metabolismo
Golden Milk: l’oro che protegge
Curcuma in primo piano
La ricetta viene dall’antica tradizione ayurvedica e mette in primo piano la curcuma, ricca di proprietà curative.
Negli ultimi anni gli studi sul suo conto si sono moltiplicati portando alla ribalta principi attivi dotati di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Secondo numerose ricerche la curcuma può essere d’aiuto per contrastare infiammazioni articolari, colon irritabile e altri squilibri dell’apparato digerente. Il suo impiego abituale pare poi contribuire a regolare colesterolo e glicemia e a proteggere il sistema nervoso. Senza contare l’effetto benefico su elasticità, flessibilità e resistenza fisica, che interessa particolarmente chi pratica yoga e sport. Va infine ricordato che un tocco di curcuma sembra migliorare l’efficienza del metabolismo riequilibrando appetito e peso corporeo.
Come utilizzarla ogni giorno?
La dietetica ayurvedica la considera adatta a tutti i tipi di costituzione e la inserisce in moltissime ricette, a partire dal curry. Ma non sempre il suo gusto è apprezzato nei nostri piatti occidentali. Una soluzione viene dal Golden Milk
bevanda a base di latte, vaccino o vegetale, per esempio di riso, o di mandorle, che si può introdurre con facilità ogni giorno nella prima colazione.
Gli ingredienti base nella tradizione orientale
Il punto di partenza per ottenere un buon Golden Milk è la pasta di curcuma. Nella tradizione ayurvedica si prepara mescolando la spezia con acqua e un pizzico di pepe nero. Si uniscono, poi, olio vergine di cocco, che grazie ai suoi acidi grassi a catena media si assorbe con grande facilità e in piccole quantità ha diverse proprietà benefiche, eventualmente miele, o zucchero di cocco sciolto in poca acqua e altre spezie, secondo gli effetti e i gusti che si desiderano.
Miscela mediterranea
Volete provare una versione mediterranea?
Mescolate la curcuma con il buon olio extra vergine d’oliva della nostratradizione, ricco di preziosi principi attivi protettivi e con il miele.
L’importante è restare fedeli ai criteri fondamentali della ricetta originale: miscelare bene la curcuma con l’acqua e poco pepe nero, riscaldare, quindi unire un ingrediente grasso e emulsionare con cura, per favorire l’assorbimento dei principi attivi.
Se preferite risparmiare tempo scegliete una pasta per il Golden Milk già pronta.
La qualità è fondamentale
Gli ingredienti devono essere in ogni caso di prima qualità, esclusivamente biologici, per evitare la presenza di residui e additivi indesiderabili, che rischiano di compromettere gli effetti salutari della curcuma.
Da provare
Detox – Mantenere l’equlibrio acido base aiuta a depurarsi, di Barbara Aghina
L’equilibrio acido base dell’organismo è necessario per la salute:
assicura il buon funzionamento del metabolismo e previene l’accumulo di sostanze indesiderabili che favoriscono, fra le altre cose, invecchiamento precoce, stanchezza e sbalzi dell’umore.
Ecco alcuni suggerimenti per salvaguardarlo.
Cosa è l’equilibrio acido base?
È uno dei fondamenti per la vitalità e il benessere, insieme alla temperatura, all’ossigenazione e alla glicemia.
La regolazione del pH all’interno e all’esterno delle cellule assicura i complessi processi metabolici legati al mantenimento, al rinnovamento dei tessuti e all’eliminazione delle tossine.
Anche minime variazioni del valore base, che per il sangue è pari al 7,41, quindi leggermente alcalino, possono provocare squilibri e infiammazioni croniche all’origine di numerosi disturbi.
Quali sono i meccanismi che lo controllano?
Nel suo ciclo fisiologico il metabolismo tende a produrre sostanze acide che vengono eliminate, in particolare, attraverso i polmoni e i reni.
L’equilibrio è mantenuto dall’intervento di alcune sostanze organiche, come sali carbonati, citrati, calcio e sodio, che hanno una funzione tampone , cioè aiutano a mantenere il pH costante, contrastando un’ eccessiva acidosi metabolica .
Un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio acido base è giocato dalla matrice extra cellulare che agisce come una sorta di spugna ciclica: di giorno assorbe le sostanze acide, che durante la notte sono eliminate attraverso i reni.
La matrice ha una capacità molto elevata di immagazzinamento dei composti acidi, mentre la capacità di filtrazione renale è più limitata. Può crearsi, così, un deposito eccessivo di acidi nella matrice extra cellulare che stimola i sistemi tampone fino a causare il loro esaurimento e un’ acidosi cronica dei tessuti.
Perchè spesso questo delicato equilibrio si altera?
I motivi che conducono ad alterare questo equilibrio sono numerosi. Stress, inquinamento atmosferico, vita in ambienti chiusi, con respirazione disarmonica, abuso di farmaci, costituiscono fattori predisponenti.
Un ruolo importante è poi giocato dalla dieta.
Carne, prodotti animali, zucchero, sono acidificanti, ma anche i cereali, se pur in misura inferiore, hanno questo effetto.
Frutta e verdura, anche se di gusto acidulo, possiedono invece proprietà alcalinizzanti.
Bastano un paio di pasti non ben bilanciati, per esempio a base di pizza o panini, tanto più se accompagnati da caffè, bevande alcoliche e zuccherine, per squilibrare l’equilibrio acido-base dell’organismo . Occorre fra le altre cose tenere presente che spesso, dopo i 50 anni, i meccanismi di riequilibrio sono meno efficienti.
Quali sono le conseguenze?
Un equilibrio acido-base bilanciato è indispensabile per l’omeostasi e per il mantenimento della condizione di benessere nel tempo. L’acidosi cronica può avere ricadute sull’intero organismo.
Cefalea, alterazioni del ritmo cardiaco, aggressività, depressione e insonnia sono alcune dei problemi legati al sistema nervoso.
A livello dell’apparato digerente si possono invece manifestare acidità gastrica, difficoltà digestive, sonnolenza postprandiale, mentre a carico dell’apparato locomotore e di sostegno si presentano artrosi, osteoporosi gotta e crampi.
C’è poi un’ ampio repertorio di altri sintomi, le cui origini sono spesso difficili da decifrare, legati all’acidosi cronica.
Fra questi , per esempio, carie, alitosi, paradontosi, problemi immunitari e metabolici, alterazioni della pelle e delle unghie.
Gli integratori alimentari aiutano?
Dieta e stile di vita equilibrati sono sicuramente insostituibili ma alcuni prodotti aiutano a rinforzarne gli effetti positivi e a riequilibrare naturalmente problemi di regolazione dell’equilibrio acido-base.
Il loro impiego è raccomandabile nei regimi alimentari volti a ridurre il peso o particolarmente ricchi di proteine, in periodi di intensa attività fisica, o come coadiuvanti durante i trattamenti farmacologici e le malattie infiammatorie (per esempio candidosi, artrosi, reumatismi).
E’ utile, inoltre, ricorrere abitualmente agli integratori di questo tipo dalla menopausa in poi, anche come supporto per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi.
Quali caratteristiche devono avere gli integratori per mantenere e ripristinare l’equilibrio acido-base ?
Per prima cosa è importante che la loro concentrazione e il rapporto di minerali alcalinizzanti sia ben bilanciata, in modo da sfruttare le sinergie naturali dei diversi componenti salini, con dosaggi utili per l’equilibrio dell’organismo, ma senza effetti collaterali, in particolare sulla funzionalità di cuore e reni.
Un esempio ottimale è Gunabasic integratore completo, perfettamente solubile, dal sapore gradevole, adatto per ripristinare un ideale rapporto acido-base, correggere i disturbi legati al suo squilibrio favorendo la detossificazione, il drenaggio e la regolazione delle funzionalità organiche.
Gunabasic contiene componenti attivi che lavorano sinergicamente e in modo complementare tra loro.
Oltre ai Sali minerali e ai beta-caroteni i suoi ingredienti di base comprendono diversi estratti vegetali che ne rafforzano l’effetto, in particolare la fibra di bamboo, stimolante dalla funzione del tessuto connetivo, l’ortica, con proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, la melissa e il tiglio, rilassanti, il finocchio rinfrescante e antispastico e infine il tarassaco, drenante epatico.
Gunabasic è privo di glutine e da oggi è disponibile dolcificato con glicosidi steviolici (stevia).
Dott. Barbara Aghina