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meditazione

DIGESTIONE E EQUILIBRIO IN AUTUNNO

Posted by carlab on 22 Novembre 2021 | Leave a response
autunno

L’autunno è la stagione che ci accompagna e aiuta a passare dal caldo dell’estate al freddo e al rigore dell’inverno. Per la Medicina Cinese il nostro corpo è intimamente collegato a tutte le influenze del cosmo e soprattutto della Terra, nostra base vitale. Le stagioni sono una delle espressioni di queste influenze.
Ecco alcune pratiche riequilibranti che aiutano anche la digestione suggerite da Pierluisa Robecchi, fiositerapista e maestra yoga.

di Pierluisa Robecchi

Autunno: ritirarsi, purificarsi…e...

Dopo l’esplosione e l’espansione della primavera-estate, in autunno la natura comincia a ritirarsi. Il calore e la luce diminuiscono progressivamente e ogni essere, dalle piante agli animali, si prepara all’inverno. Dovrebbe essere lo stesso per il nostro corpo. Secondo l’antica visione cinese, per esempio, l’organismo ha bisogno di purificarsi dal calore estivo in eccesso rimasto intrappolato in alcune sue parti, fra cui l’intestino crasso. Disturbi fastidiosi di intestino e stomaco, tipici dell’autunno, ne sarebbero un’espressione. La medicina Cinese inoltre ci suggerisce che, oltre a quella intestinale, dovrebbe essere sostenuta la funzione del polmone, in particolare attraverso una corretta e sana respirazione.

pratica yoga all'aperto

...Attenzione a stomaco e polmoni

In primavera ed estate siamo stati inondati dalla luce e dal calore del sole, ci siamo mossi con il corpo, ci siamo “espansi” verso l’esterno. In autunno questo movimento di espansione inverte la rotta. La luce e il calore diminuiscono, ci confiniamo sempre di più in luoghi chiusi e diminuiamo l’attività fisica. La Medicina cinese ci indica quali funzioni e che organi vanno sostenuti per produrre la stessa armonica energia che, in altre stagioni, viene fornita da calore, luce e movimento. In particolare, in autunno, le funzioni del Polmone, quindi della respirazione e quella digerente, vanno sostenute e coltivate.

Dieta ed esercizi mirati aiutano

Dieta equilibrata ( come già descritto in altri articoli del nostro sito ), esercizi mirati e alcuni piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini, possono essere d’aiuto.

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La cura del cibo

candela d'ispirazione

Gli esercizi suggeriti di seguito, tratti dalla pratica del Qi Gong, sono particolarmente adatti alla stagione e svolgono un’ azione sui polmoni, rafforzano le funzioni respiratorie, implementano la capacità di diffondere in tutto il corpo le energie, migliorando il trofismo dei tessuti cutanei e la termoregolazione.
1- SAN XU XI (tre respiri verso il basso). L’attenzione rilassata, il respiro, ed il movimento, fanno scendere l’energia in eccesso verso il basso, dissipandola. Questo avviene con la fase espiratoria. Nell’inspirazione il respiro con il movimento delle braccia, attraverso il palmo delle mani assorbono l’energia proveniente dalla Terra, armonizzante per tutto il corpo. L’ esercizio va praticato almeno per tre respiri più volte al giorno. E’ indicato per chi ha eccesso di calore, con sintomi ipertensivi, disturbi di pienezza allo stomaco con dolori ed acidità, flatulenze, stipsi stagionali.

Sonoro della pratica di San Xu Xi
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/11/WhatsApp-Audio-2021-11-12-at-14.53.25-MP3.mp3

Questi esercizi, sono una parte di quelli che accompagnano temporalmente l’evolvere dell’autunno dall’estate all’inverno. Vanno praticati per 14 giorni consecutivi, almeno una volta al giorno, nel loro insieme. Ogni esercizio andrebbe ripetuto da 12 a 24 volte.
2- BAILU: rugiada bianca, va praticato in autunno come esercizio principale, due volte al giorno, da 12 a 24 volte ogni sessione. In questo periodo inoltrato di autunno, lo praticheremo 2 o 3 volte la settimana, aggiunto agli altri esercizi del momento. Anch’esso rafforza l’energia del polmone e favorisce la funzione di “generazione” e nutrimento dei Reni da parte del Polmone. Quindi tonifica le funzioni dei Reni. E’ molto indicato per i dolori della parte alta del corpo: dorso-lombari, spalle, mani e gomiti, e per i disturbi polmonari, quali dispnea e asma.

Sonoro della pratica Bailu, Rugiada Bianca
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/11/WhatsApp-Audio-2021-11-12-at-14.53.47-MP3.mp3

3- QIUFEN: equinozio d’autunno. Va praticato dalla fine di settembre. Comunque consiglio di praticarlo anche ora e per tutta la durata dell’autunno, perché può essere un ottimo esercizio quotidiano di respirazione. Stimola e sostiene le funzioni di trasporto dell’energia del polmone e dell’intestino crasso, previene quindi i ristagni di calore che facilmente danno origine a pruriti cutanei, stitichezza e tosse con molto catarro.

Sonoro della pratica Qiufen, equinozio d’autunno
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/11/WhatsApp-Audio-2021-11-12-at-14.54.06-MP3.mp3

4- HANLU: rugiada fredda. Rende vigorosa l’energia del Polmone, scalda i quattro arti. Può aiutare chi soffre di dolori lombari, sacrococcigei, emorroidi e prolassi anali. Chi ha dolori o ernie discali, segua con attenzione le precauzioni indicate nel sonoro per l’esecuzione.

Sonoro della pratica Hanlu, rugiada fredda
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/11/WhatsApp-Audio-2021-11-12-at-14.54.31-MP3.mp3

5- SHUANGJIANG: È un esercizio da praticare verso la fine dell’autunno, quando il freddo dell’inverno comincia a conclamarsi. Facilita il passaggio dell’energia nei meridiani di polmone e intestino crasso, aiutando la sua circolazione dal torace alle mani e da queste al capo. È consigliato per mantenere liberi da dolori e da rigidità gli arti superiori e la zona cervicale.

Sonoro della pratica Shuangjiang, il gelo scende
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/11/WhatsApp-Audio-2021-11-12-at-14.54.50-MP3.mp3

ALCUNI ESERCIZI PER FAVORIRE LA DIGESTIONE.

Fanno parte degli “otto esercizi preziosi” che aiutano le funzioni di trasformazione del cibo da parte dello stomaco, rafforzandone l’energia di base.

    1. Battere i denti per 36 volte, con dolcezza. Aiuta a migliorare la circolazione nella bocca, previene i disturbi dei denti e delle gengive, stimola la produzione di saliva, che diventa più abbondante, a volte più liquida.

       

    2. Massaggiare le gengive: muovere in senso rotatorio, da destra verso sinistra, la lingua posta fra le gengive esterne e la parte interna delle labbra. Descrivere un cerchio con la lingua massaggiando la mucosa orale. Ripetere per 12 o 18 volte, prima in una direzione, quindi invertire da sinistra verso destra il movimento a cerchio della lingua. L’esercizio produrrà molta salivazione.

       

    3. Deglutire la saliva: dividere in tre parti il volume salivare prodotto dai due precedenti esercizi. Deglutire in tre volte, immaginando di mandare la saliva verso lo stomaco e al centro medio dell’energia, situato fra l’ombelico e la colonna lombare. Questo genererà una risposta funzionale degli organi deputati alla digestione e all’assimilazione, rafforzando l’energia essenziale alla base della vita

Alla fine della pratica percepire i sottili cambiamenti del corpo, delle energie e lo stato emotivo del momento.

equilibrio

Un massaggio per la digestione

Questo massaggio può aiutare chi nell’autunno ha squilibri funzionali dell’intestino crasso, come stipsi, flatulenza, senso di pienezza. Si può praticare sia da sdraiate, che in piedi:
– porre la punta delle dita della mano sinistra, sotto l’angolo sottocostale sinistro,(in corrispondenza dell’angolo colico superiore sinistro). Premere dolcemente ed imprimere un movimento vibratorio continuo sulla zona. Queste vibrazioni favoriranno l’espulsione dell’aria dall’intestino, diminuendo il gonfiore.
– Con il palmo delle mani massaggiare il ventre, descrivendo un cerchio da destra verso sinistra. Ripetere più volte. Favorisce L’espulsione delle feci per chi soffre di stitichezza. Riattiva i movimenti peristaltici dell’intestino.

Un ultimo consiglio

Se possibile quando si cammina, sia per andare al lavoro, a fare la spesa o per una passeggiata, cercare di essere consapevoli, in modo rilassato, del fluire del respiro, immaginando e percependo i polmoni, il torace ricolmo di energia luminosa, capace di guarire, armonizzando e nutrendo.

Posted in: Corpo e mente, Esercizi | Tagged: Autunno, benessere, buone pratiche, cambio stagione, esercizi, freddo, lezioni di yoga, meditazione, passaggio, Pierluisa Robecchi, polmoni, pratiche, prevenzione, respirazione, stare bene, yoga

PAURA UNA PRIGIONE DA TRASFORMARE E…

Posted by carlab on 23 Marzo 2021 | Leave a response
paura finestre

di Pierluisa Robecchi

Nel 2020, la pandemia di Covid-19 ha dato uno scrollone a tutte le nostre certezze, abitudini e stili di vita, generando un continuo stato di paura. Sentimento nuovo, soprattutto nel nostro mondo benestante di paesi industrializzati, perché nei paesi dove guerre, fame e migrazioni sono pane quotidiano, la paura è, purtroppo, una emozione costante che segna la sopravvivenza di molte persone.
Se analizziamo l’etimologia della parola “paura”, scopriamo che deriva dalla radice indoeuropea “pat” che significa “percuotere, colpire”. Anche la radice greca “palo” e quella latina “pavot”, hanno lo stesso significato di “percosso, abbattuto”. La paura è perciò generata dall’”essere colpiti”, di norma da un pericolo che attacca la sopravvivenza individuale e della specie.
Un’emozione necessaria a tutti gli organismi, dai più semplici alla specie umana, per reagire e affrontare i pericoli che possono minacciare la sopravvivenza ma che può, se prolungata nel tempo, causare un logoramento sempre maggiore, uno “stress”, in grado di minare le funzioni del sistema immunitario e quelle di tutto il corpo.

…un’opportunità per vivere con gioia e creatività

Dunque il nostro corpo risponde in maniera perfetta a tutte le sollecitazioni. E anche la paura fa parte degli strumenti per riportare in equilibrio ogni funzione e sistema. Ci sono specifiche aree cerebrali che aiutano ad interpretare la minaccia e a dare una informazione a tutto il corpo perché risponda adeguatamente e con giusta discriminazione.

mente
Paura e Cervello
Paura e Cervello

Cosa succede, a sommi capi, nel cervello quando proviamo paura?
Responsabile di questo “condizionamento alla paura” è l’Amigdala, un insieme di nuclei nervosi del cervello a forma di mandorla, che permette a tutto il corpo di entrare in uno stato di allerta per rispondere al bisogno di sopravvivenza. 


Grazie all’Amigdala una minaccia, generando paura, innesca una reazione a catena che attiva tutti i sistemi e organi coinvolti nella funzione cosiddetta di “attacco-fuga” attraverso il rilascio degli ormoni dello “stress”, ovvero cortisolo e catecolamine, tra cui l’Adrenalina e la Noradrenalina. Il corpo reagisce quindi attraverso: dilatazione delle pupille, respiro accelerato e irregolare, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sistolica, aumento dell’apporto di glucosio e del flusso ematico muscolare e renale, mentre alcune aree del sistema gastrointestinale si vaso costringono e riducono la loro attività.


Tutto il corpo si prepara ad affrontare il pericolo. Anche altre parti del cervello, come l’Ippocampo e la corteccia prefrontale, aiutano ad interpretare la minaccia percepita e quindi a elaborare una risposta adeguata allo stimolo.

Ma affinché questa reazione, di per sé “sana”, non si trasformi in un pericolo, anzi possa diventare una opportunità per vivere con gioia e creatività, è necessario che la nostra mente sia in pace ed equilibrata e possa valutare e interpretare attraverso i sensi ed il discernimento, trovando ogni volta una soluzione adeguata.
Se non lo è, non solo si incorre in tutti i rischi di uno “stress” prolungato ma si può alterare persino la percezione dei sensi.

La paura fa 90
La paura fa 90

In alcune scritture dello yoga l’alterazione sensoriale indotta da una paura eccessivamente ansiosa, viene resa con l’esempio dell’uomo che non avendo più una mente attenta e focalizzata, scambia una fune ritorta sul terreno, per un serpente velenoso, procurandosi un grande spavento e sottoponendo inutilmente il proprio corpo allo stress della reazione “attacco-fuga”.

Parola d’ordine: superare il senso di separazione

Una via per mantenere discernimento e mente libera dalla paura la indica Gurumayi (1), il guru vivente del Siddha yoga che, al di là della neurologia, dà una interpretazione più “sottile” di come sorge in noi la paura:
“La paura sorgerà nell’uomo, che pur possedendo il discernimento, veda la purché minima differenza fra sé e l’Assoluto, il Brahaman infinito. Questa differenza si percepisce solo per ignoranza.”(2)
e ancora:
”Subito, quando si percepisce una separazione fra l’anima individuale e l’Anima suprema, la paura sorge in questo spazio. Mentre, quando l’unione fra anima individuale e anima suprema è tranquilla ed imperturbabile, c’è sicurezza totale, c’è allegria assoluta e un sentimento di dolci benedizioni e splendore, abbraccia tutto.”(1)
Difficile? In realtà ciò che vuole comunicare Gurumayi con queste parole, è molto semplice: invita a bandire la percezione di sentirsi divisi dal resto del mondo, di sentirsi distaccati, estranei, diversi… e a lavorare invece su un sentimento di appartenenza, condivisione, connessione con l’umanità e la Natura intera.
Quando ci sentiamo separati dal mondo che ci circonda e che vive in noi, ci separiamo dagli altri uomini e donne e dalla natura stessa. La separazione porta a difendere i propri confini, ad aver paura di essere invasi, anche dai virus… Abbiamo paura del diverso, per esempio del migrante, o di un animale, tutto è potenzialmente un nemico che attacca la nostra sicurezza ed incolumità.
Ci dimentichiamo che siamo tutti costituiti da un’unica materia, una stessa “anima universale”, allora sorge la paura, l’insicurezza.

universo
Le emozioni sono “energie” dell’universo
Le emozioni sono “energie” dell’universo

Le scritture dello yoga ci dicono che le emozioni non sono una nostra specificità: appartengono all’Universo e alla sua ”energia” universale, detta Shakti. Esistono da sempre, pervadono lo spazio, sono una sorta di “informazioni” necessarie in natura per poter, come nel caso della paura, garantire la sopravvivenza. Per questo non sono a priori buone o cattive. Le scritture avvertono tuttavia che alcune emozioni, come la collera, l’invidia e la paura stessa, possono diventare dei veri e propri nemici della nostra mente e del nostro corpo. Concentrare la nostra attenzione stabilmente su di esse porta l’essere alla disarmonia sia fisica che psichica. Altre emozioni al contrario, come la gioia, l’entusiasmo, l’allegria, l’essere appagati, sono vantaggiosi per tutto il nostro essere e ci aprono ad esperienze sempre più armoniche e positive che influenzano tutti gli eventi della nostra vita.

Quindi è proprio questo senso di separazione, per il pensiero orientale, il serbatoio di tutte le sfumature della paura.

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No alla tirannia della paura

Tutti i maestri, (nonché la moderna psiconeuroendocrinoimmunologia), concordano che vivere costantemente nella paura, senza affrontarla con nuove soluzioni per risolverla, può ridurre la nostra mente in schiavitù, attaccare il corpo e distruggerne il corretto funzionamento. Se l’emozione della paura è uno strumento in natura e nell’essere umano necessario alla sopravvivenza, protratta a lungo nel tempo, senza soluzioni che la trasformino, paralizza l’evoluzione, blocca la creatività. Attacca il corpo depauperandolo dell’energia che sostiene la vita. Non a caso, anche nella medicina Cinese si dice che la paura attacca il Rene, che rappresenta, in quell’ambito, l’organo-funzione depositario dell’energia “ancestrale”, ovvero della forza vitale ereditata sia dalla specie che dai nostri genitori. In esso, tra l’altro, sarebbe depositato anche il tessuto originario del nostro sistema Immunitario.
La paura può anche mascherarsi trasformandosi in altre emozioni. Molto spesso diventa odio, collera incontrollata e distruttiva verso l’oggetto o l’evento che la genera. (Esempi ne sono tutti i femminicidi!). Se invece è rivolta verso noi stessi, può manifestarsi con la percezione di un senso di inadeguatezza, di non essere all’altezza della situazione o del confronto con gli altri e generare timidezza, insicurezza, difficoltà nell’azione creativa, base per una vita gioiosa. Ancora una volta la percezione è di separazione, isolamento, dolore.


Per non soccombere alla “tirannia” della paura alcuni semplici consigli possono aiutarci.


Con essi proviamo a superare tutte le limitazioni imposte nella nostra vita da questa emozione.

buddha

Affrontare la paura: consigli pratici

PRIMO

  • Non scappare dalla paura, non ignorarla, se la provi va affrontata subito. Fermati e riprendi contatto con il corpo, focalizzando l’attenzione sul respiro. Già solo quest’azione, calma la mente e le impedisce di creare scenari catastrofici che alimentano questa emozione. Se puoi, assumi la posizione della montagna, o senti i tuoi piedi ben radicati e a contatto della forza della Terra. In un attimo sii consapevole di assorbirla: ora non sei più “separata” e hai una grande alleata al tuo fianco! Ti sta aiutando a sentire il tuo vero Fondamento: l’Essere infinito, di pace di armonia, in unione con il tutto, che è sempre presente in te.
  • Attraverso di Esso, guarderai “con occhiali diversi “l’oggetto o l’evento che ti scatenano la paura. Pian piano smetterai di emettere le vibrazioni dissonanti della paura e comincerai a sostituirle con la percezione di quelle d’amore, di gioia, di sicurezza.

(Nei miei vagabondaggi solitari per le montagne, a volte mi è capitato di fare i così detti “cattivi incontri “. Un animale aggressivo, infastidito dalla mia presenza, oppure persone che avrei preferito non incontrare. Ho imparato a focalizzarmi sul respiro per riportarlo calmo e naturale, ho potuto sentire così il mio fondamento fisico-spirituale e ho cominciato ad inviare un raggio di amore e di pace verso il cuore dell’altra persona o dell’animale. Per prima cosa, il mio corpo cambia, comincia a svanire la tensione sviluppata dalla reazione di fuga. L’atteggiamento diventa nei gesti più aperto nei confronti dell’altro. Spesso finisce, per esempio con un cane imbufalito, il suo abbaiare furioso si smorza, l’animale si avvicina con molta meno aggressività, fino a quando comincia a scodinzolare. Oppure con una persona si riesce a scambiare un sorriso e un augurio di buona giornata.)
Dalla separazione e dal contrasto, si riesce a tornare ad essere strumenti viventi di condivisione, di scambio, favorendo emozioni edificanti di pace e di gioia.

SECONDO

  • Dividi un foglio in tre parti. -Nella prima scrivi cosa, chi, o l’evento che crea in te paura. (dal timore di perdere il lavoro, di ammalarsi o che si ammali una persona cara, sino alle piccole paure quotidiane).

    -Nella seconda parte del foglio scrivi tutte le risorse che hai o puoi sviluppare per risolvere questo stato limitante.

    -Nella terza parte del foglio descriviti completamente libera da quella paura e visualizza tutti gli eventi positivi che ne conseguono. Per alcuni giorni focalizzati su questa visione e percezioni nuove.
  • Evita di focalizzare la mente sulla paura, invece sviluppa la fiducia incrollabile che in te ci sono le risorse necessarie a trovare nuove soluzioni per superarla.
  • Al mattino, appena sveglia, e durante la giornata ripeti di tanto intanto, con attenzione e sentimento, una frase positiva che rinforzi il tuo intento (esempio: “ sono libera da ogni paura, piena di gioia, sicurezza, pace”)
  • Impara a separare le situazioni di pericolo reale, da quelle generate dal rimuginare continuo della tua mente. (ricorda l’esempio della corda scambiata per serpente!)
  • Ascolta spesso i due sonori delle pratiche
Pratica di meditazione 1
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Pratica di meditazione 2
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/03/WhatsApp-Audio-2021-03-09-at-15.15.20-MP3.mp3
Bibliografia
  1. “Valentia y contentamiento” Charlas sobre la vida espiritual – Gurumayi Chidvilasananda – Ed. Sidda Yoga Dham de Mexico
  2. “ Viveka Chudamani” – il gioiello della discriminazione, testo filosofico – maestro Shankaracharya – secolo ottavo
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LA RESPIRAZIONE: UNA FUNZIONE PREZIOSA

Posted by carlab on 22 Febbraio 2021 | Leave a response
meditzione e respiro

di Pierluisa Robecchi

“Il sistema nervoso autonomo (SNA) ed il sistema immunitario possono essere influenzati, volontariamente, da semplici tecniche di respirazione e meditazione in grado di equilibrare, tra l’altro, le sostanze che modulano i processi infiammatori, aumentando quelle che possiedono una funzione antinfiammatoria… “
Questa possibilità, potenzialmente d’ aiuto ai pazienti affetti da patologie associate a stati infiammatori persistenti, o da malattie autoimmuni, è stata confermata da diversi studi fra cui quelli condotti, già alcuni anni fa, dai ricercatori della Radboud University a Nijmegen, nei paesi Bassi(1). Attraverso la loro ricerca, gli studiosi hanno di fatto dimostrato l’utilità di seguire con costanza le pratiche legate al respiro e alla meditazione, da sempre parte integrante delle medicine olistiche (medicina tradizionale cinese, medicina ayurvedica, tibetana ecc..) e di numerose discipline tradizionali, fra cui Yoga e Qi Gong…

Respiro – Corpo e…

Oggi la pandemia mondiale dovuta al Covid 19, che altera la risposta del sistema immunitario (in particolare proprio nei polmoni dove i recettori ACE-2, con cui si lega il coronavirus, scatenano una risposta immunitaria molto forte che genera infiammazione causando danni al polmone e difficoltà respiratorie), conferma la necessità collettiva di imparare a “respirare meglio” , con maggior consapevolezza e di praticare la meditazione quotidianamente, come aiuto ad un riequilibrio delle risposte immunitarie oltre che rimedio allo stress collettivo che sembra essere diventato una nostra seconda pelle.

Vorrei suggerire qualche riflessione che ci aiuti a cogliere l’importanza ed il significato del processo respiratorio e i suoi legami sottili con il corpo e la Coscienza

A tale proposito leggi anche

Respirare...con il cuore

Il movimento del respiro

Il respiro, con il suo movimento, collega tutta la realtà esterna con il nostro mondo interno: quando inspiriamo assorbiamo non solo l’aria e le sostanze chimiche, ma anche tutte le informazioni che provengono dall’esterno. Quando espiriamo, non lasciamo fluire all’esterno soltanto l’anidride carbonica, ma rilasciamo anche le “informazioni” che provengono dal nostro essere. Esattamente come avviene con la nostra salute e con i nostri comportamenti: riflettono sempre all’esterno gli stimoli stressanti, o l’inquinamento che subiamo quando conduciamo una vita troppo logorante, o viviamo in un luogo molto inquinato, creando un circolo vizioso.

Il respiro e l'aria

Il respiro ha a che fare con l’elemento Aria, il suo movimento, quindi la sua energia, a detta delle culture yogiche, avviene in tutte le direzioni e pervade tutto, è leggera e mai ferma. E’ ovunque, all’esterno come all’interno del corpo, sempre. Un esempio è l’aria che rimane negli alveoli polmonari, cosi detta “residua”, persino dopo un’espirazione forzata. Questo “volume residuo”, tra l’altro, permette ai polmoni di non collassare e poter continuare a svolgere la loro funzione.

Il respiro e il torace

La respirazione avviene nel nostro TORACE, delimitato inferiormente dal diaframma, potente muscolo respiratorio e vera pompa di tutti i fluidi, dalle linfe al sangue, nonché in grado di inviare input al sistema nervoso autonomo e centrale “dialogando” con le terminazioni nervose che lo attraversano e scendono verso organi e visceri dell’addome e massaggiando, con il suo movimento, il sistema digestivo e gli intestini , giorno e notte, senza interruzione.

budda meditazione

…Coscienza

  • Il TORACE, per la disciplina yogica, non è solo la sede della respirazione, oltre che del Cuore, ma è il luogo dove si manifesta la parte più sottile e spirituale dell’essere umano. Molti sono i nomi con cui viene chiamato: Anahata Chakra, Spazio del Cuore, Loto del Cuore, Anima…

  • Quando, anche attraverso l’utilizzo di tecniche respiratorie, questo centro interiore che ha sede nel torace viene “risvegliato”, la coscienza individuale può espandersi e superare il senso di separazione fra interno ed esterno, fra individuo e collettività. I Karma, memorie cristallizzate del passato che influiscono sul vissuto del presente e lo determinano, si possono superare. Si può arrivare a comprendere che, nonostante il destino sia assolutamente reale, è possibile modificarlo e andare oltre i suoi dettami.

  • La mente, purificata dalle influenze negative, si calma, non è più dipendente dai karma del passato, diventa strumento della Coscienza risvegliata. Il pensiero stesso plasma e crea la realtà. Questo implica il cambiamento completo del nostro modo di pensare, non si è mai negativi in nessuna situazione. La trasformazione e la soluzione di qualsiasi evento, in modo edificante per se e per gli altri, è prassi quotidiana.

Il respiro calma la mente e riequilibra il corpo

In questo modo è possibile modificare il proprio presente e costruire le basi di un futuro migliore non solo per sé stessi, ma per tutti gli esseri e per l’intero pianeta. Fisicamente, mentalmente, spiritualmente. Attraverso il respiro non solo si sviluppa un sentimento d’Amore superando l’egoismo ma il corpo intero ritorna ad essere completamente sano, in grado di autorigenerarsi continuamente.
Dunque sia le rilevazioni degli scienziati occidentali che l’esperienza di tutte le tradizioni spirituali, concordano nel sottolineare l’importanza della respirazione, unita alla consapevolezza e a una mente quieta, concentrata, perché il corpo espleti armoniosamente le proprie funzioni, rafforzando la sua innata resilienza e diventando un prezioso strumento per trasformare la realtà.

meditazione al mare

Sostenere e rinforzare il sistema immunitario

Nella pratica di ogni giorno dovremmo

° introdurre la certezza che tutto questo è possibile e realizzabile. Collegarci spesso al ritmo calmo naturale del respiro, visualizzandolo come luce purissima che inonda ogni nostra cellula, la mente concentrata in un pensiero risoluto: “ il mondo intero è in me”, o “io sono in chiunque”.
° Risvegliare la pace in noi in ogni istante. Per aiutarci possiamo ripetere il Mantra “OM SHANTI”, mentre camminiamo, riposiamo…
° Utilizzare quotidianamente queste pratiche di respirazione e meditazione

01.Pratica di respirazione e meditazione
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/02/PRATICA-DI-MEDITAZIONE-2-copia.mp3
02.Pratica di respirazione e meditazione
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/02/Pratica-meditazione-1.mp3

1) Matthijs Kox, Lucas T. van Eijk, Jelle Zwaag, Joanne van den Wildenberg, Fred C. G. J. Sweep, Johannes G. van der Hoeven, and Peter Pickkers
Voluntary activation of the sympathetic nervous system and attenuation of the innate immune response in humans
PNAS May 20, 2014 111 (20) 7379-7384; first published May 5, 2014; https://doi.org/10.1073/pnas.1322174111
Edited by Tamas L. Horvath, Yale University School of Medicine, New Haven, CT, and accepted by the Editorial Board March 14, 2014 (received for review December 5, 2013)

Posted in: Benessere | Tagged: corpo, cura, diaframma, esterno, inquinamento, interferenze, interno, lieberare, meditare, meditazione, pandemia, pensare, Pierluisa Robecchi, praticare, respirazione, riflettere, stare bene, terapia, torace, yoga

IL POTERE CREATIVO DELLA DONNA, AMOME

Posted by carlab on 25 Gennaio 2021 | Leave a response
la placidità dell'acqua amome

“Amo me” è il nuovo spazio che una fotografa, formata nella rappresentazione delle immagini, ha creato per condividerlo con altre donne e aiutarle a coltivare il benessere. Ecco cosa ci racconta.

Vanessa, tu hai una formazione artistica, quali affinità hai trovato fra arte, equilibrio e salute?

L’essere artista ti porta ad osservare ciò che ti circonda mettendolo in relazione con la nostra sensibilità interiore. Per dipingere il cielo, devi osservarlo a lungo per comprendere le diverse sfumature di colore che lo compongono, per fotografare una foglia cerchi di sintetizzare in un instante, una particolare luce che si riflette sulla sua superficie. Il prodotto finale è il risultato di un dialogo tra la realtà circostante e la nostra emotività, un abbraccio che porta all’unione di entrambe. Nello yoga accade qualcosa di molto simile a ciò che accade nella produzione artistica con la differenza che l’abbraccio è tra il corpo e la mente. In entrambi i casi, entrambe le attività mi hanno consentito di raggiungere serenità interiore.

A chi ti rivolgi nella pagina che hai messo a punto?

La pagina è rivolta principalmente alle donne. Come donna, sono conscia di tutti i ruoli che ricopriamo: figlie, madri, compagne, colleghe e amiche, solo per dirne alcuni. Ad ogni ruolo, corrispondono diverse responsabilità a cui far fronte in un limitato lasso di tempo. L’attenzione per noi stesse viene sempre all’ultimo posto. AmoMe vuole dare la possibilità ad ogni donna di ritagliare un pò di tempo da dedicare a sé stessa. Sono convinta che prenderci cura di noi stesse contribuisca a migliorare la nostra serenità interiore consentendoci di svolgere in nostri ruoli con più energia, pazienza e compassione.

dune di sabbia su cielo grigio amome

Quindi “Amo me”…non è un percorso che esclude egoisticamente gli altri e il mondo esterno?

Non vedo l’atto di prendersi cura, un atto egoista. Egoismo è non voler condividere invece, in questo caso, invito la persona ad amarsi per poter amare ancora di più il prossimo. Perché quando una donna si ama, non prova invidia o gelosia verso gli altri, al contrario, sente la voglia di avvicinarsi ad un’altra persona per scambiare questo sentimento di amore. Anche le religioni spesso ci insegnano questo, penso ad esempio a quella cattolica che dice: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Sono convinta che se facessimo così, vivremmo in un mondo migliore.

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Nella tua pagina, come pensi di aiutare le donne  a ritrovare questo equilibrio?

Il percorso è stato preparato per trovare vitalità, equilibrio e serenità nella mente e nel corpo tramite 4 pratiche : lo yoga, la meditazione, l’alimentazione e la lettura. La mente e il corpo, anche se tendiamo a dimenticarcelo, dovrebbero vivere in strettissimo rapporto. Quando riusciamo a riscoprire questa relazione tra mente e corpo, la nostra vita acquisisce un’interezza che altrimenti sarebbe impensabile.

Hai dedicato uno spazio al cibo, quale è l’obiettivo?

Il cibo è uno dei pilastri della nostra salute e di quella dell’ambiente. Non si può trascurare. Con due ricette al mese, forniamo spunti per collegare le scelte alimentari alle stagioni ed imparare a godere di ingredienti semplici che le caratterizzano. Vogliamo avvicinare il piacere di mangiare sano anche alle donne che come me non mettono in primo piano la cucina. Condividendo una chiave di lettura amica di ambiente e salute mi auguro che saranno sollecitate a scoprire nuove ricette e nuove esperienze.

Una sezione della tua pagina, infine, lascia spazio alla lettura.  Cosa ti proponi?

La lettura mi ha sempre portato a fare dei bellissimi viaggi. Le parole scritte in una pagina possono essere quasi magiche. In diversi momenti della mia vita, ho letto frasi che mi hanno toccato nel profondo e sono rimaste con me come sussurri, promemoria di valori esistenziali.
I libri che consigliamo sono semplicemente un modo per condividere e approfondire argomenti connessi ai temi che vengono trattati nel sito.

Come partecipare a questo percorso?

Partecipare a questo percorso è molto semplice basta andare sulla pagina del sito: AmoMe e abbonarsi alla nostra offerta.

ffiore sul muro amome
Vanessa Ortega
Vanessa Ortega

Cresciuta tra Sud America, Stati Uniti e Svizzera, si specializza in fotografia presso il College di Middlebury, Vermont (USA), dove ha conseguito la laurea con lode in Arts. Si occupa da molti anni di narrazione fotografica e filmica realizzando fotografie e filmati al fine di documentare e raccontare eventi personali e collettivi.  I suoi percorsi di immagine sono la rappresentazione della continua ricerca di equilibrio tra il mondo esterno e quello interiore.

Ha cominciato ad appassionarsi allo Yoga e alla meditazione a metà anni novanta a San Francisco, una pratica che l’ha accompagnata anche quando è tornata in Europa e che è culminata nell’idea di creare la piattaforma AmoMe. Da più di dieci anni vive sul lago di Como con suo marito, i suoi due figli ed un cane.

Posted in: Benessere | Tagged: amo me, Amome, benessere, buoni propositi, Carla barzanò, cura di sè, donna, equilibrio, esercizi, lettura, libri, meditazione, Pierluisa Robecchi, ricette, serenità, stare bene, tempo per sè, Vanessa Ortega, vinyasa, vinyasa yoga, vitalità, yoga

CREATIVITÁ: L’ARTE DI VIVERE IN PIENA GIOIA

Posted by carlab on 7 Dicembre 2020 | Leave a response
muoversi nella natura

Il sostantivo CREATIVITA’, deriva dal verbo latino CREARE, che condivide, con crescere, la radice sanscrita KAR. Essa indica il FARE: “KAR-TR” è colui che fa dal nulla, il Creatore. Già nello Zendo, antichissima lingua iranica, fare ha una radice simile: Kere. Così come nel greco compiere, realizzare è Kraino. Fin dai tempi più antichi e un po’ dovunque, quindi, Creatività è l’attitudine a fare, compiere, realizzare. Una attitudine vitale. Condividiamo le riflessioni di una maestra di yoga.

Di Pierluisa Robecchi

Il significato di creatività

Secondo il vocabolario, la Creatività non è solo una dote innata ma una capacità che va coltivata, sviluppata e fatta crescere sfruttando tutte le opportunità offerte dall’ambiente circostante.
Un esempio di questa definizione è il rapporto fra DNA, nucleo della vita e del rinnovamento, e ambiente. L’epigenetica dimostra come essi siano sempre interattivi. Così la Creatività si esprime sfruttando, compensando, adeguando le influenze della realtà circostante, positive o negative che siano.
E’ una capacità produttiva, un’attività non fine a se stessa, ma orientata al conseguimento di un obiettivo che va ben oltre la sola autogratificazione.

Come nasce la creatività

La sua nascita prende forma dall’interazione fra pensiero logico e pensiero analogico. L’espressione di questa “collaborazione” sono i continui scambi di informazioni tra l’emisfero sinistro del cervello, regno della ragione e quello destro, regno della fantasia.

EMISFERO DESTRO
EMISFERO SINISTRO
EMISFERO DESTRO

L’emisfero cerebrale destro è deputato al pensiero logico, che ha alla sua base il principio di “causa-effetto”, con la valutazione di “premesse-conseguenze”. Inoltre in esso sono presenti i centri del linguaggio e quindi di comunicazione verbale.

EMISFERO SINISTRO

L’emisfero sinistro è invece di tipo analogico, procede per somiglianze tra oggetti e situazioni anche molto distanti tra loro, significati metaforici, differenze simmetriche ed asimmetriche, simboli, linguaggio non verbale.

La creatività produce nuove idee, quindi l’atto creativo è preliminare all’atto di innovare, trasformare introducendo sistemi o metodi nuovi.

E’ applicabile a tutto, perché non riguarda cosa si fa ma come lo si fa.

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Quando creiamo?

Ebbene si, noi creiamo in ogni momento con le nostre azioni. Purtroppo l’abitudine, la mancanza di attenzione, l’irrequietezza della nostra mente, i pregiudizi su noi e su gli altri ci impediscono di essere consapevoli di questo grande dono che è il “fare” il “creare”, presente nel qui ed ora.
Quante volte ho sentito dire: ” io non possiedo neanche un briciolo di creatività, sono negata”.
Eppure ogni mattina ognuna di noi esprime creatività negli atti semplici di organizzare una casa, nell’abbellirla con un tocco di colore o di forma, inventando ricette, lavorando a maglia o trovando soluzioni armoniche nell’attuazione del proprio lavoro. Anche la cura dei figli può essere considerata una vera opera d’arte. L’arte non è solo dei grandi musicisti, pittori, scultori.. è qualche cosa che ci appartiene e va coltivato.
“Arte è qualsiasi forma di attività dell’uomo, come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.”

Coltivare i propri talenti

Ognuno di noi ha i suoi talenti innati, a volte non sappiamo riconoscerli a causa di errate opinioni su noi stesse (“non sono capace”, “non ho tempo”..), o per le condizioni ambientali che non ne hanno favorito lo sviluppo. Eppure ci sono e quando riusciamo ad esprimerli in un’opera, con la nostra attenzione attiva, siamo soddisfatte, appagate, felici.
E se proprio vogliamo insistere nell’affermare che non abbiamo nessun talento, quindi non siamo creative, ricordiamoci che possediamo una vera e propria opera d’arte, perfetta, stupendamente bella, articolata e complessa: il nostro corpo fisico.
Vi propongo di giocare un poco con il vostro corpo, come quando eravate bambine e sentivate il gusto della scoperta, del trasformare, nell’assoluto piacere di farlo.

ballo per gioco

Giochiamo a Creare

Scegliete due brani musicali che vi piacciono, uno lento e l’altro un po’ più brioso. Preparatevi avendo cura di avere uno spazio dove vi potete muovere liberamente. Scegliete l’intensità della luce che sentite di aver bisogno e preparate la musica perché possa partire fra qualche istante.
Ora scegliete un punto dello spazio che avete creato e sostate in piedi, ascoltando il vostro corpo, il vostro respiro. Se sentite disagio, appaiono immagini o ricordi di inadeguatezza, siatene solo consapevoli e con una ispirazione lenta e profonda ed una espirazione lenta e prolungata, lasciatele andare, scorrere via con il soffio del respiro.
Portate alla memoria un evento felice della vostra infanzia, nel quale avete sentito la gioia del corpo fusa con tutte voi stesse. Percepite la stessa gioia in ogni parte del vostro corpo così come è ora. Poi accendete la musica lenta e lasciate che il movimento spontaneo disegni la sua danza. Se una vocina dentro di voi comincia a giudicare: ” sei un pezzo di legno… non sei capace…..mi sento stupida..”, lasciatela andare, così come è venuta. Immergetevi nel piacere di sentire il corpo riempirsi di vita dalla punta dei piedi e delle mani sino al capo, in ogni cellula. Siate consapevoli di come il respiro accompagna il movimento, delle emozioni, dei ricordi che possono sorgere, dell’espressione che si disegna sul vostro volto, di come il vostro sguardo abbraccia lo spazio. Solo sempre come delle testimoni. Restate nel momento presente del corpo danzante.

Una danza per scoprire sé stesse

Un opera d’arte non ha tempo, irradia la sua bellezza nel momento in cui la si guarda e la si sente.
Quando la musica termina, soffermatevi per alcuni minuti a osservare i cambiamenti del vostro corpo, le sensazioni, i sentimenti che sorgono. Riposate.
Quindi ritornate nel punto dello spazio, che sentite essere il vostro e preparatevi per la musica un po’ più briosa. Osservate ogni cambiamento. Quando avete terminato, ascoltatevi e riposate.
Forse avete notato che il vostro corpo si sente più a sua agio seguendo una musica lenta o viceversa, siatene solo consapevoli, senza iniziare un dibattito interno.
Potete scrivere sul vostro diario la vostra esperienza, magari anche con una poesia, oppure disegnare, dipingere, abbellire la vostra casa, o preparare una nuova ricetta…

dove andiamo

Un compagno prezioso

Ogni giorno state nella compagnia creativa del vostro corpo, come interagisce con gli altri e con tutti gli esseri, come camminate, come tagliate le verdure, come accarezzate un bambino… Godete della gioia di avere un così prezioso compagno, una vera opera d’arte che in ogni istante si rigenera.
E’ questa attitudine di consapevole attenzione rilassata che permette ai talenti inventivi, sopiti all’interno di ognuno di noi, di emergere con nuove forme creative per rallegrare e nutrire la nostra vita e tutto ciò che ci circonda.

Posted in: Benessere | Tagged: ballo, consapevolezza, creatività, meditazione, muoversi, non vergognarsi, pazienza, sentirsi bene, stare bene, yoga
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