre elementi. Gioca un ruolo da protagonista la mucosa intestinale, in particolare quella dell’intestino tenue, in cui è integrata una parte fondamentale del sistema immunitario, detta anche Sistema Linfatico Associato all’Intestino. Sostiene la sua attività il microbiota intestinale con i suoi batteri benefici, che aderiscono alla superficie della mucosa in una forma di simbiosi mutualistica. Fondamentale infine è il muco che riveste la mucosa intestinale e non ha solo una vera e propria funzione di barriera fisica, ma contiene anche elementi nutrizionali e regolatori essenziali per il microbiota intestinale. Si realizza, così, un’azione di “riconoscimento e selezione” degli agenti esterni fondamentale per la salute e l’equilibrio dell’organismo, in quanto sostanze alimentari o chimiche, tossine, inquinanti ambientali, germi patogeni e altri elementi nocivi vengono sostanzialmente trattenuti .

Come salvaguardare la barriera intestinale?

La scienza dell’alimentazione più moderna e lo studio della fisiologia umana, indicano come fattore determinante per mantenere in salute questa essenziale barriera intestinale, lo stile di vita. Una dieta poco equilibrata, soprattutto rispetto all’apporto di acqua, vitamine, aminoacidi essenziali, fibre e acidi grassi polinsaturi, così come l’eccesso di fumo e alcol, l’uso incongruo di farmaci, la scarsa attività fisica, la carenza di tempo dedicato al sonno e al recupero dallo stress quotidiano, concorrono attivamente ad alterare questa barriera difensiva, favorendo l’indebolimento dell’intero organismo.
Rivedere, quando necessario, le proprie abitudini e indirizzarle verso un maggiore equilibrio, oltre a migliorare il benessere generale, è certamente una strategia prioritaria per salvaguardare l’integrità della barriera intestinale.

Ci sono integratori specifici?

Numerosi studi hanno consentito di sviluppare nuove conoscenze sull’ effetto di una corretta nutrizione. Nei casi di aumentato fabbisogno, o di eccessiva perdita di nutrienti, la dieta può essere affiancata da un’ integrazione alimentare specifica. Spesso, accanto ai probiotici di elevata qualità, è d’aiuto associare altri integratori.

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GLI INGREDIENTI CHE AIUTANO L’INTESTINO TRE RICETTE DA PROVARE

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di Carla Barzanò

L’equilibrio della flora batterica intestinale, fondamentale per i benessere, dipende molto anche dalla nostra alimentazione. Alcuni ingredienti contengono sostanze che favoriscono la crescita dei batteri benefici. Vale la pena di approfittarne.

Prebiotici in primo piano

Nel linguaggio scientifico i “prebiotici” sono particolari fibre alimentari che raggiungono senza essere digerite l’intestino, dove nutrono i batteri benefici contribuendo in modo determinante all’equilibrio della flora intestinale.
In natura le fibre prebiotiche si trovano in diversi alimenti fra cui carciofi, topinambur, porri, aglio, cicoria, legumi, banane, noci, frumento e avena integrali.
Per questo motivo, una dieta ricca di ortaggi, frutta, cereali integrali è un buon supporto per mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale, senza contare che fornisce numerosi principi attivi protettivi salutari.
Inserire questi ingredienti nel menu di ogni giorno non è difficile, basta renderli protagonisti delle ricette che si preparano abitualmente.
Chi soffre di gonfiori e colon irritabile dovrebbe consumarli in porzioni più ridotte, valutando la sensibilità individuale. Alcune spezie e erbe aromatiche, aiutano a attenuare eventuali gonfiori.

Qual’è la differenza?
  • I ”probiotici” sono batteri vivi e vitali, presenti negli integratori, o aggiunti ai cosiddetti “cibi funzionali” in grado di passare inalterati la barriera gastrica.
    Giunti all’intestino questi microorgnismi possono contribuire a rafforzare l’ecosistema intestinale. Il suo equilibrio è importante per proteggere il sistema immunitario e favorisce, fra le altre cose, la produzione di sostanze con un effetto benefico per salute, fra cui vitamine e diversi antiossidanti, come l’acido ferulico.
    Microrganismi benefici sono presenti anche in alcuni ingredienti fermentati naturalmente di lunga tradizione, come yogurt, kefir e crauti. La loro capacità di raggiungere l’intestino è limitata, perché vengono in buona parte distrutti dall’acidità gastrica. Tuttavia, se usati abitualmente, cibi che li contengono esercitano un’azione protettiva.
  • I “prebiotici” a differenza dei probiotici non sono vitali. Si tratta, infatti, di particolari carboidrati presenti nei vegetali. Il loro ruolo è nutrire i batteri benefici dell’intestino contribuendo alla loro vitalità.
  • I “simbiotici” sono un insieme di probiotici e prebiotici che si integrano a vicenda migliorando l’efficacia dei microrganismi benefici. Vengono spesso inseriti in integratori e cibi funzionali.

Le ricette amiche della flora intestinale benefica

Per la prima colazione del mattino

Pappa di fiocchi d’avena con mela, noci e cannella

Ingredienti per una porzione:

50 g di fiocchi d’avena, 1,2 dl di latte di madore senza zucchero aggiunto, 1 cucchiaio di uvette (senza anidride solforosa aggiunta) ammorbidite in acqua e scolate (conservate l’acqua di ammollo), 1 mela, 1 cucchiaio di succo di limone, 1 pizzico di cannella, 2 gherigli di noce sminuzzati; 1 foglia di salvia, scorza di limone q.b.
Preparazione
Cuocete, 3-4 minuti, i fiocchi d’avena nel latte di mandorle con l’uvetta, 1 pezzettino di scorza di limone, la salvia e se necessario un pochino di acqua d’ammollo delle uvette.
Versate il composto in una fondina. Aggiungete la mela grattugiata, il succo di limone e mescolate. Consumate la “pappa” tiepida o calda, spolverizzata di cannella.
Potete sostituire la frutta a piacere o abbinarne diverse varietà, anche a pezzettini. Invece del latte di mandorle provate a aggiungere yogurt a temperatura ambiente, eventualmente dopo aver cotto brevemente i fiocchi d’avena con l’ acqua di ammollo delle uvette.

Per pranzo

Insalata di topinambur, carote, indivia alla senape e limone

Ingredienti per una porzione:

1 piccolo topinambur, 1 carota, 1 piccolo cespo di indivia, 1 cucchiaio di olio evo, 1/2 limone, 1 punta di senape in polvere, 1 presa di coriandolo, 1 cucchiaino di sesamo leggermente tostato, 1 cucchiaino di alghe sminuzzate (per esempio Nori, Hiiki), sale q.b.
Preparazione
Grattugiate carote e topinambur, cospargete con poco succo di limone, unite l’indivia tagliata molto sottile e condite con un’emulsione di olio, sale, succo di limone, aromatizzata con coriandolo e senape.
Aggiungete i semi di sesamo, le alghe e mescolate bene.
Potete aggiungere 1 cucchiaio di crauti e /o ½ mela, e/o qualche spicchio di mandarino a dadini. Servitela con pane integrale a pasta madre eventualmente tostato.

Per cena

Funghi con zucca e cicoria spigata

ingredienti per una porzione:

80 g di funghi freschi (champignons, o shiitake) 100 g di polpa di zucca, 100 g cuore di putarelle (cicoria spigata), ½ cipolla, 1/2 spicchio d’aglio, 1 foglia di salvia, 1 foglia di alloro, 1 presa di cumino orientale, 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva, sale marino integrale q.b. .
Preparazione
Pulite i funghi, passandoli con un panno bagnato per togliere i residui di terra, affettateli abbastanza spessi.
Pulite la zucca e tagliatela a cubetti . Lavate e pulite le puntarelle e riducetele a fettine. Mettete tutto in una padella dal fondo pesante, con aglio e cipolla tritati. Aggiungete l’olio, sale quanto basta, mescolate.
Unite la salvia, l’alloro, il cumino, coprite e stufate, a fiamma bassa, per circa 20 minuti.
Servite con riso integrale e una salsetta di yogurt Greco aromatizzato con curcuma e tahin (burro di sesamo).Provatela anche con sedano rapa e tobinambur invece della zucca.

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: aiutare l'intestino, batteri, carciofi, Carla barzanò, carote, cena, fibre alimentari, fiocchi d'avena con mela, flora intestinale, funghi con zucca e cicoria, indivia, ingredienti, insalata, insalata di topinambur, intestino, limone, nutrire, pranzo, prebiotici, prima colazione, probiotici, simbiotici

AUTUNNO: INTESTINO IN PRIMO PIANO PER PROTEGGERCI

Posted by carlab on | Leave a response

Di Barbara Aghina

 

In autunno l’intestino è in primo piano per proteggerci dalle malattie della stagione invernale che si avvicina: mal di gola, tosse, raffreddori, sinusiti.
L’ influsso di questa parte del corpo, spesso sottovalutata, sul nostro benessere generale è ormai dimostrata da numerose ricerche. Si allarga, quindi, l’offerta di integratori volti a migliorarne l’equilibrio e favorire le potenzialità positive della sua flora batterica. Quali sono gli accorgimenti per scegliere?
Lo chiediamo alla dottoressa Barbara Aghina, biologa molecolare responsabile scientifica della nutraceutica Guna.

Perché l’intestino è così importante per il nostro equilibrio?

Grazie alla sua ampissima superficie di contatto, l’intestino è un punto di connessione cruciale fra interno e esterno dell’organismo. È capace di digerire e assorbire in modo mirato i principi nutritivi e altre sostanze utili. Ma le sue funzioni non si riducono alla digestione e all’assorbimento. Nell’intestino è inserita una buona parte del nostro sistema immunitario, una straordinaria barriera selettiva che ci ha dato la natura per difenderci da microrganismi patogeni di ogni tipo. Inoltre, l’intestino produce ormoni capaci di regolare il senso della fame e neuro peptidi, come la serotonina, che influenzano umore e stati d’animo. Il suo equilibrio incide sull’insorgere di diversi disturbi a livello locale, per esempio cattiva digestione, malassorbimento, intolleranza al glutine, ed è importante attore per i fattori di rischio coinvolti nell’insorgenza di diverse patologie infiammatorie sia locali che sistemiche. Si moltiplicano, infatti, le ricerche che confermano il suo ruolo nell’origine di diversi squilibri psico-fisici.

 

Quali sono i fattori che ne influenzano l’equilibrio?

Come risaputo, la salute dell’’intestino è strettamente collegata a quella della flora batterica intestinale. Questo complesso ecosistema, chiamato microbiota è formato da oltre 500 specie batteriche differenti, miceti e virus , che nel corso di migliaia di anni sono entrati in stretto rapporto con le cellule della nostra mucosa intestinale sviluppando una simbiosi. Si è creata, così, la cosiddetta eubiosi, una condizione fisiologica di convivenza, fondamentale per difenderci da composti e agenti nocivi, assicurare la sintesi di diverse sostanze, fra cui le vitamine, regolare digestione e sistema immunitario.
Stress, vita sedentaria, alimentazione squilibrata, farmaci, sono alcuni dei fattori che possono alterare la flora batterica intestinale favorendo la disbiosi intestinale, che a sua volta influisce negativamente sulla permeabilità della mucosa intestinale, favorendo l’insorgenza anche di uno stato di infiammazione cronica di bassa intensità.

Come proteggere la flora batterica intestinale?

Per prima cosa giova uno stile di vita sano. A partire dalla dieta, che dovrebbe basarsi sulla varietà: cibi, freschi, vitali, in particolare ortaggi, frutta, legumi, cereali poco raffinati, alcuni ingredienti fermentati, come lo yogurt, anche ricavato da latte vegetale. Un’azione positiva hanno, inoltre, lo sport e le discipline volte a ridurre lo stress, per esempio meditazione e yoga.
A sostegno di questi accorgimenti si può poi ricorrere a integratori alimentari specifici per ripopolare la flora intestinale.

Quali integratori consiglia?

Oggi si parla molto dei probiotici e dei simbiotici. Le ricerche che li riguardano sono in pieno sviluppo e stanno evidenziando diverse proprietà: il loro impiego è di supporto per l’equilibrio della flora batterica intestinale e la sua fisiologica funzionalità, ad esempio per sostenere l’equilibrio della microflora in caso di terapie antibiotiche, transito intestinale alterato o maggiore suscettibilità a stati di stress che possono sbilanciare il suo equilibrio.
Si consigliano, generalmente, cicli di 3-4 settimane di assunzione giornaliera .
È indispensabile, però, sceglierli con attenzione. E’ assodato infatti, che non tutti i probiotici e simbiotici hanno la stessa efficacia e può essere preferibile personalizzare la scelta, poiché ciascuno di noi ha una sua flora intestinale particolare. In caso di dubbi meglio quindi rivolgersi a un esperto, farmacista o medico curante.
Importantissima, inoltre, è la qualità. Alcune indagini hanno dimostrato che in commercio si trovano prodotti scadenti, che contengono microrganismi poco utili, privi della vitalità sufficiente per raggiungere e colonizzare l’intestino.

Come scegliere probiotici di qualità?

Secondo le direttive internazionali, i probiotici devono essere composti da microrganismi (batteri) in sinergia specifica e certificata, vivi e vitali, in grado di raggiungere l’intestino, oltrepassando la barriera gastrica e capaci di recare benefici alla nostra flora batterica . Si parla di “simbiotici” quando nella stessa formulazione coesistono i batteri probiotici, con le caratteristiche indicate prima e la fibra vegetale “prebiotica”.

Conoscere le normative

La normativa italiana, è particolarmente severa in tema di regolazione dei prodotti probiotici e simbiotici e impone di utilizzare solo i batteri probiotici già residenti nella flora batterica umana, in particolare Lattobacilli e Bifidobatteri, riconosciuti e testati per la loro capacità di colonizzare l’intestino, indicando sempre sulle confezioni i ceppi presenti e la loro concentrazione.

Controlli genetici

I batteri prescelti devono essere testati, anche geneticamente, per verificarne la sicurezza e identificarli con dei codici che rappresentano la loro “carta di identità “ a garanzia di sicurezza e reale efficacia.
In linea con queste indicazioni, abbiamo messo a punto Proflora, un integratore alimentare simbiotico composto da sei diversi tipi di fermenti lattici probiotici del genere dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli, che insieme hanno un’azione sinergica specifica per favorire l’equilibrio della flora nei diversi distretti intestinali.

Garanzia di qualità

Un processo di preparazione brevettato, consente di ottenere la forma “microincapsulata” e gastroprotetta di ciascun dei ceppi batterici probiotici, che si mantengono così vivi e vitali durante tutto il transito nell’apparato digerente e arrivano intatti in sede intestinale.

Aggiunta di prebiotici

Proflora è inoltre arricchito con “prebiotici”, particolari fibre derivate da Barbabietola da zucchero, chiamate Frutto-oligosaccaridi (FOS) , che a differenza dei probiotici, non sono elementi vivi, ma una volta nell’intestino, fungono da nutrimento e vengono digerite, senza la produzione di fastidiosi gas, dai batteri intestinali benefici contribuendo alla loro vitalità e attività fisiologica .
Anche i prebiotici sono quindi utili per favorire l’equilibrio della flora intestinale.

Quali sono le caratteristiche dei prebiotici?

Occorre tenere presente che per meritare questa definizione i prebiotici devono avere particolari requisiti: passare inalterati attraverso i processi digestivi del primo tratto del tubo digerente, stimolare in modo selettivo la crescita dei batteri benefici della microflora a sfavore di quella “nemica” e avere effetti positivi per la salute umana.

I prebiotici si trovano anche nei comuni cibi?

Rispondono a queste caratteristiche gli oligosaccaridi, in particolare inulina e frutto oligosaccaridi (FOS), che in natura sono concentrati specialmente in alcuni ortaggi, fra cui carciofi, topinambur, porri, aglio e cicoria. Anche legumi, banane, noci, frumento e avena integrali ne contengono. Il consumo regolare di questi alimenti aiuta quindi a garantirne apporti adeguati.

 

 

Quando sono consigliabili integrazioni di simbiotici?

Spesso, come nel caso di Proflora, i prebiotici vengono abbinati ai probiotici, per contribuire all’effetto benefico, così da creare degli integratori “simbiotici” specifici da poter utilizzare anche ciclicamente, se necessario.

Quando usare solo i prebiotici?

Gli integratori a base di soli prebiotici, si possono invece usare anche ogni giorno, come supporto a una dieta sana, per aiutare la regolare attività intestinale, soprattutto in caso di transito rallentato o irregolare. Inoltre, favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale benefica.
E’ in fase di studio il loro impiego come supporto per mantenere l’equilibrio del colesterolo e della glicemia.

 

Inuvital plus, è l’integratore alimentare prebiotico che proponiamo, a base di Frutto- oligosaccaridi, Polidestrosio e vitamine utile in caso di carenze nutrizionali o di aumentato fabbisogno; i Frutto-oligosaccaridi (FOS) favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, il Polidestrosio è una fibra prebiotica Il prodotto è arricchito da vitamina A utile per il mantenimento di membrane e mucose i, vitamine B12 e C , che sostengono la funzione del sistema immunitario, vitamina E importante per proteggere le cellule dallo stress ossidativo e acido folico.

Posted in: Integratori e lifestyle | Tagged: aglio, alimentazione, Autunno, avena, banane, Barbara Aghina, bifidobatteri, carciofi, cicoria. legumi, connessione, disbiosi intestinale, equilibrio, eubiosi, flora batterica, flora batterica intestinale, frumento, Guna, intestino, intestino in primo piano, inuvital plus, lattobacilli, microbiota, noci, organismo, porri, prebiotici, Proflora, squilibrio, topinambur

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