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attività fisica

QUALI INTEGRATORI SONO UTILI PER LO SPORT?

Posted by carlab on 10 Agosto 2020 | Leave a response
donna in bici

Anche chi pratica sport amatoriale è spesso alla ricerca di integratori per il benessere. Meglio non dimenticare che nulla aiuta se mancano allenamento e alimentazione equilibrata. Una volta soddisfatti questi due presupposti fondamentali, gli integratori possono essere di supporto se scelti e calibrati con attenzione. Ecco alcuni consigli della Responsabile Scientifica dei prodotti nutraceutici Guna, sportiva appassionata ed esperta per esperienza personale.

Di Barbara Aghina

Gli integratori alimentari sono sempre necessari a chi pratica sport?

Gli integratori alimentari sono utili in caso di aumentato fabbisogno o di aumentata perdita di elementi nutrizionali, e non sostituiscono una dieta equilibrata e varia.
Chi svolge attività fisica a livello amatoriale, praticando sport, per esempio, 2-3 volte a settimana, per 1-2 ore consecutive, se apporta tutti gli elementi nutrizionali alimentari con una dieta equilibrata, può non avere bisogno di assumere integratori alimentari. Un menu ricco di alimenti vitali, ispirato ad esempio alla dieta mediterranea può essere sufficiente per fornire un apporto adeguato di principi nutritivi. Servono ogni giorno 4-5 porzioni di alimenti ricchi di carboidrati, come pasta, riso, pane o patate, 2-3 porzioni di cibi proteici, fra cui legumi, uova, latticini, pesce, carne e semi oleosi. Il tutto integrato da almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura e condito con olio extra vergine d’oliva, accompagnato dalla massima varietà alimentare possibile. Senza dimenticare un rifornimento costate di acqua, sia attraverso i cibi che ne sono ricchi, come frutta e verdura, anche ricavando succhi e estratti, sia utilizzando la semplice acqua, eventualmente in forma di tisane e infusi. Può essere utile, in caso di apporto inadeguato o di aumentata perdita di acqua, ad esempio quando la sudorazione è eccessiva, o si svolge attività fisica intensa e protratta, integrare con sodio, minerali ed eventualmente con altri elementi nutrizionali.

donna che corre
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Quando aiutano gli integratori all’interno di una sana alimentazione?

Lo sport ha indubbiamente molti benefici per l’organismo ma se praticato a livelli più intensi, e se l’alimentazione non è equilibrata, può rappresentare un momento di aumentata perdita di elementi nutrizionali e minerali. Anche una corroborante passeggiata in montagna, o un giro in bicicletta, se svolti a lungo, magari sotto il sole e a ritmi sostenuti, comportano un elevato stress ossidativo legato all’aumento del metabolismo energetico delle cellule. Crampi e tensioni muscolari, affaticamento, stanchezza generale, possono essere solo alcuni dei segnali di uno sbilanciamento minerale; in questi casi è opportuno alimentarsi, reidratarsi abbondantemente e riposare. Il Magnesio, un minerale essenziale per il metabolismo dei muscoli, contribuisce alla normale funzione muscolare ed è utile in caso di crampi muscolari.

Quale è la funzione di un integratore alimentare per chi pratica sport?

All’interno di un equilibrato regime alimentare, un integratore adeguato deve avere una composizione bilanciata di elementi nutrizionali utili.

In particolare vi sono diversi elementi nutritivi definiti “essenziali”, che devono essere necessariamente introdotti con l’alimentazione, in quanto il nostro organismo non riesce a sintetizzarli. Tra gli elementi nutrizionali essenziali troviamo gli 8 aminoacidi essenziali – leucina, valina e Isoleucina -definiti “ramificati” per la loro struttura chimica e maggiormente presenti nel tessuto muscolare e Lisina, Fenilalanina, Treonina, Metionina, Triptofano , non ramificati e presenti nella muscolatura e in tutto l’organismo. Questi aminoacidi sono essenziali per costruire e riparare la muscolatura, in quanto sono i “mattoni” che costituiscono le proteine di struttura. Vengono rapidamente assorbiti e non hanno carico digestivo. Oltre agli aminoacidi essenziali, altri elementi nutrizionali essenziali per l’organismo sono alcune vitamine, Sali minerali e acidi grassi polinsaturi.

Con l’attività sportiva costante, l’organismo è sottoposto ad un elevato carico energetico e fisico, con il consumo di quantità maggiori di ossigeno, elementi nutrizionali e acqua, fortemente dispersa con la sudorazione, che deve costantemente reintegrata bevendo circa 2,5 l di acqua al giorno e attraverso l’alimentazione equilibrata. In seguito allo stato di affaticamento generato dall’attività sportiva, l’organismo mette in atto diversi processi riparativi e di recupero energetico, dove le proteine e gli aminoacidi giocano un ruolo fondamentale. Inoltre con l’abbondante consumo di ossigeno, l’organismo mette in campo diverse difese antiossidanti .

donna canoa

Con quali criteri è formulato Gunaminoformula sport?

Questo integratore alimentare  contiene gli 8 aminoacidi essenziali in un rapporto proporzionale tra di loro, che ne favorisce la rapida assimilazione, producendo una quantità minima di scorie azotate, senza sovraccaricare fegato e reni.

Una novità di Gunaminoformula Sport è il componente contenuto chiamato POWERGRAPE®, costituito da un estratto vegetale di uva rossa, con polifenoli e Resveratrolo, che grazie alla sua composizione aiuta a contrastare i radicali liberi prodotti durante lo sforzo fisico.

Completano la formula il Magnesio che contribuisce alla normale funzione muscolare ed è utile in caso di crampi muscolari e le Vitamine del gruppo B (B2, B6, B12) che contribuiscono al metabolismo energetico.

 

Che vantaggi offre Gunaminoformula sport?

È un preparato in bustine , senza glutine, con la dose di 5 grammi di amminoacidi essenziali per bustina, amminoacidi di elevata qualità produttiva, derivati da vegetali, con vitamine e minerali e un estratto vegetale da uva rossa con Resveratrolo. Di sapore gradevole, si solubilizza in acqua. Gunaminoformula Sport per la sua composizione è utile supporto integrativo in caso di aumentata perdita o di aumentata richiesta di elementi nutrizionali.  

 

Come utilizzarlo?

Si suggerisce l’assunzione di 1 bustina al giorno, in caso di intensa attività fisica, sciolta in 500 ml di acqua o succo di frutta, mescolando bene prima dell’uso.  

Tra le avvertenze: conservare il prodotto in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vista sano. Non utilizzare in gravidanza e nei bambini, o comunque per periodi prolungati senza sentire il parere del medico.

 

Le confezioni sono da 24 e 42 bustine da 7,5 g con edulcorante.

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Ossa forti e muscoli tonici? nello stile di vita il segreto per mantenerli! di Fiorenza Zanchi

Posted by donnetra on 23 Maggio 2017 | Leave a response

mamma-mia

Ossa forti e muscoli tonici? nello stile di vita il segreto per mantenerli!
di Fiorenza Zanchi

“After fifty five never say goodbye” mi diceva tra il serio e il faceto un’amica molti anni or sono e ai tempi, ben precedenti i fatidici 55 anni, non realizzavo veramente il significato di questa arguta raccomandazione.
Come capii bene più tardi, sottolineava il comparire della nota “tendina” che, con il progredire dell’età, oscilla ineluttabilmente sotto il braccio quando lo si muove come per salutare.

Causa: la perdita di tono e massa muscolare (sarcopenia), che accompagna, come una vera e propria anima gemella, l’osteoporosi una delle conseguenze più temute della menopausa e, più in generale, del passare degli anni.

Le nostre ossa infatti, raggiungono un picco di contenuto in tessuto minerale osseo (picco di massa ossea), dai 20 ai 30anni, con differenze individuali legate per

– 80% alla costituzione genetica e per il

– 20% allo stile di vita:  infatti frequenza ed intensità dell’attività fisica e tipo di alimentazione, influenzano in prima linea la robustezza delle ossa, ma sono determinanti anche il clima (es. in Inghilterra, dove c’è meno sole, c’è più osteoporosi che in Italia), lo stress e il fumo di sigaretta.

Ma cosa è l’osteoporosi?

E’ un processo di rarefazione e indebolimento delle ossa che si instaura con il progredire dell’età e che, fatta salva la costituzione genetica, risulta più o meno marcato in relazione, come si diceva, allo stile di vita passato e presente, in particolare all’attività fisica e alle abitudini alimentari.

Perché, oltre che delle ossa, doversi preoccupare anche dei muscoli?

E’ un fatto: salute delle ossa e funzionalità muscolare, ovvero attività fisica, sono strettamente legate e questo profondo legame, può diventare un punto di forza su cui agire.

Infatti è proprio la stimolazione meccanica esercitata dal muscolo sull’osso durante l’attività fisica, che (insieme alla produzione di particolari sostanze: le miochine), contribuisce in modo determinante a una buona mineralizzazione delle ossa: attira e fissa il calcio nell’osso!

“Due piccioni con una fava” e..

In parole povere il temuto deterioramento dell’apparato scheletrico che può accompagnare, tra l’altro, le trasformazioni ormonali della menopausa, ha un competitor naturale che possiamo efficacemente utilizzare: i muscoli.
Tono ed efficienza muscolare sono in grado di contrastare efficacemente l’indebolimento dell’osso con un “effetto collaterale” in più: contribuiscono a mantenere più netti e sodi i contorni del corpo.

…due regole d’oro

Dunque è possibile e alla portata di tutte mettere le nostre ossa nelle condizioni migliori per affrontare le trasformazioni degli anni e, contemporaneamente, preservare agilità e forma fisica, basta seguire 2 regole d’oro

-1 movimento fisico regolare

1 ora di ginnastica eseguita regolarmente almeno due volte alla settimana, è già in grado di determinare un miglioramento dei parametri metabolici e funzionali oltre che delle ossa, dell’intero organismo(v. articolo: “bellezza: alla ricerca di un nuovo aspetto” di Pierluisa Robecchi)

inoltre migliora

– l’abilità motoria, cioè riduce il pericolo di cadute. In tal modo l’atività fisica diviene protettiva anche nei confronti del rischio di fratture che è legato, oltre che all’osteoporosi, proprio anche alla sedentarietà, causa primaria dell’indebolimento e della perdita di massa muscolare con ridotto equilibrio posturale e cadute più frequenti.

in più

–l’attività fisica regolare, anche se non molto intensa, (ma meglio se quattro volte alla settimana) ha un bonus in più: riduce significativamente la mortalità dovuta a qualunque causa nelle donne in post menopausa; in particolare l’associazione è più stretta per 2 cause di morte:

  • le malattie cardiovascolari e
  • le patologie respiratorie

-2 adeguate abitudini alimentari, ovvero: introduzione giornaliera di proteine alimentari, calcio e vitamina D;
In particolare, a questo proposito, la European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis (ESCEO) raccomanda:

– assunzione di 1.0-1.2 g di proteine per chilogrammo di peso al giorno, con almeno 20-25 g di proteine di alta qualità ad ogni pasto principale: oltre che proteggere osso e muscoli aiutano a mantenere il “peso forma” ideale (v. articolo: Gunamino Formula: “dimagrire – gli integratori aiutano?” di Barbara Aghina)

– introduzione di 800 UI al giorno di vitamina D, per mantenere un livello plasmatico di questa vitamina superiore a 50 nmol/L;
– introduzione di 1000 mg di calcio al giorno, meglio se alimentare; (v. articoli: “la dieta naturale – dimagrire“ di Carla Barzanò  e  “acido ialuronico- un aiuto per il benessere di ossa, articolazioni, cute” di Barbara Aghina)

– movimento fisico almeno 4 volte la settimana, combinato con un’assunzione di proteine in prossimità dell’esercizio.

E’ stato infatti riscontrato un effetto combinato dell’introito proteico e dell’esercizio fisico sul muscolo e sull’osso

Un consiglio

Va bene prendere vit.D ma… non dimentichiamo il sole!
2 ore al giorno di sole sono fondamentali per combattere l’osteoporosi: in particolare i raggi ultravioletti sono attivi nella loro azione favorente la formazione della vit.D, quindi l’assorbimento del calcio, quando il sole sulla linea dell’orizzonte ha un’inclinazione superiore ai 35 gradi.

E per finire… qualche aiuto dalla natura:

-Integratori fitoterapici

– equiseto favorisce la mineralizzazione in particolare se assunto alle 10 di sera (alle 5 del pomeriggio, favorisce prevalentemente la diuresi)

– fieno greco integra eventuali carenze di sali minerali e vitamine.

-Omeopatia

  • calcarea carbonica: con artrosi
  • fosforica : con scoliosi e schiacciamento vertebrale
  • fluorica : con rachitismo ed iperlassità legamentosa
  • silicea : fragilità e sottigliezza ossea

Le tre calcaree e la silicea, possono essere assunte separatamente o insieme opportunamente assemblate, anche già presenti in specifici prodotti in commercio

spaccata

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Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla – Gli accorgimenti che aiutano, di Carla Barzanò

Posted by donnetra on 7 Dicembre 2016 | Leave a response

gio-vecLa dieta naturale
Osteoporosi: prevenirla è meglio che curarla
Gli accorgimenti che aiutano

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’osteoporosi è in crescita.
Ne soffrono soprattutto le donne.
Anche se esiste una predisposizione genetica, alimentazione e stile di vita aiutano a prevenirla.
Ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica fin da giovani.

Movimento e luce

  • Abituatevi a svolgere attività fisica regolare all’aria aperta. Durante il movimento, il carico che le ossa sostengono in posizione eretta, quando l’effetto della forza di gravità è massimo, stimola la rigenerazione del tessuto osseo.
    Questo effetto benefico si mantiene durante tutta la vita: praticare regolarmente attività fisica (almeno 1 ora 3 volte la settimana) conserva e migliora la densità ossea ad ogni età.
  • Esponetevi alla luce solare, che assicura , attraverso la pelle, la sintesi di vitamina D, determinante per l’assorbimento del calcio.
    Il suo equilibrio  è necessario, fra le altre cose, per rinforzare il sistema immunitario.
    La vitamina D si trova anche nel pesce, nel tuorlo d’uovo e in alcuni vegetali, ma l’apporto alimentare è modesto e spesso, con la guida di un medico, può essere d’aiuto un’integrazione dietetica.

Dieta

  • Per assicurare l’apporto di calcio, componente fondamentale delle ossa, prima di ricorrere agli integratori, non privi di effetti collaterali, è importante migliorare sia l’assorbimento che l’utilizzazione del minerale attraverso alcuni accorgimenti dietetici.
  • Un’ importanza decisiva hanno le proteine.
    La loro concentrazione non dovrebbe essere troppo bassa, per garantire la sintesi del collagene che costituisce il tessuto osseo, senza però superare 1,5 grammi al giorno per chilo di peso corporeo.
    L’ abuso di proteine, infatti, acidifica il sangue e favorisce la mobilizzazione di calcio dal tessuto osseo per tamponarla.
  • Negli Stati Uniti, dove il consumo di carne è molto elevato, il fabbisogno di calcio è doppio rispetto a quello delle popolazioni africane prevalentemente vegetariane. Vegetariani e “onnivori” hanno comunque un’analoga densità ossea, a patto che consumino una quantità equilibrata di proteine.
  • Altri principi nutritivi correlati positivamente con la densità ossea sono la vitamina C, presente negli agrumi, nei pomodori e in altri ortaggi, la vitamina K, reperibile in verdure a foglia e legumi, il potassio concentrato in cacao, patate, banane e frutta oleosa, come noci e mandorle e il magnesio, che si trova in verdure a foglia e semi.
  • Sale e zucchero in eccesso, al contrario, favoriscono la decalcificazione, come hanno messo in evidenza diversi studi condotti sui bambini che consumano elevate quantità di bevande dolci, soprattutto abbinate a snack dolci o salati.

No alle diete drastiche

  • Un menù equilibrato e vario è la base fondamentale per la salute delle ossa. Meglio quindi bandire diete troppo drastiche per inseguire una linea filiforme: l’eccessiva magrezza rappresenta, infatti, un fattore di rischio per l’osteoporosi, soprattutto quando, dalla menopausa in poi, cala la produzione di estrogeni, ormoni in parte sintetizzati dal tessuto adiposo che favoriscono la rigenerazione dello scheletro.

ortaggi

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Proteggere e prevenire in menopausa: quando gli integratori aiutano, di Barbara Aghina

Posted by donnetra on 28 Ottobre 2016 | Leave a response

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Proteggere e prevenire in menopausa

Menopausa. Un periodo della vita che è parte integrante della identità femminile e che tutte le donne hanno sempre vissuto, spesso in modo silenzioso e sereno.
Oggi se ne parla molto, talvolta, forse, troppo.
Emergono timori, ansie. Come cambia il corpo?

È vero che dopo la menopausa si invecchia molto più rapidamente?  Il desiderio sessuale diminuisce? Le ossa diventano più fragili?
Cosa può aiutare a conservare il benessere anche in questo periodo delicato di trasformazione?

Sono queste le domande più frequenti delle donne che incontriamo ogni giorno e desideriamo cercare insieme alcune risposte per favorire strategie nella direzione di benessere e serenità.

Iniziamo con i suggerimenti della dottoressa Barbara Aghina, biologa molecolare esperta in prodotti nutraceutici.

Proteggere e prevenire in menopausa
Quando gli integratori aiutano
di Barbara Aghina

Vampate di calore, modificazioni della pelle e dei capelli, incremento del peso corporeo, inquietudine e difficoltà di dormire, sono alcuni dei disturbi legati ai mutamenti ormonali della menopausa, che talvolta assillano le donne.

Come superarli senza ricorrere alle terapie ormonali?

Occorre subito dire una cosa. Le basi per una menopausa serena ed equilibrata si costruiscono presto.
Le prime modificazioni, anche se non immediatamente percepibili, iniziano, infatti, già a partire dai 40 anni.

È importante, quindi, incominciare precocemente a prendersi cura di sé con più attenzione.
Ridurre lo stress, smettere di fumare, diminuire caffè e bevande alcoliche, per esempio, sono accorgimenti necessari nella vita frenetica di ogni giorno.

Di importanza fondamentale, inoltre, è la dieta.
Ortaggi, legumi, frutta, ricche in vitamine, minerali ed antiossidanti, sono alcuni degli ingredienti da non farsi mancare fin da giovani per fare rifornimento di sostanze protettive che rallentano l’invecchiamento e prevengono l’osteoporosi.

Infine è indispensabile abituarsi a svolgere regolarmente attività fisica: almeno mezz’ora al giorno, anche frazionata in brevi, ma ripetute, pause di 10 minuti, meglio ancora all’aria aperta.
È raccomandabile che questa buona abitudine diventi parte integrante della quotidianità, creando opportunità giocose e rilassanti.

Ci sono integratori alimentari utili?

Premesso che uno stile di vita equilibrato e armonioso è insostituibile, alcuni integratori possono effettivamente essere d’aiuto.
L’offerta di prodotti è molto ampia, e quando i disturbi della menopausa sono già conclamati è preferibile  rivolgersi a un esperto per scegliere in modo personalizzato.

La funzione e l’efficacia dei diversi integratori dipende infatti, spesso, dalla costituzione individuale e dai sintomi che ne conseguono.

Alcuni integratori possono invece essere utilizzati in autonomia per prevenire l’invecchiamento.
In questo caso  è raccomandabile fare cicli periodici di trattamento un paio di volte l’anno, già prima della menopausa.
A Partire dai 40 anni, un’ integrazione giornaliera di antiossidanti e anti-aging, per 30 giorni, ai cambi di stagione, specie primavera e autunno quando il metabolismo si “risetta”, aiutano a mantenere forma ed equilibrio psicofisico.

Quali integratori consiglia per l’effetto antiaging?

Un integratore bilanciato è composto da diversi ingredienti dotati di una azione specifica e sinergica sui differenti aspetti critici dei processi di invecchiamento,

Sono in particolare utili:

  • vitamina D 3, regola l’omeostasi del calcio e del fosforo, e di conseguenza della densità ossea. Inoltre sembra avere un effetto regolatore sull’immunità, la regolazione della glicemia e il tono dell’umore.
    Molte donne soffrono di una carenza latente, a causa della vita in ambienti chiusi, poiché la sintesi avviene soprattutto grazie all’esposizione ai raggi solari, mentre le fonti alimentari sono scarse.
  • Biotina. Chiamata anche vitamina H o B7, è coinvolta come coenzima in molte reazioni metaboliche ed entra in gioco nel mantenimento e nella rigenerazione dei tessuti, in particolare del sistema nervoso centrale, delle mucose, della pelle e dei capelli.
    Le fonti alimentari sono numerose sia nei cibi animali, sia nei vegetali, tuttavia la sua concentrazione può essere ridotta da alcuni farmaci, fra cui gli antibiotici, e da un’alterazione della flora batterica intestinale ad esempio in caso di disbiosi.
  • Calcio. Indispensabile per la regolazione degli impulsi nervosi, della coagulazione, del movimento muscolare e per numerose altre funzioni dell’organismo è uno dei componenti fondamentali del tessuto osseo.
    La sua assunzione con la dieta può risultare insufficiente anche a causa di un abuso di cibi animali e di una carenza di ortaggi e frutta, che ne impediscono la fissazione nelle ossa.
  • Probiotici. Sono i microrganismi benefici che popolano il nostro intestino e svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibro psicofisico regolando, oltre all’assorbimento di molti principi nutritivi e protettivi, anche l’umore, l’immunità e i processi anti-invecchiamento naturali.

Un prodotto sinergico  

Symbiofem® Plus è un prodotto con più nuclei d’azione che fornisce questi principi attivi in dosaggi tali da coprire i fabbisogni senza correre il rischio di sovradosaggi.

Le sue potenzialità anti-invecchiamento sono arricchite dalla presenza di  estratti di tè verde, ricco di tannini e alcaloidi dotati, fra le altre cose di un effetto antiossidante e regolatore dell’appetito. Contiene, inoltre, isoflavoni della soia in quantità moderate, tali da supportare il metabolismo osseo e il trofismo delle mucose e degli annessi cutanei.

Come e quanto

Symbiofem® Plus è realizzato in monodosi, costituite da due bustine separate per salvaguardare l’efficacia dei probiotici.
Il contenuto delle bustine va versato insieme in un bicchiere di acqua mescolando fino a completo scioglimento.
Si assumono 1 volta al giorno, durante uno dei pasti principali.

In caso di particolari problematiche e patologie, prima di utilizzare l’integratore è sempre consigliabile sentire il parere del proprio Medico.

Dott. Barbara Aghina

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Salute, bellezza, buonumore: il ruolo dell’intestino “Equilibro della flora batterica intestinale: garanzia di benessere” di Barbara Aghina

Posted by donnetra on 6 Febbraio 2016 | Leave a response

batteriL’intestino gioca un ruolo decisivo per salute e benessere dell’intero organismo ed ha un’importanza fondamentale per le difese immunitarie dell’intero organismo .

Il suo equilibrio è quindi molto importante per proteggerci da diverse malattie e aiuta a prevenire le sindromi influenzali o
para-influenzali con interessamento gastro-intestinale, i disturbi da raffreddamento stagionali, ma anche diversi altri squilibri.

Capita, per esempio, di non seguire una dieta ricca in frutta e verdura o di aver bisogno di alcune medicine, come antibiotici o antinfiammatori, il cui uso prolungato rischia di compromettere proprio l’equilibrio intestinale, indebolendolo.

In particolare l’alimentazione incongrua o l’uso continuo di farmaci, possono alterare  il delicato ecosistema intestinale, costituito da una grande comunità di  batteri, chiamata “microbiota intestinale” .

“Microbiota intestinale”: una comunità da conoscere e difendere…

Questa grande comunità è costituita da numerose famiglie batteriche benefiche che, nel corso di centinaia di migliaia di anni, sono entrate in equilibrio tra di loro e in stretta simbiosi di reciproco scambio,  con le cellule della nostra mucosa intestinale creando la condizione fisiologica detta anche di “eubiosi”.
Sono diventate così una parte integrante dell’intestino di cui regolano numerose funzioni essenziali per la salute.

In particolare fanno parte del microbiota i grandi gruppi di batteri chiamati Lattobacilli ed i Bifidobatteri, tra le cui numerose attività di regolazione dell’organismo, figurano:

  • aiutare il buon funzionamento della cosiddetta “barriera intestinale”, fondamentale per le difese contro l’aggressione di virus e batteri esterni nocivi;
  • sostenere i processi di digestione degli alimenti;
  • favorire la produzione di importanti vitamine;
  • regolare il nostro sistema immunitario intestinale.

… Mantenere e

Dunque, vi sono diverse situazioni come: stress, alimentazione sbilanciata, ad esempio eccesso di zuccheri e grassi, o carenza di frutta e verdura, uso non corretto o abuso di farmaci, fumo, alcol, sedentarietà, che possono portare a un progressivo impoverimento, detto disbiosi, del numero e del tipo di batteri “buoni”.

Ciò favorisce l’alterazione di quelle funzioni benefiche che hanno questi batteri; ad esempio la barriera di difesa intestinale può indebolirsi, aprendo più facilmente la strada all’ingresso di virus o batteri nocivi, o di tossine di derivazione chimica o alimentare, favorendo l’impoverimento della produzione di importanti vitamine, o il rallentamento dei processi digestivi e abbassando l’assorbimento dei minerali e delle sostanze nutritive.

In questi casi prima di tutto è opportuno:

  • riequilibrare la propria alimentazione, in particolare eliminando l’eccesso di zuccheri semplici, grassi e alcol, aumentando, invece, la quota giornaliera di frutta e verdura fresca e di stagione , per accrescere l’introduzione di fibre vegetali , importante “alimento” di rinforzo per i nostri batteri intestinali buoni , in particolare per i Bifidobatteri;
  • limitare il fumo;
  • praticare abitualmente attività fisica, per aiutare a “risvegliare” la motilità intestinale.

… Ripopolare

Inoltre è utile “rinforzare” direttamente il microbiota attraverso l’integrazione alimentare, e quindi il “ripopolamento” dei nostri batteri benefici, utilizzando simbiotici specifici, cioè preparati, certificati e monitorati con studi scientifici .

Gli integratori migliori sono a base di batteri “probiotici” benefici e mirati e fibra vegetale “prebiotica”, che possiedono un’attività di rinforzo sicura e un’ efficacia riequilibrante documentata dell’”eubiosi”  intestinale.

L’impiego abituale di yogurt, o di altri prodotti fermentati (per esempio crauti) eventualmente fatti in casa, può essere una pratica alimentare quotidiana che completa un regime alimentare equilibrato ed uno stile di vita sano.

Periodicamente, e soprattutto nei periodi “critici” che accompagnano e seguono stress e malattie, è poi d’aiuto un’ integrazione realizzata con tipologie di fermenti lattici batterici appositamente selezionati e finalizzata al ripopolamento del microbiota intestinale, quindi specifica per ristabilire l’eubiosi intestinale.
Questa selezione, consente di  controllare sia il dosaggio che la sicurezza e la capacità attiva di colonizzare l’ambiente intestinale dei microrganismi prescelti.

La scelta dei batteri è il frutto di ricerche scientifiche specifiche, che permettono di identificare integratori alimentari costituiti da diversi tipi di fermenti lattici con la “carta di identità” e di associarli in modo tale da conseguire la massima efficacia di ripopolamento della microflora batterica intestinale, garantendo sicurezza e assenza di effetti collaterali.

…Un integratore speciale

Proflora (Guna) è un integratore alimentare, certificato privo di allergeni, di tipo simbiotico, cioè costituito da 6 diversi tipi di fermenti lattici “ probiotici” (chiamati anche ceppi), in forma microincapsulata gastroprotetta, associati a fibra naturale prebiotica, utile per riequilibrare efficacemente l’ecosistema intestinale.

Il processo brevettato di “microincapsulazione”  protegge ciascuno dei 6 tipi di  fermenti lattici probiotici dall’aggressione dei succhi gastrici, migliorando decisamente la loro sopravvivenza durante il transito gastroduodenale.
Si assicura così il raggiungimento dell’intestino del 100% dei fermenti lattici ingeriti, ancora vivi e vitali.
I fermenti lattici probiotici di Proflora, appartengono proprio ai Lattobacilli ed ai Bifidobatteri, ed insieme hanno un’azione sinergica che garantisce una pronta colonizzazione dei diversi segmenti intestinali.

La componente prebiotica è costituita da fibre vegetali chiamate “frutto-oligosaccaridi (FOS)”, che non essendo attaccati dagli enzimi digestivi, né assorbiti dalla mucosa intestinale , riescono a giungere intatti nel colon dove vengono fermentati selettivamente dalla microflora intestinale, in particolare dai Lattobacilli e Bifidobatteri benefici , aumentando l’effetto “barriera” della mucosa intestinale, favorendo  l’assorbimento di alcuni minerali, in particolare  calcio e magnesio.

Come si usa Proflora

È consigliata l’assunzione di 1 bustina al giorno, per un ciclo di almeno 30 giorni; il  contenuto della bustina si scioglie in un bicchiere d’acqua.
Essendo i fermenti probiotici protetti dall’azione dei succhi gastrici, Proflora può essere assunto in qualunque momento della giornata, indipendentemente dai pasti.

Dottoressa Barbara Aghina

Posted in: Corpo e mente | Tagged: alimentazione, attività fisica, Barbara Aghina, bellezza, buonumore, equilibro, flora batterica intestinale, Guna, integratori probiotici, intestino, Proflora, salute, sistema immunitario

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