Praticata con costanza e serenità, senza imporsi ritmi eccessivi, l’attività fisica è salutare e piacevole. Lo racconta Barbara Aghina, biologa molecolare, responsabile scientifica della nutraceutica fisiologica Guna, valida referente della pagina “Le trasformazioni della donna”. Nella sua impegnativa vita lavorativa il movimento ha uno spazio privilegiato, la aiuta a rilassarsi, a riposarsi. Ascoltate la sua testimonianza e raccontateci la vostra esperienza. Che attività avete scelto? Quando riuscite a praticarla nonostante gli impegni lavorativi e famigliari? Come la vivete? Avete dei suggerimenti per le altre donne?
Anche chi pratica sport amatoriale è spesso alla ricerca di integratori per il benessere. Meglio non dimenticare che nulla aiuta se mancano allenamento e alimentazione equilibrata. Una volta soddisfatti questi due presupposti fondamentali, gli integratori possono essere di supporto se scelti e calibrati con attenzione. Ecco alcuni consigli della Responsabile Scientifica dei prodotti nutraceutici Guna, sportiva appassionata ed esperta per esperienza personale.
Di Barbara Aghina
Gli integratori alimentari sono sempre necessari a chi pratica sport?
Gli integratori alimentari sono utili in caso di aumentato fabbisogno o di aumentata perdita di elementi nutrizionali, e non sostituiscono una dieta equilibrata e varia. Chi svolge attività fisica a livello amatoriale, praticando sport, per esempio, 2-3 volte a settimana, per 1-2 ore consecutive, se apporta tutti gli elementi nutrizionali alimentari con una dieta equilibrata, può non avere bisogno di assumere integratori alimentari. Un menu ricco di alimenti vitali, ispirato ad esempio alla dieta mediterranea può essere sufficiente per fornire un apporto adeguato di principi nutritivi. Servono ogni giorno 4-5 porzioni di alimenti ricchi di carboidrati, come pasta, riso, pane o patate, 2-3 porzioni di cibi proteici, fra cui legumi, uova, latticini, pesce, carne e semi oleosi. Il tutto integrato da almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura e condito con olio extra vergine d’oliva, accompagnato dalla massima varietà alimentare possibile. Senza dimenticare un rifornimento costate di acqua, sia attraverso i cibi che ne sono ricchi, come frutta e verdura, anche ricavando succhi e estratti, sia utilizzando la semplice acqua, eventualmente in forma di tisane e infusi. Può essere utile, in caso di apporto inadeguato o di aumentata perdita di acqua, ad esempio quando la sudorazione è eccessiva, o si svolge attività fisica intensa e protratta, integrare con sodio, minerali ed eventualmente con altri elementi nutrizionali.
Quando aiutano gli integratori all’interno di una sana alimentazione?
Lo sport ha indubbiamente molti benefici per l’organismo ma se praticato a livelli più intensi, e se l’alimentazione non è equilibrata, può rappresentare un momento di aumentata perdita di elementi nutrizionali e minerali. Anche una corroborante passeggiata in montagna, o un giro in bicicletta, se svolti a lungo, magari sotto il sole e a ritmi sostenuti, comportano un elevato stress ossidativo legato all’aumento del metabolismo energetico delle cellule. Crampi e tensioni muscolari, affaticamento, stanchezza generale, possono essere solo alcuni dei segnali di uno sbilanciamento minerale; in questi casi è opportuno alimentarsi, reidratarsi abbondantemente e riposare. Il Magnesio, un minerale essenziale per il metabolismo dei muscoli, contribuisce alla normale funzione muscolare ed è utile in caso di crampi muscolari.
Quale è la funzione di un integratore alimentare per chi pratica sport?
All’interno di un equilibrato regime alimentare, un integratore adeguato deve avere una composizione bilanciata di elementi nutrizionali utili.
In particolare vi sono diversi elementi nutritivi definiti “essenziali”, che devono essere necessariamente introdotti con l’alimentazione, in quanto il nostro organismo non riesce a sintetizzarli. Tra gli elementi nutrizionali essenziali troviamo gli 8 aminoacidi essenziali – leucina, valina e Isoleucina -definiti “ramificati” per la loro struttura chimica e maggiormente presenti nel tessuto muscolare e Lisina,Fenilalanina, Treonina, Metionina, Triptofano , non ramificati e presenti nella muscolatura e in tutto l’organismo. Questi aminoacidi sono essenziali per costruire e riparare la muscolatura, in quanto sono i “mattoni” che costituiscono le proteine di struttura. Vengono rapidamente assorbiti e non hanno carico digestivo. Oltre agli aminoacidi essenziali, altri elementi nutrizionali essenziali per l’organismo sono alcune vitamine, Sali minerali e acidi grassi polinsaturi.
Con l’attività sportiva costante, l’organismo è sottoposto ad un elevato carico energetico e fisico, con il consumo di quantità maggiori di ossigeno, elementi nutrizionali e acqua, fortemente dispersa con la sudorazione, che deve costantemente reintegrata bevendo circa 2,5 l di acqua al giorno e attraverso l’alimentazione equilibrata. In seguito allo stato di affaticamento generato dall’attività sportiva, l’organismo mette in atto diversi processi riparativi e di recupero energetico, dove le proteine e gli aminoacidi giocano un ruolo fondamentale. Inoltre con l’abbondante consumo di ossigeno, l’organismo mette in campo diverse difese antiossidanti .
Con quali criteri è formulato Gunaminoformula sport?
Questo integratore alimentare contiene gli 8 aminoacidi essenziali in un rapporto proporzionale tra di loro, che ne favorisce la rapida assimilazione, producendo una quantità minima di scorie azotate, senza sovraccaricare fegato e reni.
Una novità di Gunaminoformula Sport è il componente contenuto chiamato POWERGRAPE®, costituito da un estratto vegetale di uva rossa, con polifenoli e Resveratrolo, che grazie alla sua composizione aiuta a contrastare i radicali liberi prodotti durante lo sforzo fisico.
Completano la formula il Magnesio che contribuisce alla normale funzione muscolare ed è utile in caso di crampi muscolari e le Vitamine del gruppo B (B2, B6, B12) che contribuiscono al metabolismo energetico.
Che vantaggi offre Gunaminoformula sport?
È un preparato in bustine , senza glutine, con la dose di 5 grammi di amminoacidi essenziali per bustina, amminoacidi di elevata qualità produttiva, derivati da vegetali, con vitamine e minerali e un estratto vegetale da uva rossa con Resveratrolo. Di sapore gradevole, si solubilizza in acqua. Gunaminoformula Sport per la sua composizione è utile supporto integrativo in caso di aumentata perdita o di aumentata richiesta di elementi nutrizionali.
Come utilizzarlo?
Si suggerisce l’assunzione di 1 bustina al giorno, in caso di intensa attività fisica, sciolta in 500 ml di acqua o succo di frutta, mescolando bene prima dell’uso.
Tra le avvertenze: conservare il prodotto in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vista sano. Non utilizzare in gravidanza e nei bambini, o comunque per periodi prolungati senza sentire il parere del medico.
Il movimento è una delle potenti manifestazioni della vita. Tutto si muove, dal micro livello di un atomo con le sue particelle, al macro livello, per esempio, del nostro corpo. Tutti i movimenti generano cambiamenti, informazioni, sono alla base dello sviluppo sia individuale che collettivo: Di conseguenza, possiamo dire che il movimento può essere alla base della conoscenza. Ecco alcune riflessioni della fisioterapista e maestra di yoga Pierluisa Robecchi.
Di Pierluisa Robecchi
Il movimento come cambiamento e accoglienza
Un esempio di incessante movimento viene dalle nostre cellule, che attraverso la loro intrinseca capacità di muoversi, acquisiscono nuove informazioni per mantenere le loro funzioni, adattandosi ai cambiamenti. Ma si può parlare di un movimento al femminile? Direi di si, ecco alcune riflessioni che possono avvalorare questa tesi. Se consideriamo l’atto riproduttivo, lo spermatozoo con la sua informazione, deve uscire fisicamente dal corpo dell’uomo in un vero viaggio che lo porti ad unirsi con l’ovulo femminile. Il movimento che si esprime è verso l’esterno. Nella donna, tutto avviene all’interno del tempio del proprio corpo. L’ ovulo compie un movimento interno ed accoglie lo spermatozoo sempre all’interno, diventando il campo dove queste due informazioni, unendosi, generano attraverso il movimento della vita una struttura complessa e perfetta, quale è il corpo dell’essere umano. Ogni cellula del nostro corpo vive questa esperienza, diventando partecipe dei complessi meccanismi che madre natura sviluppa per mantenere la continuità della vita. Nei nove mesi di gestazione, anche se inconsciamente, viviamo i tempi e gli spazi di questo movimento-informazione, che diventa sviluppo, in questo caso, di un nuovo essere umano.
Quindi in noi c’è questa innata tendenza all’interiorità, a sentire e a dosare i tempi delle nostre azioni, la percezione è più sottile, lo abbiamo imparato da madre natura. E’ un patrimonio prezioso, che possiamo utilizzare sempre, se evitiamo di assumere comportamenti e credenze che ci allontanano da questa matrice comune, provocando, a volte, un disagio che non riusciamo a spiegarci. È un patrimonio presente nel DNA della donna, quindi nella memoria che ci accomuna, anche se non si è madri.
Movimento di raccolta
Un altro aspetto tipicamente femminile, è l’attività del provvedere alla raccolta del cibo di sussistenza. Le nostre antenate erano raccoglitrici che camminavano a lungo per scoprire erbe, frutti ecc. Un movimento più lento e continuo nello spazio circostante, una attenzione focalizzata, e soprattutto la capacità di entrare in contatto attraverso una forma sottile della loro coscienza, con la coscienza della pianta, riconoscendo quella buona e commestibile da quella velenosa o non commestibile. Quindi di prepararla per essere consumata.
Tutto questo è un patrimonio di esperienza che esiste nella nostra memoria e possiamo usarlo nella vita quotidiana, per esempio quando ci muoviamo.
Opportunità all’aria aperta
Prendiamo come esempio un’ attività di movimento come la passeggiata. Dopo le restrizioni di movimento causate dalla necessità di arginare la pandemia, oggi sentiamo la necessità di muoverci, di stare all’aria aperta. Proviamo ad applicare alla nostra passeggiata alcune di queste qualità intrinseche. Per esempio scegliamo di muoverci ( definendo velocità, tempi, distanze, ecc…) ” né troppo, né troppo poco” . Impariamo a sentire quello che è il giusto per noi in quel momento, evitando di sottoporre il nostro corpo a stress inutili e dannosi. Restiamo interiorizzate, ascoltando le percezioni che provengono dal nostro corpo, consapevoli del movimento, delle variazioni di equilibrio, del fluire del nostro respiro, del battito del nostro cuore… Sviluppiamo quell’attenzione rilassata, che ci permette di acquisire naturalmente nuove informazioni, aumentando la percezione e la conoscenza del nostro corpo, quindi anche di noi stesse. Rendiamo il rapporto con la realtà che ci circonda un atto creativo di comunicazione, evitiamo di osservare distrattamente ciò che ci circonda, superiamo quel senso di separazione, entrando, per esempio, in contatto con una pianta, un filo d’erba, un fiore o un insetto.
Un modo creativo di muoversi
Anche solo osservando con amore e attenzione, apriamo le porte della comunicazione fra noi e quello che stiamo osservando. Il fiore ci comunicherà la sua bellezza, la sua luce attraverso il colore, Forse potremo per un attimo diventare nella nostra coscienza quel fiore, così come il fiore per un attimo coglierà nella sua la nostra presenza amica. Questo è un modo creativo di muoverci,
il femminile che è la nostra radice, ci aiuta a sviluppare conoscenza e benessere.
Quest’ estate proviamo in ogni attività motoria che compiamo, a rimanere attente e focalizzate, a sentire le sensazioni del corpo, e il piacere del rapporto con la realtà che ci circonda. Se nuotiamo, per esempio, oltre a percepire il movimento del corpo in acqua, godiamo della presenza di questo elemento, cominciando a conoscerlo, a fonderci con esso nello scambio di informazioni reciproco.