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onnivori

L’ONNIVORO REALE: SCEGLIERE IL CIBO IN FUTURO

Posted by carlab on 12 Aprile 2022 | Leave a response
Gli onnivori

Mangiare un po’ di tutto, con attenzione, gusto e consapevolezza. Essere aperte alle nuove possibilità, senza trascurare le tradizioni. È questo il modo di interpretare il cibo che caratterizza “l’onnivoro reale” un nuovo profilo per utilizzare i prodotti alimentari, che potrebbe essere una
grande opportunità per favorire il benessere nel prossimo futuro. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto per il futuro tedesco, impegnato a sondare l’ambiente per aiutarci a comprendere quali saranno le scelte più vantaggiose.

di Carla Barzanò

Le scelte fra presente e futuro

Come sarà il nostro futuro? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma una cosa pare certa. Comunque si evolvano gli eventi imparare a scegliere cibo sostenibile per la nostra salute, l’ambiente e le risorse umane sarà sempre più importante. La crisi climatica, i costi delle risorse e la perdita di cultura alimentare, che ci allontana da conoscenze e tradizioni legate al cibo, rischiano infatti di compromettere il nostro benessere e solo una maggiore consapevolezza nelle scelte può aiutarci.

L’onnivoro reale

La dieta onnivora dei tempi del boom economico, ricca di cibi di origine animale e di prodotti preconfezionati, è quindi superata. Prendono forma modelli alimentari vegetariani e vegani, talvolta estremamente selettivi. Ma se concedere più spazio ai vegetali è auspicabile, i ricercatori intravedono vantaggi in un menu vario, che non pecca di eccessiva rigidità. Il nuovo onnivoro è immerso nella realtà, conosce tutte le offerte del mercato e le seleziona con cura, attingendo alle novità senza dimenticare i cibi più tradizionali.

Nuovo e tradizione insieme

Un particolare rinnovamento sembra svilupparsi nell’ambito delle fonti proteiche. In alternativa alla carne conquistano spazio sostituti che derivano dai legumi, dalle alghe, dai cibi fermentati e addirittura dagli insetti. In fase di studio è anche la cosiddetta “carne coltivata” derivata da colture di cellule staminali di origine animale, che crescono in particolari condizioni di laboratorio, senza bisogno di pascoli e terreni. Una variante che suscita diverse perplessità e per ora fatica a penetrare
nell’immaginario. Sulla tavola dell’onnivoro reale hanno spazio latte e derivati, accanto a piccole quantità di pesce e prodotti ittici, mentre la carne compare in quantità più ridotte o è del tutto assente. Abbondano, invece, vegetali di ogni tipo: accanto a legumi e alghe cereali, ortaggi, frutta, funghi. Il tutto con attenzione a modalità di produzione rispettose di ambiente, territorio e stagioni. Sempre senza pregiudizi. Alcuni ingredienti esotici, per esempio, si diffondono nell’ agricoltura italiana e sostituiscono quelli di importazione.

Dieta mediterranea: un modello antico sempre più attuale

Un modello difficile da raggiungere? A dire il vero l’onnivoro reale, con la sua predisposizione per una menu vario, equilibrato e parsimonioso, sembra avvicinarsi alla dieta mediterranea. Un modello di antica tradizione che per le sue insuperabili qualità è diventato patrimonio dell’Unesco e rappresenta un riferimento per gli scienziati di tutto il mondo. Ritorniamoci anche noi. In questo periodo aiuterà a favorire il rinnovamento primaverile, a superare la stanchezza e a proteggere l’ambiente. Senza rinunciare al piacere di mangiare.

Posted in: Benessere | Tagged: cultura, mangiare, onnivori, rispetto, sostenibilità, stare bene

MANGIARE VEGETARIANO?

Posted by carlab on 24 Ottobre 2018 | Leave a response

Di Carla Barzanò

L’esigenza di ridurre il consumo di carne e altri cibi di origine animale è ormai ampiamente condivisa. Ma quale strada percorrere? Le ricerche condotte negli ultimi anni sembrano mostrare che il percorso migliore è quello di rispettare le esigenze individuali e le differenti fasi della vita, ispirandosi al modello mediterraneo.

Perché ridurre i cibi di origine animale?

L’abuso di cibi di origine animale può compromettere il nostro equilibrio, la salute. Inoltre, gli allevamenti intensivi causano elevate sofferenze agli animali. Senza contare le ricadute negative sull’ambiente: aumento della produzione di CO 2, maggiore consumo di acqua e elevato carico di sostanze inquinanti sono alcune delle conseguenze di modalità di produzione che non sono più sostenibili.

Occorre adottare un regime rigorosamente vegetariano, o vegano? 

La dieta migliore per favorire il benessere e l’equilibrio dell’ambiente è varia e moderata, ricca di cibi protettivi, come ortaggi e legumi, prodotti in modo sostenibile per la natura, gli animali e le risorse umane. Il modello mediterraneo tradizionale, che prevede anche piccole quantità di ingredienti animali, sembra essere ottimale per rispettare questi presupposti.

Una dieta tutta vegetale può assicurare l’equilibrio nutritivo?

Diverse ricerche mostrano che nell’età adulta, la scelta di eliminare completamente i cibi animali è compatibile con un’alimentazione equilibrata a patto di valutare con attenzione alcuni principi nutritivi che richiedono un’integrazione.
Nella prima, delicata, fase dell’accrescimento, l’attenzione deve essere ancora maggiore. Le indagini sull’effetto di un menu completamente vegetale sono ancora relativamente limitate e i risultati controversi suggeriscono la massima prudenza.

Come trovare una strada armoniosa?

D’altra parte, anche i bambini con un menu onnivoro vanno seguiti con attenzione. Abuso di zuccheri semplici, calorie, proteine di origine animale, per esempio, sono all’ordine del giorno con conseguenze negative per la salute.
La cosa migliore è non cercare di stabilire a priori “torti” o “ragioni”, come talvolta accade nei conflitti che emergono in rete, e sui media, fra vegani, vegetariani e onnivori, ma di trovare una strada che aiuti a scegliere un menu armonioso, equilibrato e personalizzato con la massima serenità.
Eliminare carne e derivati dalla dieta, non è automaticamente positivo, se ci si limita a sostituirli con ingredienti preconfezionati.
Occorre coltivare il rispetto delle risorse personali, sociali e emotive legate al cibo, della qualità, degli animali e dell’ambiente. È indispensabile concedersi tempo per ascoltare i segnali del corpo, scegliere, preparare e condividere i pasti.

Esiste un modello vegetariano flessibile?

Il libro: “Mangiare vegetariano” aiuta a migliorare il menu e a renderlo più sostenibile e per l’ambiente e per la salute in modo flessibile, scegliendo in cosa mettere in tavola in relazione alle proprie esigenze.
Adatto a chi desidera seguire un modello vegetariano, o vegano, e sta cercando un primo orientamento per non incorrere in carenze o squilibri, il libro fornisce spunti e ricette anche alle numerose persone che pur rinunciando solo in parte agli ingredienti di origine animale hanno bisogno di suggerimenti per valorizzare ricette e menu vegetali.
Un valido punto di riferimento viene dalla tradizione mediterranea, che prevede molte ricette interamente vegetali, o quasi.
Cambiare è più facile di quanto sembri: basta inserire tre-quattro giornate vegetariane, o vegane, nel menu settimanale per imparare nuove ricette e acquisire, gradualmente, l’abitudine a consumare meno cibi animali rispettando le esigenze di tutta la famiglia.
Resta valido l’accorgimento di rivolgersi agli esperti nei momenti più delicati della vita, come gravidanza, allattamento e svezzamento, quando monitorare il menu è particolarmente importante.

Domande e approfondimenti?

barzano@gmx.de

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: abuso, acqua, allevamenti intensivi, benessere, carnivori, cibi origine animale, CO2, equilibrio, fasi della vita, inquinanti, mangiare vegetariano, modello mediterraneo, onnivori, produzione non sostenibile, ridurre carne, rispettare esigenze individuali, salute, vegano, vegetariano

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