natura
CLOROFILLATI
L’amica psicologa Marcella Danon ha redatto per noi una presentazione del suo nuovo libro pubblicato da Feltrinelli:”Clorofillati”. Ve la proponiamo di seguito con l’auspicio che questa lettura oltre che a stimolo per la riflessione possa allietare la vostra estate.
di Marcella Danon
Perchè Clorofillati
Clorofillati è frutto sia del mio lavoro di ecopsicologa, sia di ciò che sono io come persona. Nata e cresciuta in città, in una grande città come Milano, sono da sempre sensibile all’intenso richiamo da parte di tutto quello che è ambiente naturale, vita agricola e, in particolare, civiltà contadina di montagna. Mio padre mi portava con sé in passeggiate, in collina, boschi e rive dei laghi, ho frequentato gli scout durante l’adolescenza, poi il gruppo botanico del Museo di Scienze Naturali di Milano, il mio primo fidanzatino era entomologo e andavamo insieme per montagne e grotte… ho cercato tutte le vie possibili immaginabili per liberarmi dalla presa tentacolare della mia origine cittadina. Era una promessa fatta a me stessa ancora in giovane età: da grande farò qualcosa che ha a che fare con la Natura. Da ragazza, in una delle esplorazioni in solitaria, in un’epoca in cui ancora si permetteva agli adolescenti di andare da soli nei boschi, più volte mi ero persa e poi ritrovata, chiedendo aiuto al bosco stesso. Una pratica nata spontaneamente oggi parte integrante del mio atteggiamento nei confronti dell’ambiente naturale: qualche cosa di vivo, con cui possibile entrare in connessione e, addirittura, in dialogo.
Manuale pratico di ecopsicologia
Clorofillati è un manuale pratico. In altri luoghi e altri testi ho approfondito la teoria che ne sta alla base, l’ecopsicologia. È un libro soprattutto per chi, come me, è nato in città, vorrebbe staccarsene, ma ancora non può. Accompagna ad arricchire la propria quotidianità di momenti di esperienze che permettono di sentire quella profonda connessione con l’ambiente naturale che è sempre viva dentro di noi, anche quando crediamo di averla dimenticata. La buona notizia è che anche la città è Natura. Un cambiamento si può fare, prima di tutto, nel nostro atteggiamento: nella percezione di ciò che ci circonda, nella visione del mondo, nei valori per i quali scegliamo di impegnarci.
Messaggio di speranza
Clorofillati non è solo un manuale pratico per raggiungere un maggior benessere fisico e psicologico frequentando la Natura, è anche un messaggio di speranza. C’è un salto evolutivo che ci aspetta come umanità, quello di riconnetterci con consapevolezza che non siamo qualche cosa di diverso da ciò che ci circonda, non siamo ospiti scomodi giunti da un altro pianeta su questa Terra, ma siamo parte integrante del suo processo evolutivo. Questa è la tappa in cui dobbiamo risvegliarci a una nostra identità più ampia e al margine di libertà, creatività e responsabilità che ci spetta e ci tocca – onore e onere, allo stesso tempo – in modo da diventare agente attivi di quell’intelligenza ecologica oggi indispensabile per il nostro futuro.
Un approccio archetipicamente femminile alla vita
Siamo molto coinvolte in questo salto evolutivo, proprio quanto donne. Si tratta di reintegrare un approccio archetipicamente femminile alla vita, che è andato perso con la rivoluzione industriale e la modernità. Un approccio con focus su relazioni, qualità della vita, inclusione, accoglienza delle emozioni, connessione, intuizione, sensibilità, bellezza. Il risveglio del femminile, come viene chiamato in ecopsicologia, è una riconnessione, sul piano psicologico, valoriale, ed esistenziale, che non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Il salto di qualità che ci attende è un’integrazione delle nostre potenzialità dell’emisfero sinistro del nostro cervello con quelle dell’emisfero destro: il principio attivo, penetrante e razionale, con quello ricettivo, accogliente e relazionale. La liberazione degli anni 70 ha portato le donne a incarnare modi stili e valori proprio dell’archetipo maschile; una tappa necessaria, probabilmente, che ha bisogno ora di reintegrare nuovamente il femminile nella propria vita, da un livello di parità di diritti. Le donne potranno così riappropriarsi della loro prevalente femminilità senza per questo perdere la conquistata posizione nella società e gli uomini potranno riappropriarsi del loro diritto di esprimere le loro qualità femminili – sensibilità, emotività, intuizione – senza per questo perdere in mascolinità. In questa integrazione tra maschile e femminile, mente e natura, ambiente urbano urbana e selvatico, si gioca la nostra sfida evolutiva.
RINNOVARSI IN PRIMAVERA: L’EQUILIBRIO ACIDO BASE AIUTA
Di Barbara Aghina
Il desiderio di rinnovamento si fa strada, complice la natura che ci circonda, ma talvolta fatichiamo a entrare nel nuovo ritmo della stagione. Stanchezza, difficoltà di concentrazione, senso di pesantezza, sono disturbi frequenti dopo i mesi invernali e possono essere legati a una alterazione del fisiologico equilibrio acido- base dell’organismo, fondamentale per il nostro benessere. Rivedere le abitudini quotidiane, aiuta a superare il disagio e a ritrovare l’armonia, liberandosi dalle sostanze indesiderabili accumulate in inverno.
Un equilibrio delicato e importante
L’equilibrio acido- base dell’organismo (definito anche “del pH “), è fondamentale per la nostra vitalità ed il nostro benessere. La sua regolazione guida i complessi processi metabolici legati al mantenimento e al rinnovamento dei tessuti; inoltre sostiene l’equilibrio dei sali minerali e delle funzioni depurative dell’organismo.
Anche lievi alterazioni del pH, che nel sangue è pari al 7,41, quindi leggermente alcalino, possono provocare squilibri di questi sistemi.
La capacità dell’organismo di regolare l’equilibrio acido-base
Il ciclo fisiologico del metabolismo produce maggiormente sostanze acide, che in condizioni normali l’organismo stesso è in grado di riequilibrare, grazie a delicati processi di bilanciamento compiuti attraverso i polmoni , l’intestino e i reni. Per mantenere questo equilibrio entrano in gioco anche alcune sostanze organiche, fra cui sali minerali come i carbonati e i citrati, e i minerali calcio e sodio. Questi sali minerali hanno anche una funzione di “tampone” dell’acidità organica, e aiutano così a mantenere il fisiologico pH costante, contrastando quindi la tendenza ad un’eccessiva acidosi metabolica.
Anche la matrice extra- cellulare o connettivale dei tessuti, ha un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio acido-base, attraverso un ritmo circadiano ciclico di “carico” e di “purificazione” dell’acidosi, che si compie in parte in fase diurna e in parte in fase notturna.
In una condizione di eccessiva tendenza all’acidosi organica, quando i nostri sistemi tampone risultano insufficienti, può crearsi una condizione favorevole al deposito troppo elevato di acidi nella matrice extra cellulare, alla base di diversi squilibri generali.
Quando la tendenza all’acidosi è persistente
Stati di agitazione, nervosismo, difficoltà ad addormentarsi, alterazioni del tono dell’umore, sono alcune delle possibili conseguenze sul sistema nervoso di una tendenza persistente all’acidosi dell’organismo. A livello dell’apparato digerente si possono invece manifestare acidità e difficoltà digestive, sonnolenza postprandiale, mentre a carico dell’apparato locomotore possono evidenziarsi tensioni muscolari e depauperamento dei minerali ossei.
Superare i fattori di rischio dell’acidosi
La vita di ogni giorno presenta diverse situazioni che favoriscono questa condizione di squilibrio: stress, sedentarietà, inquinamento atmosferico, permanenza in ambienti chiusi, respirazione disarmonica, in particolare, sono fattori predisponenti, tanto più dopo i cinquant’anni, quando i meccanismi naturali di riequilibrio sono meno efficienti.
Per prima cosa quindi in questa stagione è importante incrementare l’attività fisica all’aria aperta in luoghi lontano da traffico e imparare nuovi esercizi di respirazione e rilassamento per attenuare la tensione nervosa.
Anche rinnovare la dieta può influire positivamente sull’equilibrio acido-base. La carne e altri cibi di origine animale, lo zucchero, i cereali raffinati, risultano essere i cibi più acidificanti. Frutta e verdura, anche se di gusto acidulo, hanno invece proprietà più verso la basificazione dell’organismo e andrebbero inseriti in ogni pasto per bilanciare gli altri alimenti. Menu frequenti a base di pizza, o panini, senza aggiunta di ortaggi e frutta, magari accompagnati da caffè, bevande alcoliche e zuccherine, soprattutto se ripetuti, possono influenzare negativamente l’equilibrio acido-base dell’organismo.
Gli integratori aiutano?
Stile di vita e dieta equilibrata sono sicuramente insostituibili per favorirlo.In alcuni casi, poi, anche gli integratori alimentari possono contribuire alla fisiologica regolazione dell’equilibrio acido-base. Una integrazione è utile, per esempio, durante i cambi di stagione, specialmente in primavera e in autunno, nei regimi alimentari squilibrati e in periodi di intensa attività sia fisica che mentale.
Quali integratori?
Gunabasic è un integratore alimentare a base di estratti vegetali e sali minerali. Senza glutine, viene dolcificato con Stevia ed ha un gusto gradevole.
Gunabasic apporta minerali, oligoelementi ed estratti vegetali, utili per il naturale benessere dell’organismo. Tra i suoi componenti spiccano:
Lo Zinco che contribuisce al fisiologico metabolismo acido-base.
Il Magnesio importante per l’equilibrio elettrolitico.
Gli estratti vegetali di Carota e Finocchio utili per il drenaggio dei liquidi corporei.
L’estratto vegetale di Tarassaco in grado di favorire le funzioni depurative dell’organismo.
Si consiglia di utilizzarne 1 bustina al giorno, da sciogliere in un bicchiere d’acqua (200 ml) la sera, prima di coricarsi, comunque lontano dai pasti.
Un accorgimento da non trascurare: prima di assumere integratori è importante leggere attentamente le avvertenze riportate sulla confezione, e chiedere sempre consiglio al medico, o al farmacista, se si stanno assumendo medicinali.