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inquinamento

LA RESPIRAZIONE: UNA FUNZIONE PREZIOSA

Posted by carlab on 22 Febbraio 2021 | Leave a response
meditzione e respiro

di Pierluisa Robecchi

“Il sistema nervoso autonomo (SNA) ed il sistema immunitario possono essere influenzati, volontariamente, da semplici tecniche di respirazione e meditazione in grado di equilibrare, tra l’altro, le sostanze che modulano i processi infiammatori, aumentando quelle che possiedono una funzione antinfiammatoria… “
Questa possibilità, potenzialmente d’ aiuto ai pazienti affetti da patologie associate a stati infiammatori persistenti, o da malattie autoimmuni, è stata confermata da diversi studi fra cui quelli condotti, già alcuni anni fa, dai ricercatori della Radboud University a Nijmegen, nei paesi Bassi(1). Attraverso la loro ricerca, gli studiosi hanno di fatto dimostrato l’utilità di seguire con costanza le pratiche legate al respiro e alla meditazione, da sempre parte integrante delle medicine olistiche (medicina tradizionale cinese, medicina ayurvedica, tibetana ecc..) e di numerose discipline tradizionali, fra cui Yoga e Qi Gong…

Respiro – Corpo e…

Oggi la pandemia mondiale dovuta al Covid 19, che altera la risposta del sistema immunitario (in particolare proprio nei polmoni dove i recettori ACE-2, con cui si lega il coronavirus, scatenano una risposta immunitaria molto forte che genera infiammazione causando danni al polmone e difficoltà respiratorie), conferma la necessità collettiva di imparare a “respirare meglio” , con maggior consapevolezza e di praticare la meditazione quotidianamente, come aiuto ad un riequilibrio delle risposte immunitarie oltre che rimedio allo stress collettivo che sembra essere diventato una nostra seconda pelle.

Vorrei suggerire qualche riflessione che ci aiuti a cogliere l’importanza ed il significato del processo respiratorio e i suoi legami sottili con il corpo e la Coscienza

A tale proposito leggi anche

Respirare...con il cuore

Il movimento del respiro

Il respiro, con il suo movimento, collega tutta la realtà esterna con il nostro mondo interno: quando inspiriamo assorbiamo non solo l’aria e le sostanze chimiche, ma anche tutte le informazioni che provengono dall’esterno. Quando espiriamo, non lasciamo fluire all’esterno soltanto l’anidride carbonica, ma rilasciamo anche le “informazioni” che provengono dal nostro essere. Esattamente come avviene con la nostra salute e con i nostri comportamenti: riflettono sempre all’esterno gli stimoli stressanti, o l’inquinamento che subiamo quando conduciamo una vita troppo logorante, o viviamo in un luogo molto inquinato, creando un circolo vizioso.

Il respiro e l'aria

Il respiro ha a che fare con l’elemento Aria, il suo movimento, quindi la sua energia, a detta delle culture yogiche, avviene in tutte le direzioni e pervade tutto, è leggera e mai ferma. E’ ovunque, all’esterno come all’interno del corpo, sempre. Un esempio è l’aria che rimane negli alveoli polmonari, cosi detta “residua”, persino dopo un’espirazione forzata. Questo “volume residuo”, tra l’altro, permette ai polmoni di non collassare e poter continuare a svolgere la loro funzione.

Il respiro e il torace

La respirazione avviene nel nostro TORACE, delimitato inferiormente dal diaframma, potente muscolo respiratorio e vera pompa di tutti i fluidi, dalle linfe al sangue, nonché in grado di inviare input al sistema nervoso autonomo e centrale “dialogando” con le terminazioni nervose che lo attraversano e scendono verso organi e visceri dell’addome e massaggiando, con il suo movimento, il sistema digestivo e gli intestini , giorno e notte, senza interruzione.

budda meditazione

…Coscienza

  • Il TORACE, per la disciplina yogica, non è solo la sede della respirazione, oltre che del Cuore, ma è il luogo dove si manifesta la parte più sottile e spirituale dell’essere umano. Molti sono i nomi con cui viene chiamato: Anahata Chakra, Spazio del Cuore, Loto del Cuore, Anima…

  • Quando, anche attraverso l’utilizzo di tecniche respiratorie, questo centro interiore che ha sede nel torace viene “risvegliato”, la coscienza individuale può espandersi e superare il senso di separazione fra interno ed esterno, fra individuo e collettività. I Karma, memorie cristallizzate del passato che influiscono sul vissuto del presente e lo determinano, si possono superare. Si può arrivare a comprendere che, nonostante il destino sia assolutamente reale, è possibile modificarlo e andare oltre i suoi dettami.

  • La mente, purificata dalle influenze negative, si calma, non è più dipendente dai karma del passato, diventa strumento della Coscienza risvegliata. Il pensiero stesso plasma e crea la realtà. Questo implica il cambiamento completo del nostro modo di pensare, non si è mai negativi in nessuna situazione. La trasformazione e la soluzione di qualsiasi evento, in modo edificante per se e per gli altri, è prassi quotidiana.

Il respiro calma la mente e riequilibra il corpo

In questo modo è possibile modificare il proprio presente e costruire le basi di un futuro migliore non solo per sé stessi, ma per tutti gli esseri e per l’intero pianeta. Fisicamente, mentalmente, spiritualmente. Attraverso il respiro non solo si sviluppa un sentimento d’Amore superando l’egoismo ma il corpo intero ritorna ad essere completamente sano, in grado di autorigenerarsi continuamente.
Dunque sia le rilevazioni degli scienziati occidentali che l’esperienza di tutte le tradizioni spirituali, concordano nel sottolineare l’importanza della respirazione, unita alla consapevolezza e a una mente quieta, concentrata, perché il corpo espleti armoniosamente le proprie funzioni, rafforzando la sua innata resilienza e diventando un prezioso strumento per trasformare la realtà.

meditazione al mare

Sostenere e rinforzare il sistema immunitario

Nella pratica di ogni giorno dovremmo

° introdurre la certezza che tutto questo è possibile e realizzabile. Collegarci spesso al ritmo calmo naturale del respiro, visualizzandolo come luce purissima che inonda ogni nostra cellula, la mente concentrata in un pensiero risoluto: “ il mondo intero è in me”, o “io sono in chiunque”.
° Risvegliare la pace in noi in ogni istante. Per aiutarci possiamo ripetere il Mantra “OM SHANTI”, mentre camminiamo, riposiamo…
° Utilizzare quotidianamente queste pratiche di respirazione e meditazione

01.Pratica di respirazione e meditazione
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/02/PRATICA-DI-MEDITAZIONE-2-copia.mp3
02.Pratica di respirazione e meditazione
http://www.letrasformazionidelladonna.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/02/Pratica-meditazione-1.mp3

1) Matthijs Kox, Lucas T. van Eijk, Jelle Zwaag, Joanne van den Wildenberg, Fred C. G. J. Sweep, Johannes G. van der Hoeven, and Peter Pickkers
Voluntary activation of the sympathetic nervous system and attenuation of the innate immune response in humans
PNAS May 20, 2014 111 (20) 7379-7384; first published May 5, 2014; https://doi.org/10.1073/pnas.1322174111
Edited by Tamas L. Horvath, Yale University School of Medicine, New Haven, CT, and accepted by the Editorial Board March 14, 2014 (received for review December 5, 2013)

Posted in: Benessere | Tagged: corpo, cura, diaframma, esterno, inquinamento, interferenze, interno, lieberare, meditare, meditazione, pandemia, pensare, Pierluisa Robecchi, praticare, respirazione, riflettere, stare bene, terapia, torace, yoga

INQUINAMENTO LUMINOSO

Posted by carlab on 25 Giugno 2020 | Leave a response

Celebrare il buio nelle giornate più lunghe dell’anno

ITALIA DI NOTTE

Siamo uno dei paesi al mondo con il maggior inquinamento luminoso. Un fenomeno che provoca alterazioni degli ecosistemi e può compromettere i delicati equilibri di regolazione dell’ organismo, modificando anche i ritmi fisiologici femminili . Il problema è legato in buona parte alla gestione pubblica e industriale delle risorse luminose artificiali . Ma anche noi possiamo fare qualcosa per prevenirlo. Approfittiamo di queste lunghe giornate per godere a pieno la luce naturale e valorizzare la sua alternanza con il buio.

Di Pierluisa Robecchi

L’eccesso di luce artificiale è uno spreco

In Italia lo spreco di luce pro capite è fra i più elevati d’Europa. L’inquinamento luminoso è una forma diffusa di interferenza con l’ambiente . Le luci artificiali dominano quelle naturali di luna e stelle, come hanno registrato per primi gli astronomi e gli astronauti che contribuiscono alle ricerche in questo campo. Il loro impiego è legato alla produzione industriale e alla necessità di assicurare lo sviluppo delle attività durante le ore di buio. Ma molte luci non sono necessarie. Le ricerche su questo tema sono tutte concordi: ridurle migliorerebbe l’equilibrio degli ecosistemi e la nostra salute.

Danneggia gli ecosistemi

L’effetto negativo dell’inquinamento luminoso è sottovalutato. Un eccesso di illuminazione può compromettere la vita degli insetti che si basano sulla luce naturale per muoversi, sfuggire ai predatori, nutrirsi e riprodursi. Le fonti luminose artificiali disorientano gli uccelli migratori sottraendo loro le stelle come punto di riferimento. L’abuso di illuminazione delle aree urbane disturba gli animali, alterando, fra le altre cose, i rapporti tra prede e predatori e anticipa la fioritura delle piante. Si è verificato, per esempio, che le piante inserite in ambienti illuminati artificialmente germogliano precocemente. Si modificano, così, i cicli vitali di riproduzione mettendo a repentaglio anche la biodiversità.

Diminuisce la qualità dell’aria

Alcuni studi paiono poi indicare che l’eccesso di luce artificiale può modificare le reazioni chimiche che avvengono nell’atmosfera durante la notte e nelle prime ore del giorno, rallentando fino al 7% il processo di pulizia notturna dell’inquinamento atmosferico. Crescono, in questo modo, del 5% le sostanze responsabili dell’inquinamento da ozono.

Altera il nostro equilibrio

L’inquinamento luminoso è un problema per la salute.

Diverse ricerche mostrano che ha un effetto negativo sul ritmo circadiano sonno-veglia. Riduce, infatti, la durata del sonno e la produzione di melatonina, importante per proteggere l’organismo e in particolare il sistema immunitario. La sua carenza può favorire disturbi dell’apprendimento e della memoria, abbassamento della temperatura corporea, sonnolenza, scarsa concentrazione. Inoltre, è collegata a un maggiore rischio di alcune malattie degenerative, obesità, diabete e depressione.

Leggi anche

Anche la luce può inquinare

Cosa fare per contrastare l’inquinamento luminoso

Fuori dalle mura domestiche, la gestione della luce artificiale non dipende direttamente
da noi. Alcuni movimenti nazionali e internazionali fra cui “Cielo buio”
e “Dark Sky” stanno svolgendo campagne di sensibilizzazione, anche per favorire lo sviluppo di leggi che assicurino un impiego di luce artificiale più consono all’ equilibrio degli ecosistemi.
In attesa che le cose migliorino iniziamo a cambiare nella nostra vita quotidiana.
Innanzitutto è utile scegliere per la casa luci con uno spettro dai toni rossi e gialli, suggerisce Emmanuele Macaluso , portavoce di Cosmobserver, o organizzazione che si occupa di ricerca e comunicazione nel campo della prevenzione dell’inquinamento artificiale. I toni eccessivamente bianchi e blu, che caratterizzano le luci led, hanno un’ interferenza negativa sui ritmi circadiani e creano i maggiori problemi agli esseri viventi.
Le nuove tecnologi permettono oggi di scegliere lampade led con uno spettro di luce più adatto alle nostre esigenze o addirittura di regolarne le tonalità dal telefonino. Vale la pena di informarsi al momento dell’acquisto.

Evitare abusi soprattutto nelle ore che precedono il sonno

Un altro accorgimento necessario per ridurre drasticamente l’inquinamento luminoso nella nostra vita rimane quello di non lasciarsi invadere da televisione e pc fino a tarda notte. Almeno mezz’ora prima di dormire è d’aiuto dedicarsi a attività ricreative che non affaticano con messaggio luminosi fuorvianti, spegnendo telefoni e schermi, spie luminose comprese. Per questo è preferibile staccare la presa del televisore, se è in camera da letto e non usare il cellulare come sveglia.
Le serate estive sono ideali per lasciarsi avvolgere dal crepuscolo e dal buio, quando possibile contemplando il cielo stellato.

Il buio come amico
Il riposo del buio anche in pieno giorno
La sera, prima di scivolare nel sonno o di giorno, per favorire il riposo
Il buio come amico

L’arrivo del buio in natura si accompagna al rilassamento, al silenzio, al riposo, al sonno. Ecco due esercizi per valorizzarlo.

Il riposo del buio anche in pieno giorno

 

  • In posizione confortevole, ponete il palmo delle mani, a coppetta, sugli occhi, in modo che aperti, essi siano completamente al buio.

 

  • Quindi guardate, rilassate, quel buio confortevole per 2-3 minuti. Togliete le mani, mantenendo, ancora per qualche secondo, gli occhi chiusi.

 

  • Quando li riaprirete, non solo la vista sarà più brillante ed acuta, anche gli occhi e tutto il corpo si sentiranno rilassati e rigenerati.

 

La sera, prima di scivolare nel sonno o di giorno, per favorire il riposo

 

  • La sera, sdraiatevi sul vostro letto, abbiate cura di creare nella stanza buio completo. Se praticate l’esercizio di giorno, assumete una posizione comoda, chiudete gli occhi con l’aiuto di una benda scura.

 

  • Sentite il buio che vi circonda come una soffice presenza amica, protettiva , che accarezza ogni parte del corpo. Entra come un soffio leggero negli occhi, essi diventano piacevolmente pesanti dentro le orbite, rilassandosi.

 

  • Percepite il soffio carezzevole del buio, rilassante, sentitelo espandersi al volto, spianando le rughe di espressione, al capo, al collo, alla gola, alle spalle e alle braccia, a tutta la schiena, al petto, all’addome, al bacino e alle gambe, a tutte le cellule del corpo.

 

  • Lasciatevi cullare dal soffio amico del buio e dal ritmo calmo e naturale del respiro. Può darsi che scivolerete spontaneamente nel sonno . Comunque sarete in pochi minuti, riposate e rigenerate.

 

Posted in: Corpo e mente | Tagged: città, inquinamento, inquinamento luminoso, italia, italy, lampade, luce, melatonina, notte, piante, ritmo circadiano, sonno, veglia

TERRA TI VOGLIO BENE

Posted by carlab on 5 Giugno 2020 | Leave a response

5 aprile, giornata mondale dell’ambiente: bambini e musicisti insieme per proteggere il pianeta

terra ti voglio bene farfalle

Accompagnare e sostenere percorsi educativi volti a sviluppare una maggiore consapevolezza nei confronti del salvaguardia dell’ambiente, delle risorse umane e delle buone pratiche necessarie per perseguire questi obiettivi, rappresenta una priorità imprescindibile per assicurare il benessere delle generazioni future.
Abbiamo quindi scelto di partecipare attivamente alla realizzazione del nuovo progetto Terra ti voglio bene, nato in occasione del cinquantenario della festa della terra e orientato all’educazione alla sostenibilità nelle scuole primarie. Desideriamo presentarvelo in occasione della giornata mondale dell’ambiente.

I bambini portavoce di messaggi di pace e di speranza

“Racconto perché voglio bene alla terra e cosa desidero fare per proteggerla. Realizzo un disegno che lo illustra e lo completo con una frase che invita i miei amici e compagni a seguire il mio esempio” È questo il compito che è stato affidato a bambine e bambini delle scuole primarie nel progetto Terra ti voglio bene che ha coinvolto 20 scuole e oltre 600 bambini di diverse regioni -Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia- mettendo in rete progetti già attivi e risorse educative sui temi della sostenibilità. Un percorso creato per superare con l’immaginazione questo periodo difficile, che ha allontanato i bambini dalla scuola e in molti casi anche dalla natura.
Gli insegnanti hanno focalizzato l’attenzione sul legame con la natura e con l’ambiente, invitando gli allievi a concentrarsi sui diversi aspetti percepibili anche restando a casa, e chiedendo loro di farsi portavoce di una comunicazione volta a dare un messaggio di speranza, pace e impegno per il futuro.
Bambine e bambini hanno colto con entusiasmo la sollecitazione elaborando disegni e messaggi di grande intensità. Raccontano l’incanto dei fiori sbocciati sul davanzale della finestra, le dinamiche che nascono a casa, attorno a casa, nella piazza di cui stanno progettando di coltivare le aiuole. Celebrano così l’intreccio fra uomo, cultura e natura, e riflettono sui comportamenti quotidiani da modificare per proteggere l’ambiente impegnandosi ad attuarli.

smettere di inquinare

Desiderio di cambiamento e fiducia nella comunità

Il materiale elaborato evidenzia quanto anche i più giovani siano toccati dal degrado ambientale e lasciano intravedere il loro timore nei confronti del Coronavirus. Emerge, però, anche un forte desiderio di cambiamento, accompagnato dalla consapevolezza che è necessario unire le forze. Moltissimi bambini hanno messo in luce che assieme potranno dare forma a un futuro migliore per il nostro pianeta mostrando speranza e fiducia nella comunità.

La forza delle sinergie

Sostenuto e promosso dal programma Andriani Educational di Andriani S.p.A., azienda leader nel settore dell’alimentazionesostenibile, il progetto Terra ti voglio bene nasce dalla collaborazione fra Rete Dialogues, comunità di educazione alla cittadinanza globale, insieme alla Piana del cibo, associazione che coinvolge numerosi Comuni della piana agricola di Lucca con l’intento di promuovere buone pratiche nella direzione della sostenibilità, Slow Food Compitese, e Magia verde Onlus, impegnate nella stessa direzione. Per la zona di Pavia ha preso parte al progetto anche Italia nostra con il sostengo dell’Onlus Cambiamo e del Ministero dell’Ambiente.
Il riscontro positivo dei partecipanti, mostra il valore di costruire sinergie fra competenze ed esperienze differenti, che rafforza i legami fra i diversi interlocutori e aiuta ad affrontare questa fase impegnativa.

Dare radici alla sostenibilità: bambini e musicisti insieme in un museo virtuale

Il progetto continua, anche dopo la giornata mondiale della terra, per consolidare il dialogo su questi temi. Disegni e pensieri di bambini e bambine sono stati raccolti in filmati diversi, regione per regione, sostenuti dai preziosi contributi di validi musicisti.
È nato così un museo virtuale che offre ai giovani artisti la possibilità di approfondire le tematiche in gioco fra loro e con gli insegnati, attraverso una didattica collaborativa che consente lo scambio a distanza.
In alcune realtà i filmati verranno condivisi con gli amministratori locali perché traggano spunto dai messaggi dei bambini per ispirare i cambiamenti necessari per il nostro futuro nella direzione della sostenibilità.

Fai clic qui

"Terra ti voglio bene", i film

Posted in: Società, lavoro e comunicazione | Tagged: bambini, covid 19, disegni, film, inquinamento, lucca, pavia, rispetto, salvaguardia, scuola, temi, terra, titoli, venezia, video

15 MARZO, SCIOPERO PER IL CLIMA

Posted by carlab on 13 Marzo 2019 | Leave a response

La Cucina Sostenibile

L’esigenza di trovare un modo di vivere che salvaguardi le risorse della natura incalza. Ognuna di noi può avere un ruolo fondamentale per rinnovare i percorsi della vita quotidiana in questa direzione. Approfittiamo di questa giornata dedicata all’ambiente per condividere con voi alcune riflessione sul tema del cibo e della dieta sostenibile. Vi invitiamo calorosamente a esprimere idee, proposte, esperienze.

Ridare un senso al risparmio

Gli anni del boom economico ci hanno diseducato a risparmiare. Dopo tanti secoli di ristrettezze, superate grazie a un grande allenamento al risparmio, ci siamo abituati a sprecare, coltivando l’illusione di avere a disposizione risorse illimitate.
Oggi il tema del risparmio torna a diventare un’emergenza. Non solo perché la crisi economica ha ridotto il budget a nostra disposizione, ma anche, e soprattutto, perché la natura sta indicando in modo talvolta drammatico che abbiamo superato ogni limite; non possiamo continuare a sfruttarla in modo indiscriminato. Lo sperpero pesa anche sulla nostra salute: inquinamento e consumi sovrabbondanti incidono pesantemente sul bilancio delle malattie degenerative in continua crescita. Occorre voltare pagina. Imparare di nuovo a risparmiare.

Risparmiare: come?

In realtà, il costo del cibo non è mai stato così basso. Si fa strada, quindi, la tentazione di approfittare delle offerte di discount e supermercati senza andare troppo per il sottile riguardo alla qualità di quello che acquistiamo. Formaggi, carne, pesce, primizie e frutta esotica a prezzi “stracciati” danno la sensazione di poterci concedere  ciò che vogliamo, aiutano a rinfrancarci dalle ristrettezze che dobbiamo imporci in altri settori.
Così, troppo spesso, acquistiamo più cibo di quanto ne abbiamo bisogno. Il risultato è una dieta squilibrata per eccesso, con tutte le conseguenze negative che conosciamo. Senza contare che capita sempre più frequentemente di scartare il cibo senza utilizzarlo. Uno spreco di risorse (non solo soldi ma acqua, terra, energia, lavoro umano) che non possiamo più permetterci.

Un nuovo modo di fare i conti


Ci siamo mai chieste cosa si nasconde dietro i costi apparentemente ridotti di alcuni prodotti?
Allevamenti di massa, abuso di pesticidi, importazione da paesi dove la produzione alimentare è ancora insufficientemente regolamentata da norme ambientali, sociali e igieniche, sono spesso i retroscena di alcune politiche produttive al ribasso. Il prezzo da pagare, in realtà, è molto alto. Inquinamento dell’acqua e del suolo, drastica riduzione della biodiversità e della fertilità del terreno, decimazione di insetti utili, come le api, provocano conseguenze ambientali dai costi incalcolabili per noi e per le generazioni future. Senza contare la ricaduta negativa sulla salute, la cui gestione rappresenta un drammatico passivo nei bilanci nazionali.
 Meglio quindi iniziare a vedere il risparmio con occhi diversi. Valutare i costi nel loro complesso, senza limitarsi al prezzo immediato. Un lusso per pochi? No, se riusciamo a riprogrammare le nostre scelte alimentari nella direzione di una qualità sostenibile per la salute e per l’ambiente.

Risparmiare è naturale

La capacità di risparmiare, del resto, fa parte di noi, è integrata in ogni essere vivente. Basta osservare i cicli delle stagioni, il modo di nutrirsi di animali, piante e insetti, per rendersi conto di quanto i processi biologici naturali siano orientati al risparmio.
Anche il nostro metabolismo tende a risparmiare. La capacità fisiologica di accumulare energia sotto forma di grasso, e di non bruciarla troppo rapidamente, ha rappresentato nei lunghi tempi di carestia un grande vantaggio selettivo.
Oggi sembra dominare l’esigenza opposta: bruciare il più possibile, perché il nostro corpo non evidenzi gli abusi quotidiani legati alla società del benessere. Fatichiamo a dosare, a porci dei limiti; da grande privilegio l’abbondanza sembra talvolta essersi trasformata in una condanna che ci infligge i supplizi più impensati.
Alcuni consigli delle tante riviste femminili sconcertano per il trionfo dello sperpero. Cibi troppo ricchi di calorie e di proteine sono alternati a suggerimenti volti a consumare il più possibile attraverso ogni sorta di esercizio ginnico, per superare la nostra tendenza naturale e fisiologica al risparmio.
Sarebbe più conveniente, per noi e per l’ambiente, riscoprire il regime parsimonioso che ci ha accompagnato per secoli, affidarci alla saggezza del corpo assecondando la sua natura volta al risparmio. Sfoltire il mondo troppo affollato del cibo e imparare a selezionare non è una privazione. Al contrario, rassicura, rilassa. Una volta esclusi gli ingredienti superflui, non occorre più chiedersi continuamente cosa e quanto mangiare, si può scegliere liberamente, ascoltare senza sensi di colpa l’appetito, lasciare spazio alla soddisfazione dei sensi, che ha un ruolo così importante nel processo fisiologico dell’assimilazione del cibo.

 

La qualità al primo posto

Certo, dobbiamo imparare a conoscere e riconoscere l’origine e la natura del cibo mentre facciamo la spesa, investire un po’ di tempo in cucina e a tavola. È un percorso di apprendimento che comporta qualche rinuncia ma anche molte soddisfazioni. Il piacere di saper scegliere, trasformare e creare ricette appaganti per l’immaginario e per il gusto. La possibilità di costruire storie avvincenti per ogni cosa che mangiamo, ricollegandoci così all’ambiente, alla natura, alle risorse umane che hanno contribuito a generarla. La soddisfazione di alleggerire il menù dai cibi inutili, quando non addirittura dannosi, con una ricaduta immediata, positiva e percepibile sulla salute. L’opportunità di dare un senso alle azioni quotidiane apparentemente più banali, come cucinare e fare la spesa, sentendoci parte attiva nella progettazione del futuro. Così si supera la sensazione di frustrazione legata alle ristrettezze della crisi andando al di là dei meri problemi finanziari e immergendosi in una dimensione più complessiva e condivisa. 
È un percorso praticabile. Lo dimostra il fatto che nonostante l’austerità degli ultimi anni, alcuni prodotti di qualità stanno acquistando spazio anche fra le persone che non hanno un reddito elevato. Ma quali ingredienti scegliere?

 

Biologico e nuove tecniche per produrre il cibo

Anche se le polemiche degli ultimi tempi lo mettono in discussione, diverse ricerche mostrano che il biologico presenta un minore inquinamento da sostanze indesiderabili, come pesticidi e fertilizzanti di sintesi. Alcune indagini hanno poi messo in evidenza un gusto migliore e la presenza di una maggiore concentrazione di diverse sostanze nutritive nei prodotti biologici.
Certo, anche il ciclo produttivo del biologico presenta le sue criticità. Sceglierlo implica la necessità di ridurre i consumi (fatto del resto spesso positivo) per via degli spazi e dei tempi maggiori che richiede rispetto all’ agricoltura convenzionale.
Probabilmente le modalità di produzione biologica potranno essere migliorate con nuove tecniche ancora più rispettose dell’ambiente. Ma già da oggi ci sono numerosi vantaggi a suo favore nella direzione della sostenibilità e del risparmio delle risorse.
I costi più elevati del cibo biologico di elevata qualità non devono diventare un motivo per rinunciarci. La cucina sostenibile è raggiungibile anche con pochi soldi e una famiglia numerosa. Basta imparare a scegliere. Approfittare delle offerte locali e stagionali, senza lasciarsi tentare dalle primizie. Diminuire i cibi conservati. Evitare eccessi e avanzi. Vale la pena di provarci.

 

Testo tratto dal libro “Risparmiare con la cucina bio” di Carla Barzanò, ed. Tecniche Nuove

 

Posted in: Cibo e Benessere, Suggerimenti | Tagged: 15 maro, ambiente, bio, biologico, Carla barzanò, cibo, condividere, condizioni di lavoro, cucina sostenibile, gusto, inquinamento, qualità, ridare senso, rinnovare i percorsi, risparmio, ruolo fondamentale, salute, salvaguardare la natura, sapore, sciopero del clima, sostenibilità, spreco, vita quotidiana

Detox – Mantenere l’equlibrio acido base aiuta a depurarsi, di Barbara Aghina

Posted by donnetra on 4 Giugno 2016 | Leave a response

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L’equilibrio acido base dell’organismo è necessario per la salute:

assicura il buon funzionamento del metabolismo e previene l’accumulo di sostanze indesiderabili che  favoriscono, fra le altre cose, invecchiamento precoce, stanchezza e sbalzi dell’umore.
Ecco alcuni suggerimenti per salvaguardarlo.

Cosa è l’equilibrio acido base?
È uno dei fondamenti per la vitalità e il benessere, insieme alla temperatura, all’ossigenazione e alla glicemia.
La regolazione del pH all’interno e all’esterno delle cellule assicura i complessi processi metabolici legati al mantenimento, al rinnovamento dei tessuti e all’eliminazione delle tossine.
Anche minime variazioni del valore base, che per il sangue è pari al 7,41, quindi leggermente alcalino, possono provocare squilibri e infiammazioni croniche all’origine di numerosi disturbi.

Quali sono i meccanismi che lo controllano?
Nel suo ciclo fisiologico il metabolismo tende a produrre sostanze acide che vengono eliminate, in particolare, attraverso i polmoni e i reni.
L’equilibrio è mantenuto dall’intervento di alcune sostanze organiche,  come sali carbonati, citrati, calcio e sodio, che hanno una funzione tampone , cioè aiutano a mantenere il pH costante, contrastando un’ eccessiva acidosi metabolica .
Un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio acido base è giocato dalla matrice extra cellulare che agisce come una sorta di spugna ciclica: di giorno assorbe le sostanze acide, che durante la notte sono eliminate attraverso i reni.
La matrice ha una capacità molto elevata di immagazzinamento dei composti acidi, mentre la capacità di filtrazione renale è più limitata. Può crearsi, così, un deposito eccessivo di acidi nella matrice extra cellulare che stimola i sistemi tampone fino a causare il loro esaurimento e un’ acidosi cronica dei tessuti.

Perchè spesso questo delicato equilibrio si altera?
I  motivi che conducono ad alterare questo equilibrio sono numerosi. Stress, inquinamento atmosferico, vita in ambienti chiusi, con respirazione disarmonica, abuso di farmaci, costituiscono fattori predisponenti.
Un ruolo importante è poi giocato dalla dieta.
Carne, prodotti animali, zucchero, sono acidificanti, ma anche i cereali, se pur in misura inferiore, hanno questo effetto.
Frutta e verdura, anche se di gusto acidulo, possiedono invece proprietà alcalinizzanti.
Bastano un paio di pasti non ben bilanciati, per esempio a base di pizza o panini, tanto più se accompagnati da caffè, bevande alcoliche e zuccherine,  per squilibrare l’equilibrio acido-base dell’organismo . Occorre fra le altre cose tenere presente che spesso, dopo i 50 anni, i meccanismi di riequilibrio sono meno efficienti.

Quali sono le conseguenze?
Un equilibrio acido-base bilanciato è indispensabile per l’omeostasi e per il mantenimento della condizione di benessere nel tempo. L’acidosi cronica può avere ricadute sull’intero organismo.
Cefalea, alterazioni del ritmo cardiaco, aggressività, depressione e insonnia sono alcune dei problemi legati al sistema nervoso.
A livello dell’apparato  digerente si possono invece manifestare acidità gastrica, difficoltà digestive, sonnolenza postprandiale, mentre a carico dell’apparato locomotore e di sostegno si presentano artrosi, osteoporosi gotta e crampi.
C’è  poi un’ ampio repertorio di altri sintomi, le cui origini sono spesso difficili da decifrare, legati all’acidosi cronica.
Fra questi , per esempio, carie, alitosi, paradontosi, problemi immunitari e metabolici, alterazioni della pelle e delle unghie.

Gli integratori alimentari aiutano?
Dieta e stile di vita equilibrati sono sicuramente insostituibili ma alcuni  prodotti aiutano a rinforzarne  gli effetti positivi e a riequilibrare naturalmente problemi di regolazione dell’equilibrio acido-base.

Il loro impiego è raccomandabile nei regimi alimentari volti a ridurre il peso o particolarmente ricchi di proteine, in periodi di intensa attività fisica, o come coadiuvanti durante i trattamenti farmacologici e le malattie infiammatorie (per esempio candidosi, artrosi, reumatismi).
E’ utile, inoltre, ricorrere abitualmente agli integratori di questo tipo dalla menopausa in poi, anche come supporto per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi.

Quali caratteristiche devono avere gli integratori per mantenere e ripristinare l’equilibrio acido-base ?
Per prima cosa è importante che la loro concentrazione e il rapporto di minerali alcalinizzanti sia ben bilanciata, in modo da sfruttare le sinergie naturali dei diversi componenti salini, con dosaggi utili per l’equilibrio dell’organismo, ma senza effetti collaterali, in particolare sulla funzionalità di  cuore e reni.
Un esempio ottimale è Gunabasic integratore completo, perfettamente solubile, dal sapore gradevole, adatto per ripristinare un ideale rapporto acido-base, correggere i disturbi legati al suo squilibrio favorendo la detossificazione, il drenaggio e la regolazione delle funzionalità organiche.

Gunabasic contiene componenti attivi che lavorano sinergicamente e in modo complementare tra loro.
Oltre ai Sali minerali e ai beta-caroteni i suoi ingredienti di base comprendono diversi estratti vegetali che ne rafforzano l’effetto, in particolare la fibra di bamboo, stimolante dalla funzione del tessuto connetivo, l’ortica, con proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, la melissa e il tiglio, rilassanti, il finocchio rinfrescante e antispastico e infine il tarassaco, drenante epatico.

Gunabasic è privo di glutine e da oggi è disponibile dolcificato con glicosidi steviolici (stevia).

Dott. Barbara Aghina

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Posted in: Cibo e Benessere | Tagged: acidità gastrica, alimentazione sana, artrosi, Barbara Aghina, benessere, cefalea, dieta, donna, equilibrio acido base, Guna, Gunabasic, inquinamento, insonnia, invecchiamento precoce, menopausa, metabolismo, pasti bilanciati, sbalzi umore, sonnolenza, stanchezza, stress

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