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Uno spazio di scambio dedicato a tutte le donne per imparare a stare bene con se stesse

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alimentazione

PRIMAVERA DI FRONTE AL MARE

Posted by carlab on 24 Febbraio 2020 | Leave a response
spiaggia

Seminario residenziale per accogliere la primavera

Varazze, casa Ospitalità Fatebenefratelli

Da venerdì 8 maggio ore 16

a domenica 10 maggio ore 16

Laboratorio di Cucina – menu e ricette mediterranee – scoperta delle erbe aromatiche – esercizi yoga*- respirazione- meditazione – passeggiate
Un percorso per prendere le distanze dallo stress della vita quotidiana e riscoprire il piacere di muoversi, respirare a pieno, trasformare il cibo e saper godere le sue proprietà rigeneranti. Si impareranno nuovi esercizi e nuove ricette che aiutano a rafforzare le capacità di adattamento per migliorare lo stile di vita nella direzione di un benessere senza i condizionamenti dei cliché e delle mode.

(*) Anche per chi non ha mai praticato yoga

Informazioni: barzano@gmx.de

cavalloni

Programma

Venerdì

  • Ore 16 presentazione del gruppo, passeggiata guidata

  • Ore 18 presentazione menu e ricette

  • Ore 19 respirazione guidata

  • Ore 19.30 cena

  • Ore 21 meditazione e rilassamento

Sabato

 

  • Ore 8,30 esercizi guidati

  • Ore 9.30 colazione

  • Ore 10.30 passeggiata e respirazione guidata al mare

  • Ore 12 presentazione menu del giorno

  • Ore 13 pranzo

  • Ore 16 laboratorio e scambio su menu e ricette

  • Ore 18.30 esercizi guidati

  • Ore 19.30 cena

  • Ore 21 meditazione e rilassamento

 

Domenica

 

  • Ore 8.30 esercizi guidati

  • Ore 9.30 Colazione

  • Ore 10.30 laboratorio e scambio su menu e ricette

  • Ore 12 passeggiata al mare

  • Ore 13 pranzo

  • Ore 15 conclusione e scambio

 

Posted in: Seminari e Corsi | Tagged: alimentazione, benessere, Carla barzanò, cucina, meditazione, movimento, passeggiate, Pierluisa Robecchi, relax, residenziale, salute, seminario, yoga

VARAZZE SEMINARIO D’AUTUNNO

Posted by carlab on 11 Luglio 2019 | Leave a response

Elasticità e resilienza

Ciò che al mondo è più flessibile, vince ciò che al mondo è più duro
Lao Tzu

Mantenersi flessibili, elastiche, capaci di adattarsi ai cambiamenti che la vita porta con sé , essere in grado di cogliere le opportunità che questi cambiamenti offrono senza lasciarsi sopraffare è una dote che aiuta a mantenere e potenziare il benessere, a qualsiasi età.
Con il passare degli anni capita, invece, di irrigidirsi, di diventare più fragili e meno adattabili, sia fisicamente che psichicamente.
L’incontro offre la possibilità di riflettere su questi aspetti e di mettere a fuoco insieme alcune strategie di superamento per potenziare elasticità e resilienza. Immerse nella bellezza mediterranea, si condivideranno giornate per rilassarsi a pieno e potenziare lo scambio di esperienze.

Il percorso

Consigli, riflessioni, scambio di esperienze, esercizi e respirazione, massaggi, l’arte di camminare con elasticità, menu e ricette per sviluppare la capacità di adattamento e imparare a cogliere i cambiamenti legati alle diverse età

  • Mantenersi flessibili e mobili
  • Prevenire osteoporosi, indebolimento dei muscoli e dolori articolari
  • Favorire il benessere della pelle

Con
Fiorenza Zanchi, ginecologa, omeopata, specializzata in medicina psicosomatica
Pierluisa Robecchi, fisiterapista, maestra di yoga, esperta in discipline corporee
Menu e ricette di
Carla Barzanò, dietista, specializzata in educazione alimentare
Spazi condivisi
Informazioni: barzano@gmx.de

 

Il Programma

Venerdì 18 ottobre

16-17
Accoglienza, presentazione del percorso e dei partecipanti
17-18
Presentazione di menu e ricette
18-19
Esercizi di respirazione
19,30
Cena
21
Meditazione e rilassamento guidati

Sabato 19 ottobre

8-9
Esercizi per l’elasticità
9, 15-9,45
Colazione
10 -11,30
Elasticità e osteoporosi, prevenzione e cura
11,45-12,45
L’arte di camminare con elasticità
13-14
Pranzo
14-16
Pausa
16-18,30
Menu e ricette per l’elasticità
18,30-19,30
Elasticità e cura di sé: domande e scambio di esperienze
19,30
Cena
21
Meditazione e rilassamento guidati

Domenica 20

8-9
Esercizi per l’elasticità
9, 15-9,45
Colazione
10 -11,30
Ricette e menu per l’elasticità
11,45-12,45
Elasticità, prevenzione e cura di sé, scambio di esperienze
13-14
Pranzo
14-15
Pausa
15-16
Conclusioni

Posted in: Seminari e Corsi | Tagged: adattabili, adattarsi, aiuta, alimentazione, aspetti, cambiamenti, Carla barzanò, cogliere le opportunità, dote, elasticità, fatebenefratelli, Fiorenza Zanchi, fisicamente, flessibilità, fragili, lau tzu, mantenere, mare, massaggi, mettere a fuoco, percorso, Pierluisa Robecchi, potenziare, psichicamente, resilenza, riflettere, seminario, sopraffare, strategie, superamento, Varazze, vita, yoga

LA VOCAZIONE DI EDUCARE

Posted by carlab on 7 Gennaio 2019 | Leave a response

di Lucia Malorzo

Un lavoro dai colori cangianti

La passione per il lavoro, quando si tratta di professioni educative e di cura, veste spesso abiti dai colori cangianti.
A me è capitato che fossero vivi e accesi quando ho cominciato, a un tratto foschi quando ho pensato di non essere all’altezza , poi dalle tinte calde e naturali, oggi che la mia carriera potrebbe essere considerata quasi al termine.
Ho iniziato a dedicarmi all’educazione fin da giovanissima, ma solo un anno fa mi sono laureata in Scienze Pedagogiche. Un traguardo incredibile, per me, che non riesco a concentrarmi su un unico obiettivo e fatico a portare a termine i progetti di vita.

Il mio lungo percorso di studi

Il mio precorso di studi è stato insieme slancio vigoroso e ricerca della serenità. Una ricerca intensiva, profonda, accompagnata da un continuo esercizio di riflessione e di aperture verso l’esterno.
Ora, via via che le ombre delle aspettative e delle rivincite sulla vita stanno lasciando il posto alla consapevolezza della grande responsabilità e del privilegio che offre questo lavoro, la mia professione si arricchisce finalmente di significati in una prospettiva più allargata, al di là da me stessa.

La consapevolezza al primo posto

Da molti anni faccio l’educatrice di asilo nido, e posso dire che l’esercizio più importante è la ricerca di consapevolezza. Perché mi piace prendermi cura dei bambini? Perché per me l’educazione è così importante?Come mai qualche volta mi sono sentita investita di un senso di responsabilità così gravoso da sentirmi sola?
“Gli adulti sono completamente responsabili dei propri “cuccioli” che allevano, i bambini non sono in grado di autodeterminarsi” Mi sono detta. “Quello che succede loro nei primissimi anni di vita li segnerà per sempre”.

La forza del gruppo di lavoro

Contemporaneamente, ho scoperto la forza del gruppo, le alleanze e i sistemi educativi, che pur nelle contraddizioni rendono il terreno fertile per la complessità che l’educazione esige, accompagnata dalla fatica di mettersi in discussione, ma anche dalla consapevolezza che è necessario costruire una comunità educante.

Affrontare la complessità

Ecco un altro termine: complessità. A prima vista potrebbe sembrare negativo. Invece rende possibile un’interpretazione della realtà che aiuta a non creare scissioni fra buono e cattivo, bello e brutto, sano e patologico, adeguato e inadeguato.
Nonostante gli sforzi di conciliazione mi trovo ancora a essere criticata per il mio radicalismo, la non accettazione della superficialità, dei tentativi sbrigativi di concludere le pratiche: “si è sempre fatto così”; “questa è la regola”; “non cambierà niente”!

Il senso dello spirito critico

Ho rischiato che la mia propensione a mettere in discussione le pratiche educative diventasse una bandiera. Sembrava una scomoda (ma necessaria) via di uscita dal disagio di non sentirmi accettata, compresa, probabilmente anche amata.
Oggi, dopo aver tanto studiato e lavorato su di me posso dire che lo spirito critico è anche una funzione nella società e chi ha la fortuna e la capacità di “altri sguardi” ha il diritto (e il dovere) di raccontare cosa vede.

Osservare i bambini e condividere le riflessioni che ne scaturiscono

Adoro guardare i bambini così piccoli nei loro tentativi appassionati di fare propria la realtà che li circonda; osservare il processo che li porta sempre di più verso l’esplorazione di questo mondo.
Ne derivano riflessioni che desidero fare con chi condivide il mio viaggio professionale. Servono a definire spazi, tempi e parole: disposti con cura e con rispetto dei limiti cognitivi, ma anche delle spinte innate dei bambini a creare connessioni tra sé e gli altri, tra sé e il proprio mondo. Un’ attitudine che nei servizi educativi della prima infanzia è insieme fatica di separazione e gioia di nuovi ritrovamenti.

Il cibo che guida lo sviluppo

Uno dei campi di riflessione educativa più importante (probabilmente il più importante) è il cibo, con il mondo affettivo che vi ruota intorno.
I passaggi continui della prima infanzia, fatti di perdite e di conquiste, qui diventano emblematici: dal seno al biberon, dalle mani al cucchiaio, dal liquido al solido, dalla suzione alla masticazione e alla scoperta del morso.
Come accompagnare i bambini in questo processo? Che rapporto abbiamo, noi, con il cibo? Da dove viene e chi ce lo dona?
Quanto il bambino è naturalmente vicino alla terra, all’acqua al sole; alla nascita e alla morte. Sono sfide intellettuali per chi pensa all’educazione, forse oggi più che mai necessarie.

Cambia il mondo, cambiano i bambini

In questi ormai quasi quarant’anni di professione educative, ho potuto realizzare che c’è stata una vera e propria evoluzione della specie. I bambini di oggi ne sono testimonianza: dimostrano subito uno sguardo attivo e la capacità di condividerlo con gli altri, che vuol dire sperimentare ponti, rispecchiamenti utili alla creazione della propria identità. Il mio augurio è che noi adulti riusciamo a cogliere senza distrazioni questa tensione a progredire.

Avete anche voi una storia da raccontare sul vostro lavoro, o sulla vostra vita? Scrivete a: barzano@gmx.de

Posted in: Storie di vita | Tagged: adulti, alimentazione, aperture, aperture verso l'esterno, asilo nido, aspettative, bambini, cambia il mondo, cambiano i bambini, cibo guida lo sviluppo, colori cangianti, complessità, consapevolezza, cuccioli, cura, educare, educazione, incredibile, lavoro, Lucia, Lucia Malorzo, obbiettivo, osservare i bambini, passione, percorso, percorso di studi, professioni educative, progetti di vita, responsabili, scienze pedagogiche, scuola, scuola dell'infanzia, spirito critico, storie, storie di vita, traguardo, vocazione, vocazione di educare

AUTUNNO: INTESTINO IN PRIMO PIANO PER PROTEGGERCI

Posted by carlab on 8 Ottobre 2018 | Leave a response

Di Barbara Aghina

 

In autunno l’intestino è in primo piano per proteggerci dalle malattie della stagione invernale che si avvicina: mal di gola, tosse, raffreddori, sinusiti.
L’ influsso di questa parte del corpo, spesso sottovalutata, sul nostro benessere generale è ormai dimostrata da numerose ricerche. Si allarga, quindi, l’offerta di integratori volti a migliorarne l’equilibrio e favorire le potenzialità positive della sua flora batterica. Quali sono gli accorgimenti per scegliere?
Lo chiediamo alla dottoressa Barbara Aghina, biologa molecolare responsabile scientifica della nutraceutica Guna.

Perché l’intestino è così importante per il nostro equilibrio?

Grazie alla sua ampissima superficie di contatto, l’intestino è un punto di connessione cruciale fra interno e esterno dell’organismo. È capace di digerire e assorbire in modo mirato i principi nutritivi e altre sostanze utili. Ma le sue funzioni non si riducono alla digestione e all’assorbimento. Nell’intestino è inserita una buona parte del nostro sistema immunitario, una straordinaria barriera selettiva che ci ha dato la natura per difenderci da microrganismi patogeni di ogni tipo. Inoltre, l’intestino produce ormoni capaci di regolare il senso della fame e neuro peptidi, come la serotonina, che influenzano umore e stati d’animo. Il suo equilibrio incide sull’insorgere di diversi disturbi a livello locale, per esempio cattiva digestione, malassorbimento, intolleranza al glutine, ed è importante attore per i fattori di rischio coinvolti nell’insorgenza di diverse patologie infiammatorie sia locali che sistemiche. Si moltiplicano, infatti, le ricerche che confermano il suo ruolo nell’origine di diversi squilibri psico-fisici.

 

Quali sono i fattori che ne influenzano l’equilibrio?

Come risaputo, la salute dell’’intestino è strettamente collegata a quella della flora batterica intestinale. Questo complesso ecosistema, chiamato microbiota è formato da oltre 500 specie batteriche differenti, miceti e virus , che nel corso di migliaia di anni sono entrati in stretto rapporto con le cellule della nostra mucosa intestinale sviluppando una simbiosi. Si è creata, così, la cosiddetta eubiosi, una condizione fisiologica di convivenza, fondamentale per difenderci da composti e agenti nocivi, assicurare la sintesi di diverse sostanze, fra cui le vitamine, regolare digestione e sistema immunitario.
Stress, vita sedentaria, alimentazione squilibrata, farmaci, sono alcuni dei fattori che possono alterare la flora batterica intestinale favorendo la disbiosi intestinale, che a sua volta influisce negativamente sulla permeabilità della mucosa intestinale, favorendo l’insorgenza anche di uno stato di infiammazione cronica di bassa intensità.

Come proteggere la flora batterica intestinale?

Per prima cosa giova uno stile di vita sano. A partire dalla dieta, che dovrebbe basarsi sulla varietà: cibi, freschi, vitali, in particolare ortaggi, frutta, legumi, cereali poco raffinati, alcuni ingredienti fermentati, come lo yogurt, anche ricavato da latte vegetale. Un’azione positiva hanno, inoltre, lo sport e le discipline volte a ridurre lo stress, per esempio meditazione e yoga.
A sostegno di questi accorgimenti si può poi ricorrere a integratori alimentari specifici per ripopolare la flora intestinale.

Quali integratori consiglia?

Oggi si parla molto dei probiotici e dei simbiotici. Le ricerche che li riguardano sono in pieno sviluppo e stanno evidenziando diverse proprietà: il loro impiego è di supporto per l’equilibrio della flora batterica intestinale e la sua fisiologica funzionalità, ad esempio per sostenere l’equilibrio della microflora in caso di terapie antibiotiche, transito intestinale alterato o maggiore suscettibilità a stati di stress che possono sbilanciare il suo equilibrio.
Si consigliano, generalmente, cicli di 3-4 settimane di assunzione giornaliera .
È indispensabile, però, sceglierli con attenzione. E’ assodato infatti, che non tutti i probiotici e simbiotici hanno la stessa efficacia e può essere preferibile personalizzare la scelta, poiché ciascuno di noi ha una sua flora intestinale particolare. In caso di dubbi meglio quindi rivolgersi a un esperto, farmacista o medico curante.
Importantissima, inoltre, è la qualità. Alcune indagini hanno dimostrato che in commercio si trovano prodotti scadenti, che contengono microrganismi poco utili, privi della vitalità sufficiente per raggiungere e colonizzare l’intestino.

Come scegliere probiotici di qualità?

Secondo le direttive internazionali, i probiotici devono essere composti da microrganismi (batteri) in sinergia specifica e certificata, vivi e vitali, in grado di raggiungere l’intestino, oltrepassando la barriera gastrica e capaci di recare benefici alla nostra flora batterica . Si parla di “simbiotici” quando nella stessa formulazione coesistono i batteri probiotici, con le caratteristiche indicate prima e la fibra vegetale “prebiotica”.

Conoscere le normative

La normativa italiana, è particolarmente severa in tema di regolazione dei prodotti probiotici e simbiotici e impone di utilizzare solo i batteri probiotici già residenti nella flora batterica umana, in particolare Lattobacilli e Bifidobatteri, riconosciuti e testati per la loro capacità di colonizzare l’intestino, indicando sempre sulle confezioni i ceppi presenti e la loro concentrazione.

Controlli genetici

I batteri prescelti devono essere testati, anche geneticamente, per verificarne la sicurezza e identificarli con dei codici che rappresentano la loro “carta di identità “ a garanzia di sicurezza e reale efficacia.
In linea con queste indicazioni, abbiamo messo a punto Proflora, un integratore alimentare simbiotico composto da sei diversi tipi di fermenti lattici probiotici del genere dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli, che insieme hanno un’azione sinergica specifica per favorire l’equilibrio della flora nei diversi distretti intestinali.

Garanzia di qualità

Un processo di preparazione brevettato, consente di ottenere la forma “microincapsulata” e gastroprotetta di ciascun dei ceppi batterici probiotici, che si mantengono così vivi e vitali durante tutto il transito nell’apparato digerente e arrivano intatti in sede intestinale.

Aggiunta di prebiotici

Proflora è inoltre arricchito con “prebiotici”, particolari fibre derivate da Barbabietola da zucchero, chiamate Frutto-oligosaccaridi (FOS) , che a differenza dei probiotici, non sono elementi vivi, ma una volta nell’intestino, fungono da nutrimento e vengono digerite, senza la produzione di fastidiosi gas, dai batteri intestinali benefici contribuendo alla loro vitalità e attività fisiologica .
Anche i prebiotici sono quindi utili per favorire l’equilibrio della flora intestinale.

Quali sono le caratteristiche dei prebiotici?

Occorre tenere presente che per meritare questa definizione i prebiotici devono avere particolari requisiti: passare inalterati attraverso i processi digestivi del primo tratto del tubo digerente, stimolare in modo selettivo la crescita dei batteri benefici della microflora a sfavore di quella “nemica” e avere effetti positivi per la salute umana.

I prebiotici si trovano anche nei comuni cibi?

Rispondono a queste caratteristiche gli oligosaccaridi, in particolare inulina e frutto oligosaccaridi (FOS), che in natura sono concentrati specialmente in alcuni ortaggi, fra cui carciofi, topinambur, porri, aglio e cicoria. Anche legumi, banane, noci, frumento e avena integrali ne contengono. Il consumo regolare di questi alimenti aiuta quindi a garantirne apporti adeguati.

 

 

Quando sono consigliabili integrazioni di simbiotici?

Spesso, come nel caso di Proflora, i prebiotici vengono abbinati ai probiotici, per contribuire all’effetto benefico, così da creare degli integratori “simbiotici” specifici da poter utilizzare anche ciclicamente, se necessario.

Quando usare solo i prebiotici?

Gli integratori a base di soli prebiotici, si possono invece usare anche ogni giorno, come supporto a una dieta sana, per aiutare la regolare attività intestinale, soprattutto in caso di transito rallentato o irregolare. Inoltre, favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale benefica.
E’ in fase di studio il loro impiego come supporto per mantenere l’equilibrio del colesterolo e della glicemia.

 

Inuvital plus, è l’integratore alimentare prebiotico che proponiamo, a base di Frutto- oligosaccaridi, Polidestrosio e vitamine utile in caso di carenze nutrizionali o di aumentato fabbisogno; i Frutto-oligosaccaridi (FOS) favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, il Polidestrosio è una fibra prebiotica Il prodotto è arricchito da vitamina A utile per il mantenimento di membrane e mucose i, vitamine B12 e C , che sostengono la funzione del sistema immunitario, vitamina E importante per proteggere le cellule dallo stress ossidativo e acido folico.

Posted in: Integratori e lifestyle | Tagged: aglio, alimentazione, Autunno, avena, banane, Barbara Aghina, bifidobatteri, carciofi, cicoria. legumi, connessione, disbiosi intestinale, equilibrio, eubiosi, flora batterica, flora batterica intestinale, frumento, Guna, intestino, intestino in primo piano, inuvital plus, lattobacilli, microbiota, noci, organismo, porri, prebiotici, Proflora, squilibrio, topinambur

Energia ed equilibrio in autunno: quando gli integratori aiutano, di Barbara Aghina

Posted by donnetra on 27 Settembre 2017 | Leave a response

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Energia e equilibrio in autunno: quando gli integratori aiutano
a cura di Barbara Aghina
(biologa specializzata in biologia molecolare)


Vivere in sintonia con la stagione

L’autunno è un periodo di passaggio delicato.
La riduzione delle temperature e delle ore di luce coincide con diversi cambiamenti che in natura portano a un rallentamento dei ritmi di crescita.
Anche il nostro corpo affronta un mutamento dell’equilibrio: desiderio di coricarsi più presto del solito, aumento dell’appetito, tendenza a un maggiore raccoglimento, per esempio, aiutano ad adattarsi alle nuove condizioni climatiche.

Uno stile di vita armonioso, in sintonia con l’ambiente, rafforza l’organismo, preparandolo per l’inverno e previene alcuni disturbi frequenti in questo periodo, fra cui stanchezza, sonnolenza, fragilità della pelle e dei capelli, difficoltà a regolare la fame e il peso.

Abitudini armoniose

Per prima cosa è importante concedersi un adeguato numero di ore di sonno, indispensabili per sostenere i processi di rigenerazione. L’accorciarsi delle giornate, del resto, favorisce un nuovo ritmo e vale la pena di approfittarne.

Aumentare l’attenzione nei confronti della dieta è un altro accorgimento indispensabile per assicurare l’equilibrio.
La stagione offre un’ampia gamma di ortaggi e frutta ricchissimi di principi nutritivi protettivi, che dovrebbero avere il posto d’onore a tavola insieme a cereali, semi oleosi e legumi per un menu leggero e saziante, che aiuta a regolare l’appetito e giova all’umore senza appesantire.

Servono, inoltre, luce e movimento all’aria aperta, fondamentali per mantenere l’equilibrio.

Utilizzate il tempo libero per incrementare le attività fisiche all’aperto, per esempio coltivando l’abitudine di un giro in bicicletta o di una passeggiata quotidiana di mezz’ora.

Quando gli integratori aiutano

L’autunno è un momento favorevole per arricchire il menu con un’ integrazione di vitamine e minerali che contribuisce a rendere ottimale l’utilizzazione dei principi nutritivi presenti naturalmente nel cibo, e a rafforzare la costituzione.

Non esistono preparati miracolosi che possono riparare gli effetti negativi di uno stile di vita squilibrato.
Al contrario, un eccesso di integratori, senza l’opportuno sostegno del medico di riferimento, può creare indesiderabili interferenze fra i principi nutritivi e avere effetti indesiderati, favorendo per esempio, carenze che si vorrebbero prevenire, o sovradosaggi dannosi.

Gli integratori sono da considerare un supporto, non un’alternativa, a una dieta equilibrata.
Aiutano nei momenti delicati del cambio di stagione, quando si è sottoposti a stress, come quello legato al clima rigido, o all’inquinamento ambientale, nei periodi di affaticamento fisico e mentale, in convalescenza, o se si desidera dare un sostegno in più a pelle, capelli e annessi cutanei.
In queste situazioni è raccomandabile scegliere integratori realizzati con una concentrazione equilibrata di principi nutritivi, ben bilanciati fra loro, che non hanno particolari controindicazioni e si prestano a esigenze diverse.

Solo in condizioni particolari, per esempio durante la gravidanza, l’allattamento, nella prima infanzia e in caso di diete che escludono completamente alcuni ingredienti, come quella vegana, è necessario ricorrere a integratori più concentrati, ma esclusivamente in modo mirato, scegliendoli con la supervisione di un esperto, senza ricorrere al “fai da te”.

Un integratore di qualità

Vit Formula Guna è un integratore multivitaminico e minerale formulato con grande attenzione alla qualità, all’equilibrio e alla sinergia dei suoi componenti. Contiene ben 15 vitamine, fra cui A, C, E,  B12, B6, acido folico e 9 minerali, che comprendono magnesio, calcio e ferro.
Non mancano gli oligoelementi come rame, manganese e selenio.
I dosaggi, definiti in relazione ai livelli di assunzione raccomandati per la popolazione italiana, sono bilanciati in modo da potenziare gli effetti benefici di ciascun composto anche grazie alla combinazione con gli altri.
Si tratta di quantitativi che si conciliano in modo ottimale con i nutrienti presenti naturalmente nel menu, senza il rischio di sovradossaggi e interferenze.

Una peculiarità di Vit Formula Guna è la presenza di metionina, aminoacido essenziale che soprattutto in combinazione con le vitamine del gruppo B sostiene il ruolo di depurazione del fegato ed lo aiuta a metabolizzare i grassi.
Significativo è poi il contenuto di colina e inositolo, che intervengono nel metabolismo del colesterolo, migliorano il drenaggio biliare e hanno anch’essi un’azione fortificante sui capelli.

Come e quando

Vit Formula Guna è realizzato in una formulazione orosolubile,  che può essere utilizzata facilmente da tutti, anche in caso di problemi di  deglutizione, cattiva digestione e malassorbimento.
I suoi componenti attivi sono facilmente biodisponibili , perché vengono assorbiti con immediatezza, per via sub-linguale , e transitano solo minimamente nello stomaco.
In questo modo si limitano le possibilità di reflussi gastrici e
difficoltà digestive.
Inoltre, la formulazione orosolubile può essere assunta senza acqua, oppure con poca acqua a parte, e consente di usare il prodotto in qualsiasi momento, anche in ufficio o fuori casa.

Una bustina al giorno è la dose generalmente consigliata e senza controindicazioni, eventuali incrementi possono essere effettuati in situazioni particolari, su consiglio del medico di riferimento.

La prima colazione del mattino è un momento ideale per utilizzare questo integratore senza il rischio di scordarselo, ma l’assunzione può avvenire anche in occasione di pranzo e cena, o fuori pasto.

Si suggerisce di usarlo per circa un mese consecutivo, ripetendo l’assunzione a intervalli  di due-tre mesi. Dopo i 65 anni, o quando, per motivi differenti, si ha la necessità di un sostegno nutritivo supplementare, Vit Formula Guna può inserirsi nel menu quotidiano anche per periodi di tempo più prolungati.

Dottoressa Barbara Aghina
(biologa specializzata in biologia molecolare)

1aghi

 

Posted in: casino 2 | Tagged: alimentazione, aria aperta, Autunno, Barbara Aghina, Guna, Integratori, luce, minerali, movimento, sonno, Vit Formula, vita sana, vitamine
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