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pasti in busta

RINNOVARSI IN PRIMAVERA: UN MENU DA PROVARE

Posted by carlab on | Leave a response

di Carla Barzanò

La primavera è un momento propizio per rivedere alcune abitudini, anche a tavola. Meglio non lasciarsi sedurre dalle molteplici proposte dei media, che offrono a caro prezzo kit con pasti in busta e pseudo digiuni purificanti. I cibi freschi, accanto a ritmi di vita armoniosi e movimento, sono insostituibili per potenziare le straordinarie capacità di rigenerazione dell’organismo.
Per cominciare vi suggeriamo un menu di una settimana che vi aiuterà a raggiungere un migliore equilibrio acido-base, indispensabile per il benessere. È uno spunto per attivare un cambiamento. Proseguite concentrandovi sulla qualità e sulla continuità per ottenere un benessere stabile.

Quando la dieta rende acide

Al mattino brioche e cappuccio, a pranzo un panino, o un piatto di pasta, senza verdura, a cena carne e qualche dolcetto: una dieta di questo tipo può alterare il naturale equilibrio acido-base dell’organismo. Si diventa “troppo acidi”, quando si eccede  con alcol, carne, pesce, latticini, caffè e altri ingredienti dall’effetto acidificante, che superati certi limiti, liquidi e tessuti del corpo non riescono a contrastare. Stanchezza cronica, debolezza fisica, irritabilità, dolori articolari e allergie, sono alcune delle conseguenze di questo stato di acidosi latente.

 

Ritrovare l’equilibrio: acqua in primo piano

L’acqua è uno degli elementi fondamentali per mantenere l’equilibrio acido-base. Per prima cosa è raccomandabile bere regolarmente e in quantità adeguate: 5-6 bicchieri di acqua oligominerale, preferibilmente a pH superiore a 7,4 senza aggiunta di anidride carbonica, da integrare, se desiderato, con 1-2 bicchieri di acqua medio minerale o minerale, ricca di calcio (oltre 150 mg/l) e magnesio (oltre 50 mg/l) eventualmente arricchita con succhi di frutta o centrifugati naturali, senza zucchero.

Esercizi di rilassamento e passeggiate all’aria aperta

Stress e mancanza di movimento, accanto all’alimentazione poco equilibrata e all’insufficiente apporto di acqua, sono fattori che possono compromettere i delicati meccanismi di bilanciamento dell’equilibrio acido base.
Per ritrovare l’armonia insieme alla dieta, aiuta inserire nella quotidianità, esercizi di rilassamento e di respirazione, accompagnati da una moderata attività fisica all’aria aperta, lontano da luoghi inquinati, per assicurare un’ossigenazione ottimale e ridurre la produzione di ormoni dello stress.

Un menu riequilibrante

Quanto al menù, in primo piano sono ortaggi e frutta di stagione ben maturi, coltivati senza fitofarmaci. Hanno proprietà alcalinizzanti anche frutta secca (uvetta, datteri, albicocche,ecc…), erbe aromatiche, germogli di cereali e di legumi. Il kefir è neutro, analogamente all’olio extra vergine d’oliva e oli di semi spremuti a freddo.
Sono invece lievemente acidificanti i legumi secchi, più acidificanti, le noci, le arachidi, i cereali (riso, frumento, avena e in misura minore farro, grano saraceno e mais) 
Lievemente acidificanti sono inoltre latte fresco e di soia, tofu e yogurt.
In testa alla classifica  dei cibi acidificanti si trovano poi carne, pesce, formaggi, zucchero e dolci. Il miele è solo leggermente acidificante.
La varietà è indispensabile per garantire l’equilibrio del menu, è certo non è il caso di togliere del tutto gli alimenti acidificanti. Si tratta, piuttosto, di non abusarne, e soprattutto di bilanciarli sempre con ortaggi e frutta.

 

 

Una settimana per scoprire nuove abitudini

Il menu di una settimana che vi suggeriamo vi aiuterà a esercitarvi e a radicare nuove abitudini nella vita di ogni giorno. Adottatelo nei momenti di stress, stanchezza e irritabilità, oppure per depurarvi dopo un periodo di stravizi alimentari. Variate a piacere gli ingredienti secondo la stagione, scegliete porzioni che soddisfino il vostro appetito. Per una settimana provate a eliminare dolci, alcolici, caffè e fumo di sigaretta. Mangiate il più possibile a orari regolari e scegliete alimenti equilibrati anche nell’intervallo del lavoro. Preparate i germogli di legumi da aggiungere ai piatti unici della cena. Basta lasciare i legumi a bagno una notte, quindi, sciacquarli e sparpagliarli su un piatto mantenendoli umidi, attraverso due risciacqui al giorno, finché spunta il germoglio. Vanno scottati in poca acqua qualche minuto prima di usarli.
Trascorsa la settimana, mantenete l’abitudine di dare spazio nel menu a ortaggi, frutta e legumi.

 

Dal libro:

Posted in: Cibo e Benessere, Ricette | Tagged: acidità, acidosi latente, acqua, acqua e benessere, benessere, bere, Carla barzanò, carne, cibi freschi, debolezza, dieta acida, equilibrio acido base, esercizi rilassanti, formaggio, idratarsi, kit, menu di una settimana, migliore equilibrio, momento propizio, movimento, pasti in busta, pesce, primavera, proposte media, pseudo digiuni, purificanti, rigenerazione dell'organismo, rilassamento, ritmi armoniosi, rivedere abitudini, stabilità, stanchezza, tavola, yogurt

Dimagrire a ogni costo? Pasti in busta, di Carla barzanò

Posted by donnetra on | Leave a response

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La dieta naturale®
gusto, salute, cultura
di Carla Barzanò

 

Dimagrire a ogni costo?
Pasti in busta

Paola, quarant’ anni, è una giovane donna  che porta bene i suoi chili di troppo.
Più di quindici, seguendo schematicamente i sistemi di valutazione più accreditati scientificamente.
Ma le ossa robuste, le spalle larghe, una buona massa muscolare, rendono il suo peso meno evidente.
La sua presenza è armoniosa, nell’insieme.
Eppure sta torturandosi da anni per modificare il peso: dimagrire. Sovrappeso fin dall’adolescenza, è una pellegrina delle diete.
Le ha provate tutte, continuando inesorabilmente a dimagrire e ingrassare, con periodi di estrema rigidità alimentare ed altri di eccessi, conditi da continui sensi di colpa.
In ultimo è approdata a una famosa ditta che promuove pasti sostitutivi in busta.
I cosiddetti “beveroni”: polveri da diluire con acqua e assumere invece del cibo.
Trecentocinquanta euro al mese.
Il peso è sceso, come sempre. Dieci chili in poco tempo. Ha smesso. Era stanca, nauseata dai gusti omogenei, impersonali.
I costi diventavano un problema.
Ha ripreso quindici chili in pochi mesi.
“Ora ho un desiderio irrefrenabile di dolci.
Ma Voglio smettere.  Imparare a mangiare meglio. Per sempre.
Ho bisogno di dimagrire ma anche di stabilità.”
Un sogno comune a molte donne. Il mercato specula.
Il desiderio di dimagrimento e il senso di inadeguatezza femminile procurano affari di miliardi.

No alle diete drastiche e ai pasti sostitutivi

Ma i tanto decantati miracoli non esistono.
Poche sono le evidenze scientifiche che mettono in luce gli effetti positivi a lungo termine di diete drastiche e pasti sostitutivi.
Sono strategie utili solo in situazioni estreme, quando il sovrappeso è veramente molto elevato e accompagnato da problemi metabolici
( diabete, ipertensione, alterazioni ormonali…)
Vanno seguite esclusivamente con la supervisione di un’ equipe di medici, dietisti, psicologi, che guidano il ritorno progressivo a una dieta “normale”: senza ingrassare di nuovo.
Nella maggioranza dei casi chi segue questi regimi soffre frequentemente di oscillazioni del peso. Non si stabilizza.
Si sente perennemente a dieta.
Con problemi nei rapporti sociali, famigliari e senso di frustrazione continua.
Senza contare i possibili risvolti negativi sulla salute, sulla capacità  di regolare fame e sazietà, sul piacere di mangiare.
Non esiste, infatti, nulla capace di riprodurre i complessi stimoli fisiologici, sensoriali, psicologici trasmessi da pasti completi, equilibrati, stuzzicanti, con il loro effetto profondo di regolazione e gratificazione.
Niente può sostituire il connubio di sostanze, non ancora del tutto conosciute, che agiscono in modo sinergico e che solo il cibo naturale può dare.
Basta cambiare  un particolare come la consistenza, ad esempio, per modificare in modo significativo l’impatto del cibo sulla sazietà e il soddisfacimento.
L’alternanza di soffice e croccante, morbido e consistente offerta dal susseguirsi dei cibi naturali che compaiono a tavola  è fondamentale per soddisfare l’appetito.
Contribuiscono poi, gli aromi, i colori, l’aspetto e il gusto, le sostanze attive protettive che i  pasti sostitutivi in busta ricreano artificialmente, senza però riuscire ad avvicinarsi alle complesse potenzialità del cibo naturale.

Una nuova strada

Meglio quindi non inseguire l’illusione del dimagrimento facile e miracoloso.
Serve, piuttosto, una nuova strada fondata su una dieta naturale, fisiologica, che rispetta la nostra cultura e la nostra identità, i nostri specifici bisogni (che nessuna busta può rispecchiare e soddisfare) garantisce salute e benessere mettendo in gioco sensi, emozioni, capacità di trasformare il cibo e piacere di condividerlo.
Certo ci vogliono tempo, pazienza.
Occorre imparare ad accettare la propria immagine e a prendersi cura di sé senza essere sedotte e soggiogate dai cliché della moda.  Richiede impegno attivo, consapevolezza.
Ma è l’unico percorso per ottenere risultati stabili, favorire e mantenere l’equilibrio, sia del corpo che della mente.

Posted in: Cibo e Benessere, Dimagrire | Tagged: appetito, benessere, beveroni, Carla barzanò, cibo naturale, consapevolezza, dieta, dieta drastica, dieta facile, donna, gusto, pasti completi, pasti in busta, pasto equilibrati, pazienza, salute, sazietà, sovrappeso

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